Moog modular. come si usa?

Gioppi 20-02-11 11.16
Buongiorno a tutti i miei cari forumers.
Ho ricevuto un regalo spettacolare, l'intero pack dell'arturia. Quando l'ho installato, ero tutto contento perchè non vedevo l'ora di utilizzare in particolare il moogmodular.
Alchè l'ho avviato, e mi sono trovato davanti un mondo. emo Ora la mia perplessità è... come si usa questo mondo? emo
E' tutto un casino di jack, entrate, uscite... OMG emo
esiste qualche guida pratica in rete? oppure avete qualche suggerimento?
Pinus 20-02-11 11.30
La primissima versione, era corredata di un manuale cartaceo, parecchio comodo.
QUI puoi scaricare , alla sezione MMV
la versione PDF (in inglese) .

Per esperienza comunque ti consiglio:

Parti dai numerosi preset, magari all'inizio quelli meno complessi
( se sei registrato ne puoi scaricare moltissimi)
per vedere i collegamenti e i percorsi dei vari " segnali" audio oscillatori, filtri, vca
e di controllo, adsr, lfo etc........

All'inizio sembra un po' ostico ma, con un po' di pratica, ( e magari un po' di teoria che puoi trovare in rete)
ti divertirai parecchio, anche perche', suona davvero bene.
Edited 20 Feb. 2011 10:46
stesgarbi 20-02-11 13.36
@ Gioppi
Buongiorno a tutti i miei cari forumers.
Ho ricevuto un regalo spettacolare, l'intero pack dell'arturia. Quando l'ho installato, ero tutto contento perchè non vedevo l'ora di utilizzare in particolare il moogmodular.
Alchè l'ho avviato, e mi sono trovato davanti un mondo. emo Ora la mia perplessità è... come si usa questo mondo? emo
E' tutto un casino di jack, entrate, uscite... OMG emo
esiste qualche guida pratica in rete? oppure avete qualche suggerimento?
Ascolta . . .
per utilizzare un synth modulare, devi in primo luogo avere ben chiare alcune nozioni su come si generano i vari suoni in sintesi sottrattiva: partendo dagli oscillatori (con le varie forme d'onda) passando per i filtri, gli inviluppi ecc. ecc. .
Scaricandoti un manuale, anche di un Virual Amnalog, dovresti trovare spiegazioni sufficienti.
Si tratta di capire alcune importanti "regole fondamentali".

Una volta che hai familiarizzato con i concetti fondamentali della sintesi sottrattiva, smanettare un "modulare" come l'Arturia comincerà a risultarti più comprensibile e logico.
Si tratta, in fondo, di un "grosso centralino", come quelli degli anni '30, nel quale devi mettere in comunicazione tra loro (via cavo) i vari moduli, che costituiscono apunto gli oscillatori, i filtri, gli inviluppi, gli LFO, i sequencer e quant'altro.

Il suggerimento è di partire da suoni di base (ad esempio, ricostruire il suono di "September Impressions") per poi sperimentare soluzioni sempre più "ardite", con le pressochè infinite combinazioni di collegamenti dei moduli.
Ci vuole pazienza . . . ma è affascinante e ti ci puoi divertire passando ore piacevoli.

Oltretutto, il Moog Modular dell'Arturia, secondo me, suona molto bene ed è l'emulazione del synth più riuscita di questa casa francese (le altre, devo dire, non mi hanno mai entusiasmato).

Stefano
Edited 20 Feb. 2011 12:40
anonimo 21-02-11 11.39
Già, il Moog modulare di Arturia è un bel synth, lo uso spesso come passatempo, e suona anche piuttosto bene emo

Allora, il modulare di Arturia funziona in modo un po' diverso dai modulari Moog originali.

Devi connettere le uscite degli oscillatori (per esempio parti con due oscillatori che escono con un'onda a dente di sega), e li infili nel pannello sotto gli oscillatori, dove c'è un modulo strettissimo e allungato, che ha la funzione di mixer.
Per mixare i due ingressi devi schiacciare il bottoncino blu (o forse quello rosso) tra i due canali.

Poi mandi l'uscita dentro il Low Pass Filter, nel cabinet di sopra, e puoi modulare il filtro con un generatore di inviluppo, un LFO, un Sample & Hold... quello che vuoi! emo semplicemente inserendo l'uscita della sorgente della modulazione in uno dei tre ingressi al centro del filtro.
Per dosare la modulazione, devi ruotare l'entrata jack.
e l'uscita del LPF la mandi in uno dei grandi generatori di inviluppo sulla destra del cabinet degli oscillatori; questi, infatti, hanno anche la funzione di amplificatori.