Accelerare tempo di una song: si usa molto?

giacomo_torino 04-11-10 04.05
Mi interessano tutti i pareri, sia chi fa home recording, sia chi lavora in studi con ProTools e fa produzioni pro

Usate spesso registrare ad un tempo e poi dare una leggera acceleratina?
In quali casi? E per bypassare quali difficoltà? Oppure per ottenere quali risultati?
(non parlo di registrare parti complesse e difficili a velocità più lenta, io parlo di interi brani e parlo di mastering)

I "pro" mi spiegano in poche parole se è consigliabile oppure no?

Grazie e thanks a valanga...
Boniz89 04-11-10 05.11
Sono sperimentazioni...
Di per se crei un suono diverso da quello che avevi prima...
:)
Edited 4 Nov. 2010 4:22
cbonelli 04-11-10 06.16
In assoluto a livello professionale non esiste .emo.... Al max puoi looppare una traccia di batteria di qualche punto usando l'algoritmo migliore ( su cubase ne ne sono diversi ) , puo' andare bene nel pianobar dove le orecchie sono annebbiate dall'alcol ... ma per il mastering non si fa !!emo
cbonelli 04-11-10 06.18
Io ovviamente ho capito che intendevi sull'audio vero ? sul midi a parte l'innaturalezza di una possibile esecuzione si puo' fare senza deteriorare la qualita' del suono
giacomo_torino 04-11-10 14.05
sì, è vero, scusate l'imprecisione... (grazie Cbonelli e Boniz emo)

io intendevo soprattutto midi (ma parliamo pure anche di audio, ma su quello accelerare immagino si faccia solo per ottenere determinati effetti in certi contesti, magari su musica sperimentale o elettronica)

io mi riferivo a piccole variazioni di bpm (+5/10 bpm) su interi brani finiti in midi (prima di registrare e accoppiare le tracce audio, ovvio) su tutta l'escursione del brano...

In particolare su groove basso/batteria, noto che a volte un'acceleratina leggera-leggera ristabilisce un'esecuzione più ... come dire? brillante? meno smorta?

sbaglio?

capiamoci: non si tratta di una prassi, ma mi è capitato... volevo capire se compio uno scempio, una bestialità...emo o se sono stratagemmi cui si ricorre spesso anche magari a livello "pro"... (non frequento da tanti anni studi di registrazione emo)
Edited 4 Nov. 2010 13:07
losfogos 04-11-10 14.16
Sul master non'è assolutamente consigliabile ma solo per l'editing di alcune parti, al limite una batteria, ma si parla sempre di pochissimi bpm.
giacomo_torino 04-11-10 16.10
@ losfogos
Sul master non'è assolutamente consigliabile ma solo per l'editing di alcune parti, al limite una batteria, ma si parla sempre di pochissimi bpm.
ah ecco, quindi capita di fare certe porcherie... emo sì, sì, variazioni leggere, pochi bmp, appunto... senza stravolgere...

ma quando si fa sull'editing di alcune tracce, di solito lo si fa perchè? ad esempio perchè la batteria suona moscia o rallentata? o ci sono altre ragioni più tecniche che ignoro?
emo
lenzozero 04-11-10 16.24
Piccole variazioni sono usate spesso, anzi un tempo molto di più, a parte i batteristi ondati sinusoidamente, ma non mi riferisco a tempi così lontani.
Diciamo che non è un fatto tecnico, ma più psicologico (?), no.. emozionale, ecco emozionale!
Nell'inconscio l'ascolto è anche più complesso che nella ragionevolezza.
Potrebbe spingerti e darti più tensione o viceversa allineare, così come un accordo improvviso inaspettato....e bello.
Un giorno un grande musicista mi disse che la musica deve essere come una autostrada...liscia...dritta...senza buche, più è scorrevole meglio sarà la voce (automobile) o melodia che ci starà sopra.
Ecco pensa che auomentare o diminuire la velocità può essere collocata in questo contesto.
Molti psicologi musicali addirittura consigliano di aumentare di 3 o 4 bpm il brano dopo averlo finito e musicato.
...
Si è capito? ma come scrivo?emo
Edited 4 Nov. 2010 15:28
cbonelli 04-11-10 17.47
Il filosofo lenzozero emoemoemoemoemoemoemoemo
Boniz89 04-11-10 18.58
Sull'audio sconsigliabile?
Ci fai delle ficate...
Tra poco vedrete che vi combino hehe
steve 04-11-10 20.17
non so se ho capito bene ma a volte viene naturale adeguare il tempo a certe "fasi" del brano... ad esempio se ci fai caso "money" dei pink floyd inizia un po' lentamente e poi accelera...

ma ripeto giacomo... non so se ho colto il senso della tua richiesta...
giacomo_torino 05-11-10 01.10
Grazie, chiarissimo... !!! emo
lenzozero ha scritto:
Molti psicologi musicali addirittura consigliano di aumentare di 3 o 4 bpm il brano dopo averlo finito e musicato.
...

ecco uno dei punti dove volevo arrivare... emoemo quell'acceleratina che ho sentito da alcuni "sì, sì, ma si fa quasi abitualmente"... volevo capire proprio questo: a fine lavoro dare un'aggiustatina complessiva al tempo... quale benificio porta? quando lo si mette in pratica, su quale base uno sente un lavoro finito e dice "ci vorrebbero 3-4 bpm in più..."
???emo
giacomo_torino 05-11-10 01.12
@ steve
non so se ho capito bene ma a volte viene naturale adeguare il tempo a certe "fasi" del brano... ad esempio se ci fai caso "money" dei pink floyd inizia un po' lentamente e poi accelera...

ma ripeto giacomo... non so se ho colto il senso della tua richiesta...
No, io non parlavo di cambi di tempo all'interno del brano... (o meglio, non ero partito da questo, ma si può parlare di tutto eh?)... io intendevo proprio aumentare leggermente il tempo di tutto il brano finito, oppure di intere tracce di batteria/basso o comunque elementi del groove o delle parti ritmiche...
emoemo
giacomo_torino 05-11-10 01.13
@ Boniz89
Sull'audio sconsigliabile?
Ci fai delle ficate...
Tra poco vedrete che vi combino hehe
Ah certo, ma in quale ambito musicale? Tu parli di elettronica o sperimentazione, immagino... non certo di un brano blues o un funky...
Edited 5 Nov. 2010 0:13
steve 05-11-10 01.23
giacomo... secondo me non c è una regola fissa... lo devi sentire tu... spontaneamente... un po' come quando decidi "lì ci sta bene un giro di accordi invece che un altro che avevo inizialmente concepito"...

come ho accennato ho ultimato proprio ieri un mio cd (amatoriale...) In uno dei brani c è un giro di 8 battute in cui aumento gradatamente il metronomo da 156 a 164... sentivo che era necessario... continuare a 156 sarebbe stato un mortorio...
Edited 5 Nov. 2010 0:28
giacomo_torino 05-11-10 01.33
@ steve
giacomo... secondo me non c è una regola fissa... lo devi sentire tu... spontaneamente... un po' come quando decidi "lì ci sta bene un giro di accordi invece che un altro che avevo inizialmente concepito"...

come ho accennato ho ultimato proprio ieri un mio cd (amatoriale...) In uno dei brani c è un giro di 8 battute in cui aumento gradatamente il metronomo da 156 a 164... sentivo che era necessario... continuare a 156 sarebbe stato un mortorio...
Edited 5 Nov. 2010 0:28
sì, ok, capisco la necessità di accelerare alcuni passaggi, dettata dall'orecchio che sente questo bisogno...
ok questo lo capisco...
quello che mi fugge è il criterio con cui lo stesso concetto viene applicato all'intero brano a fine lavoro...
per me questo è un piccolo mistero che pensavo avesse delle risposte (che ho cercato qui...)

Grazie Steve...

(oh, ma di 'sto tuo cd ci fai sentire qualche spezzone? eh? emo almeno dicci il genere...)
steve 05-11-10 01.48
ah ecco... mah... per quel che mi riguarda generalmente quando butto giu un idea e poi la vado a fare in "bella copia" mi viene naturale preservare anche il tempo originale... in quanto ingrediente fondamentale di QUELL'IDEA...

per quel che riguarda il mio cd ti dico... si sente che è opera di uno che si affida esclusivamente al proprio orecchio e a tanti anni di ascolto della musica... ma che ha evidenti limiti sia tecnici che teorici... basti pensare che ho usato quasi esclusivamente la Tyros2 (ma senza stili predefiniti... solo in modalità "song"...) e la sua utilità nell'inserire qui qualcosa altro non puo essere se non una testimonianza di "sfida con se stesso"...

ah... il genere che faccio... non so definirlo ma tocca (sarebbe meglio dire "scimmiotta") Fusion e new age
Edited 5 Nov. 2010 0:52
giacomo_torino 05-11-10 01.53
@ steve
ah ecco... mah... per quel che mi riguarda generalmente quando butto giu un idea e poi la vado a fare in "bella copia" mi viene naturale preservare anche il tempo originale... in quanto ingrediente fondamentale di QUELL'IDEA...

per quel che riguarda il mio cd ti dico... si sente che è opera di uno che si affida esclusivamente al proprio orecchio e a tanti anni di ascolto della musica... ma che ha evidenti limiti sia tecnici che teorici... basti pensare che ho usato quasi esclusivamente la Tyros2 (ma senza stili predefiniti... solo in modalità "song"...) e la sua utilità nell'inserire qui qualcosa altro non puo essere se non una testimonianza di "sfida con se stesso"...

ah... il genere che faccio... non so definirlo ma tocca (sarebbe meglio dire "scimmiotta") Fusion e new age
Edited 5 Nov. 2010 0:52
emoemo ok, grazie... magari un link in pvt se non vuoi mettere in public... non voglio essere seccante eh?
sono curioso...
emo

(PS anch'io raramente - anzi, quasi mai - accelero tutta una song a fine lavoro)
Edited 5 Nov. 2010 0:54
lenzozero 05-11-10 11.17
@ giacomo_torino
Grazie, chiarissimo... !!! emo
lenzozero ha scritto:
Molti psicologi musicali addirittura consigliano di aumentare di 3 o 4 bpm il brano dopo averlo finito e musicato.
...

ecco uno dei punti dove volevo arrivare... emoemo quell'acceleratina che ho sentito da alcuni "sì, sì, ma si fa quasi abitualmente"... volevo capire proprio questo: a fine lavoro dare un'aggiustatina complessiva al tempo... quale benificio porta? quando lo si mette in pratica, su quale base uno sente un lavoro finito e dice "ci vorrebbero 3-4 bpm in più..."
???emo
I 3/4 bpm in più dipendono spesso dalla nostra capacità uditiva di essere oggettivi. Spesso in contesti solitari, tipo home recording, il fare tutto da solo può portare ad un affaticamento che in qualche modo potrebbe "annabbiarti". Un pò come quelli che lavorano sempre in cuffia (ma anche no) a cui si consiglia di lasciar riposare le orecchie ogni 2 ore; perchè spesso perdiamo la chiara percezione delle alte frequenze, quindi tendiamo magari ad usare l'equalizzatore, sbagliando!
Inoltre il variare della velocità generale alla fine, è una cosa che pochi fanno o pensano di farla, anche a casa loro, perchè si pensa che il brano è creato così, è venuto fuori così, e così deve essere. Sbagliato, si provi a fare modifiche alla fine, indietro o avanti, non costa nulla.
Le modifiche temporali all'interno del brano, spesso danno quella "spintarella" magari in un ritornello o in un solo o comunque in qualche parte della canzone. L'effetto è reale, tu magari non ti rendi conto, ma senti che qualcosa è accaduta ed è bella.
L'arrangiamento è anche questo; certo si fanno delle prove prima, ma l'intentop è proprio quello di farti dire "azz che è successo qui?", così come diresti "ma cosa è entrato in questa parte che riempe così bene"; spesso te ne accorgi solo dopo molti ascolti, ma i "trucchetti" sono tanti.
Leggevo che Sting, ci pensò parecchio prima di decidere se chiudere la strofa di Every breath you take, in LA o in FA#-, proprio perchè convinto che il minore avrebbe creato più tensione all'ascoltatore (legato il testo abbastanza ossessivo), prima di aprire in FA (Since you've gone...). Insomma se ci ha pensato sopra parecchio.....emo
giacomo_torino 07-11-10 00.19
Grazie Lenzozero, molto interessante ed esaustivo il tuo post qui sopra. Mi ha chiarito un paio di idee. Semplice e chiaro! Apprezzo anche se non posso darti ulteriore thanks ... Condivido la constatazione che quando si suona da soli (e quindi spesso in situazioni di homerecording) ci si ammoscia durante la stesura di un brano e le orecchie dopo un tot di tempo subiscono assuefazione e bisogna staccare...
emo
Grazie !