A mio modesto avviso con Propellerheads Reason 4 (e versioni successive, ad es. 5) corredato da i vari refill in commercio puoi tranquillamente fare tutto con un PC/Mac, nemmeno di spaventosa potenza.
L'unico lato un po' ostico è il doversi abituare all'interfaccia del software non proprio immediata, ma la qualità dell'output è notoriamente molto, molto buona, anzi ottima.
Basta dotarsi di una tastiera di controllo (tipo Roland PCR-800, M-Audio ecc. che verranno subito riconosciute dal software), i vari refill e comprendere l'uso dei vari strumenti virtuali e della suite di mastering.
A distanza di tempo ho capito la pubblicità di Reason che mostrava un musicista armeggiare con il solo computer portatile vicino ad una montagna di strumenti hardware abbandonati.
Sapendo sfruttare Reason si ottengono risultati sorprendenti, praticamente a costo zero.
Ad esempio con la funzione di Rewire, metto in comunicazione Digital Performer 7 con Reason 5, usando quest'ultimo come un expander virtuale dalle infinite possibilità sonore.
Basta pensare ai pianoforti a 24bit ed a tutta la vastissima collezione di refill (in archivio ne ho circa 35GB...

) che ti passa la voglia di programmare i vari synth ed expander hardware.
Poi, come ho detto prima, bisogna abituarsi all'interfaccia del software che - per inciso - non gradisco particolarmente (in particolare la sezione sequencer), ma le potenzialità intrinseche sono enormi.