habeie ha scritto:
1) A vostro avviso, va bene se opto per una ritenuta d'acconto UNICA, il cui importo NETTO sarà di 10.000 euro?
Per rispondere a questa domanda, bisogna prima sapere se ti è permesso di aprire una p. IVA (che in questo momento ignoro); senza partita iva, la soluzione migliore (e legale, nonché l'unica fattibile) è farti fatturare due compensi distinti di € 5.000 uno nel 2011 e uno nel 2012, sì da rientrare nel lavoro autonomo occasionale e non avere problemi di partita IVA, ENPALS ecc.
habeie ha scritto:
2) Avrò la necessità di rapportarmi all'ENPALS? Se si, con quali modalità?
Idem come sopra: nel caso di lavoro autonomo occasionale (entro € 5.000 annui) non serve, nel caso di partita IVA sarà invece necessaria l'iscrizione e la contribuzione.
habeie ha scritto:
3) Ed ora una domanda da un milione di dollari: dando per assunto che il mio guadagno NETTO dovrà essere di 10.000 euro, a quanto ammonta (orientativamente) la cifra lorda che la società committente deve riconoscermi (tenendo conto di IVA, RITENUTA D'ACCONTO, ENPALS, IRPEF DELL'ANNO PROSSIMO
Riprendo il caso più semplice del lavoro autonomo occasionale: la cifra lorda dovrebbe ammontare a circa € 13.800, comprensiva della sola quota IRPEF (la ritenuta di acconto non deve essere aggiunta, è semplicemente un anticipo delle imposte)
EDIT:
la cifra lorda sarebbe da arrotondare per eccesso (per via delle addizionali comunali/regionali), ma così (mi sono accorto dopo) cade il discorso delle due tranche da € 5.000; per cui, l'unica strada perseguibile sembra quella della partita IVA (assolutamente fattibile, ma piuttosto complicata per un'"unica" operazione).
Edited 17 Ott. 2011 10:19