Quella poca conoscenza di problematiche relative, deriva da passate esperienze viste ormai molti anni fa, al tempo del servizio civile (vissuto non da imboscato, ma per l'intera durata di 20 mesi presso un CEOD).
In teoria, il fratello C, seppure autosufficiente dal punto di vista motorio, dovrebbe essere stato affidato ad un tutore. salvo che la sua infermità mentale non sia stata considerata così grave, perchè accertata in epoca più remota.
Forse mi è sfuggito, ma sembra che, nonostante la gravità del problema così come descritto, questo non sia il caso del fratello C.
Ricordo che il tutore, oltre alle ovvie responsabilità di custodia, ha anche la gestione degli introiti economici della persona affidatagli/le.
Forse meno traumatico di una segnalazione alla Polizia (che potrebbe però effetti immediati), potrebbe essere sollcitare con raccomandata A/R o comunque documentale, l'intervento del settore servizi sociali competente della ASL di riferimento.
Leggo di una delega a gestire i risparmi della madre: ocio che sia effettivamente inossidabile dal punto di vista legale. Il rischio è che il fratello G possa opporre azione di rivalsa (fondata o meno, comunque una rogna).
Edited 14 Nov. 2012 12:12