coccioline ha scritto:
Ripeto, se l'obbiettivo è imparare a suonare con uno studio serio, la meccanica e la risposta dinamica al tocco è basilare; a questo si deve aggiungere il timbro che, oltre ad essere gradevole e realistico, deve restituire le più ampie sfumature in risposta al tocco.
Su tali basi il Kawai CN24 è sicuramente più adatto, anche se con pochi suoni ....
Ecco, questo è un punto cruciale del discorso.
Io non ho idea adesso se mia figlia intraprenderà uno studio serio del pianoforte (anche se, ovviamente, non mi dispiacerebbe).
Mi chiedo anche a che punto degli studi certe differenze nel tocco e nel suono diventano in qualche modo cruciali.
Non credo che un assoluto principiante possa avvertire certe differenze: non sono sicuro di riuscire ad avvertirle io che pure ho studiato un pochino musica e reputo di avere un buon orecchio.
Certo: credo anch'io che partire con una tastiera pesata sia fondamentale, ma non credo che si rovini una carriera pianistica se si inizia con uno strumento non al top.
Sbaglio?
Vorrei poi affrontare un altro discorso, non so quanto assurdo, visto che sono assolutamente ignorante in materia.
Supponiamo di rimanere su un piano più essenziale (tipo il CN24, ma anche uno Yamaha 162).
Mi chiedo se è possibile (anche in un secondo momento) aggiungere dei suoni collegandoci quello che ai miei tempi di liceale si chiamava "expander" (ma esistono ancora?).
Si collega via midi il piano a questo scatolotto e magari si sfrutta la linea di ingresso del piano per ascoltare quanto riproduce lo scatolo di cui sopra.
E' fattibile una cosa del genere? A che prezzi?
Non ho nemmeno idea se gli expander includano anche basi ritmiche e altre amenità varie.
Qualcuno mi sa dire qualcosa a riguardo?