Chopin - fantaisie impromptu op. 66

So che il livello tecnico di questo forum è molto elevato e non in pochi frequentano o hanno frequentato il conservatorio. Addirittura c'è chi insegna... se posso, vorrei approfittare della loro esperienza per chiedere un consiglio su come affrontare questo pezzo.

A mani separate non ho grosse difficoltà. Ma quando cerco di metterle insieme, dopo le prime battute, "vado nel pallone"... e perdo il tempo! Divento dislessico! Le terzine suonano in modo e le quartine in un altro!

Forse sapete indicarmi qualche "trucco" o esercizio specifico di preparazione?

magnifico pezzo... in effetti le battute del tema principale che si trovano sia all'inizio sia più avanti sono pazzesche e il cervello letteralmente si deve "sdoppiare". Non c'è un trucco particolare anzi ti dico che come in ogni brano di chopin il segreto è suonare ed allenarsi moltissimo per acquisire il pezzo a memoria in modo da eliminare perlomeno il problema del passaggio spartito/tastiera.
Ciao

nessun trucco purtroppo.....pazienza e molto studio, MOLTO studio.
è un brano da ottavo-decimo anno, e come tutti i brani di quella levatura non ci vogliono SOLO un paio di giorni per impararli....
tu pensa che quando ho studiato io, il maestro mi ha fatto scegliere il repertorio d'esame di decimo non appena ebbi superato gli esami di ottavo anno.....ho fatto la bellezza di 2 anni di battere sempre su quei 7-8 brani, tante volte soprattutto i primi 3-4 mesi mi sembrava di essere "dislessico" proprio come te e tante volte mi veniva di mollare tutto perchè pensavo che non fosse per me, ma poi con impegno e tanta pazienza è andata.

è un bel brano, consolati con questo.....io non vedevo l'ora di arrivare a studiare la parte che più mi piaceva di ogni brano.

ps.
prima di imparare questa (a memoria, perchè non avevo il tempo di guardare lo spartito), ho impiegato 2 anni esatti....ricordo che l'ho studiata nel dettaglio solo 3 mesi prima di suonarla al diploma. (dura 7 minuti, ho impegato 2 anni.....niente male eh?)

saluti.

Trucchi non ce n'è, su questo non ci sono dubbi, e non ce ne devono essere.
Generalmente CHOPIN è bene studiarlo facendo progredire a pari passo TECNICA e SUONO, ma trattandosi di un brano impegnativo da un punto di vista ritmico ancor più che da quello espressivo, suggerisco di partire studiando a mani separate, in maniera molto tradizionalista.
La mano destra suggerisco di studiarla in maniera molto Bachiana, quindi note scanditissime ed è un buon allenamento anche utilizzare le varianti ritmiche (ritmo zoppo, prima in battere poi in levare) o gli accenti spostati (quindi prima accento sulla prima semicroma, poi sulla seconda, poi sulla terza, poi quarta).
La sinistra non avrà alcun tipo di accento, invece, e secondo me è opportuno puntare tutto sulla articolazione, perchè l'articolazione delle dita, se ben controllata, è quella cosa che consente al cervello di non concentrarsi troppo su quello che le dita stanno suonando (per lo meno a livello ritmico) perchè vedrai con piacere che quest'ultime appunto "vanno da sole", quasi non le controlli, perchè hanno automatizzato ogni movimento in modo fluido. Finchè senti che il cervello (e gli occhi, s'intende) hanno bisogno di concentrarsi su ogni singola nota ( o dito) di questa o quella mano, vuol dire che lo studio non è ancora completato; appena questa "scansione" nota per nota comincia a funzionare, te ne accorgi, eccome.

Dopodichè, quando le due mani individualmente sono almeno buone (cioè quando sei in grado di eseguire il brano, o una parte di esso, a un tempo sostenuto MA NON VELOCE DA ESECUZIONE), allora cominci a metterle assieme: lentamente, senza alcun tipo di accento, oppure tutte le note accentate (a seconda dei punti di vista), tutto ben scandito, poi cresci di velocità molto lentamente solo se non sbagli note (altrimenti riparti da capo con il medesimo tempo).

Quando comincia a funzionare, un mezzo "trucchettino" volendo ci sarebbe: prova a suonare spezzoni del brano con entrambe le mani, ma suonando una mano PP e l'altra FF, e viceversa; così alleni il cervello a collegare bene ogni singola nota, inciso, battuta, fraseggio a questo o quel dito, incastrata in questo o quel modo rispetto all'altra mano. E' una maniera efficace per andare ad amalgamare le note tra le due mano, a livello di DITA, e quindi di suoni, ma anche a livello di TESTA.
Quando un brano funziona bisogna avere la sensazione di avere una mano UNICA composta da 10 dita: se il tutto è ancora impastato, a livello di dita (articolazione), o a livello di note, o per una questione di cervello (suoni bene, ma non riesci a "seguirti" e ti perdi), vuol dire che il lavoro di studio non è ancora da considerarsi terminato.

Tutto ciò che riguarda l'esecuzione, l'interpretazione, la velocità, l'espressività viene dopo, e non può prescindere da quanto sopra, in linea di massima.


Questi erano giusto alcuni spunti: ognuno poi lavora a modo suo, ma i punti cardine dello studio di un brano classico spesso sono i medesimi.
Spero di esserti stato d'aiuto.

La Fantasia-Improvviso non viene accettata nel repertorio d'esame oltre al settimo anno, è un brano abbastanza impegnativo ma da metà percorso (quinto/sesto anno, non oltre); la maggior parte degli studenti lo propone come brano romantico per l'esame di quinto. Ottavo, nono e decimo anno si porta materiale più importante e rappresentativo, generalmente, tipo mazurche, POLACCHE, ballata....
O almeno questa è stata la mia esperienza, con diverse insegnanti proveniente da realtà diverse (nord italia, sud, centro)...

Thanksati tutti per i commenti, i preziosi consigli e la "solidarietà" sulla dislessia!

Chopin è straordinario.

Un altro pezzo con cui mi sto cimentando è questo studio: op 25 n 9

Tutta un'altra tecnica, ma sempre estremamente impegnativo. 2 anni ci stanno tutti, ma non ho fretta: suono per diletto.

E' un brano da Compimento Inferiore di Pianoforte ( alias V° anno).

non vorrei dire una stupidata, ma ricordo proprio di averlo sentito più volte all'ottavo......sarà che ricordo male però. boh.

allora avrete sicuramente ragione voi e ricordo male io.

L'ho portato al "mio" compimento inferiore nel lontano 1983....

Pure io, nel vicino 2006....

Vinco io...
Portato al "quinto" di pianoforte esattamente nel 1981...

Del resto, col mio avatar...

E' un brano di media difficolta '...
ti consiglio di registrare le prime battute della dx e suonarci sopra con la sinistra
e viceversa...
vedrai che quando acquisirai sicurezza non ti sembrera' poi cosi' difficile...

Come direbbe il buon Rispoli "ba che bella discussioooooode......"
Non si potrebbe aprire una sottosezione "piano e musica classica", dove trovino posto esperienze, didattica etc etc?
Da perfetto "mano di pietra" non avrei titolo per intervenire, però leggerei sempre molto volentieri.

Mi indicate il pianista che secondo voi meglio interpreta Chopin?

E' difficile dire "meglio", però ti propongo alcuni tra i miei preferiti:

NOTTURNI: Arthur Rubinstein
STUDI: Pollini

Ho un cd di Benedetti Michelangeli che è uno dei miei pianisti preferiti, ci sono lo scherzo in sib minore, la ballata in sol minore e la fantasia in Fa minore che sono a livelli altissimi.
Poi ho gli improvvisi suonati da Perrahia, bellissimo il Do#minore!
Le SONATE ho un CD molto bello di Cyprien Katsaris
Ho anche delle registrazioni storiche di Paderesky del 1912 ma hanno più valore documentale in quantò è quasi di più il fruscio che altro…

Buona musica.
Stefano.

Io per gli improvvisi e i notturni faccio UP per una certa Dubravka Tomsic, secondo me le viene un suono che è la morte sua.

Improvviso fantasia
Notturno Op.2 n. 27

Ho anche un CD a casa dei notturni fatti da Pollini, e mi viene da dire che Pollini non ha capito niente di Chopin...troppo aggressivo.

brava davvero (tecnicamente), ma perché trasformare la poesia di questo brano in una gara di velocità?
e la seconda parte inoltre è poco ispirata...