Synth a "modulo". ancora in voga oppure no?

robotom 12-03-12 13.47
Ciao a tutti,
volevo condividere una mia recente esperienza per avere una opinione:
Qualche giorno fa mi sono recato con un amico che deve acquistare una nuova tastiera presso un grande negozio di strumenti musicali della mia zona.
Questo mio amico possiede al momento un Yamaha MO6 che vorrebbe però sostituire con una tastiera a 77 tasti per il fatto che suona anche in una band che propone rock/blues dove la tastiera lunga è praticamente d’obbligo.
D’altra parte però suona anche nella mia band dove questa tastiera (alla quale già affianca anche altri strumenti..) dovrebbe fornire oltre ai piani e agli organi anche una sezione synth dignitosa perlomeno sul lato pads e leads.
Tra le varie proposte che ci sono state fatte l’attenzione è finita su una alternativa tra Yamaha S70XS (poco meno di 2000 Euro) e Kurzweil PC3 K7 (circa 1800 Euro) con a vantaggio del primo la maggior semplicità di gestione e una maggior predisposizione all’ uso “synth” e per il secondo la maggior “pienezza” del suono e una sezione piano/organi quasi ineguagliabile (ma questa, lo so, è una valutazione soggettiva…).
In loco però era disponibile anche un Clavia Nord Electro 2 usato (ma in ottime condizioni) ad un prezzo molto interessante.
Tra le altre cose poi, il mio amico ha una particolare predilezione per questo marchio.
Purtroppo però il Nord Electro non è provvisto di una sezione synth e il suo fratello maggiore Nord Stage è ampliamente fuori budget senza considerare che l’occasione sarebbe sullo strumento usato disponibile che “è ciò che è”.
Disquisendo con l’addetto del negozio allora mi sono “allargato” affermando che una soluzione poteva essere l’acquisto del Nord Electro usato (a circa 1000 Euro) al quale poteva essere affiancato un modulo synth dedicato (tra le altre cose avevano un Nord Lead 2 rack usato a 300 Euro…).
A questo punto è giunta l’affermazione con la quale mi sono trovato in disaccordo e cioè che l’acquisto di un modulo synth era da sconsigliare poiché tra le altre cose le case produttrici stanno ormai abbandonando questo formato visto che in un synth a tastiera, con le attuali tecnologie e memorie è possibile integrare un numero enorme di funzionalità e quindi i moduli esterni non hanno più senso di esistere…
Sinceramente mi sono trovato abbastanza “basito” visto che io invece penso che il formato “modulo” rack o meno abbia una sua ragion d’essere che va al di la della semplice “aggiunta” di suoni.
Non sto a dilungarmi nell’elencare i motivi per cui ritengo che i sintetizzatori in formato modulo abbiano ancora oggi una ragion d’essere ma vorrei sapere cosa se ne pensa “in giro” da chi usa e conosce bene queste macchine e i loro contesti di utilizzo.
Grazie
michelet 12-03-12 14.59
Ritengo che la versione "expander" sia utile nei casi in cui non si desideri essere murati dietro ad una parete di tastiere, sia in contesto live che studio=home studio.
L'immediatezza di una tastiera è certamente indiscutibile, ma lo spazio occupato da una workstation/sintetizzatore diventa prezioso oggigiorno.
Penso che uno o più expander opportunamente programmati e gestiti da una versatile masterkeyboard non facciano assolutamente rimpiangere i suddetti castelli.
In altre parole, ritengo che l'addetto alle vendite del negozio abbia espresso un'opinione, ma non una verità assoluta.
tsuki 12-03-12 17.01
Una volta si usava girare con una master 88 ed un rack pieno di expander,anche 5 o 6,tutti cablati,la master programmata,ti facevi delle patch molto personali,univi diversi suoni a strati,split e layers se volevi.Effettivamente i risultati erano notevolissimi.Ora effettivamente le tastiere suppliscono a tutto cio',hanno polifonia,politimbricita',possibilita' con le performances di fare strati,layer e split.Pero' credimi,con una master professionale a piu' zone e 4 expander ben programmati,si fanno ancora cose bellissime.Solo che :programmazione laboriosa,cavi e cavetti midi ed audio,rack,pedali per le zone,la master ed il rack pesano,insomma c'è un po' di lavoro,non è plug and play.Pero' è roba bella .
Wildecat 12-03-12 17.02
E' anche vero però che le classiche master keyboard che inviano segnali midi diversi su varie porte non ce ne sono più in produzione, se non sbaglio, quindi ò si suonano più moduli contemporaneamente oppure sarà ardua "dividere" in più zone una master e fare in modo che ogni zona suoni con diversi suoni. O mi sbaglio? A suo tempo mi ero informato per una masterkeyboard che svolgesse questa funzione ma o usato o nisba....
lifetime 12-03-12 17.31
non sbagli, sempre più difficile trovare master nel vero senso della parola! Forse novation fa ancora qualcosa di professionale con zone e canali midi programmabili...
Edited 12 Mar. 2012 16:32
robotom 12-03-12 17.41
Beh, la CME VX ha 4 MIDI out ed è un prodotto di ultima generazione per cui qualcosa in giro ancora c'è anche se è vero che in linea di massima oggi per "tastiera controller MIDI" si intende un qualcosa che va connesso principalmente ad un computer.
Setup complessi con una sola master keyboard e svariati moduli potrebbero anche essere un retaggio del passato ma la possibilità di gestire in modo versatile due strumenti diversi come potrebbero essere un buon piano/organo e un sintetizzatore con un solo controller non è una esigenza così "antica", anzi.
In studio non c'è storia, avere diversi moduli expander da poter controllare con una o al massimo due tastiere controller è ancora una necessità consolidata soprattutto in ambito home in cui spesso gli spazi non sono infiniti.
In ambito live poi rimane sempre meglio portarsi dietro una o al massimo due tastiere (soprattutto se nel mucchio ci mettiamo anche una "pesata" che da trasportare non è proprio un "fuscello"...) e un paio di moduli aggiuntivi che possono stare in poco spazio.
Inoltre checchè se ne dica, la sezione synth di una tastiera Kurzweil o anche di un S70 non potrà mai essere paragonata a un expander Moog o a un Virus TI desktop. A ognuno il suo mestiere.
Edited 12 Mar. 2012 16:42
giannirsc 12-03-12 17.41
è un discorso di marketing..prendete ad esempio uno che ha il motif es8..ora vuole le innovazioni del motif xf8..che fa..deve buttare tutti i lavori fatti sull' es8 compresa la tastiera..o se vuoi anche le sonorità korg o roland prendendo le ammiraglie..ti ritrovi con 3 sequencer..3 campionatori..che non userai mai..io aspetto con ansia che ritirino vuori gli expander..un xf rack..un pc3r..un nord wave rack..ma sai che setup sonoro che ti tiri fuori..i layer fatti con strumenti di diversa marca hanno una botta paurosa..
pask976 10-06-12 13.46
ciao a tutti vorrei fare una domanda, premettendo che sono un neofita.
se possiedo UN ModuloRack posso usarlo soltanto con UNA master keyboard

MK MIDIout -> ModuloRack MIDI in

non si può utilizzare un modulo con 2 master?

cioè è possibile con una buona master pilotare più moduli ma non viceversa?
grazie
JoelFan 10-06-12 13.57
E' possibile.

Devi solo avere uno strumento in mezzo che sappia gestire i diversi segnali MIDI. Ad esempio puoi avere un dispositivo MIDI Patch oppure un computer con varie entrate MIDI. Oppure infine, ci sono alcune master che mischiano (merge) i dati MIDI entranti e li rimbalzano fuori attraverso il MIDI out.