Comparare un pianoforte di una workstation come Motif o Fantom, ma anche Kronos, con una libreria dedicata è concettualmente sbagliato perché lo spazio di memoria dedicato al singolo timbro di pianoforte delle prime non sarà mai equivalente a quello della libreria. Sarebbe come paragonare un coltellino svizzero con un bisturi.
Di conseguenza ritengo che nelle workstation di oggi abbiamo il massimo che si possa avere, compatibilmente con i limiti tecnologici imposti dall'hardware. Se si desidera avere di più a livello qualitativo - sempre secondo quanto impongono i personali gusti - basta dotarsi di computer veloce, ram generosa, uno dei tanti virtual sampler player sul mercato ed un set di campionamenti in commercio... Ma poi non andiamo a lamentarci che il PC va in crash proprio durante il concerto...