@ Elettronico
Per funzionamento come VA, intendo che il D50 è concepito per essere programmato dall'utente con una struttura tipica di un synth analogico. Ovvero: oscillatori (che nel D50 sono chiamati WG - Wave Generator, possono produrre dente di sega, quadra a PW regolabile ed eventualmente PWM), filtri (TVF), VCA (TVA), ring modulator, generatori d'inviluppo separati per filtro e VCA. In più ha chorus e riverbero (per quanto non eccelso...).
La particolarità del D50, però, è che oltre a questa struttura di sintesi, ne offre un'altra. Questa impiega, al posto dell'oscillatore, dei brevissimi campioni presettati (PCM), ma non permette di utilizzare il filtro. Il D50 può gestire 4 "tones" separatamente, ciascuno dei quali può essere configurato come synth tradizionale (con ottime possibilità di sintesi) oppure come "generatore" PCM. Immagina dunque le possibilità offerte da un strumento del genere.
Roland chiamò questo tipo di sintesi come "Linear Arithmetic Syntesis", la filosofia originariamente era quella di ricreare il timbro degli strumenti campionandone solo pochi centesimi di secondo, ovvero l'attacco (che timbricamente è quello che contiene il maggiore contenuto informativo), per poi lasciare alla struttura di sintesi "analogica" (che qui, badare bene, di analogico ha solo l'impostazione strutturale, ma è di fatto interamente digitale) la riproduzione della restante parte del timbro.
Non si poteva descrivere in modo migliore
Il D50 è una macchina favolosa che possiedo fin dal 1987 ed è una macchina unica per me insostituibile.
Edited 9 Set. 2012 20:06