Pianoforte digitali e acustici parte_1

Max_68 09-03-12 13.44
Ciao a tutti, dopo aver letto chilometri di post sull' argomento, vorrei riprenderlo con il vostro aiuto (magari in maniera definitiva)per dare una visione un po più "scientifica" e meno da "tifoso", circa l'eterna discussione che riguarda due punti fondamentali per chiunque si rivolga da principiante (e per non continuare a stressare i "senatori" sempre con le stesse domande) al suo primo pianoforte.

Il primo punto sicuramente riguarda il Digitale, io non ne sono un detrattore ne un fervido ammiratore, ma ne apprezzo la qualità in funzione del prezzo (almeno per alcuni modelli), ritengo dopo averne testati alcuni che per avere una percezione almeno simile (ma mai uguale) ad un acustico si debba spendere una cifra che varia dai 900 ai 1.500€, sotto questa cifra ritengo che la sensazione di "pianoforte" non sia sufficientemente veritiera, ed oltre questa cifra penso sia più logico cercare un buon piano usato (al netto di problemi con i vicini ovviamente).
Per quanto riguarda le marche penso che Yahama, Roland, Kawai siano a parità di prezzo, sullo stesso livello e con caratteristiche simili, quì penso che (dopo averli testi ed aver letto migliaia di commenti) sia solo un problema di guasto personale.
Ritengo inoltre che se uno inizia per la prima volta a suonare un piano, fa veramente poca differenza (almeno per il primo anno) suonare un buon digitale o un acustico decente (Yamaha serie B piuttosto che Kawai serie CN3x,4x ecc), perché tanta e tale é "l'incompetenza", "sensibilità" dello studente, per non parlare delle cose che si riescono a fare in questo lasso di tempo che non cambia nulla tra uno e l'altro.
Se il prezzo di 1.500€ spaventa qualcuno, sappiate che potete sempre fare un mini finanziamento (io per il mio CLP-340 pago 119€ al mese per 1 anno e ci sto dentro benissimo).
Attendo il vostro (come sempre) splendido ed utile contributo.

Ciao Massimo

ps. poi proseguirò con la parte relativa agli acustici

jacus78 09-03-12 13.55
Max_68 ha scritto:
Ciao a tutti, dopo aver letto chilometri di post sull' argomento, vorrei riprenderlo con il vostro aiuto (magari in maniera definitiva)per dare una visione un po più "scientifica" e meno da "tifoso", circa l'eterna discussione che riguarda due punti fondamentali per chiunque si rivolga da principiante (e per non continuare a stressare i "senatori" sempre con le stesse domande) al suo primo pianoforte.

non ci sono discussioni:
se devi studiare seriamente, l'acustico peggiore è sempre migliore di un digitale
se devi passartici il tempo e/o suonare in maniera dilettantistica senza nulla chiedere alla vita pianistica e concertistica soprattutto classica, puoi comprarti tutti i digitali che vuoi.....in questo caso la differenza è:

se pensi di aver tempo libero per suonarlo, puoi spenderci anche dai 1.500 ai tot euro per avere uno strumento digitale dal discreto all'ottimo.....
se la tua è una passione momentanea, e che quindi probabilmente collasserà tra un paio di settimane, 1500 euro sono soldi persi, accontentati di "buttare" 500 euro.
dipende sempre dall'uso che uno pensa di poterne fare.
se poi si hanno soldi da buttare, beh in questo caso ci si può comprare anche uno stainway a mezza coda, metterlo nel salotto di casa e usarlo come base per i portafotografie.
saluti.
MarcoC 09-03-12 18.56
Secondo me occorre fare differenza tra: strumento per studiare - strumento per uso professionale - strumento per divertirsi e giocare un po' con la musica.

Nel primo caso, anche all'inizio, è indispensabile avere uno strumento vero, perchè proprio i primi anni di studio sono fondamentali per formare e rinforzare la mano.
Non è possibile studiare tecnica in modo soddisfacente su uno strumento digitale in quanto la risposta non sarà mai quella di uno strumento reale, per quanto valida possa essere la sua meccanica.
Senza considerare che la tecnica pianistica fatta bene sottopone lo strumento a forte stress.
Ovviamente per studio dello strumento intendo uno studio serio, che va comunque portato avanti in un certo modo anche se non si hanno velleità di tipo professionistico.

Per quanto riguarda la "seconda categoria", ovvero gli strumenti per uso professionale, o stage piano, non è necessario spendere 2.000€ per avere una discreta alternativa quando non si può disporre di uno strumento acustico.
Io ad esempio mi trovo benissimo con il CP33 che adesso si trova intorno agli 850€ e che è superiore a tanti strumenti ben più costosi.

Ci sono poi gli strumenti destinati a chi vuole solo divertirsi o suona per proprio piacere e in questo caso possono essere sufficienti anche strumenti tipo i Casio o le serie economiche della Yamaha, che con 5/600€ ti danno uno strumento abbastanza decente e con un discreto suono.

Sul fatto delle marche concordo con te che, se parliamo di pianoforti digitali, se la giochino queste tre marche, ovvero Yamaha, Roland e Kawai.
Tuttavia personalmente ritengo Yamaha un gradino più su rispetto a Roland, in quanto dal punto di vista delle meccaniche Roland ha sempre montato sui propri strumenti delle tastiere molto leggere e con una corsa del tasto molto corta, il che li rende adatti per generi dove è richiesta poca escursione dinamica; se preferisci li trovo ottimi "pianoforti pop/rock" emo
Yamaha invece, su alcuni strumenti tipo CP33, CP5, CP50 e CP1, parlando solo degli stage piano, visto che parliamo di strumenti "da lavoro", quindi da portare in giro, monta delle tastiere "giuste", qualcuno le trova pesanti ma secondo me è questione "di mano" e non di tastiera.

Sul discorso del suono invece può essere una questione di gusto. A me il suono Yamaha piace, soprattutto quello del CP5, però non ti nascondo che ci sono dei suoni della Roland che mi piacciono molto.

Su Kawai non mi pronuncio in quanto non ho mai avuto la possibilità di provarli, ma credo che sia a livello delle altre due.