A_Strato ha scritto:
3000 euro che devi pagare totalmente te oppure le spese si dividono tra etichetta e artista?
Forse non hai compreso la storia...
Prima di tutto per quel che so, in ambito serio, con 3000 ci paghi la sala per un solo brano sì e no... forse due se sei veloce. Mix a parte.
Sul fatto di chi tira fuori i soldi... se il tuo prodotto è vendibile troverai sicuramente chi si sobbarcherà tutte le spese, ma tocca stare anche attenti con chi vende fumo o fa perdere tempo...
Conosco molte sale che a tempo perso, tanto non hanno molto da fare di questi tempi, si inventano concorsi, selezioni o spesso offrono anche gli studi per provinare "nuovi talenti"... spesso sono in buona fede ma all' atto pratico hanno conoscenze ed agganci simili a quelle di chi ci casca: cioè niente! Ma quest' ultima situazione equivale ad andar di lusso! Altrimenti paghi!
Situazioni artistiche che negli ultimi anni sono diventate anche importanti hanno sempre avuto alle spalle qualcuno che sapeva dove mettere le mani oltre la musica. I personaggi, con cui a vario titolo ho avuto a che fare, hanno investito soldi nelle registrazioni in prima persona o insieme a chi dopo sapeva come farli passare in televisione o fargli fare da spalla ad altri artisti già affermati... gente che è (o era) nel giro da tanto tempo a cui telefonare ad un capo RAi, a D. Zard o alla Caselli era cosa quotidiana...
Non esiste uno standard per la riuscita, ogni cosa è una realtà diversa dalle altre.
Posso parlare di un mio amico che suonava il basso con me ed era fissato per i Police... scriveva canzoni particolari, conobbe un rampante giovane impresario calabrese sbarcato a Roma con tante pretese, questo aveva i soldi... li ha investiti... e sono anni che è sulla breccia (non faccio il nome).
Chi ricorda
i Baraonna? Venivano dalla provincia di Salerno e molti anni prima di San Remo erano ospiti in una trasmissione in RAi dove lavoravo. Come ci riuscirono? Il padre si armò di furgone e si dedicò ai figli canterini portandoli in giro a cantare in ogni situazione e bussò pure in RAI, a mani nude, senza conoscere nessuno, aspettando che qualcuno li ascoltasse... qualcuno li ascoltò e li prese...
Non voglio fare nomi... ma una ragazza che ancora dice la sua è figlia di madre e padre cantanti negli anni '70, è cresciuta nel Blues e nel Soul e le NinnaNanna gliele cantava la voce più nera d' Italia. All' epoca dell' esordio era fidanzata con un mio amico, figlio di artista RAI, che gestiva situazioni musicali con RAI e Fininvest. Conosceva tutti tra quelli che contavano e chiedere una canzone ad hoc ad uno dei più bravi autori italiani e un passaggio a P. Baudo non gli è stato difficile... e da lì...
Ma c' è un fatto da non sottovalutare: è comunque gente che ha qualcosa da dire, non è solo questione di conoscenze... queste sono un mezzo ma il "fritto" ce lo devi mettere tu altrimenti resti dove sei.
Quindi la strada potrebbe essere: caparbietà, investire, sapersi intrufolare ma soprattutto "avere qualcosa da dire"
ah... poi ci vuole un mercato che possa accoglierti, ma pare sia cosa rara di questi tempi... purtroppo!