Pirateria, ma scusate

efis007 28-12-11 23.54
Che non sottindende pirateria informatica, ma di pirati veri e propri che attaccano le nostre navi. emo
Francamente non so come la pensate, ma a me ste storie di pirateria sembrano quasi delle barzellette (anche se so benissimo che NON sono barzellette, anzi sono cose molto serie).
Il perchè è presto detto, e sotto sotto rappresentano delle domande che tutti prima o poi si sono posti.

La tecnica è nota: generalmente un barchino si avvicina alla nave da assaltare, e tramite minaccia armata convince la nave a fermarsi e a farsi abbordare.
Al che viene immediatamente da chiedersi come faccia una barchetta ridicola a credere di fermare ad una bestia di imbarcazione di migliaia di tonnellate di acciaio.

No... dico... è come mettere un topolino a fare lotta greco romana contro un elefante!
Col cavolo che basta una barchetta per fermare un titano del genere. emo

Ma il topolino giustamente ha un vantaggio: spaventa l'elefante.
La tecnica quindi deve essere quella.
Di sicuro non la forza bruta.
Lo spavento.

Allora si va giustamente a guardare che tipo di "spavento" viene usata dai pirati, e si scopre questo.

Fucili, mitragliette, e qualche volta (non sempre) un RPG-7 (un bazooka per chi non se ne intendesse).
Al che viene ancor più da ridere.
Un RPG-7?? emo
Un RPG avrebbe il potere di FERMARE una nave del genere?
Ma dove?
Ma quando? emo

Precisiamo, un RPG-7 non è certo un giocattolo di carnevale, è pur sempre un'arma potente con cui non scherzare.
Ma le qualità balistiche di un RPG-7 funzionano giusto per fermare un carrarmato (non tutti, i carri più moderni se ne fregano bellemente) e soprattutto aerei ed elicotteri in volo a bassa quota.
Gli oggetti volanti, si sa, sono prede più deboli, basta un colpo e quelli cascano a terra, hanno poco da stare allegri.

Ma contro una motonave di migliaia di tonnellate in acciaio (acciaio non alluminio)?
Beh volete che ve lo dica?
Gli fa una pippa (colarla a picco manco a parlarne). emo
Non per nulla hanno inventato i missili antinave i quali sono un "tantinello" più cattivi di un RPG.
Con questi sì che non c'è da scherzare!
Questi ti fermano eccome, anzi se non ubbidisci ti mandano proprio in fondo all'oceano con un colpo singolo!

Ecco perchè questa storia della pirateria a mezzo "barchini e armi leggere" mi fa un po' sorridere pur, ripeto, ritenendo che non c'è nulla da sorridere, anzi è una cosa grave e seria.
Francamente non capisco come possano quelle navi immense sottostare a 4 imbecilli armati di così poco. emo
E che cavolo, basterebbe avere a bordo un paio di M-40 A3 (precisissimo, portata utile ben 2 km!) e Bye Bye pirati!

E se attaccano di notte? emo
Non lo fanno mai, hanno bisogno della luce per l'abbordaggio, attaccano sempre di giorno e con mare poco agitato.

(E in ogni caso l'M-40A3 ha anche il visore notturno, per cui.... Ri Bye Bye pirati).
Edited 28 Dic. 2011 23:43
gibbs 29-12-11 02.30
forse non usano proprio barchette.
magari ce lo dicono ma invece usano mezzi di media stazza e sono anche in diversi a far parte al "commando" piratesco.

la cosa più assurda è che poi gli ostaggi "vengono liberati" così tutto di un colpo...almeno dicessero "i nostri amici del mossad ci hanno dato una mano facendo un'ammazzatina sulla nostra nave sequestrata liberando i marinai"...boh...questo mi puzza più di tutto.

anche perchè assaltano navi europee, non mercantili arabi o africani/asiatici in genere...

effettivamente chiunque abbia giocato o visto giocare a qualsiasi call of duty-style game sa che un rpg a qualcosa di più grosso di un elicottero/piccolo blindato non fa quasi niente...figurarsi una nave ENORME come questa nel tuo post...
vin_roma 29-12-11 03.16
Una nave di quella stazza fà 20/22 nodi (poco più di 40 Km/h).

E' grossa, sì, ma molto debole.
Il castello (dove c' è il ponte di comando) è molto esposto alle eventuali raffiche di mitra, poi chi si prende la responsabilità di rispondere al fuoco considerando che a bordo quasi sempre c' è gente "normale", con famiglia? e senza considerare poi che fare fuoco su una petroliera è quanto mai non auspicabile.
Chi si avvicina con un motoscafo veloce può avere la possibilità di lanciare materiale incendiario e una petroliera ci mette un niente a saltare in aria se un attimo prima qualche raffica ha bucato qualche tubatura...

Troppe incognite, ci vorrebbero personale e navi attrezzate...chissà, se continuano così una soluzione la troveranno ma per adesso non mi scandalizzo a sentire queste cose...

Anzi, una cosa finita diversamente l' ho sentita qualche mese fà, sempre una nave italiana, ma cargo.
E' accaduto che alla vista dei pirati tutto il personale si è "blindato" in un quadrato costruito per occorrenze del genere, i pirati non sono riusciti ad entrare, non hanno potuto porre condizioni e il personale navigante dall' interno ha potuto lanciare un sos, nel giro di pochissimo tempo è arrivata una nave militare italiana e una inglese e hanno arrestato tutti...l' operazione si è potuta fare perché al limite, sparando, bucavano un container, mica saltava la nave!
JPJ 29-12-11 04.16
Ma infatti... anche io mi sono sempre chiesto come cavolo fanno ad abbordare navi gigantesche con barchini e gommoni, anche se armati fino ai denti.
Basterebbe un agente addestrato e autorizzato ad usare armi... cavolo se lo mettono sugli aerei non vedo perché non possano sulle navi, che sono anche più sicure in un conflitto a fuoco.
Appena vedi avvicinare una barca sospetta lanci l'allarme e se tirano fuori armi tu gli fai capire che non sei indifeso!

Che ci vuole a mettere vetri antiproiettili nella cabine di comando delle navi? Anche li bisogna prorpio che ti attacchino con un razzo... ma se te ne stai ad aspettare che ti sparino una bomba sei pure scemo! Le barche hanno i cb, le radio etc. qualsiasi imbarcazione, civile o mercantile, se vede avvicinarglisi una piccola barca ad alta velocità (cosa assai sospetta) prima chiede il riconoscimento... dopo però che tiri fuori due bei fuciloni!

E' come un gruppetto di cavalieri che nel medioevo volesse assaltare un castello! Sempre meglio mettere al sicuro equipaggio e/o passeggeri rischiando una sparatoria che farli salire e rischiare una presa di ostaggi se non peggio!

No, davvero non la capisco.
nicolo 29-12-11 10.29
beh qualche tempo fa una nave italiana è stata "attaccata",
ma ci hanno messo un attimo a farli desistere.
comunque ha ragione efis,
ci sono veramente delle "stranezze" in questi episodi pirateschi.
LittleApple 29-12-11 12.11
Contro questo tipo di pirateria servirebbe la Sea-AE. emo
Hendrix 29-12-11 12.53
@ vin_roma
Una nave di quella stazza fà 20/22 nodi (poco più di 40 Km/h).

E' grossa, sì, ma molto debole.
Il castello (dove c' è il ponte di comando) è molto esposto alle eventuali raffiche di mitra, poi chi si prende la responsabilità di rispondere al fuoco considerando che a bordo quasi sempre c' è gente "normale", con famiglia? e senza considerare poi che fare fuoco su una petroliera è quanto mai non auspicabile.
Chi si avvicina con un motoscafo veloce può avere la possibilità di lanciare materiale incendiario e una petroliera ci mette un niente a saltare in aria se un attimo prima qualche raffica ha bucato qualche tubatura...

Troppe incognite, ci vorrebbero personale e navi attrezzate...chissà, se continuano così una soluzione la troveranno ma per adesso non mi scandalizzo a sentire queste cose...

Anzi, una cosa finita diversamente l' ho sentita qualche mese fà, sempre una nave italiana, ma cargo.
E' accaduto che alla vista dei pirati tutto il personale si è "blindato" in un quadrato costruito per occorrenze del genere, i pirati non sono riusciti ad entrare, non hanno potuto porre condizioni e il personale navigante dall' interno ha potuto lanciare un sos, nel giro di pochissimo tempo è arrivata una nave militare italiana e una inglese e hanno arrestato tutti...l' operazione si è potuta fare perché al limite, sparando, bucavano un container, mica saltava la nave!
emoemo

ma che pippe ti fai efis?? e poi chi ti dice che quelle di WIKIPEDIA siano immagini realistiche?
voglio dire... a 40 km/h vanno contro uno scoglio e perdono tutto il petrolio in mare, vuoi che
un po di armi pesanti non riescano a fare lo stesso effetto? con in più il rischio di incendiarlo
il greggio...
efis007 29-12-11 13.31
gibbs ha scritto:
forse non usano proprio barchette.
magari ce lo dicono ma invece usano mezzi di media stazza e sono anche in diversi a far parte al "commando" piratesco.

Al momento che io sappia gli attacchi sono stati eseguiti con barchette e gommoni.
Il problema non è neanche tanto questo, volendo i pirati possono anche usare un peschereccio o un traghetto, ma rimangono comunque navi "non militari", non attrezzate per il combattimento.
Presumo vi ricordate i vecchi film sui pirati (la "Perla Nera" emo ), quelle erano navi da attacco vere, armate sino ai denti, capaci di affrontare un grosso vascello e causargli danni seri.
I barchini usati dai pirati somali invece sono delle cariole dove bastano un paio di colpi di un fucile tipo Barret cal.50 per mandarle a picco.
Non solo,... i pirati stessi sono lì in mezzo al mare, in mezzo al nulla (non hanno certo le trincee in cui nascondersi), totalmente scoperti da corrazze o protezioni, tutti lì ammassati in un piccolo spazio di una barchetta.
Hai voglia a seccarli, sono bersagli facilissimi.
Se dalla motonave l'equipaggio comincia a sparare con un paio di fucili di precisione (e non bisogna essere poi così tanto addestrati per farlo) i pirati non hanno scampo, sono prede facili.
Ma che dico facili, sono sin troppo facili.
Li si può ingaggiare già da 2 km di distanza con un normale cal.338magnum.
Usando un cal.50 li si martella addirittura da 3 km di distanza.
Cioè... immaginate la scena...vi ci vedete voi in 6 persone dentro una piccola barchetta (o gommone) che da 3 km di distanza viene martellata di colpi di fucili di precisione mentre tentate disperatamente di avvicinarvi alla nave?
Appunto. emo
Non c'è possibilità di scampo, è un vero e proprio suicidio.
Per chi vi spara addosso è come giocare agli orsacchiotti al luna park.
Questo perchè:
1- Sparate da posizione sopraelevata (il che vi da un'immenso vantaggio)
2- Grazie alla immensa stazza della motonave la vostra "stabilità di tiro" è immensamente migliore rispetto a un barchino dondolante.
3- Siete coperti dalle lastre di acciaio che costituiscono la struttura del ponte di comando (i pirati sul barchino invece sono totalmente allo scoperto, inermi).
4- Potete avere a bordo un'intero arsenale di armi e caricatori. La nave non ne risentirà certo in peso e stabilità!
5- Avete i radar di bordo in grado di intercettare il traffico intruso quando è ancora distante.

Insomma ragazzi non c'è storia.
Quei pirati, o si attrezzano veramente con una nave da combattimento, oppure sono letteralmente spacciati.
Bastano 2 fucili di precisione, un po' di mira, e soprattutto un po' di palle quadre, ossia un minimo di coraggio (dopotutto è legittima difesa, uno ci tiene alla pelle presumo).
Non serve altro.
vin_roma 29-12-11 13.58
Nel mio "curriculum" posso dire di essere stato anche marinaio ('82/'83), Suonavo sulle navi ma all' epoca si era imbarcati direttamente dalla società armatrice con questa carica, ho conosciuto molti di questi lavoratori, di tutte le nazioni e stanno lì per lavorare, quello che dici tu lo può fare un militare e solo dopo un palese attacco e solo se gli viene concesso di rispondere al fuoco...

Non so a quanti marinai vada bene solamente il pensarlo di dover usare un' arma per uccidere qualcuno...

Forse le società armatrici potrebbero ingaggiare dei paramilitari, ma poi in sede giuridica come si dovrebbero comportare nelle varie situazioni? Poi, ripeto, far fuoco da una petroliera non è il massimo.

Come si fà ad assaltare? GreenPeace ha insegnato molto, lo hanno fatto tante volte.
DaniloSesti 29-12-11 14.03
mm domanda che non c'entra nulla....Efis,ma tu sei un appassionato o un professionista del settorE?semplice curiosità...ho visto che te ne intendi moltoemo
efis007 29-12-11 14.41
vin_roma ha scritto:
ho conosciuto molti di questi lavoratori, di tutte le nazioni e stanno lì per lavorare,

Sono assolutamente d'accordo.
Chi lavora va rispettato ed apprezzato.
Ma anche difeso e tutelato.
Soprattutto quando codesto lavoratore è imbarcato su una motonave che, per questioni di lavoro si ritrova ad operare in un'area di mare NOTA per la pericolosità di attacco da parte di sette piratesche.
Perchè questo è il punto.
Tutte le motonavi sin d'ora attaccate operavano nello stesso tratto di mare.
La marina lo sa, tanto che ha messo a disposizione una task force navale (navi militari, cacciatorpediniere, etc) apposta per vigilare sui convogli.
Il problema è che i convogli sono molti, il tratto di mare è ampio, e non sempre si ha la copertura di questa task force: le navi sequestrate lo dimostrano.
Urge quindi una seconda fase oltre a quella della task force, che consiste nel dare la capacità alle motonavi attaccate di difendersi.
E se per ottemperare a questo scopo bisogna mettere a bordo qualche arma o (meglio) imbarcare un paio di cecchini addestrati all'uso di tali armi SOLO a scopo di difesa, secondo me ben venga.
Su quelle motonavi operano equipaggi composti da gente normale, magari anche povera, che ha famiglia, e non si può lasciarla in balia di pirati somali che (solitamente) catturano la nave per farsi elargire un riscatto, ma che potrebbero anche sterminare tali equipaggi per ripicca o per atto di follia.
Questa povera gente quindi va difesa.
O per mezzo esterno tramite attività navale task force.
O per mezzo interno tramite l'uso di armi a bordo o di personale militare addestrato imbarcato sulla stessa motonave.

vin_roma ha scritto:
quello che dici tu lo può fare un militare e solo dopo un palese attacco

Esattamente.
Se a bordo ci sono almeno un paio di militari, è preferibile.

vin_roma ha scritto:
e solo se gli viene concesso di rispondere al fuoco...

Dal momento in cui dei pirati vogliono la tua nave ci sono già i prestesti per intraprendere una azione difensiva.
Tieni presente che quei pirati non è che si avvicinano alla motonave con dei cartelloni in mano con scritto "dateci la nave per piacere", ne con megafoni.
Si avvicinano e sparano colpi di armi leggere (leggere si fa per dire, sono pur sempre mitra) al fine di spaventare l'equipaggio e costringerlo a sottostare ai voleri dei pirati.
Di fronte a tale gravissima minaccia non bisogna quindi esitare.
Dal ponte di comando si vede bene con un binocolo che i pirati hanno armi.
E chi ha armi non ha certo belle intenzioni!
Da quì l'immediata esigenza di rispondere al fuoco intimorendo i pirati PRIMA ancora che essi possano avvicinarsi.
Basta qualche colpo sparato nei pressi del barchino (senza colpirlo) per far capire loro che se si avvicinano alla nave sono matematicamente morti.
Perchè questo è.
I pirati, in mare aperto, non hanno alcuno scampo contro un paio di fucili di precisione che decidono di spararti addosso.
A loro non resta altro che tornare indietro se veramente tengono alla vita.
Non so se hai mai preso in mano un fucile di precisione.
Io si (per far tiro sportivo).
Ti garantisco che da 30 metri di altezza (più o meno l'altezza del ponte di comando di una motonave stabile), un barchino con 6 uomini a bordo, tutti ammassati tra loro, lo centri già a 1 km di distanza con precisione assoluta.
Non c'è scampo, fidati.
Edited 29 Dic. 2011 13:46
mima85 29-12-11 14.46
Hendrix ha scritto:
a 40 km/h vanno contro uno scoglio e perdono tutto il petrolio in mare, vuoi che un po di armi pesanti non riescano a fare lo stesso effetto?


Per quanto "pesanti" possano essere le armi che questi qui si portano appresso dubito che facciano lo stesso effetto di centinaia di migliaia di tonnellate che d'inerzia si vanno a schiantare a 40 Km/h contro uno scoglio.

Tonnellate che per muoverle servono mostri d'acciaio e fuoco come questo, che sono motori che generano come niente megawatt di potenza.
Edited 29 Dic. 2011 13:56
efis007 29-12-11 14.55
Esatto, Mima mi ha preceduto.
Occhio a non far confusione tra impatto e impatto.
Sia un proiettile che colpisce un bersaglio, sia una petroliera che colpisce un bersaglio, funzionano entrambi tramite "impatto cinetico".
Ma l'impatto cinetico di un proiettile va bene per uccidere un uomo o trapassare qualche millimetro di acciaio (dipende dalla distanza e dal calibro).
L'impatto cinetico di un colosso di migliaia di tonnellate, anche se viaggia a 40 km/h, è tale non da trapassare una lastra di acciaio facendogli un piccolo foro netto, ma di accortocciare letteralmente su se stessa un'immensa parte strutturale della nave, rompendola, distorcendola, piegandola, staccandola.
La nave di squarcia da sola sotto la sua stessa massa.
E' questo che crea il disastro.
Hendrix 29-12-11 15.05
@ vin_roma
Nel mio "curriculum" posso dire di essere stato anche marinaio ('82/'83), Suonavo sulle navi ma all' epoca si era imbarcati direttamente dalla società armatrice con questa carica, ho conosciuto molti di questi lavoratori, di tutte le nazioni e stanno lì per lavorare, quello che dici tu lo può fare un militare e solo dopo un palese attacco e solo se gli viene concesso di rispondere al fuoco...

Non so a quanti marinai vada bene solamente il pensarlo di dover usare un' arma per uccidere qualcuno...

Forse le società armatrici potrebbero ingaggiare dei paramilitari, ma poi in sede giuridica come si dovrebbero comportare nelle varie situazioni? Poi, ripeto, far fuoco da una petroliera non è il massimo.

Come si fà ad assaltare? GreenPeace ha insegnato molto, lo hanno fatto tante volte.
emoemo

altri applausi... è come se tu fossi pilota di aereo e ti chiedessero di installare su aerei
di linea armi e di usarle se neccessario causa numerosi dirottamenti.

per quanto riguarda i militari e le armi a lunga portata, sarebbe l'ideale.
ma certe volte credo che tu non voglia prendere atto di come gira il mondo... le
società che trasportano vanno a risparmio... chi ci lavora sopra spesso lo fa in pessime
condizioni perchè bisogna risparmiare (visto su report qualche tempo fa) e piuttosto
di spendere 2000 euro per mettere un paio di militari sopra durante il viaggio e altri
1000 (non ne sono sicuro) per installare armi, preferiscono risparmiare sulla razione
giornaliera dei marinai... e assicurarsi con le compagnie assicurative, non coi militari.
Markelly 29-12-11 15.09
Scusate, ma non potrebbe essere semplicemente che con qualche marchingegno sono riusciti a salire a bordo, e siccome sono armati il gioco è bell'e fatto?
efis007 29-12-11 15.10
vin_roma ha scritto:
Come si fà ad assaltare? GreenPeace ha insegnato molto, lo hanno fatto tante volte.

Attenzione a non fare confusione. emo
GreenPeace non ha "assaltato" le navi.
Le ha solo disturbate, il che è diverso.
Lo scopo di GreenPeace... esempio contro le baleniere... è semplicemente quello di volgere una azione di disturbo affinchè smettano di dare la caccia alla balene.
Non si tratta quindi di un vero atto di "pirateria", ma appunto un atto di disturbo.
La pirateria è un atto condannato al livello internazionale, e come tale va fermata con qualsiasi mezzo e senza esitazioni.
Mai dimenticare che l'atto di pirateria e relativo sequestro illegittimo di un mezzo di trasporto, quale può essere un aereo o una nave, potrebbe costituire un pretesto per tutt'altro tipo di azioni: esempio l'atto kamikaze.
Un pirata (o terrorista che dir si voglia) se si impossessa di un aereo o di una nave potrebbe anche farla schiantare volutamente da qualche parte.
L'11/9 ci ha insegnato quanto bisogna stare attenti ad evitare che dei "pirati" prendano possesso di un mezzo.
Immagina se tale azione venisse condotta con una gigantesca petroliera che venisse, volutamente, fatta schiantare contro un porto o contro un'altra nave ormeggiata "alla fonda".
Sarebbe un cataclisma.
Da quì l'urgenza di impedire con ogni mezzo possibile che dei balordi armati prendano in ostaggio l'equipaggio e il possesso dell'aereo o della nave.
efis007 29-12-11 15.38
Hendrix ha scritto:
altri applausi... è come se tu fossi pilota di aereo e ti chiedessero di installare su aerei
di linea armi e di usarle se neccessario causa numerosi dirottamenti.

L'aeroplano per sua stessa natura è debole e odia le armi da fuoco.
Sparare un solo colpo di pistola a bordo di un liner equivale a creare una falla da decompressione.
Se il colpo poi per sfiga dovesse centrare un oblò si avrebbe una decompressione rapida di tipo esplosivo.
Il risultato è che in pochi secondi tutti gli occupanti (pirati compresi) resterebbero senza ossigeno.
Non solo.
Una decompressione del genere crea immediatamente rumore assordante, shock traumatico ai timpani, e anche una fitta nebbia dovuta alla rapida condensazione dell'aria.
Sarebbe il caos più totale e ne farebbero le spese anche i dirottatori, infatti lo sanno, ed è per questo che portano armi da fuoco ma generalmente non le usano mai (o meglio, non si mettono certo a sparare a vanvera mentre l'aereo è in quota, se ci tengono alla pelle).

L'esempio aereo quindi non fa testo.
Lì si usano altri sistemi "a forza" per impedire al dirottatore di impossessarsi del mezzo.

Ma sulla nave è diverso.
Lì non c'è sottile alluminio, c'è acciaio, e anche bello spesso.
Non c'è problema di decompressione esplosiva.
Tuttavia c'è il carico, magari un carico infiammabile.
Vero, ma tale carico è ben stoccato dentro grandi stive che non possono essere intaccate da colpi di armi leggere.
Servirebbe qualcosa di più tosto.
Da quì l'urgenza di NON fare avvicinare i pirati alla motonave!
La prevezione va attuata prima, non dopo.
L'atto diversivo deve svolgersi immediatamente e senza indugi quando ancora i pirati sono a debita distanza dalla motonave, quindi costituiscono un facile e inerme bersaglio.
Insomma è come andare a caccia all'orso.
Non bisogna aspettare che l'orso ti venga addosso per poi difenderti.
Devi impedire proprio che l'orso ti venga addosso, devi spaventarlo quando è ancora distante.
A quel punto l'orso, o pirata che sia, capisce l'antifona e cambia aria.
Di corsa anche.
Se non lo fa, cavoli suoi, è matematicamente morto.

P.S.
L'ultima motonave sequestrata, la "Enrico Ievoli" non era manco una petroliera.
Trasportava soda caustica!
Il che significa che i pirati potevano anche martellarla quanto volevano con le loro mitragliette e RPG, ma gli avrebbero fatto il solletico.

Hendrix ha scritto:
ma certe volte credo che tu non voglia prendere atto di come gira il mondo... le
società che trasportano vanno a risparmio...

Sì ma i pirati vogliono un riscatto, altro che risparmio.
Chi lo paga il riscatto?
Le compagnie assicurative o il gestore?
Può darsi, ma tu gestore devi comunque pagare tali compagnie se vuoi che ti assicurino dai riscatti di pirateria.
Non so neanche se esiste la polizza "anti pirateria". emo
nicolo 29-12-11 15.44
comunque è materia complessa.
in un modo o nell'altro, ci riescono, a impossessarsi di queste navi.
magari non sono barchine, magari non abbiamo informazioni esaurienti.
ma, efis, credo che su questo forum difficilmente troverai qualcuno che se ne intenda piu di te...

emo
efis007 29-12-11 16.16
DaniloSesti ha scritto:
mm domanda che non c'entra nulla....Efis,ma tu sei un appassionato o un professionista del settorE?semplice curiosità...ho visto che te ne intendi moltoemo

Domanda legittima. emo
La risposta è sì e no, non sono un professionista del settore, ma un poco appassionato lo sono.
Conosco le armi per due semplici motivi.
Il primo è perchè da giovane ho fatto "la naia", il normale servizio militare di leva (Roma, lancieri di montebello) che si faceva una volta.
Lì mi avevano affidato l'incarico di "mortaista" e ho avuto occasione di sparare un po' con tutto: mortaio cal 120, fucile Garand cal 7.62 nato, fucile Fal, e ho tirato persino due colpi con un bazooka.
La seconda è che mio padre è un campione italiano di Tiro al Piattello, per cui volente o dolente (oltre alla mia vera e unica passione che è la musica) sono sempre stato al cospetto di armi da fuoco per tiro sportivo, sia a canna liscia, sia a canna rigata.
E qualche volta mi sono anche divertito a fare qualche garetta di carabina al poligono, con discreto successo, al contrario di mio padre che invece è una macchina da guerra, spara davvero troppo bene, non per niente è stato più volte campione italiano di tiro a volo (oggi vista l'età ha perso un po' di smalto, ma rimane pur sempre un ottimo tiratore sportivo). emo

Per tutta questa serie di ragioni... anzi di "coincidenze"... è naturale che un po' ci si appassioni alle armi.
Ma non alle armi allo scopo di far guerra! emo
Questa è una cosa che odio dal più profondo del cuore, credimi!
Essere appassionati di armi, conoscere le armi, capire le armi, ti da la conoscenza giusta per evitare di GIOCARE con le armi.
Con le armi non si scherza, vanno rispettate con rigorosa disciplina.
Tuttavia se usate con rispetto, giusta cautela, e per tiro sportivo, diventano un piacevole passatempo con cui cercare di portare a casa una medaglia.

Ma a parte tutto questo, è stato proprio l'aver usato alcune armi che mi ha fatto comprendere come alcune di queste siano veramente micidiali in determinati contesti.
Parlo soprattutto dei fucili di precisione.
Sono oggetti veramente incredibili capaci di piazzare il colpo a distanze pazzesche, ed esattamente dove tu lo vuoi.
Certo, più la distanza aumenta più non è facile, bisogna essere ottimi tiratori, con un buon occhio, una buona respirazione (la respirazione conta tantissimo), un braccio fermo, e un'ottima capacità di prevedere il vento e altre variabili.
Ma più la distanza si accorcia, più l'arma "non perdona", puoi essere anche un tiratore mediocre e fai centro.
Questo perchè è proprio precisa lei, l'arma, ha una precisione soprendente.
Non per niente li chiamano "fucili di precisione".
Io che non sono nessuno, con una versione civile dell'M-40A3, una volta ho piazzato 5 colpi in 80 cm di diametro su un bersaglio a 1000 metri di distanza.
1000 metri, 1 km!
Renditi conto.
L'istruttore dopo di me, alla stessa distanza, li ha piazzati tutti dentro 20 centimetri!!
L'ho guardato prima così emo
E poi così emo

Ecco, metti un tizio del genere su una motonave col suo fidato M-40A3, e poi guarda bene che fine fanno i pirati.
Quello gli fa saltare la testa ad uno per uno con un colpo singolo, te lo garantisco.
Edited 29 Dic. 2011 15:46
efis007 29-12-11 16.25
Per la cronaca, lo Cheytac M200 detiene il record mondiale di precisione.
10 colpi, a 2500 metri di distanza, tutti dentro un'area di 40 cm.
Non è un fucile questo.
E' un laser!
Un arnese del genere (pensa, te lo vendono anche con un computer balistico che ti calcola da solo l'angolo di tiro) capace di fare 10 centri ad una simile distanza, anche se viene imbracciato da un "inetto" ti stermina tranquillamente a 1 km di distanza.
Non hai scampo.
Deve essere proprio uno sguercio conclamato, per sbagliare.

Questo vi da l'idea di cosa stiamo parlando quando parliamo di fucili di precisione.
Due chilometri e mezzo ragazzi, dico ma vi rendete conto quanti sono 2 km e mezzo?? emo
A me francamente mette i brividi pensare che da 2 km e mezzo c'è qualcuno che mi fa saltare la testa con un singolo e preciso colpo a freddo.
Praticamente si è morti ancor prima di sentire lo sparo.
Pazzesco.
Terrificante.
Incredibile.
Una ragione in più per portare massimo rispetto alle armi moderne, e utilizzarle possibilmente solo per fare attività sportiva!

O nel caso... ahimè... per difendere una nave da malintenzionati armati.
Purtroppo o così o cosà.
Magari si accontentassero di salire a bordo, e tutti insieme allegremente bersi una bella bottiglia di champagne raccontandosi barzellette. emo
Sarebbe troppo bello, dico sul serio.
Edited 29 Dic. 2011 15:45