C'è chi fa le corna...

MadDog 15-02-12 22.04
...chi parla di Kapo... (è sempre lo stesso)

Poi ci sono quelli che hanno davvero il senso dell'umorismo


Quest'uomo ha molte più palle di quanto la gente normale creda.
In Europa per 10 anni (salvo una parentesina di 2) abbiamo perso la faccia giorno dopo giorno, oggi c'è qualcuno che prova a dimostrare anche là, che siamo un popolo in grado di alzare la testa.


O smentiamo tutto questo, di nuovo?
steve 17-02-12 23.52
chi vivrà vedrà... intanto t'informo che c'è qualcuno (che di corna invece ne ha gia ricevute abbastanza... oltre a umiliazioni e calci in bocca) che è un po' in apprensione...
Edited 17 Feb. 2012 22:58
anonimo 18-02-12 01.35
@ MadDog
...chi parla di Kapo... (è sempre lo stesso)

Poi ci sono quelli che hanno davvero il senso dell'umorismo


Quest'uomo ha molte più palle di quanto la gente normale creda.
In Europa per 10 anni (salvo una parentesina di 2) abbiamo perso la faccia giorno dopo giorno, oggi c'è qualcuno che prova a dimostrare anche là, che siamo un popolo in grado di alzare la testa.


O smentiamo tutto questo, di nuovo?
Mi sembra di vedere l'entusiasmo dei "berluscones" quando fu eletto..

Elogi totali al loro unto dal signore, e parolacce ed imprecazioni a chi ha opinioni diverse. emoemo

Sono rimasto talmente deluso dal modo di affrontare le discussioni in polis, da decidere di star fuori da questi argomenti.

Pero' quello che avevo da dirti te lo dico chiaramente : non sei stato corretto, ne tanto diverso da quelli per i quali anni fa (i tempi d'oro dei berluscones) ti lamentavi dandogli del "troll " e cose simili.

Con questo torno serenamente ad altri argomenti visto che a distanza di anni non si e' ancora capaci di affrontare civilmente una discussione senza far volare i "vaffan.." "mi son rotto i c..." e le accuse di ignoranza a chi ha altre visioni delle cose, e le manifesta senza sbraitare.

Lascio la cattedra a te, ma con grande piacere. emoemo







JPJ 18-02-12 05.56
Un popolo che sa alzare la testa? Proprio ora che siamo sotto la guida di un premier NON democraticamente eletto, ma imposto da chi ci ha fatto affondare?

La "cultura peninsulare" di cui parla il burattino delle banche dai capelli bianchi, mesi fa, nello stesso parlamento, si infervorò a difesa della democrazia del nostro paese e quello della Grecia, messa da parte per far spazio a questa "manovra" estrema di nuovo governo.
steve 18-02-12 11.24
JPJ ha scritto:
Un popolo che sa alzare la testa? Proprio ora che siamo sotto la guida di un premier NON democraticamente eletto, ma imposto da chi ci ha fatto affondare?


il problema non è tanto che non è stato eletto direttamente (comunque è stato eletto democraticamente chi l'appoggia...) ma quello che sta facendo... semplicemente il "ragioniere"...
Hendrix 18-02-12 13.07
@ steve
JPJ ha scritto:
Un popolo che sa alzare la testa? Proprio ora che siamo sotto la guida di un premier NON democraticamente eletto, ma imposto da chi ci ha fatto affondare?


il problema non è tanto che non è stato eletto direttamente (comunque è stato eletto democraticamente chi l'appoggia...) ma quello che sta facendo... semplicemente il "ragioniere"...
non democraticamente... demos=popolo.

quella della comunità europea
la definirei
piuttosto
un'oligarchia.

eletto oligarchicamente.emo
Edited 18 Feb. 2012 12:08
anonimo 18-02-12 13.11
Per fortuna che non è stato eletto democraticamente, grazie al cielo.

Noi mica siamo capaci di usarla, la democrazia, fanno bene a non farcelo fare.
Michele76 18-02-12 17.02
.
Edited 21 Feb. 2012 1:11
anonimo 18-02-12 22.43
Bah, ci sono laureati e diplomati che si son fatti fregare da comici e analfabeti.

A scoprire il marciume Parmalat non sono stati gli economisti, ma un comico.

Qui in Italia c'e' troppa mania di considerare le persone in base al loro titolo, e non rispetto alle attitudini o esperienze di vita.

Cosi' di titolati incompetenti ne siamo pieni fino alle ginocchia, mentre gli appassionati competenti e volenterosi li facciamo fuggire via.

Enzo Ferrari che titolo di studio aveva?
Con la sua passione fece il colloquio alla Fiat e venne scartato, eppure creo' la casa automobilistica piu' prestigiosa al mondo.
Probabilmente a scartarlo fu un "titolato", che disse "questo non ne capisce nulla di auto".

Spesso vedo persone capaci, geni naturali che divorano libri ed hanno davvero capacita' assurde, essere messe da parte perche' sanno troppo, e fanno sfigurare i mediocri titolati.

Eh gia' un non laureato non puo' saperne piu' di un laureato e uno che ha le medie non puo' saperne di piu' di un diplomato...


Ho conosciuto un analfabeta, che di laureati e diplomati ne divorava quanti ne voleva.

Era analfabeta solo perche' non e' andato a scuola, ma il solo imparare a leggere e scrivere fece si che divorasse quantitativi inimmaginabili di libri, ma che soprattutto fece di tutte le sue esperienze di vita, tanti tasselli di saggezza.

Sputava filosofia antica e moderna a volonta', e sapeva cose sulla fisica e sulla scienza, che neppure fior di diplomati scolarizzati e plurititolati sapevano.

Quindi basta con questa storia che per parlare di fi.., uno debba essere laureato in figologia, per parlare di calcio in calciologia, e per parlare dell'assetto produttivo italiano deve per forza avere una laurea in economia.

Pensate che i musicisti della storia siano stati tutti diplomati in conservatorio?
ed allora chi ha inventato la musica come ha fatto se prima non esistevano scuole di musica?...

Fossero anche chiacchere da bar, condite pure da una fetta di ignoranza, con la civilta' e' il rispetto il dialogo serve anche e soprattutto a colmare la propria ignoranza e a crescere.

igiardinidimarzo 18-02-12 23.24
E non dimentichiamo che a mandare a puttane l'economia mondiale sono stati gli stessi economisti-professori da cui oggi dovremmo essere 'salvati'...
stesgarbi 18-02-12 23.53
robykaiman ha scritto:
a analfabeta solo perche' non e' andato a scuola, ma il solo imparare a leggere e scrivere fece si che divorasse quantitativi inimmaginabili di libri, ma che soprattutto fece di tutte le sue esperienze di vita, tanti tasselli di saggezza.

Sputava filosofia antica e moderna a volonta', e sapeva cose sulla fisica e sulla scienza, che neppure fior di diplomati scolarizzati e plurititolati sapevano.

Quindi basta con questa storia che per parlare di fi.., uno debba essere laureato in figologia, per parlare di calcio in calciologia, e per parlare dell'assetto produttivo italiano deve per forza avere una laurea in economia.

Mio nonno aveva la terza elementare . . . e una cultura che io, da laureato, non mi sognerò mai di avere, neppure da lontano.

E tuttavia, a mio personalissimo parere, il problema non è tanto il livello culturale "titolato" di ciascuno di noi, bensì altri fattori, quali:

1) il buon senso, inteso come equilibrio mentale e rifiuto dell'aprioristca faziosità.
Ad es.: dire che tizio oppure caio (di destra o di sinistra), hanno sempre ragione, non risponde a buon senso, ma solo a fanatismo.
La ragione (così mi insegnava mil nonno) non sta mai da una parte sola.
Il buon senso dovrebbe invece suggerire alle persone di ascoltare, non solo la propria campana ma anche camane diverse, per poi crearsi una propria linea di pensiero, indipendente ed il più possibile scevra da pregiudizi ideologici.

2) l'informazione. Non si tratta di "mitizzare" una particolare fonte di informazione (della serie: "leggo quel quotidiano, quindi mi informo e so dove stà la verità"). Anche qui si dovrebbe applicare il buon senso., cercando di acquisire informazioni da fonti diverse, salva poi la propria libertà di pensiero.

3) la curiosità . . . indispensabile per l'informazione. Mio nonno era un tipo molto curioso. Lui leggeva, leggeva e leggeva (la libreria che ho ereditato mi sgomenta solo a guardarla). Lui diceva sempre di non credere aprioristicamente a tizio o caio, ma di verificare le diverse tesi, cercando di capirne bene i contenuti.

4) La "flessibilità" . . . Mio nonno diceva che le discussioni politiche sono "dialoghi fra sordi" . . . emo Lui mi diceva sempre, "informati bene, senti il maggior numero di campane, anche diverse, formati un'opinione . . . tuttavia mantieni la capacità di ascoltare quello che gli altri hanno da dirti, anche se non ti piace, e, soprattutto, NON VERGOGNARTI MAI DI MUTARE LE TUE IDEE, SE RITIENI CHE CIO' SIA GIUSTO: non vi è vergogna nell'ammettere le altrui ragioni".

. . . .
Non sto a dilungarmi, l'elenco dei suoi insegnamenti sarebbe troppo lungo.

In definitiva, mio nonno, con la sua 3^ elementare, diede tali e tanti insegnamenti ad un cretino di avvocato, con tanto di laurea e liceo classico, che non riesco ad elencarli tutti.
Una cosa però, oggi, credo di avere capito: non ho imparato abbastanza di quello che mio nonno cercò di insegnarmi.

Tornando in topic . . . credo che, forse, il problema di noi italiani sta nel fatto che dovremmo smetterla di fare politica come "tifo da stadio", cercando invece di ragionare sui nostri problemi con il buon senso di cui mio nonno mi parlava.
Dopodichè, ben vengano le diversità di idee che, lungi dal dividerci, dovrebbero acomunarci in un leale confronto tra persone che, alla fine, vivono su una stessa barca

Per dovere, ammetto che non sempre sono capace di seguire questa linea di condotta.
Stefano
Edited 19 Feb. 2012 0:15
anonimo 19-02-12 01.51
Tuo nonno era un saggio, e trasferendo il suo bagaglio di saggezza a voi, ha fatto qualcosa di concreto per migliorare il mondo in cui viviamo.

Questa in semplici parole e' l'essenza della vita, quel qualcosa che lascia un impronta indelebile anche quando non ci siamo piu'.
Ce ne fossero di persone cosi'.

Altro che la destra e la sinistra : il buon senso non ha partito, e se fosse prevalso in questo paese non saremmo diventati dei burattini senza fili.

Tornando in topic : la politica?.

Ognuno pensa che la politica sia un entita' astratta che dovrebbe fare i nostri interessi.
C'e' quella di destra per i benestanti, quella di sinistra per le classi piu' deboli : basta andare al seggio mettere la crocetta, e per magia qualcuno fara' i nostri interessi, ci migliorera' la vita ecc.
Poi queste cose non succedono, le promesse si dissolvono e la gente si chiede il perche'.

Il perche' e' semplice : nella politica mancano i cittadini.
Siamo noi che dobbiamo far politica, che dobbiamo costruire il partito secondo le ideologie che riteniamo piu' sane.
Ideologie che nel 2012 devono essere ben lontane da quelle del passato, oramai morte e sepolte, ma devono essere basate soprattutto sui programmi.

I partiti devono dipendere da noi e non il contrario !.
Per far questo pero' bisogna tornare alla struttura di altri tempi, dove i partiti erano davvero formati dalle persone che si riunivano, erano sostenuti economicamente dalle tessere e dalle donazioni e non dai soldi pubblici.
Se il partito non rispettava cio' che chiedevano i cittadini, perdeva i finanziamenti e scompariva nel nulla (ma si beccavano anche i forconi veri !).

Oggi non e' piu' cosi' : i partiti si auto finanziano grazie all'inganno sul referendum, ed anche se i cittadini non li sostengono possono fare cio' che vogliono.
Eleggono leader che nessuno ha chiesto, fanno primarie fasulle per darsi quel tono di "democrazia", mantengono in seno (sia a destra che a sinistra) personaggi squallidi e corrotti.

Lo fanno perche' siamo assenti noi.
Finche' continuiamo a pensare di essere noi ad aver bisogno dei partiti (favori ecc.) e non viceversa la politica ci prendera' in giro, continuera' ad essere una professione per gente che e' li dal 1953 (vedi Napolitano) e che dice a noi che lavorare nello stesso posto e' noioso (ci pigliano in giro).

Anziche' astenerci dal voto, dovremmo iscriverci a quei partiti che fingono di rappresentarci, presentarci ai loro congressi ed esigere con grandi numeri di essere rappresentati, di scegliere chi deve stare dentro e chi ha finito il suo tempo.
Ma per fare questo servono coscienza ed unione, e quando dici alla gente che bisogna partecipare direttamente, cambia discorso e continua a ripetere a giradischi che i partiti sono venduti e non ci rappresentano.

Stessa cosa dicasi dei sindacati.
Non devono essere banderuole politiche, rosse bianche nere o verdi : mica quando tratti col macellaio per farti fare lo sconto, tiri fuori la bandiera comunista o dell'azione cattolica?. Ti siedi a tavolino, tratti e il risultato migliore e' una vittoria per entrambi.
Cosi' deve essere il sindacato, deve rappresentare i lavoratori senza obiettivi politici, tenendo conto anche delle esigenze delle imprese.
Ma per fare questo ci vogliono i lavoratori, i quali hanno perso la cognizione del significato di sindacato.
Michele76 19-02-12 02.48
.
Edited 21 Feb. 2012 1:12
Hendrix 19-02-12 16.20
igiardinidimarzo ha scritto:
mandare a puttane


ma cosa fai??!

vuoi andare all'inferno?
nicolo 19-02-12 16.34
conosco persone con la sola licenza elementare hanno saggezza, buon senso ed esperienza da vendere.

ma se per cultura intendiamo altro, allora no, quella non ce l'hanno.
per avere cultura occorre studio, non titoli necessariamente, ma studio si.
senza, culturalmente si va poco lontano.

e non accetto la definizione di cultura che comprende un po tutto, il sapere stare a mondo,
e il buon senso.
steve 20-02-12 11.45
@ anonimo
Tuo nonno era un saggio, e trasferendo il suo bagaglio di saggezza a voi, ha fatto qualcosa di concreto per migliorare il mondo in cui viviamo.

Questa in semplici parole e' l'essenza della vita, quel qualcosa che lascia un impronta indelebile anche quando non ci siamo piu'.
Ce ne fossero di persone cosi'.

Altro che la destra e la sinistra : il buon senso non ha partito, e se fosse prevalso in questo paese non saremmo diventati dei burattini senza fili.

Tornando in topic : la politica?.

Ognuno pensa che la politica sia un entita' astratta che dovrebbe fare i nostri interessi.
C'e' quella di destra per i benestanti, quella di sinistra per le classi piu' deboli : basta andare al seggio mettere la crocetta, e per magia qualcuno fara' i nostri interessi, ci migliorera' la vita ecc.
Poi queste cose non succedono, le promesse si dissolvono e la gente si chiede il perche'.

Il perche' e' semplice : nella politica mancano i cittadini.
Siamo noi che dobbiamo far politica, che dobbiamo costruire il partito secondo le ideologie che riteniamo piu' sane.
Ideologie che nel 2012 devono essere ben lontane da quelle del passato, oramai morte e sepolte, ma devono essere basate soprattutto sui programmi.

I partiti devono dipendere da noi e non il contrario !.
Per far questo pero' bisogna tornare alla struttura di altri tempi, dove i partiti erano davvero formati dalle persone che si riunivano, erano sostenuti economicamente dalle tessere e dalle donazioni e non dai soldi pubblici.
Se il partito non rispettava cio' che chiedevano i cittadini, perdeva i finanziamenti e scompariva nel nulla (ma si beccavano anche i forconi veri !).

Oggi non e' piu' cosi' : i partiti si auto finanziano grazie all'inganno sul referendum, ed anche se i cittadini non li sostengono possono fare cio' che vogliono.
Eleggono leader che nessuno ha chiesto, fanno primarie fasulle per darsi quel tono di "democrazia", mantengono in seno (sia a destra che a sinistra) personaggi squallidi e corrotti.

Lo fanno perche' siamo assenti noi.
Finche' continuiamo a pensare di essere noi ad aver bisogno dei partiti (favori ecc.) e non viceversa la politica ci prendera' in giro, continuera' ad essere una professione per gente che e' li dal 1953 (vedi Napolitano) e che dice a noi che lavorare nello stesso posto e' noioso (ci pigliano in giro).

Anziche' astenerci dal voto, dovremmo iscriverci a quei partiti che fingono di rappresentarci, presentarci ai loro congressi ed esigere con grandi numeri di essere rappresentati, di scegliere chi deve stare dentro e chi ha finito il suo tempo.
Ma per fare questo servono coscienza ed unione, e quando dici alla gente che bisogna partecipare direttamente, cambia discorso e continua a ripetere a giradischi che i partiti sono venduti e non ci rappresentano.

Stessa cosa dicasi dei sindacati.
Non devono essere banderuole politiche, rosse bianche nere o verdi : mica quando tratti col macellaio per farti fare lo sconto, tiri fuori la bandiera comunista o dell'azione cattolica?. Ti siedi a tavolino, tratti e il risultato migliore e' una vittoria per entrambi.
Cosi' deve essere il sindacato, deve rappresentare i lavoratori senza obiettivi politici, tenendo conto anche delle esigenze delle imprese.
Ma per fare questo ci vogliono i lavoratori, i quali hanno perso la cognizione del significato di sindacato.
Roby... a parte quando accenni alla politica "di destra per i benestanti, quella di sinistra per le classi piu' deboli" ti dico che in non pochi casi pare che i termini si siano capovolti rispetto a 40-50anni...


per il resto condivido anche le virgole del tuo intervento... la filosofia che manca al popolo è semplicemente questa: "crederci!!!" Troppe volte sento in giro gente liquidare certi discorsi con i classici "e che non lo sai che è cosi?" oppure "ma che ci vuoi fare? è pura utopia..."

anonimo 20-02-12 18.59
steve ha scritto:
Roby... a parte quando accenni alla politica "di destra per i benestanti, quella di sinistra per le classi piu' deboli" ti dico che in non pochi casi pare che i termini si siano capovolti rispetto a 40-50anni...


[c]C'e' quella di destra per i benestanti, quella di sinistra per le classi piu' deboli : basta andare al seggio mettere la crocetta, e per magia qualcuno fara' i nostri interessi, ci migliorera' la vita ecc.
Poi queste cose non succedono, le promesse si dissolvono e la gente si chiede il perche'.[/c]

Avevo semplicemente parlato per stereotipi esagerati, cioe' come la gente spesso percepisce la politica, senza neppure informarsi chi sono i personaggi dentro il partito e da che parte stanno realmente.

Se volessi aggiungere un altro stereotipo "c'e' quella per il nord" : quanti sono gli elettori convinti realmente che la lega faccia gli interessi del nord?..

Proteggere dai processi parlamentari in odore di camorra, non e' molto da gente del nord,
cosi' come parlare di ponte sullo stretto ed avere la maggioranza dei ministri provenienti dalla Sicilia (con rispetto della regione)..
Eppure chi va al seggio legge la scritta "nord" e mette la crocetta, senza neppure curarsi di quale alleanza faranno i loro "Idoli" del nord.

QUesto era cio' che intendevo nella mia stereotipazione.

CIao !.
Edited 20 Feb. 2012 18:01
JPJ 20-02-12 20.24
E' sbalorditivo e anche incoraggiante vedere cha al mondo d'oggi c'è chi ancora crede negli "ideali".

Mia madre da piccolo mi raccontava un sacco di favole.
anonimo 21-02-12 09.04
@ JPJ
E' sbalorditivo e anche incoraggiante vedere cha al mondo d'oggi c'è chi ancora crede negli "ideali".

Mia madre da piccolo mi raccontava un sacco di favole.
I nostri nonni hanno combattuto (e molti hanno dato la vita) per la libertà.
I nostri genitori hanno lottato per conquistare e conservare preziosi diritti.

Noi abbiamo ereditato tutto questo gratuitamente, lo stiamo distruggendo senza muovere un dito (se non sulla tastiera di un PC) e diciamo che i genitori ci raccontavano le favole?.

Ti faccio i miei complimenti ! emo

Noi non meritiamo il benessere che ci han regalato le generazioni che ci hanno preceduto, perche' gli ideali li abbiamo uccisi noi smettendo di crederci e parlando di favole.

Il referendum sulla privatizzazione delle acque e sul nucleare non e' una favola, ed ha mobilitato un quorum che non si vedeva da decenni !.emo
Edited 21 Feb. 2012 8:04
JPJ 21-02-12 11.53
robykaiman ha scritto:
I nostri genitori hanno lottato per conquistare e conservare preziosi diritti.
Eccolaaaaa.... questa è la favoletta che vi hanno fatto credere... i preziosi diritti sono solo quelli che ci sono stati concessi. Dico, ma ti rendi conto in che mondo viviamo? Mio padre marciava nei cortei universitari nel 68, adesso gli frizza ancora per come glielo hanno appoggiato nello sfintere... le persone in cui credeva, comprese quelle gomito a gomito con lui.
Pensi che a questomondo ci lascino mai "conquistare" niente che non sia voluto da chi sta lassù seduto? Senti là che rime che ti ci fò a quest'ora del mattino... emo

robykaiman ha scritto:
Ti faccio i miei complimenti ! emo
Boia, grazie! emo

robykaiman ha scritto:
Noi non meritiamo il benessere che ci han regalato le generazioni che ci hanno preceduto, perche' gli ideali li abbiamo uccisi noi smettendo di crederci e parlando di favole.
Nessuno lo merita... qualcosa di regalato non ha alcun valore.

robykaiman ha scritto:
Il referendum sulla privatizzazione delle acque e sul nucleare non e' una favola, ed ha mobilitato un quorum che non si vedeva da decenni !.emo
Che c'entra con gli ideali? emo