La "crisi"...

textars 09-05-12 15.47
Questa crisi sta mietendo vittime quasi ogni giorno, una ventata di suicidi sta attraversando zone vicine alla mia in questi ultimi tempi altri 2 imprenditori si sono tolti la vita... Impressionante, possibile non si possa tollerare un abbassamento della qualità della vita? O forse è qualcos'altro che fa scattare questa molla?
Voi come la vivete ed in special modo, dato che per un motivo o per un altro siete a contatto con la "gente", come percepite lumore generale?
emo
Rododentro 09-05-12 16.00
La crisi in sé non è l'aspetto peggiore se fosse una crisi fisiologica. L'aspetto peggiore di questa crisi è che si tratta di una crisi voluta... studiata a tavolino... programmata!
Questa è il fatto drammatico! Ciò vuole dire che esiste un'elite di criminali che per propri fini giocano con milioni... anzi miliardi di vite nel mondo.
Chi si informa in modo alternativo queste cose le sa... chi invece ha come organo di informazione il mainstream dei media... non conosce questo aspetto e probabilmente dice che sono bufale!
Però se uno prova ad andare a fondo e ad informarsi in modo approfondito toccherà con mano.


Edited 9 Mag. 2012 14:10
anonimo 09-05-12 16.17
textars ha scritto:
Impressionante, possibile non si possa tollerare un abbassamento della qualità della vita?


L'abbassamento della qualita' della vita lo si puo' tollerare.
L'annullamento della propria vita probabilmente no.

L'imprenditore di un impresa fiorente, che si trova di colpo sotto di centinaia di migliaia di euro perche' si vede mancare il pagamento di lavori pubblici (stato), allo stesso tempo si vede rifiutare prestiti dalle banche, e in ultimo si vede recapitare la cartella di equitalia per non avere pagato le tasse, credo abbia anche un limite di sopportazione a quella che e' una vera presa in giro dello stato italiano.

In passato tanti imprenditori sono falliti per mosse azzardate, ma pochi sono arrivati al suicidio
Forse perche' la coscienza di esser stati loro a sbagliare era una cosa ancora sopportabile
Ma il fatto di aver fatto tutto giusto e di venir presi in giro dallo stato che ti cambia le regole mentre sei in gioco, ti fa diventare di colpo perdente e poi ti chiede pure l'indennita' di mora, costringendoti a mandare sul lastrico decine di famiglie, e' davvero un po' troppo no?.

textars ha scritto:
Voi come la vivete


La vivo che da tempo ho stretto i consumi per cercare di star dentro nei bilanci di famiglia e non andare sotto zero.
Tagliate tutte le spese non indispensabili, ora comincio a vedere il livello del pozzo che si abbassa di nuovo.Cerchero' di fare altri tagli: oggi considero ricco colui che non ha debiti.

textars ha scritto:
dato che per un motivo o per un altro siete a contatto con la "gente", come percepite lumore generale?



Capisco perche' la crisi degli anni 20 la chiamavano "la grande depressione".

Io ho avuto la fortuna di non cercare la felicita' nelle cose materiali (viaggi, auto, abbigliamento ecc.) econtrarre lo stile di vita non incide sul mio umore (preoccupazione si, ma resto comunque felice di cio' che ho, soprattutto riguardo gli affetti).

Pero' sul lavoro, per strada, nei negozi ecc, vedo dei musi lunghi che mi fanno riflettere.

Qui nel torinese la crisi si sente forte, perche' qui era tutto "automobile e indotto" (quindi puoi immaginare cosa c'e' ora).

Oramai da tempo i supermercati sono deserti, e parlo soprattutto di alimentari ecc.

Conosco famiglie dove l'unico che lavorava ha perso il lavoro, e in quasi tutti i casi dopo mesi di questa situazione e' cominciato l'alcoolismo ed altri sintomi pesanti.
Altre famiglie che conosco, son dovute ricorrere a caritas ecc. (cosa mai vista nei miei quasi 50 anni di vita).
E' gia' la terza volta in un mese che vedo nei supermercati beccare persone con alimenti nascosti, e non sono zingari, ma padri di famiglia con la vergogna in faccia.

Ogni giorno sento e vedo chiudere aziende dai nomi che non avrei mai immaginato : non solo per crisi ma anche per vergognosa delocalizzazione (vedi Indesit).

Poi ci sono anche realta' che vanno bene, ma sono piu' uniche che rare, mentre la tendenza se non cambia il vento qui in Piemonte e' verso il continuo declino.

Non parliamo di commercio, artigiani ecc. (spariscono come i funghi).
L'edilizia che sembrava immune alla crisi, si e' fermata da poco : non si costruisce piu' e non si contano le case finite invendute da almeno un paio di anni.

Questo e' il quadro nell'area torinese.

L'umore della gente lo puoi immaginare. emo

vin_roma 09-05-12 16.24
Beh, difronte la crisi io non vado male...c' ero già abituato da un pezzo...
Mykelus 09-05-12 20.24
la crisi finirà nel 2020
emo
Rododentro 09-05-12 21.18
@ Mykelus
la crisi finirà nel 2020
emo
Scordatelo! La crisi non finirà più! Siamo ad un passaggio epocale che si può paragonare alla caduta dell'Impero Romano! L'Espresso nel 2020 non ci sarà più... e forse neanche il caffé espresso! E' solo questione di tempo... neanche tanto!
textars 09-05-12 22.06
Il boom cinese, la delocalizzazione delle imprese, sono tutti spaccati di un decadimento della nostra superiorità occidentale, non abbiamo piu' soldi (pare) ed i deboli ne pagano per primi come sepmre; l'energia (leggi soldi) sta andando altrove e la nostra economia non "tira" piu', una caduta c'è a livello quasi mondiale direi, quindi.... Chiappe strette... E pedalare...
Parlando con persone di una certa età appare abbastanza normale questo processo, come già hanno visto... Ovvio x chi ha attraversato la seconda guerra mondiale questo è acqua fresca, come mai invece sempre piu' non ce la facciamo piu' questo spesso me lo chiedo...?
emo

Io per adesso "pedalo" il piu' possibile, cerco di dosare l'energia in modo da tirare avanti per un po'... nel frattempo riduco all'osso tutto... Chi vede i miei thread sto costruendomi una attrezzatura dignitosa usata, per poter lavorare e non investire su un qualcosa che dati i tempi non so se potro' avere anche andando avanti. Preso pagato e fine.
Se riesco a farmi rimanere qualcosa meglio. (ma non accade) per adesso questi impegni mi aiutano a sbarcare il lunario ma non si mantengono sufficienti per vivere, da qui una certa incertezza per il futuro. Non dispero ma effettivamente quello che manca è "vedere la fine" di questo tunnel chiamato crisi.

emo
Edited 9 Mag. 2012 20:15
textars 09-05-12 22.21
robykaiman ha scritto:
L'imprenditore di un impresa fiorente, che si trova di colpo sotto di centinaia di migliaia di euro perche' si vede mancare il pagamento di lavori pubblici (stato), allo stesso tempo si vede rifiutare prestiti dalle banche, e in ultimo si vede recapitare la cartella di equitalia per non avere pagato le tasse, credo abbia anche un limite di sopportazione a quella che e' una vera presa in giro dello stato italiano.

Cavoli, ma piuttosto di spararsi non verrebbe voglia di sparare ai responsabili di tutto questo?? Ricordo l'incidente diplomatico di Pertini, quando andando in visita all'allora Jugoslavia inciampo' affermando "...... L'Istria è Jugoslava?... Cosa apsettiamo a riprendercela???!!".. Come dire manca la reattività che un certo stile di vita ci ha tolto.. (Forse)..

robykaiman ha scritto:
oggi considero ricco colui che non ha debiti.

parole sante che condivido.
emo
nicolo 10-05-12 09.19
@ Rododentro
Scordatelo! La crisi non finirà più! Siamo ad un passaggio epocale che si può paragonare alla caduta dell'Impero Romano! L'Espresso nel 2020 non ci sarà più... e forse neanche il caffé espresso! E' solo questione di tempo... neanche tanto!
ne parliamo nel 2020.
mancano 8 anni.
anzi, meno. non sarà successo niente, saremo tutti qui come ora.
staremo un po peggio, e basta.

non credo agli esagerati allarmismi.

ci sarà ancora il caffe, e anche quello d'orzo.
magari non tutti potranno permetterselo...
Edited 10 Mag. 2012 7:19
anonimo 10-05-12 10.29
textars ha scritto:
Cavoli, ma piuttosto di spararsi non verrebbe voglia di sparare ai responsabili di tutto questo??


Statisticamente parlando, qualcuno potrebbe anche arrivare a gesti simili, ed i primi episodi (sebbene tutti da verificare) si stanno gia' verificando (vedi sequestro equitalia).

Stiamo adottando la parte peggiore del modello americano e quando 20 anni fa la tv ci raccontava di pazzi che entravano in uffici pubblici vestiti da rambo (facendo cose per noi inimmaginabili) ometteva di dirci quali esasperazioni potessero aver fatto partire il cervello a tante persone.

Io mi chiedo che abbiamo fatto a fare l'Europa, se poi adottiamo modelli che non sono nostri, e che qui sono inapplicabili?..

Ieri leggevo articoli di giornale del 1989 : andateveli a leggere, sono disponibili pubblicamente.

Articoli come "la Germania unita non fara' paura".
La Germania unita rispettera' i patti con la russia.
"Anche la germania EST nella CEE"

Sembrava si parlasse di un paese del terzo mondo : l'entusiasmo del muro ha fatto dimenticare ai paesi storici europei, che stavano per consolidare la loro unione in quel periodo, che la Germania sarebbe tornata a correre, imponendo il ritmo anche agli altri paesi (noi abbiamo avuto comunque le nostre colpe).

Pero' allo stesso tempo ho riflettuto un po' : qual'era la posizione dell'Italia in Europa a quei tempi?.

A meta' anni 80, l'europa realmente democratica era piccolissima.
La Germania est era al di la della cortina di ferro, e con essa anche Polonia, Ungheria, Jugoslavia (croazia slovenia ecc.).
Spagna e Portogallo e Grecia erano appena uscite dalle loro dittature con le ossa rotte.

Pensate solo a livello di turismo : tutta l'europa del Nord se voleva vedere il sole, poteva venire solo in Italia, e noi avevamo in autostrada code di turisti stranieri da Giugno fino a Settembre compresi !... (ed erano soldoni !).

Ora il solo turismo balneare (si salva quello della storia e dell'arte) deve fare i conti con una concorrenza che prima non c'era (Spagna, Grecia, Croazia, Egitto ecc.),
e le autostrade intasate di targhe straniere, i lunghi convogli ferroviari pieni di belgi, tedeschi ecc sono solo un ricordo immortalato nelle foto d'epoca.

Idem dicasi per produzione e scambio.

Produzione rigorosamente sul territorio, e scambi prevalentemente europei (poi c'erano i partners d'oltre oceano ecc.)..

Tranne l'elettronica, qui non entravano neppure i giapponesi ! (altro che Cina !).

Questa era l'economia dell'Europa negli anni d'oro : niente concorrenza sleale, l'Italia in una posizione leader nel settore del turismo, e posizioni di tutto rispetto nella chimica, nell'industria, nel commercio ecc.

Solo che i proventi di quel periodo d'oro, anziche' investirli in competitivita' per reggere all'imminente avvento della globalizzazione, li abbiamo bruciati tra mafia e tangentopoli, creando le basi per l'orrendo debito pubblico attuale, e dimenticando che l'ingresso in Europa comportava delle regole ferree (regole da Germania unita) da rispettare.

kaiman.
Edited 10 Mag. 2012 8:32
textars 10-05-12 15.23
@ nicolo
ne parliamo nel 2020.
mancano 8 anni.
anzi, meno. non sarà successo niente, saremo tutti qui come ora.
staremo un po peggio, e basta.

non credo agli esagerati allarmismi.

ci sarà ancora il caffe, e anche quello d'orzo.
magari non tutti potranno permetterselo...
Edited 10 Mag. 2012 7:19
Il mondo non finirà per la crisi, questo è poco ma sicuro (almeno io sono convinto di questo), l'inquietante è come la nostra popolazione reagisce a questo momento di difficoltà...
emo
anonimo 10-05-12 16.02
@ textars
Il mondo non finirà per la crisi, questo è poco ma sicuro (almeno io sono convinto di questo), l'inquietante è come la nostra popolazione reagisce a questo momento di difficoltà...
emo
Penso che a sorpresa potrebbero nascere piccoli cambiamenti destinati a crescere, mentre i tronchi enormi della globalizzazione, e della new economy a furia di crescere rischieranno di marcire e implodere su se stessi.

textars 10-05-12 20.45
@ anonimo
Penso che a sorpresa potrebbero nascere piccoli cambiamenti destinati a crescere, mentre i tronchi enormi della globalizzazione, e della new economy a furia di crescere rischieranno di marcire e implodere su se stessi.

magari!! Lo spero tanto, intanto si sono suicidate altre 2 persone oggi... E non sono imprenditori, ma padri di famiglia che non ce la facevano piu'..
emo
Rododentro 10-05-12 22.43
@ nicolo
ne parliamo nel 2020.
mancano 8 anni.
anzi, meno. non sarà successo niente, saremo tutti qui come ora.
staremo un po peggio, e basta.

non credo agli esagerati allarmismi.

ci sarà ancora il caffe, e anche quello d'orzo.
magari non tutti potranno permetterselo...
Edited 10 Mag. 2012 7:19
Ottimista!

Evidentemente ci stiamo abituando a cambi repentini come sta succedendo... e non ci rendiamo conto del baratro in cui siamo diretti a grande velocità!

Vorrei sbagliarmi... ma il tempo mi darà ragione... putroppo!!!
MadDog 11-05-12 00.09
robykaiman ha scritto:
Questa era l'economia dell'Europa negli anni d'oro : niente concorrenza sleale, l'Italia in una posizione leader nel settore del turismo, e posizioni di tutto rispetto nella chimica, nell'industria, nel commercio ecc.



Risate matte.

emoemoemoemoemo


Ma te che facevi negli anni 80 scusa?!

Ricordi le svalutazioni della lira?
Eravamo competitivi SOLO grazie a quelle sciagurate politiche monetarie agghiaccianti!

E mentre noi ce la cantavamo e suonavamo di quanto fossimo bravi e belli, in realtà la nave dello sviluppo economico, non più trainata dall'innovazione bensì dal mercantilismo dei peggiori, si stava arenando in spiagge fatte di speculazione sull'economia reale (produzione) e finanziaria (cambi di valute) ai danni soprattutto di cittadini tedeschi e francesi!


Beggar thy neighbour!



Ecco perché l'Italia degli anni '80 "funzionava", perché fregavamo gli altri con CONCORRENZA SLEALE a suon di svalutazioni della moneta.


E francamente, Kaiman, non ne posso più di te che continui a elogiare l'Italia bella di quegli anni, perché è l'Italia di quegli anni che lentamente ci ha portato a questo!


Non esiste! Non è mai esistita!
E' stata un'Italia effimera fin dalle miopi politiche economiche di chi la timonava allora, Democristiani e PSI, ma anche industriali che si facevano la villa a suon di migliaia di miliardi di Lire di ordini provenienti dall'estero, vendendo prodotti che, per il 70% non sono più stati in grado di innovare e di mantenere al passo coi tempi.

Negli anni 80, la tanto amata FIAT faceva prodotti schifosi esattamente come oggi!
Nè più nè meno!



La conseguenza di quelle politiche a breve termine è stata l'inadeguatezza dell'intero paese ad affrontare l'ingresso nell'Euro contro economie in crescita reale dovuta all'innovazione tecnologica massiccia!

Questo è uno dei principali motivi per cui subiamo più di tutti gli altri paesi europei il crollo industriale, salvo pochi settori sono 15 anni che non siamo più al passo coi tempi!



E quando leggo che negli anni '80 non c'era concorrenza sleale, vorrei tirare il monitor giù dalla finestra!
Supermario_jazz 11-05-12 02.31
MadDog ha scritto:
E francamente, Kaiman, non ne posso più di te che continui a elogiare l'Italia bella di quegli anni, perché è l'Italia di quegli anni che lentamente ci ha portato a questo!

ma piantala di sparare cazzate che le uniche cose decenti che avete oggi tu e quelli della tua età sono tutte relazionate con quegli anni!!! Di contemporaneo avete solo quella merda di Iphone, qualche tonnellata di minkiate di applicazioni ed il mitico FESSbook...... e si, non c'è che dire ... ne avete fatta di strada!!!
anonimo 11-05-12 02.57
@ MadDog
robykaiman ha scritto:
Questa era l'economia dell'Europa negli anni d'oro : niente concorrenza sleale, l'Italia in una posizione leader nel settore del turismo, e posizioni di tutto rispetto nella chimica, nell'industria, nel commercio ecc.



Risate matte.

emoemoemoemoemo


Ma te che facevi negli anni 80 scusa?!

Ricordi le svalutazioni della lira?
Eravamo competitivi SOLO grazie a quelle sciagurate politiche monetarie agghiaccianti!

E mentre noi ce la cantavamo e suonavamo di quanto fossimo bravi e belli, in realtà la nave dello sviluppo economico, non più trainata dall'innovazione bensì dal mercantilismo dei peggiori, si stava arenando in spiagge fatte di speculazione sull'economia reale (produzione) e finanziaria (cambi di valute) ai danni soprattutto di cittadini tedeschi e francesi!


Beggar thy neighbour!



Ecco perché l'Italia degli anni '80 "funzionava", perché fregavamo gli altri con CONCORRENZA SLEALE a suon di svalutazioni della moneta.


E francamente, Kaiman, non ne posso più di te che continui a elogiare l'Italia bella di quegli anni, perché è l'Italia di quegli anni che lentamente ci ha portato a questo!


Non esiste! Non è mai esistita!
E' stata un'Italia effimera fin dalle miopi politiche economiche di chi la timonava allora, Democristiani e PSI, ma anche industriali che si facevano la villa a suon di migliaia di miliardi di Lire di ordini provenienti dall'estero, vendendo prodotti che, per il 70% non sono più stati in grado di innovare e di mantenere al passo coi tempi.

Negli anni 80, la tanto amata FIAT faceva prodotti schifosi esattamente come oggi!
Nè più nè meno!



La conseguenza di quelle politiche a breve termine è stata l'inadeguatezza dell'intero paese ad affrontare l'ingresso nell'Euro contro economie in crescita reale dovuta all'innovazione tecnologica massiccia!

Questo è uno dei principali motivi per cui subiamo più di tutti gli altri paesi europei il crollo industriale, salvo pochi settori sono 15 anni che non siamo più al passo coi tempi!



E quando leggo che negli anni '80 non c'era concorrenza sleale, vorrei tirare il monitor giù dalla finestra!
Se a scuola ti hanno insegnato queste cose, pensale pure.


Io penso per cio' che ho visto con i miei occhi, e due conticini me li so fare, pur nella mia grande ignoranza ancora da colmare, un briciolo di esperienza penso di averla.

Io non ho parlato di inflazione, io ho parlato di produzione, concorrenza mercati e quelle cose li.

Se poi hai la fissa che l'inflazione a due cifre fosse realmente una cosa totalmente negativa, tienitela pure, e tieniti le tue certezze, e la tua ritrovata arroganza.emo






anonimo 11-05-12 03.08
MadDog ha scritto:
E francamente, Kaiman, non ne posso più di te che continui a elogiare l'Italia bella di quegli anni, perché è l'Italia di quegli anni che lentamente ci ha portato a questo!


Di nuovo con toni da sbiellato emoemo

Per quanto riguarda l'Italia che ci ha portati a questo ognuno ha le sue opinioni.

Io penso che non e' stata l'inflazione a due cifre, ma le ruberie da De Mita, a Pomicino, passando per De Lorenzo, Poggiolini, Craxi, e tutte le cricche che da 30 anni stanno divorando il paese assieme alla mafia e alla chiesa.

Senza questi parassiti non avremmo i debiti che abbiamo, e se fossi un po' piu' pratico e meno scolastico, ti saresti guardato bene il grafici del debito pubblico, del QUANDO e' aumentato, di CHI governava, e facilmente del perche' e' salito.

Altro che inflazione a due cifre : ma fammi la carita', che il paese e' andato a ramengo da quando l'inflazione e' diventata quella che teorizzano gli economisti pagati dalle banche !...

Ma tu ci sei o ci fai Mad?

Io parlavo di produzione, di mercati e di concorrenza che peraltro non c'entrava un emerito cacchio buco con la tua ossessiva inflazione.

E vero o no che negli anni 80 non avevamo concorrenza di cinesi che lavorano a 2 dollari al giorno per 20 ore?
E' vero o no, che neppure i giapponesi con la loro fissa della produttivita' elevata potevano farci meno che un baffo?...
Li ricordi o no tutti i dazi che mettevamo a quei signori per bloccarli sul nascere?..

E' vero o no che la produzione era tutta in Italia, le fabbriche erano stracolme, ed eravamo tra i leader del chimico dell'acciaio, e di tanti altri settori?.

E' vero o no che gran parte di queste cose le abbiamo smantellate, portate all'estero ecc distruggendo milioni di posti di lavoro?

E' vero o no che nel frattempo sono arrivati prima i giapponesi, poi i cinesi con i loro prezzi stracciati, ed infine gli stessi europei a farci il mazzo e la concorrenza??

E tu mi vieni a dire che tutto questo e' colpa dell'inflazione degli anni 80 ?..

Svegliati caro, che a ragionare da scolastico, si resta scolaretti a vita anche con una laurea in tasca !!!

emoemoemo

Ofelio 11-05-12 06.03
(per restare in tema di musica)
è vero o no che i musicisti facevano minimo il mese (a 6 giorni su 7) nei locali?
è vero o no che erano trattati da professionisti e non da pezzenti come adesso?
è vero o no che venivano messi in regola molto di più?
è vero o no che c'erano molti più locali con musica live?
è vero o no che la gente avendo assai più soldi in tasca usciva molto di più?
è vero o no che ci si faceva stagioni estive di 6 mesi (da aprile a settembre) e invernali da natale a pasqua? (a 7 giorni lavorativi su 7)

.... è STRA VERO! evidentemente c'era molto più benessere checchè se ne dica.
Edited 11 Mag. 2012 4:04
anonimo 11-05-12 12.12
Poi a chi la conta su questa benedetta inflazione, vorrei dire : quant'e' adesso l'inflazione vera (non quella taroccata da ISTAT e governo.

E' meglio un inflazione del 9% con un paese in espansione economica,
o un inflazione del 6% (perche' questa e' l'inflazione vera attuale) in un paese in recessione?

E se questa terribile inflazione andasse a zero o diventasse addirittura negativa (riduzione dei prezzi e dei salari) sarebbe un fenomeno positivo? (invece la deflazione fa piu' paura dell'inflazione e qualcuno qui lo sa bene).

In ultimo : non sembra strano che tutti i paesi (tranne la Germania che comunque un po' ci ha annaspato) siano andati in crisi proprio quando costretti a contenere l'inflazione?.


Siamo sicuri che su questa "inflazione" ce la contino davvero giusta?...

Non per qualcosa, ma a me risulta che i paesi che ora sono in espansione economica, hanno livelli di inflazione piu' alti della nostra (che comunque e' gia' alta), ma non se ne preoccupino piu' di tanto visto che hanno di recente ri localizzato gran parte della loro economia e del loro potere decisionale.

Anche sul costo del lavoro gli economisti hanno sempre avuto l'ossessione, dicendo a stramorto che e' un parametro negativo.
Peccato che gli economisti ONESTI, riconoscano il fatto che il costo del lavoro equivale anche a POTERE DI ACQUISTO, che che tagliarlo oltre determinati limiti porta solo effetti negativi ( e li stiamo vedendo con i nostri occhi)..



Edited 11 Mag. 2012 10:16