Microfonare un pianoforte verticale: come e con cosa?

alkemyst85 31-10-11 23.23
Ciao ragazzi, devo registrare alcuni brani casalinghi dal mio pianoforte verticale un Kawai serie BL. I brani spaziano dal classico al jazz modale. Ancora non ho alcun microfono dato che no ne sò nulla di microfoni!!! Volevo sapere quali sono i microfoni che fanno al caso mio... non sparatemi roba che costa quanto una casa!!!...
Comunque utilizzo una scheda audio M-Audio Fast Track Ultra 8R con Pro Tools SE... Grazie in anticipo per l'aiuto! emo
Constrictor 31-10-11 23.34
@ alkemyst85
Ciao ragazzi, devo registrare alcuni brani casalinghi dal mio pianoforte verticale un Kawai serie BL. I brani spaziano dal classico al jazz modale. Ancora non ho alcun microfono dato che no ne sò nulla di microfoni!!! Volevo sapere quali sono i microfoni che fanno al caso mio... non sparatemi roba che costa quanto una casa!!!...
Comunque utilizzo una scheda audio M-Audio Fast Track Ultra 8R con Pro Tools SE... Grazie in anticipo per l'aiuto! emo
Consulta, in attesa di risposte qualificate che, senz'altro, non tarderanno ad arrivare, i siti di AKG, Shure e Sennheiser.
Ovvio, non ti serve un senza fili, il che dimensiona notevolmente i costi.
Senza esser costretto ad eccedere, penso che, per quel che devi fare, un microfono con filo, compreso in un range di 80/120 euro, dovrebbe restituirti delle soddisfazioni.
AKG - Shure - Sennheiser
Ossequi.
Constrictor
Edited 31 Ott. 2011 22:42
alkemyst85 01-11-11 00.12
grazie constrictor, la consultazione è già a buon punto... ma in genere non mi muovo senza il benestare dei colleghi del forum!!! un conto sono le presentazioni a scopo publicitario, dove al massimo puoi prendere per buone le specifiche, un conto invece sono le osservazioni e i pareri di chi opere nel settore senza interessi commerciali!! emo comunque avrei visto il Perception 420 della AKG... una coppia di questi, secondo voi può andare o sarebbe meglio prenderne due diversi, uno per gli acuti e uno per i bassi con caratteristiche differenti??
anonimo 01-11-11 12.03
Un diaframma stretto omnidirezionale.
anonimo 01-11-11 12.15
Non basta un microfono per riprendere un piano, bisogna metterne minimo uno vicino alle corde a 10/15 cm circa e uno che riprenda l'ambiente, poi va fatto il mix.
orange1978 01-11-11 12.19
prendi due microfoni behringer B5 che hanno capsula intercambiabile, sono a diaframma stretto, cardioidi o omnidirezionali, suonano BENISSIMO (ne ho uno e fa paura) per quello che costano ovviamente, e sono a condensatore (richiedono la phantom, attento...)

io ne userei due in modo da microfonare i bassi e gli alti, oppure potresti usarne due con una tecnica stereofonica tipo la ORTF o la X/Y, oppure la A/B che è abbastanza semplice.
tutte queste tecniche hanno una distanza e un angolatura da realizzarsi con i microfoni, che non sono casuali ma dedotte da seri studi scientifici sull'acustica e la percezione, quindi se leggi "distanza tra microfoni 17 cm" quella deve essere, poi cè anche l'angolatura....

la piu semplice è un A/B con due microfoni in modalità OMNI, magari a una distanza di qualche metro dal piano cosi da prendere anche l'ambiente.

ti consiglio sinceramente due behringer o due sontronics perchè sono cmq prodotti economici ma professionali, ben progettati e pensati per riprese serie, costano poco (spenderai alla fine 60/70 euro a microfono) ma ti consentono di imparare e provare, è palese che se non hai l'ambiente adatto, i pre adatti, e sopratutto le competenze tecniche per usarli, non avrebbe senso spendere 1000 euro per una costosa coppia di neumann Km, o beyerdynamic o altro, che indubbiamente sono migliori, ma non poi di molto e sopratutto per percepirne la vera marcia in piu occorre un ambiente adatto, tutti i microfoni fatti per uso professionale consentono risultati decenti, la vera abilità è posizionarli in maniera intelligente.
Edited 1 Nov. 2011 11:20
stcz75 01-11-11 12.19
direi almeno DUE vicino alle corde, sennò l'effetto stereo va a farsi friggereemoemo

Io registro con molta soddisfazione il mio Yamaha C6 con due microfoni t.bone sc140 stereoset.
guarda da thomann.

se vuoi sentire qualcosa vai su youtube e cerca "felice tazzini"

CIAO!!
orange1978 01-11-11 12.33
stcz75 ha scritto:
direi almeno DUE vicino alle corde, sennò l'effetto stereo va a farsi friggereemoemo


ah si??? emo

.....se registri con i microfoni vicini il tuo effetto stereo va gia a farsi friggere, perchè con due vicini alle corde non otterresti un vero effetto stereo ma pseudo stereo, perchè la distanza è troppo elevata tra i due, le tue orecchie non sono distanti 148 cm l'una dalle altre, a meno che tu non sia dumbo.

quello che si pratica vicino alle corde è il cosidetto CLOSE MIKING, il microfonoaggio ravvicinato, lo stesso che si pratica su coni degli ampli o sui singoli componenti della batteria, ottieni un suono piu asciutto e presente, con meno riverberazioni....perfetto per essere lavorato dopo! ma non certo naturale....solo che per una batteria è meglio poter (per ovvie ragioni stilistiche) lavorare ancora sui singoli componenti durante il mix, ecco perchè si fa cosi.

l'idea di musico80 quindicon un solo omnidirezionale non è casuale ma è vera, solo che ottieni un effetto monofonico, anche se è semplice ed efficace da realizzare in casa per esempio....se avessi un microfono stereo tipo royer, lo metti a 2/3 metri dal piano e GODI!

per quel che riguarda pianoforte e clavicembalo, nelle applicazioni serie spesso si usano multimicrofonaggi con due o tre close, due ambienti o anche di piu (sono state sperimentate tecniche particolari anche con 8/10 microfoni) per la gioia del controllo sulle fasi, oppure spesso anche solo due in stereo!

infatti, per avere una vera registrazione stereofonica come la percepirebbe un ascoltatore in platea, devi usare una tecnica stereo che esiste e non che ti inventi tu emoemo tipo "metto due microfoni uno a desta e uno a sinistra" emo

e tutto dipende poi dal genre, se devi riprendere horowitz che suona una sonata di mozart oppure un suono che deve essere versatile in studio, per poterlo rendere piu brillante, piu aggressivo, piu o meno morbido, in questi casi meglio usare un multimicrofonaggio.

per quel che riguarda invece registrazioni stereofoniche estremamente naturali, allora si torna alle tecniche conosciute e inventate non dai cioccolatai ma da scienziati, quindi ORTF, M/S, RAI, X/Y, A/B....e possibilmente posizionare i microfoni a una distanza corretta dallo strumento per avere un piacevole effetto di profondità di campo e spazialità, che però dipende molto anche dall'acustica del luogo in cui registri.

se il tuo piano è in taverna forse è meglio un close con 3 microfoni e poi successivamente elaborare uno pseudostereo con uso dei riverberi e dei controlli di pan e volume/gain, per riottenere un buon equilibrio.
Edited 1 Nov. 2011 11:42
stcz75 01-11-11 12.45
io utilizzo la tecnica ORTFemo
orange1978 01-11-11 13.03
come fai a usarla vicino alle corde? la distanza è 17 cm con un angolo di 110 gradi....o il tuo pianoforte è un micropiano della korg oppure cè qualcosa che non torna emo
xr2002 01-11-11 13.09
Mah, io risolverei suonandoli su un digitale di qualche amico. Lo scrivo senza intento polemico, ma credo sia la cosa migliore come rapporto sbattimento/resa emo
stcz75 01-11-11 13.26
@ orange1978
come fai a usarla vicino alle corde? la distanza è 17 cm con un angolo di 110 gradi....o il tuo pianoforte è un micropiano della korg oppure cè qualcosa che non torna emo
lo metto esattamente come dici tu. io reputo una distanza di 17 cm un posizione "close".
e comunque io non ci devo registrare i dischi di piano solo, ma mi ci devo divertire in casaemo
orange1978 01-11-11 13.36
no aspetta, mi sa che parliamo di due cose diverse allora.

la distanza di 17 cm è quella tra i due microfoni....tu lo metti immagino sospeso sopra le corde giusto? quindi calcoliamo 20/25 cm....

in questo caso è sempre close, però va bene, l'importante è che i due mic siano a 17 cm che è circa la distanza dell'orecchio umano.

potresti metterne una seconda coppia a 2 metri, in quel caso hai l'ambiente, ovviamente bisogna stare attenti alle fasi.
stcz75 01-11-11 13.51
@ orange1978
no aspetta, mi sa che parliamo di due cose diverse allora.

la distanza di 17 cm è quella tra i due microfoni....tu lo metti immagino sospeso sopra le corde giusto? quindi calcoliamo 20/25 cm....

in questo caso è sempre close, però va bene, l'importante è che i due mic siano a 17 cm che è circa la distanza dell'orecchio umano.

potresti metterne una seconda coppia a 2 metri, in quel caso hai l'ambiente, ovviamente bisogna stare attenti alle fasi.
si hai ragione!!! mi sono spiegato malissimo!!!
le due capsule stanno a circa 17 cm e ad un'altezza dalle corde di circa 15-20 cm però un pò spostato sulle corde piccole, altrimenti mi prende troppi bassi.
alkemyst85 01-11-11 15.45
grazie ragazzi!! allora per chi mi proponeva di registrare con un piano digitale, dico di no, ho un fantom g8 e anche true piano come vst che reputo ottimo, ma in confronto ad un piano vero tutto fa cagare... per tutte le tecniche che mi dite, esiste un manuale e sapreste indicarmelo??
orange1978 01-11-11 15.59
@ xr2002
Mah, io risolverei suonandoli su un digitale di qualche amico. Lo scrivo senza intento polemico, ma credo sia la cosa migliore come rapporto sbattimento/resa emo
effettivamente non è il massimo del consiglio, perdonami se sono schietto e diretto, senza offesa ma è un pessimo consiglio intanto perchè è totalmente OT, e poi non si vive solo di vst o strumenti elettronici, esiste ALTRO per fortuna! emo

allora se qualcuno chiedesse come microfonare un drum set cosa gli dici, di usare ez drummer?

e se uno ti chiedesse come registrare la voce, che risponderesti....."comprati Vocaloid VST e la cantante virtuale LOLA cosi che eviti lo sbattimento di insegnare alla cantante il pezzo, oltre a quello di doverle controllare la pronuncia"?

ma che discorsi sono, chiaro che un piano digitale è piu semplice da riprendere (basta collegarlo alla scheda audio, ci sono modelli che registrano gia l'audio sulla usb stick) però non è assolutamente paragonabile al suono di un acustico, nemmeno se è superlativo e cmq non era il senso del thread.
Edited 1 Nov. 2011 20:56
alkemyst85 01-11-11 16.08
appunto... che poi sono sprovveduto dal punto di vista di microfoni e metodi di presa, ma per quel che riguarda il mio settore (piano e tastiere) qualche cosina ne sò!! senti orange, ma dici che sarebbe opportuno differenziare tra il mic che utilizzerò per gli acuti e quello per i bassi?? come funziona la tecnica ortf? la membrana è meglio larga o stretta (per questo utilizzo)? conosci il set stereo di beyerdynamic mce 530??
Edited 1 Nov. 2011 15:13
orange1978 01-11-11 16.22
no, allora....il tipo di microfono non importa, cioè se siano valvolari, fet, transformer less, largo diaframma, stretto diaframma....

per usare le codifiche stereofoniche come ortf, nos, rai (italiana, fatta dalla rai), ab, xy etc...servono DUE microfoni della stessa marca e non solo, stesso modello e matchati, ossia la casa seleziona due microfoni in coppia che hanno una risposta in frequenza piu simile, infatti se compri 100 akg 414 non suoneranno esattamente uguali, ovviamente le differenze sono nell'ordine di mezzo dB su certe frequenze, però ci sono ed è giusto che siano selezionati, e vengono resi praticamente uguali.
questo costa piu lavoro, e infatti spesso comprare la confezione con due microfoni matched costa piu che comprarne due singoli non matched.

cmq in questo modo sei sicuro che entrambi i canali prendano le stesse frequenze alla stessa intensità, scongiurando differenze di fasi che possono alterare il colore stereofonico, quindi servono due mic dello stesso modello e matched, per fare le cose al massimo....alcuni modelli come behringer non esistono matchati, si possono matchare con il martelletto però è difficile, e bisogna saperlo fare, se te lo fa qualcuno esperto ti costerebbe troppo e non converrebbe su due mic da 80 euro l'uno.

ovviamente tutto cio per un livello ultra pro, se trovi due mic da due persone diverse che ti interessano, stesso modello almeno, e il prezzo conviene, prendili e buonanotte, per imparare e sperimentare va bene, se non devi pubblicare un disco per la Decca! emo


fanno eccezione in questo alcune tecniche come la M/D (mid side) che usano due tipi diversi di microfoni, per esempio la M/S utilizza un cardioide per prendere la componente MID e un figure 8 (bidirezionale) per la componente SIDE; richiede poi un box encoder e decoder...oppure un plug in tipo M/S matrix, è piu complicato insomma da gestire però evita il problema matchatura.

seconda cosa, il posizionamento, vanno posizionati con le distanze e le angolature tra loro che sono frutto di studi scientifici su commissione degli enti radiofonici e televisivi.

se la RAI utilizza due cardioidi distanziati tra LORO di 21 cm e con un angolo pari a 100°, quello deve essere, metterli a 23 cm cambia e sicuramente genera qualcosa che potrebbe non andare bene nelle fasi (quindi un alterazione tonale oltre che della reale spazialità), attenersi quindi alle specifiche come prima cosa.

registrare in stereo è tutt'altro che semplice, una soluzione buona potrebbe essere quella di comprare un mic stereo, tipo sony, che consente una bella ripresa senza spendere moltissimo (insomma emoemo)
Edited 1 Nov. 2011 15:26
alkemyst85 01-11-11 16.33
vabbè... comunque stavo notando che senza andare di Neumann, ci sono stereo set Beyerdynamic, Rode e Akg che con 200-300 (la coppia) euro ti danno un prodotto sicuramente non scadente, no? con due mic riesco a creare una sorta di spazialità o necessito di mic posizionati, che ne sò, anche a centro stanza?? ma tu non riesci a consigliarmi un manuale? altrimenti staremo qui a parlarne per giorni, che da quanto ho capito l'ARTE della microfonazione è qualcosa di spettacolare ed estremamente vario, al pari degli strumenti...
Constrictor 01-11-11 16.49
@ alkemyst85
vabbè... comunque stavo notando che senza andare di Neumann, ci sono stereo set Beyerdynamic, Rode e Akg che con 200-300 (la coppia) euro ti danno un prodotto sicuramente non scadente, no? con due mic riesco a creare una sorta di spazialità o necessito di mic posizionati, che ne sò, anche a centro stanza?? ma tu non riesci a consigliarmi un manuale? altrimenti staremo qui a parlarne per giorni, che da quanto ho capito l'ARTE della microfonazione è qualcosa di spettacolare ed estremamente vario, al pari degli strumenti...
Ecco, appunto, l'ARTE del microfonare .... non hai pensato di dover interpellare un tecnico del suono ed un micfrofonista, dal momento che ti accingi a sviluppare qualcosa di importante?
Ossequi.
Constrictor