Salve a tutti, ho letto con interesse questa discussione... Comunque è davvero incredibile che la Yamaha dopo le serie SY, W (queste ultime penose!), EX5-7-5Rack e le Motif Classic e ES, si sia ritrovata a "risolvere" l'assoluta deficienza e carenza della sua sintesi rompler AWM2 - con specifico riguardo al discorso dell'impossibilità di specificare a livello user il comportamento del suono dopo il key-off - soltanto con questa roba della XA (expanded articulation), che mi pare la soluzione più tortuosa, complessa e complicata che si potesse fare!!!!


Ma, scusate, bastava



:
1) potenziare gli LFO, per alcuni aspetti (soluzione già molto lodevole ed utile, anche per altri usi elettronici, ancorché non sufficiente in questo caso);
2) potenziare gli effetti EFX o DSP, che tra le serie XS e XF non hanno registrato significativi passi avanti!, ovvero re-introdurre (finalmente!!!) le "sintesi speciali" della mitica EX5-EX5Rack, che poteva non suonare iper-realistica, ma era estremamente espressiva e più volte faceva pensare alla presenza di trombettisti, sassofonisti o fiatisti sul palco quando si ascoltavano certe voci in VL;
3) soprattutto, lavorare sugli inviluppi multi-segmento loop-abili, come già previsto "da secoli" su altri brand molto meno osannati (in primis, Roland, ma anche la già ricordata Generalmusic-GEM).
Vabbene che - se ho capito bene - i suoni (cioè gli elementi) con funzione XA di tipo key-off o slide o simili suonano SOLO quando è prevista la loro funzione e quindi non assorbono (FORSE!!! Qui qualche utente Motif può farci sapere per bene!!!) polifonia, ma davvero l'uso di un sample apposito è pazzesco, per almeno tre motivi:
A) se il sistema operativo non è stato pensato "ad hoc", la polifonia viene assorbita pure dagli elements che devono inserire rumorini, slides o - appunto - il key-off, per cui ha poco senso fare synth-workstation con "2 miliardi" di voci di polifonia, se poi cose che si potevano risolvere "senza elements usati" vengono invece affrontate assorbendo elements e polifonia;
B) anche ammesso che la polifonia è "selettivamente" assorbita dalla XA (quindi dalle waves aggiunte per fini di abbellimento o espressività), in ogni caso tali waves aggiuntive assorbono gli elementi di una voice monotimbrica, sicché ha poco senso realizzare synth-workstation con innumerevoli elements per voce monotimbrica e con perfromance a 16 o più parti, se poi cose che si potevano risolvere "senza elements usati" vengono invece affrontate assorbendo in ogni caso elements;
C) ad ogni conto, secondo me, programmare alcuni rumori, slide, effetti (non EFX/DSP) e soprattutto il dinamismo del suono nel key-off con un sample/wave aggiuntivo e basta è mooolto meno utile, espressivo e convincente di una soluzione basata su inviluppi e scaling di filtri, pitch ed altri elementi "software" da applicare al sample/wave...
Detto tutto questo, mi viene ancora da ridere


pensando e ricordando che nei VECCHISSIMI manuali delle stra-vecchie e vituperate "macchine italiane" come Generalmusic-GEM S2-S3-SX-WX e Generalmusic-GEM Equinox-SK-WK c'era scritto come impostare la "coda" come key-off di un suono lavorando su un apposito inviluppo per tutti i componenti "software" del suono (amplitude/volume; filter; pitch; persino panorama!!!!) per avere innumerevoli effetti e sensazioni non ottenibili altrimenti...
(CONTINUA...)
Edited 21 Nov. 2012 12:28