ciao,
intanto una panoramica sulle tastiere:
- synth: un sintetizzatore è un apparecchio utile a creare dei suoni. Vi sono vari modi in cui questo avviene, però in generale serve per creare suoni
di sintesi (pensa ai dischi degli anni 80); in genere, ma molto in genere, i sintetizzatori non sono fatti per produrre fedeli suoni di piano e organo; in compenso, se ben utilizzato, un sintetizzatore ti permette di creare suoni
tuoi, che non usa nessun'altro.
- workstation: tastiera molto completa, che include, perlopiù, un sintetizzatore, suoni vari (pianoforte, organo, strings) campionati - quindi piuttosto fedeli, un sequencer (ossia una cosa che serve per registrare, sia audio che midi), arpeggiatore, ecc. In genere le workstation sono più strumenti da studio di registrazione che da live, proprio grazie alle numerose cose in dotazione, ma non è certo una regola fissa.
- arranger: sono tastiere con dei ritmi, atte a creare un accompagnamento. Se si suona da soli, possono "sostituire" un gruppo musicale, perchè contengono tracce di batteria, basso, chitarra. Possono anche riprodurre basi musicali.
- moduli sonori: sono sintetizzatori o workstation senza la tastiera. Per suonarli, serve collegarci una tastiera tramite un cavo midi.
Perdonatemi, tu e tutti i forumers, perchè questo piccolo elenco è pieno di inesattezze: il mondo delle tastiere non è diviso così nettamente, ci sono synth che hanno degli organi belli, arranger con buone potenzialità di sintesi del suono, ecc. Il fatto è che bisogna mettere dei paletti, per dare definizioni, e ognuno metterebbe i paletti in modo diverso. Questo che ho scritto è una mera (e incompleta) base di partenza, ti conviene provare il più possibile le tastiere nella fascia di prezzo che ti sei prefissata e vedere (anche scaricando i manuali di istruzioni e leggendoteli) quale può essere più congeniale a te.
Per fare un nome, dai un'occhiata ai Casio XW-G1 e XW-P1. Io non li ho provati, ma si dice abbiano un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Per quanto riguarda lo studio... non so come indirizzarti. Nel senso che la mia formazione funk / blues è data esclusivamente dall'ascolto e dalla sperimentazione da solo e in gruppo. Due o tre regolette, buttate lì: nel blues la 7° è (quasi) sempre minore; la terza è notoriamente minore, ma non è poi così scandaloso usare la terza maggiore, anzi dà un sapore più "jazzistico", se posso dire. Nei soli non insistere troppo sulla 4°.
Ci sarà qualcuno nel forum che potrà darti dritte migliori, comunque...
Soprattutto ti potranno consigliare metodi per il tastierista.
Anche se molto fa la pratica e l'ascolto critico, comunque. Di sè stessi e degli altri.