Mastering hardware o software?

djfilippo 16-11-10 02.27
Cosa si dovrebbe utilizzare per il mastering finale?
Il vero lavoro sta nei pre... o nel mastering?
kyma1999 16-11-10 02.38
la cosa migliore è una combinazione di software e hardware di alto livello, ma i costi sono elevatissimi, e cmq per fare mastering la cosa fondamentale intanto non sono ne l'hardware ne i plug ins, ma è l'ACUSTICA.

bisogna avere diversi tipi di ascolti, e ben bilanciati, e l'ambiente deve essere il piu lineare possibile....mi sembra infatti ovvio dover ripetere che per correggere una track (nel mastering si fanno moltissime cose) ossia migliorarne la definizione, il punch, la presenza etc....occorre sapere esattamente cosa succede alla nostra track, se sentiamo la gamma bassa troppo alta e rimbombante, è effettivamente cosi oppure sono la nostra stanza e/o le nostre casse, che enfatizzano i bassi?

oppure cè una cancellazione di fase da qualche parte, e quindi dove sentiamo pochi bassi, in realtà ce ne sono gia a sufficienza!

ci sono moltisse cose che entrano in gioco, numerosissimi parametri, la cosa fondamentale quindi è avere una camera trattata e con un ascolto di altissima qualità, fedele....le macchine vengono per ultime, preferirei fare mastering in uno studio con un pro tools e dei plug ins waves ma con un acustica perfetta ed eccellente su ogni frequenza che lavorare in uno studio con compressori chandler, tubetech, equalizzatori passivi manley, gml etc....ma un acustica piena di errori, cancellazioni e/o somme di fase ovunque, risonanze modali etc...

perchè se veramente SENTO quello che è il prodotto sul quale devo lavorare, posso intervenirci correttamente, si puo ovviare la cosa con l'analizzatore di spettro e facendo numerose comparazioni con altri prodotti equivalenti, ma è un compromesso.

se si lavora in casa e si deve fare mastering per le proprie cose, e non ci sono alternative, il consiglio che posso darti è studiare molto questa pratica, documentarsi, e poi abituarsi ai propri ascolti, lavorare insomma con gli ascolti che si conoscono meglio, facendo numerose comparazioni con altre produzioni e possibilmente anche provando il materiale in altri ascolti diversi, nella tv di casa, nella radiolina, in macchina, nel portatile....però che sbatti!

se si ha fretta meglio affidarsi a chi sa fare queste cose e ha le condizioni giuste per farle bene e professionalmente.

se si tratta solo di una "sfida" allora ben venga la sperimentazione anche fine a se stessa.

PS ultimo consiglio, quando mixi cerca di avere respiro nella traccia, è buona cosa avere un margine di dB sul master, in modo che si possa comprimere in mastering, pazienza se il volume di uscita nel mix è "basso" rispetto ai cd commerciali, la Loudness War è una cosa recente, e per avere quel risultato si usano diversi stratagemmi in mastering, ma il mix deve essere dinamico, mai lavorare con dei compressori pesanti sul master, al massimo con la saturazione del nastro virtuale, ma solo se è di qualità come Fatso, oppure McDSP Analogue Channel....il famoso compressore della console SSL, il master buss, meglio metterlo sui gruppi, ma sul master non sempre fa da collante e una volta inserito non lo levi piu, e spesso fa piu danni che miracoli.

io lo faccio, spesso lavoro con compressore, limiter, etc sul master mentre mixo, ma perchè ho fretta, mi arriva uno e in due ore deve reigistrare, editare, correggere, mixare e portarsi via il cd....
non posso permettermi di perdere un ora a pezzo in mastering! ma se si puo,meglio non farlo! se si ha fretta è chiaro che non puoi dare al cliente un cd che poi metterà in macchina e per sentirlo deve alzare la radio a 50!
Edited 16 Nov. 2010 1:48
mao 16-11-10 11.12
Kyma ha ovviamente dato la risposta "da manuale"... una stanza non trattata è il peggior punto di partenza.

Tuttavia... per i non professionisti... diciamo per chi suona due ore la sera se la moglie lo lascia in pace... e rischia il divorzio se mette in un angolo un bass-trap... e vorrebbe comunque ottenere qualcosa di decente da far ascoltare agli amici il mio consiglio è di utilizzare T-RACKS. Io lo trovo ottimo... già con qualche preset per il mastering il T-RACKS "apre" la traccia e da una sensazione di volume più alto percepito. Ripeto... in un contesto "casalingo" può essere un ottimo aiuto. Resta da dire comunque che se uno non ha pensato prima ad almeno un minimo di equalizzazione... si insomma miracoli non se fanno.
Edited 16 Nov. 2010 10:14
djfilippo 16-11-10 12.17
@ mao
Kyma ha ovviamente dato la risposta "da manuale"... una stanza non trattata è il peggior punto di partenza.

Tuttavia... per i non professionisti... diciamo per chi suona due ore la sera se la moglie lo lascia in pace... e rischia il divorzio se mette in un angolo un bass-trap... e vorrebbe comunque ottenere qualcosa di decente da far ascoltare agli amici il mio consiglio è di utilizzare T-RACKS. Io lo trovo ottimo... già con qualche preset per il mastering il T-RACKS "apre" la traccia e da una sensazione di volume più alto percepito. Ripeto... in un contesto "casalingo" può essere un ottimo aiuto. Resta da dire comunque che se uno non ha pensato prima ad almeno un minimo di equalizzazione... si insomma miracoli non se fanno.
Edited 16 Nov. 2010 10:14
Ciao, infatti ho visto uno studio Mastering, molto interessante...
In pratica il segnale, se non erro, viene riportato in analogico, processato con equalizzatori e pre hardware, e reindirizzato ad una scheda audio digitale che riporta il progetto finito di Mastering.
Io l'ho detta in breve, ed è vero che ci sono spesi un sacco di soldini.
A tal proposito, io usando la versione di Magix Samplitude 17, volevo passare alla versione Samplitude 11 dove lo trovo molto interessante e intuitivo, con una sezione di lavoro molto facile, si passa dalla registrazione, al mixing per poi finire al Mastering!
Inoltre ci sono dei Plug-in aggiuntivi come Analg suite con compressori analogici, o Variverb pro un bell'issimo effetto reverbero.
Sto provando la versione demo che si può utilizzare anche con Samplitude 17, che dire, li trovo molto interessanti.
Samplitude è un buon prodotto per lavorare, o magari con Cubase ci si trova meglio?
kyma1999 16-11-10 13.16
state facendo un sacco di confusione....lasciamo perdere t-racks intanto che è un giocattolo appunto, con i giocattoli non si fanno grandi cose.

intanto puoi lavorare benissimo con qualunque programma di editing, il mastering si divide in due fasi.....

la prima è l'editing della traccia, eventuali taglia, copia, oltre che a tutto il lavoro di processing con plug ins....per tutto questo non serve ne samplitude, ne wavelab...basterebbe e avanza cubase, oppure nuendo, pro tools (moltissimi studi lavorano anche con pro tools nell'editing e nel processing), digital performer, logic....

è necessario avere a disposizione plug ins professionali come i FLUX, Waves (sopratutto quelli per il mastering), Sonnox, Mc-DSP, ce ne sono molti.....lascia stare quella cagata di samplitude.
un sistema molto usato era ed è ancora oggi il SADiE, ora distribuito dalla Prism.

Una volta effettuato il lavoro di editing,si passa alla seconda fase....

(che poi oggi grazie alle daw digitali cè poco da fare solitamente, infatti un tempo l'uso di sonic solutions, sadie etc....era proprio dato dal fatto che i mix "analogici" provenienti da registrazioni analogiche su nastro, o digitali da adat, etc....contenevano spesso errori, code e inizi da tagliare pesantemente, etc etc
oggi con la pulizia dell'hard disc recording tutto questo gia lo si fa in mix....cmq qualche intervento per le code, per gli inizi del brano, enfatizzare un colpo finale piuttosto che abbassare un inizio etc....si fa ancora)

Detto questo, la seconda e importantissima fase del mastering professionale è la compilazione del "masterlist", ossia del CD, della playlist....in questa fase si inseriscono i nomi delle tracce cd, si mettono i famosi codici ISRC, si decide l'ordine delle tracce, e molte altre cose....

per fare questo non vanno bene Nero, Toast etc....si usano programmi appunto come SADiE, Sonic Solution (che oggi si chiama Sonic Studio), Waveburner volendo anche se qualche bug lo ha, quello presente nel pacchetto logic....nessuno studio di mastering mi auguro utilizza nero oppure toast, questo perchè certi programmi sono molto piu "sicuri", infatti se mandi un cd masterizzato con degli errori, non te lo stampa la macchina perchè se trova un errore, anche impercettibile, te lo segnala ovviamente....

tutto questo in casa non serve, se pubblichi un cd ovvio che ti affidi a uno studio di mastering serio in cui queste cose sono all'ordine del giorno, ma per completezza è bene chiarirle e non parlare alla carlona cosi senza sapere niente.

il mastering è una fase costosissima in cui un ora ti puo costare anche 150/200 dollari, estremamente professionale e importante in cui si fanno numerose cose, tutt'altro che trascurabili, è quindi indispensabile almeno teoricamente sapere cosa fanno i tecnici quando masterizzano britney spears, i rem, piuttosto che rita pavone, le fasi insomma, in modo da capire esattamente cosa si usa, come si usa e a cosa servono i vari programmi che si impiegano.

molti ignoranti e incompetenti pensano che pro tools non è un programma di mastering....SBAGLIATISSIMO! non è un programma per fare il "master" su cd, la playlist, ma per l'editing non è raro trovare studi con pro tools le o HD che comunica a latenza zero con macchine esterne da mastering.
Edited 16 Nov. 2010 12:18
kyma1999 16-11-10 13.30
interessante è anche il sistema di mastering M/S (ossia Mid-Side), proviene da una tecnica microfonica che usa due microfoni, una tecnica "stereo" insomma, in cui un cardioide prende la parte centrale, mentre un figure 8 la parte "side" del segnale....

tutto questo nel mastering si riflette in un altro modo....ossia con un matrix mixer e/o con plug ins creati ad hoc per questo tipo di applicazione, si puo "separare" il master in due tracce, una che è la normale, l'altra che contiene solo la parte "laterale" del mix ossia solitamente le parti estreme dell'immagine stereofonica, ad esempio sopratutto gli ambienti, i riverberi, i delays...

in questo modo si ha la possibilità di agire con compressione ed equalizzazione in maniera differenziata, potendo ad esempio schiarire gli effetti, i riverberi, piuttosto che "contenerli con la compressione", e inoltre equalizzare la parte "mid" dove stanno solitamente i bassi, la cassa, le voci, in maniera piu mirata....

questo sistema è importantissimo.....migliore dell'uso di un compressore multibanda che cmq ha i suoi limiti, e puo essere usato anche in congiunzione.

ma nell'audio si ragiona sempre cosi....piuttosto che dare una badilata, meglio due colpi leggeri vicini alla zona di intervento.....agire sui bassi in maniera "drastica" direttamente sul master non porta a ottimi risultati, meglio "aggirare la cosa" agendo separatamente appunto.

cè anche gente che poi mette i riverberi sui riverberi, o addirittura sul master, con tempi brevissimi e parametri molto controllati, non un riverbero "da chiesa", sono presets ad hoc, che vanno studiati....però anche qui dipende dal genere, dalla produzione, occorre saperlo fare altrimenti rischi veramente di fare piu danni che altro.

Insomma, il mastering è una cosa seria....non ci si puo improvvisare cosi alla carlona "usiamo t-racks e siamo a posto!" quando cè gente che studia 3-4 anni queste cose prima di mettersi a farle, adesso sembra che grazie al VST tutti vogliano fare i fonici!

ma per piacere.....inoltre consiglio vivissimo....se tu gia componi, e registri, GIA non dovresti nemmeno mixare....figuriamoci masterizzare! sai perchè?

....perchè è provato scientificamente, salvo rarissimi casi, che a furia di stare su certe cose, l'orecchio si abitua....certi piccoli particolari, imperfezioni etc...l'orecchio tende a scartarle e a non farci piu caso, e spesso ci si fissa su particolari che invece vanno gia bene....
l'orecchio insomma, si "stanca".....

è bene quindi che il mastering lo faccia qualcun'altro se possibile con le orecchie FRESCHE, che sentendo la tua produzione magari dice "ma ti sei reso conto che la voce è troppo fuori dal mix?" oppure che i riverberi hanno una coda troppo ricca di bassi e/o metallica?

questo aspetto è importantissimo, ed è per questo che all'estero sopratutto, chi registra (il recording engineer) non è quasi mai quello che mixa, tantomeno quello che masterizza!
Edited 16 Nov. 2010 12:33
maury3000 16-11-10 13.42
Ma parlando di un ambiente meno professionale, a livello di home recording intendo, molti si trovano spesso "costretti" a far tutto da sé.
In questo caso mi pare ridicolo (coerentemente con gli obiettivi che uno si prefigge, chiaro...non parlo di produzioni commerciali) ingaggiare uno studio di mastering, no?

Partendo da questi presupposti, e mi rivolgo a Kyma in particolar modo, ci sono altre "accortezze" da tener in considerazione?
Come sempre, poiché non faccio audio a livello "professionale" (insomma, non lo faccio per vivere) ma solo per passione, mi piace dedicarmi e approfondire i vari aspetti...e se c'è l'occasione di migliorarsi è sempre ben accetta.

Intanto thanks e saluti,

Maurizio

Edit: dimenticavo, per ora uso Logic per l'home recording e il mixdown.
Edited 16 Nov. 2010 12:44
djfilippo 16-11-10 13.46
@ kyma1999
interessante è anche il sistema di mastering M/S (ossia Mid-Side), proviene da una tecnica microfonica che usa due microfoni, una tecnica "stereo" insomma, in cui un cardioide prende la parte centrale, mentre un figure 8 la parte "side" del segnale....

tutto questo nel mastering si riflette in un altro modo....ossia con un matrix mixer e/o con plug ins creati ad hoc per questo tipo di applicazione, si puo "separare" il master in due tracce, una che è la normale, l'altra che contiene solo la parte "laterale" del mix ossia solitamente le parti estreme dell'immagine stereofonica, ad esempio sopratutto gli ambienti, i riverberi, i delays...

in questo modo si ha la possibilità di agire con compressione ed equalizzazione in maniera differenziata, potendo ad esempio schiarire gli effetti, i riverberi, piuttosto che "contenerli con la compressione", e inoltre equalizzare la parte "mid" dove stanno solitamente i bassi, la cassa, le voci, in maniera piu mirata....

questo sistema è importantissimo.....migliore dell'uso di un compressore multibanda che cmq ha i suoi limiti, e puo essere usato anche in congiunzione.

ma nell'audio si ragiona sempre cosi....piuttosto che dare una badilata, meglio due colpi leggeri vicini alla zona di intervento.....agire sui bassi in maniera "drastica" direttamente sul master non porta a ottimi risultati, meglio "aggirare la cosa" agendo separatamente appunto.

cè anche gente che poi mette i riverberi sui riverberi, o addirittura sul master, con tempi brevissimi e parametri molto controllati, non un riverbero "da chiesa", sono presets ad hoc, che vanno studiati....però anche qui dipende dal genere, dalla produzione, occorre saperlo fare altrimenti rischi veramente di fare piu danni che altro.

Insomma, il mastering è una cosa seria....non ci si puo improvvisare cosi alla carlona "usiamo t-racks e siamo a posto!" quando cè gente che studia 3-4 anni queste cose prima di mettersi a farle, adesso sembra che grazie al VST tutti vogliano fare i fonici!

ma per piacere.....inoltre consiglio vivissimo....se tu gia componi, e registri, GIA non dovresti nemmeno mixare....figuriamoci masterizzare! sai perchè?

....perchè è provato scientificamente, salvo rarissimi casi, che a furia di stare su certe cose, l'orecchio si abitua....certi piccoli particolari, imperfezioni etc...l'orecchio tende a scartarle e a non farci piu caso, e spesso ci si fissa su particolari che invece vanno gia bene....
l'orecchio insomma, si "stanca".....

è bene quindi che il mastering lo faccia qualcun'altro se possibile con le orecchie FRESCHE, che sentendo la tua produzione magari dice "ma ti sei reso conto che la voce è troppo fuori dal mix?" oppure che i riverberi hanno una coda troppo ricca di bassi e/o metallica?

questo aspetto è importantissimo, ed è per questo che all'estero sopratutto, chi registra (il recording engineer) non è quasi mai quello che mixa, tantomeno quello che masterizza!
Edited 16 Nov. 2010 12:33
Certo,a livello professionale ci sono e ci vogliono strumenti professionali, non ci sono dubbi, comunque ottima recensioneemo
A livello home recording, ovviamente non ci si può affidare a determinati progammi, sia per il costo, e sia per l'utilizzo che ne avremmo in quanto non pratici ed esperti.
Quindi a livello home recording, a cosa si ci dovrebbe affidare, per mantenerci anche nei costi?
kyma1999 16-11-10 13.47
in un ambito casalingo si lavora in maniera intelligente, cercando di non fare troppi danni....è chiaro che non puoi dare in giro una demo e/o mettere un pezzo sul web che suona come una ciofeca.

è logico, ma per questo non serve investire tanto...per esempio gia nel logic ci sono ottimi plug ins per fare un ineccepibile mastering e cosi nel digital performer, o in pro tools.

kyma1999 16-11-10 13.53
@ djfilippo
Certo,a livello professionale ci sono e ci vogliono strumenti professionali, non ci sono dubbi, comunque ottima recensioneemo
A livello home recording, ovviamente non ci si può affidare a determinati progammi, sia per il costo, e sia per l'utilizzo che ne avremmo in quanto non pratici ed esperti.
Quindi a livello home recording, a cosa si ci dovrebbe affidare, per mantenerci anche nei costi?
noooooo è questo il punto!

a parte strumenti che hanno allo sterling sound, come i convertitori da mastering che costano migliaia di euro due canali, non serve avere un WEISS o un Prism in casa, la differenza la fanno sicuramente queste cose, ma al 40% si e no.

la vera differenza la fa il MASTERING ENGINEER con la sua professionalità ed esperienza che ci mette, e ovviamente lavorare in un ambiente da ascolto IDONEO che dubito il 99% qui di noi/voi possa avere.

io stesso nel mio studio in casa personalmente per problemi di "logistica" non ho potuto progettare un acustica da 30/40 mila euro come vorrei, per diverse ragioni, non solo economiche, ma se un domani aprissi uno studio MIO al 100%, spenderei 100 mila euro in progettazione, e 10 mila in macchine piuttosto.

meglio uno studio con pro tools hd, un paio di synth e un acustica della Westlake, che uno studio con NEVE88RS, 200 compressori/equalizzatori/dsp, etc etc ma un acustica stile saletta dell'oratorio, ma questo te lo metto per iscritto, e lo dico convinto al 200%.

inoltre, l'esperienza appunto....un tecnico che fa solo mastering sa come intervenire su certe cose in maniera sensata e mirata, non è che non puoi farlo tu, che sei handicappato, ma semplicemente è come dire:
uno che suona tutto il giorno il pianoforte e lo fa di mestiere, avrà sicuramente piu professionalità di un ipotetico polistrumentista che suona un po di tutto, e magari di lavoro fa il comico....

poi ci puo essere un genio che riesce a fare tutto e imparare una cosa in un decimo di secondo rispetto alla media, però parliamo di persone normali e non di casi "rari" come mozart che a 7 anni suonava perfettamente il violino, l la viola, il clavicembalo e l'organo...e componeva pure.
ivanzajic 17-11-10 00.22
ad ogni modo per fare mastering in modo abbastanza dignitoso prova il software di ìZotope, l'Ozone 4