Produzione: migliorare la qualità dei demo/promo

robotom 03-02-12 12.10
Ciao a tutti,
era da tempo che volevo confrontarmi sul seguente argomento:
Nella mia “storia” di produzione musicale oltre che di musicista ho lavorato su diverse DAW, a partire dalle primissime versioni di Cakewalk (oggi Sonar…) passando da Logic (quando ancora era anche su PC e l’Emagic non era ancora Apple…), Cubase e altri fino ad arrivare, producendo in particolare musica elettronica a stabilizzarmi definitivamente su Ableton Live.

Essendo comunque un musicista nato e cresciuto con la musica “suonata” negli ultimi anni mi sono riavvicinato a questo approccio musicale riprendendo in mano la chitarra e dando vita ad un progetto electrorock in cui coesistono una “robusta “ dose di sonorità elettroniche unite alla presenza “confortante” di batteria, chitarre elettriche e basso (oltre che della voce).

Pur continuando a produrre i brani (e le basi elettroniche poi riprodotte dal vivo) con Live, mi sono trovato ovviamente nella necessità di registrare e applicare ai brani le parti suonate e cantate nel momento in cui si voleva realizzare il “solito” demo/promo da proporre in giro.

Fino ad ora quindi, oltre alla produzione delle parti elettroniche ho delegato a Live anche l’editing audio/midi e il mastering (mi riferisco ovviamente all’approccio “domestico” per la realizzazione dei demo, quando pianifichiamo registrazioni “serie” abbiamo uno studio esterno professionale di riferimento).

Avendo lavorato con altre DAW più orientate alla produzione musicale “tradizionale” mi rendo conto che Live, pur essendo uno strumento di produzione impareggiabile soffre di alcune lacune in fase di editing/mastering o meglio, nella mia esperienza (contestabile fin che volete…) l’immediatezza e la potenza compositiva di Live si trasformano però in “spartanità” in fase di post produzione rendendo meno accurato il lavoro sui brani o comunque rendendo più difficile raggiungere un livello discreto di raffinatezza del suono sul prodotto finito.

A questo punto quindi mi chiedo e chiedo a voi se non sia conveniente, una volta realizzati i brani su Live trasferire il lavoro, sotto forma di tracce audio preregistrate, su una diversa DAW più orientata all’editing (soprattutto audio) e al mastering per migliorare la qualità oppure se è semplicemente necessario approfondire le funzionalità di Live dedicate a questi scopi per raggiungere comunque risultati soddisfacenti e pseudoprofessionali.

Confido che qualcuno abbia già affrontato questo dilemma e sappia darmi qualche consiglio.
Grazie in anticipo a chi si cimenterà.
Edited 3 Feb. 2012 11:12
clouseau57 04-02-12 01.54
Bel thread.
Ho realizzato qualcosa in proposito e posso dirti , per quel che mi compete ( campo pianobaristico )
che le migliori demo sono quelle realizzate dal vivo , senza artifici o in alternativa
utilizzare l'audio in live
e sfruttare il video in modo da catturare l'attenzione
ma per questo occorre un buon montatore...
emo
barbetta57 04-02-12 09.23
la qualità audio no di certo, il suono di partenza resta quello che viene fuori dagli strumenti virtuali e dai convertitori della csheda che hai utilizzato in fase di composizione/acquisizione. l'editing e la flessibilità di sicuro. tieni presente che i plugins che puoi adoperare su un cubase, ad esempio, li puoi utilizzare anche su ableton. ciononostante, nulla ti vieta di provare. se lavori su cubase, credo che le scelte si riducano a cubase, soundforge, sonar e samplitude