Arranger o band in a box ?

brunello 25-10-10 23.05
Secondo voi, un compositore deve necessariamente usare una tastiera con arranger per gestire le ritmiche delle sue nuove idee, oppure potrebbe lavorare al meglio anche con Band in a Box ???

Io preferisco usare la tastiera e suonare direttamente la news di turno, per poi logicamente lavorarci sopra con modifiche e arrangiamenti tramite DAW, ma logicamente la tastiera ha un costo, mentre Band in a box ne ha un'altro.

Per i suoni poi, oggi si usano tanti suoni campionati, e quindi il problema non si porrebbe.

Insomma ... voi come la vedete la cosa ???
anonimo 25-10-10 23.24
@ brunello
Secondo voi, un compositore deve necessariamente usare una tastiera con arranger per gestire le ritmiche delle sue nuove idee, oppure potrebbe lavorare al meglio anche con Band in a Box ???

Io preferisco usare la tastiera e suonare direttamente la news di turno, per poi logicamente lavorarci sopra con modifiche e arrangiamenti tramite DAW, ma logicamente la tastiera ha un costo, mentre Band in a box ne ha un'altro.

Per i suoni poi, oggi si usano tanti suoni campionati, e quindi il problema non si porrebbe.

Insomma ... voi come la vedete la cosa ???
io penso che un buon arranger sia una scelta migliore, considerate le opzioni da te poste.
Comunque, io penso che se vuoi comporre un po' più "seriamente" che utilizzando delle basi pre-"registrate", la cosa migliore sarebbe utilizzare un potente sequencer, su buoni suoni.
Ovvio, devi saper suonare anche le altre parti, compresa la batteria emo
però, non c'è paragone...
io ogni tanto mi metto lì, con l'M50, e parte per parte mi "sequenzo" un pezzo (l'ultimo è stato In the Flesh dei Pink Floyd).
Quando poi te lo riascolti, se ti è venuto bene, ti soddisfa molto.
Se ti va di scriverti tutte le parti e di registrartele una ad una, sarebbe la scelta migliore
michelet 25-10-10 23.25
brunello

A mio avviso un compositore non dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) usare arranger e software di arrangiamento automatico. Poi ognuno agisce come meglio crede.

Secondo me entrambe i sistemi hanno dei limiti.
L'arranger a tastiera ti costringe a registrare in tempo reale il suo output sincronizzandolo ad un sequencer o, alla peggio, salvare un file midi da ricaricare nel sequencer per una successiva elaborazione.

Band in a Box, l'ho già detto in altri post è un software che sulla carta sembra miracoloso, ma di fatto è molto contorto e costa nella versione completa come un buon sequencer.
All'interno di BinaB c'è un editor per crearsi i propri stili di accompagnamento. E' così difficile da usare e da gestire che ci ho rinunciato oramai molto tempo fa. Il fatto è che ci sono un numero di variabili difficili da comprendere e, di solito, non se ne capisce la effettiva utilità.
Oltre a questo non si riesce mai a riprodurre per due volte consecutive lo stesso arrangiamento, perché la logica di randomizzazione di BinaB cambia sempre i patterns. Per cui se la prima volta ascolti un arrangiamento piacevole, sappi che non lo riascolterai mai più, a meno che non lo salvi.

Quindi la via più veloce credo ti venga data da una tastiera arranger che, però, sarei costretto a cambiare ogni 3 - 4 anni per avere sempre nuovi stili. Infatti la vita di un prodotto così è determinata dagli sviluppatori di stili che dopo un certo periodo passano al modello successivo.
brunello 26-10-10 00.30
@ anonimo
io penso che un buon arranger sia una scelta migliore, considerate le opzioni da te poste.
Comunque, io penso che se vuoi comporre un po' più "seriamente" che utilizzando delle basi pre-"registrate", la cosa migliore sarebbe utilizzare un potente sequencer, su buoni suoni.
Ovvio, devi saper suonare anche le altre parti, compresa la batteria emo
però, non c'è paragone...
io ogni tanto mi metto lì, con l'M50, e parte per parte mi "sequenzo" un pezzo (l'ultimo è stato In the Flesh dei Pink Floyd).
Quando poi te lo riascolti, se ti è venuto bene, ti soddisfa molto.
Se ti va di scriverti tutte le parti e di registrartele una ad una, sarebbe la scelta migliore
Meglio precisare ...
io faccio già il lavoro seriamente, nel senso che è vero che uso la tastiera arranger per creare diciamo il cuore del discorso, ma lo faccio usando solo la parte ritmica, e quindi Batteria - Basso e Chitarra.

Poi una volta stabilito il tutto, vado a gestire al meglio tutte le parti, facendo spesso modifiche personalizzate, e poi sempre traccia dopo traccia vado avanti con tutto il resto.

L'arranger mi serve appunto solo per velocizzare il tutto, e per affidarmi in base agli styles della ritmica ad accompagnamenti già definiti al meglio per il genere trattato.
Un conto del resto è star li a sistemare battuta dopo battuta, e un conto è portare avanti una sequenza ritmica già definita che è poi solo da sistemare e personalizzare nei dettagli.

Per la batteria per esempio, alla fine, nonostante abbia campionato alcuni standard dell'Audya, mi affido a FXpansion BFD2, e i risultati sono ottimali e professionali al 100%
brunello 26-10-10 00.38
Grazie Michelet per i suggerimenti e le info su Band in a box !!!

Per quanto riguarda comunque gli arranger, sia per la Tyros che per l'Audya, che sono nel mio mirino attualmente ( dopo 13 anni di ketron x8 ) mi sembra che in giro si trovano poi sempre nuovi styles per rinfrescare le tastiere senza cambiarle come dici tu ogni 3 o 4 anni, e quindi a mio parere la vita di una tastiera può durare molto più a lungo.

Per i suoni poi siamo a mio parere ad un livello già molto alto, e quindi è difficile andare oltre, e difatti la mia tastiera che come detto ha ormai 13 anni si difende ancora abbastanza bene.
renatus 26-10-10 01.15
Anch'io ho avuto un paio di volte la tentazione di abbandonare l'hardware per passare a Band-In-A-Box. Poi ogni volta che scambio l'opinione qui nel forum o che visito il sito http://www.band-in-a-box.com/it/ mi scoraggio. E resto con il mio buon arranger.

A proposito, alcuni di questi prodotti dispongono di un ottimo sequencer MIDI (o meglio composer) che ti permette di velocizzare le operazioni ripetitive e di rifinire al meglio le tue composizioni, concentrandoti sulla freschetta della tua ispirazone.
Sotto questo punto di vista, i prodotti migliori sono gli arranger workstation Korg (tutti), Yamaha (serie Tyros e della serie PSR solo i modelli che dispongono del Song Creator), Roland (fra i modelli recenti E50/E60/E80 e G70). Non conosco bene Ketron, quindi non saprei giudicare: del resto Ketron punta tutto sulla performance dal vivo piuttosto che sulla registrazione.
Edited 25 Ott. 2010 23:16