L'importanza del display nei synth/ws di oggi

Bahnof 11-06-13 17.22
Ciao ragazzi,

magari non frega niente a nessuno ma se ci trovassimo tutti in una stanza potremmo aprire da soli un'azienda per produrre kbd a buon livello. Visto che fra di noi ci sono anche persone che hanno una conoscenza ed esperienza mostruose in materia, vi và di dare il via a questa discussione riportando le vostre impressioni citando ovviamente gli strumenti ai quali vi riferite?

buona discussione

Marco
Bahnof 11-06-13 17.40
Ok inizio io. Riporto la mia povera esperienza mettendo a confornto le poche tastiere che ho avuto. Quando comprai l'M1 nel lontano 1989 la prima cosa che mi diede un fastidioso mostruoso era che non era assolutamente facile passare dai vari menu e sottomenu per poterla programmare a dovere per non parlare della gestione di operazioni basilari da fare sul sequencer che erano praticamente impossibili.
Dopo quasi 10 anni senza suonare, ricompro una tastiera usate Yamaha psr nel 2005 per riprendere a suonare e mi scontro con la totale inadeguatezza del display e di come è organizzato lo strumento, ma mi dico, non è uno strumento professionale, vedrai che c'è di meglio. 2 anni fà compro la mox6. macchina assolutamente ricca di possibilità ma scarsamente sfruttabili se non collegata ad un pc perchè dal display e dall'organizzazione del sw di gestione della macchina non si riesce proprio ad avere quell'immediatezza di cui a volte si necessita onde evitare di perdere la pazienza e di lasciar decadere un progetto o una semplice ispirazione. Visto che ne sono innamorato fin da quando uscì, lo scorso ottobre ho comprato un D50. Ebbene a circa 25 anni di distanza la situazione non cambia. il D50 senza il PG1000 o un PC con un editor è assolutamente improgrammabile dal display, a meno che uno non abbia giorni a disposizione.
Ora, per necessita compositive e di studio, e poi perche non riesco proprio a farmi andare giu la sensibilità della kbd della mox6 e la sua gestione troppo macchinosa, sono deciso a prendermi una ws pro. In primis ho considerato kronos anche se il Fantom mi piace molto e mi piacciono anche Motif XF e PC3k, ma di questi due ho una fifa matta, poichè ho paura di ritrovarmi impantanato con la gestione/programmazione, anche se credo che il display del motif XF sia meglio di quello di mox per immediatezza di programmazione.
A voi ora la continuazione con le vostre considerazioni, esperienze e perplessità.
ciao
michelet 11-06-13 17.46
Non c'è dubbio, il display di un sintetizzatore e di una workstation rappresenta la parte più importante dell'interfaccia con l'utente. Poi molto importante è la disposizione dei vari pulsanti, slider e controlli rotativi.

Parallelamente ed in modo inversamente proporzionale alla dimensione del display, sono stati sviluppati una serie di editor/librarian su PC/Mac che hanno come obiettivo la semplificazione della programmazione da pannello. In altre parole, più è piccolo il display e più facile che vengano sviluppati degli editor.

Il primo caso che mi viene in mente è Yamaha DX7mkI, per il quale a suo tempo acquistai l'Opcode DX/TX Editor, software che mi rese più digeribile la sintesi in FM, anche se in realtà mi limitavo ad apportare modifiche minime. Più che altro tale software serviva più da librarian.

Lo stesso dicasi per Korg 03R/W dove il display minuscolo richiede necessariamente un software di appoggio.

Con Yamaha TG77, FS1R, S90ES, Roland JV-2080, JD-990, Korg Wavestation A/D, pur avendo display di maggiori dimensioni, l'editor risulta comunque necessario a causa della complessità intrinseca dello strumento.

Con la serie Motif XF7 le cose migliorano nettamente, anche se, non prendetemi per fissato, una volta che si comincia ad usare la suite di editor di John Melas... il display dello strumento non lo si guarda quasi più.

In conclusione ritengo che il display sia molto importante, ma solo per le modifiche istantanee che non richiedono troppo tempo, viceversa è meglio affidarsi ad un buon software che visualizza molti più parametri contemporaneamente e permette di avere una visione maggiormente complessiva del timbro che stiamo editando.
Bahnof 11-06-13 17.49
Grande Michelet emo
Hai aggiunto una cosa molto importante che mi ero dimenticato. Per mox mi sono dotato dell'editor di Melas mentre per il D50 mi sono dotato di un editor librarian, non eccelso, fra parentesi.
Grazie del tuo prezioso contributo....Altre voci nel coro?? su dai.....
Edited 11 Giu. 2013 15:50
Vinarm 11-06-13 19.54
Beh, c'è la Music Computing che ha realizzato quasi tutto il realizzabile ormai, in tema di display... non vedo l'ora di provarla
Fantozzi 11-06-13 20.29
Ciao , senza citare quel poco di tastiere che o posseduto fino ad un mesetto fà avevo la MOX6 , bello strumento mà il display troppo ridotto (poi perche non li fanno reclinabili ?) mi stava per venire la gobba e dopo dieci minuti mi saliva anzia , panico ,emo e chi piu ce nà ne metta ..... al punto che anchio o preso i software di melas che gestivo da un 32 pollici
ora con lo Jupiter 80 e tutta un'altra storia , bel display grande , ha colori , organizzato ed intuitivo al massimo , per crearti un suono adesso ci metto veramente pochi minuti comprese tutte le modifiche e effetti vari , ancora debbo abituarmi ha quasta nuova situazione prima passavo le ore a programmare , ora pare che stò in pensione devi solo pensare a suonare emo finalmente o trovato quello che cercavo