Monitor da studio sul palco: un'eresia?

zaphod 10-01-12 12.55
buongiorno a tutti,
nei giorni passati stavo ponderando una cosa: un tempo certe tastiere (organi, piani digitali,...) tentavano di emulare lo strumento vero. Non ci riuscivano, a volte neppure sfioravano il suono dell'originale, ma questo ha portato ad avere strumenti originali, con "difetti" intrinseci che nel tempo sono stati apprezzati. Mi riferisco a piani quali Rhodes, Wurlitzer, CP-80, organi Hammond e Vox e Farfisa vari, tanto per citare i più famosi. Per questi strumenti l'amplificazione costituiva un problema relativo, perchè la fedeltà non era prioritaria. Il Leslie stesso non riproponeva il suono originale che usciva dal pre dell'Hammond, così come gli amplificatori da abbinare agli stage piano aggiungevano un proprio (e gradito) colore al suono.

Oggi è tutto diverso! I cloni vari e gli stage piano hanno i suoni molto dettagliati, molto veri, che incorporano già il processamento (simulato) attraverso amplificatori vari!
Quindi è necessario, credo, che vengano amplificati mantenendo il suono il più fedele possibile a quello che esce dai L+R. (ovviamente, ciascuno è libero poi di operare come meglio crede, può mettere il KeybDuo in un Marshall o in un Leslie vero o in un altoparlante da cintura... il mio discorso è molto generale).

Torno pertanto al titolo: quali diffusori garantiscono la fedeltà maggiore rispetto al segnale di ingresso? Risposta: i monitor da studio. E' un'idea così peregrina?

Qui si va poi ad innestare un altro discorso, complementare al primo. Mentre dal vivo sembra che se non hai il subwoofer non sei nessuno, in certi studi resistono (per quanto ne so) i sistemi a due casse. Forse in virtù di una migliore risposta in frequenza...
Ad esempio: non mi è dispiaciuto il suono delle SR Mon-x (non propriamente dei monitor da studio, ok...). Hanno un cono da 8" ma emettono frequenze dai 40 Hz ai 20 KHz. Mi riservo di provarle con un suono di piano o di organo (io faccio il basso con l'organo) per valutarne l'effettiva capacità di riproduzione delle basse frequenze, ma la domanda è: con dei buoni monitor da studio riesco a sopperire alla mancanza di un subwoofer e a salvaguardare portafoglio, schiena e bagagliaio della macchina??
bagas68 10-01-12 13.58
Anche secondo me i monitor da studio sono l'ascolto migliore per sentire i suoni puri in uscita dalla keyboard (piano, organs ecc). Sempre secondo me il problema sta nella potenza, soprattutto se suoni un genere molto "virile", tipo rock, hard, prog, in cui dividi il palco con batterista, bassista e chitarrista smanettoni per cui hai bisogno di un buon volume per sentirti.
Michele76 10-01-12 14.14
Sono d'accordo sul fatto che i suoni molto definiti hanno bisogno di ottima qualità come dici ecc. ecc. però è anche vero che sul palco, qualsiasi cosa suoni, ci sono dei volumi e dei "disturbi" tali da rendere difficile, in quel momento, riuscire a sentire la definizione del suono. A quel punto, sai che i suoni sono preparati bene, che funzionano bene e SE puoi contare su un service e su una situazione musicale seria dove sai che il tuo suono uscirà bene, sul palco puoi anche continuare ad utilizzare buone casse "spia" e non monitor che di certo potrebbero tendere a sparire e comunque a non farti sentire la definizione del suono, a causa di tutto quello che c'è e succede sul palco in quel momento.
In poche parole, hai i suoni pronti e in una situazione giusta, suoni, senti quello che stai suonando anche se non definito al massimo ma sai qual è il risultato esterno
ONDASONORA 10-01-12 15.30
Tieni i monitor da studio al loro posto, e prendi dei monitor live di qualità se ciò che hai non ti soddisfa,
quelli da studio dovresti fasciarteli attorno alle orecchie per sentire un po'.
Edmond 10-01-12 16.22
quoto....
zaphod 10-01-12 16.23
in effetti non ho pensato a dire che faccio generi piuttosto tranquilli (come volumi):
1) jazz trio (piano + basso + batteria)
2) trio funk-jazz (organo + chitarra + batteria)
...è ovvio che in queste situazioni l'affollamento sonoro non c'è, ed è il motivo per cui ho sentito l'esigenza di una definizione di suono maggiore.
L'idea era avere due monitor piuttosto potenti per prove e live in spazi medio-piccoli.

Qualche idea sul discorso dei coni?
ettore_duliman 10-01-12 17.19
Ma di solito, con quali diffusori suoni?

Usi impianti audio forniti dai locali o portati dalla band?

E nell'impianto escono solo le tastiere oppure anche le voci e gli altri strumenti microfonati?

La forza di una catena è quella del suo anello più debole, e negli impianti audio l'anello debole sono sempre i diffusori.

Questo è il problema dei tastieristi: è inutile avere tastiere da 3 o 4 mila euro di valore quando poi il suono esce da impianti di bassa qualità.

Bassisti, batteristi e chitarristi si arrangiano perché hanno i propri amplificatori, o addirittura non ne hanno bisogno, i tastieristi, e i cantanti, devono contare sull'impianto di diffusione.

Tu non hai bisogno di monitor da studio, ma di buoni diffusori: bisogna capire se servono solo a te oppure a tutta la band, e se gli altri componenti sono disposti a spendere per un impianto di qualità.

Se il problema è quello di monitorarti, la soluzione migliore per la qualità sono gli in-ear monitor, ma hai bisogno che gli altri musicisti siano microfonati.
E' impossibile sentirsi bene in un palco (che costi meno di 10.000 euro), sentirsi come ci si sente a casa con le cuffie o con i monitor.

Edited 10 Gen. 2012 16:25
zaphod 10-01-12 17.59
dunque, queste band sono di formazione recente e ci ho fatto solo un paio di date, con impianto residente.
E' da tanto invece che uso, a volte come monitor, a volte come amplificatore, una FBT Maxx2a. Ne sono piuttosto insoddisfatto, il CP1 e il KeybDuo non ci suonano troppo bene. Inoltre ho aperto il topic perchè vorrei una coppia stereo per casa/prove e per tentare l'amplificazione stereofonica pseudo-leslie dal vivo.
Ho un paio di in-ear ma visto il genere che faccio per ora non ne sento molto il bisogno...
MarcoC 10-01-12 18.37
E' una idea che mi aveva sfiorato un po' di tempo fa.
Utilizzare due casse da poggiare sul pianoforte per sentire meglio quello che esce dal mio strumento.
Ho poi desistito visti i costi elevati di casse da studio di qualità e le basse potenze.
Noto tra l'altro nel tuo ultimo intervento che hai una FBT Maxx2a che collegata al CP1 non ti soddisfa . . . io ho una coppia di FBT Maxx2a che uso come impianto che non mi soddisfano per niente con il suono di pianoforte del CP5 . . . secondo te da cosa può dipendere?!
Scusate il "fuori-programma" emo
zaphod 10-01-12 19.37
@ MarcoC
E' una idea che mi aveva sfiorato un po' di tempo fa.
Utilizzare due casse da poggiare sul pianoforte per sentire meglio quello che esce dal mio strumento.
Ho poi desistito visti i costi elevati di casse da studio di qualità e le basse potenze.
Noto tra l'altro nel tuo ultimo intervento che hai una FBT Maxx2a che collegata al CP1 non ti soddisfa . . . io ho una coppia di FBT Maxx2a che uso come impianto che non mi soddisfano per niente con il suono di pianoforte del CP5 . . . secondo te da cosa può dipendere?!
Scusate il "fuori-programma" emo
guarda, non me ne capisco di acustica, quindi non so spiegarti il perchè... Sta di fatto che il CP1 in casa lo attacco ad un hi-fi technics, oppure lo uso con un paio di cuffie Akg neanche delle migliori e suona alla grande, bello, arioso. In una sala prove c'è una coppia di monitor proel (non so il modello) ma è bastata un'equalizzazione per far suonare decentemente (quasi bene) il piano.
Con la Maxx2a confesso di esserci entrato poco in sintonia, mi ci trovavo bene quando avevo il Nord Electro 2, ma con gli strumenti successivi non mi ha mai dato quel quid in più.
Ci suona tutto un po' finto. Ho dato la colpa al fatto che ci esco in mono (per forza, ne ho una), ma non credo sia quello.
E' da tutte queste considerazioni che nasce il mio topic
Michele76 11-01-12 00.42
MarcoC ha scritto:
E' una idea che mi aveva sfiorato un po' di tempo fa.
Utilizzare due casse da poggiare sul pianoforte per sentire meglio quello che esce dal mio strumento.

Ma in questo modo, se anche hai un CP300 che ha spazio per appoggiare due casse di dimensioni abbordabili, alla fine si spostano con le vibrazioni dell'amplificazione o del movimento che comunque c'è nel suonare. Secondo me, per ovviare all'utilizzo di due valide casse (quindi già situazione di stereofonia e suono piuttosto corposo), rimane la possibilità di mettere due casse monitor su asta microfonica in modo che riesci ad alzarle all'altezza della testa se suoni seduto e in quel modo hai bisogno di molta meno potenza per sentire in situazioni acustiche di questo tipo (soprattutto la prima in trio con pianoforte).
Comunque due cassette sulle aste così sono anche brutte da vedere. Alla fine secondo me devi trovare una buona cassa spia inclinata di cui ti piace il suono e soprattutto devi accontentarti quando senti il suono è buono, perché l'effetto finale lo sentirai semmai in una registrazione