Secondo me occorre fare differenza tra: strumento per studiare - strumento per uso professionale - strumento per divertirsi e giocare un po' con la musica.
Nel primo caso, anche all'inizio, è indispensabile avere uno strumento vero, perchè proprio i primi anni di studio sono fondamentali per formare e rinforzare la mano.
Non è possibile studiare tecnica in modo soddisfacente su uno strumento digitale in quanto la risposta non sarà mai quella di uno strumento reale, per quanto valida possa essere la sua meccanica.
Senza considerare che la tecnica pianistica fatta bene sottopone lo strumento a forte stress.
Ovviamente per studio dello strumento intendo uno studio serio, che va comunque portato avanti in un certo modo anche se non si hanno velleità di tipo professionistico.
Per quanto riguarda la "seconda categoria", ovvero gli strumenti per uso professionale, o stage piano, non è necessario spendere 2.000€ per avere una discreta alternativa quando non si può disporre di uno strumento acustico.
Io ad esempio mi trovo benissimo con il CP33 che adesso si trova intorno agli 850€ e che è superiore a tanti strumenti ben più costosi.
Ci sono poi gli strumenti destinati a chi vuole solo divertirsi o suona per proprio piacere e in questo caso possono essere sufficienti anche strumenti tipo i Casio o le serie economiche della Yamaha, che con 5/600€ ti danno uno strumento abbastanza decente e con un discreto suono.
Sul fatto delle marche concordo con te che, se parliamo di pianoforti digitali, se la giochino queste tre marche, ovvero Yamaha, Roland e Kawai.
Tuttavia personalmente ritengo Yamaha un gradino più su rispetto a Roland, in quanto dal punto di vista delle meccaniche Roland ha sempre montato sui propri strumenti delle tastiere molto leggere e con una corsa del tasto molto corta, il che li rende adatti per generi dove è richiesta poca escursione dinamica; se preferisci li trovo ottimi "pianoforti pop/rock"
Yamaha invece, su alcuni strumenti tipo CP33, CP5, CP50 e CP1, parlando solo degli stage piano, visto che parliamo di strumenti "da lavoro", quindi da portare in giro, monta delle tastiere "giuste", qualcuno le trova pesanti ma secondo me è questione "di mano" e non di tastiera.
Sul discorso del suono invece può essere una questione di gusto. A me il suono Yamaha piace, soprattutto quello del CP5, però non ti nascondo che ci sono dei suoni della Roland che mi piacciono molto.
Su Kawai non mi pronuncio in quanto non ho mai avuto la possibilità di provarli, ma credo che sia a livello delle altre due.