robykaiman ha scritto:
Poi arrivarono i primi computers alla portata di tutti, e tra questi ancor prima dell'Amiga, l'Atari con interfaccia midi incorporata (all'epoca le interfacce costavano care).. e il mondo cambio'...
Nacquero i primi sequencers su computer, Pro24 che poi per poco tempo divento' "Cubit", ma siccome il nome "Cubit" era gia' registrato, furono costretti a cambiarlo in "Cubase"...
beh atari e amiga sono piu o meno coetanei, entrambi del 1985 come presentazione, cè da dire che l'atari ebbe l'idea di dotare di serie il computer di due porte midi, e questo agevolò non poco la sua ascesa come computer per fare musica, in realtà interfacce midi esistevano gia molti anni prima per zx spectrum, ibm, commodore 64, apple....però l'atari nudo e crudo era vantaggioso perchè senza aggiungere nulla se non due cavetti, poteva gia essere usato come computer per collegarci una tastiera ad esempio, poi naquero anche per atari le varie interfacce multiporta come export, unitor etc.
robykaiman ha scritto:
Pensare di gestire l'audio su computer sembrava fantascienza.
Si diceva che per gestire un solo brano ci sarebbe voluto un hard disk di ben 50 Mb di memoria (una follia per l'epoca !)...
si, perchè l'audio digitale in qualità alta occupa una notevole mole di dati, cosi come anche il video.
l'audio ha potuto essere gestito dai computer da quando questi hanno cominciato ad avere grossi hard disc (diciamo sopra il giga) e anche processori e banda passante in grado di gestirlo.
per esempio, alcuni dei primi computer workstations in grado di fare hard disc recording gia negli anni 80, ossia il waveframe audioframe, e il synclavier, costavano una quantità spropositata di soldi e quindi erano destinati ai super studi di registrazione o cinematografici, in cui vi erano capitali da investire, ed utilizzavano componenti spesso militari o progettati su misura per poter gestire questa mole di dati spaventosa per l'epoca.
non a caso negli anni 80/90 c'erano diciamo due tipi di studio, lo studio MIDI e lo Studio Audio.....il secondo poteva prevedere il midi, ossia un computer in un angolino che controllava diversi dispositivi, ma sopratutto aveva un mixer di dimensioni generose, e un registratore costoso in grado di gestire le chitarre, i fiati, le voci.
Lo studio MIDI invece era focalizzato attorno a un sequencer su computer quasi sempre, e diversi strumenti midi come campionatori, batterie elettroniche, sintetizzatori, e spesso chi poteva permetterselo gli sincronizzava un piccolo multitraccia audio analogico o digitale (come akai dr4) per poter gestire appunto cio che non era generato dagli strumenti elettronici.
oggi invece diciamo che abbiamo l'integrazione totale, ossia le DAW.
prendiamo Pro Tools HD, o Cubase, Logic....il programma gestisce AUDIO digitale multitraccia con editing, Mixing integrato con effetti e routing, ma anche MIDI e notazione, e dato che i computers sono in grado anche (grazie all'attuale poteza di calcolo) di generare suoni in maniera qualitativamente alta, oggi è possibile usare lo stesso programma come "expander", sintetizzatore, batteria elettronica, tutto in maniera modulare.
un tempo invece ogni cosa (mixer, registratore, riverbero digitale, batteria elettronica) era un dispositivo hardware nello studio, cablato al mixer e spesso anche al midi di un sequencer per poterlo automatizzare e controllare.
Edited 19 Nov. 2011 11:20