Generalmusic RP-X: patches di Rhodes

piattica 12-06-13 01.44
ciao a tutti

secondo voi, come sono i suoni Rhodes di questo modulo?
non riesco a trovare performance abbastanza fedeli
suonano tutte un po' false: penso sia un limite dello strumento
magari si può correggere qualcosa con l'equalizzazione, ma io non la so usare

qualcuno può condividere le patches migliori?
thanks assicurato
Edited 11 Giu. 2013 23:45
carmol 12-06-13 03.37
piattica ha scritto:
suonano tutte un po' false: penso sia un limite dello strumento

Purtroppo è così,
i rhodes del rp-x sono generati con modelli fisici,
e questo è il prezzo da pagare, lo scarso realismo.
Non credo che con l'equalizzatore riesci a correggere,
tutt'al più lo puoi far diventare meno scampanellante,
se è quello che ti dà fastidio. Forse aggiungendo un po' di chorus,
o meglio ancora se lo abbinassi ad un phaser, intendo un pedalino vero,
magari analogico vintage, si può mascherare un po'
il suono e renderlo più simile ad un vero rhodes "effettato".
Io però penserei meno al realismo,
il lato positivo è che quei suoni generati a modelli fisici
hanno una dinamica e una pienezza
di suono che non trovi altrove.
Edited 12 Giu. 2013 1:37
anonimo 12-06-13 10.59
carmol ha scritto:
Io però penserei meno al realismo,
il lato positivo è che quei suoni generati a modelli fisici
hanno una dinamica e una pienezza
di suono che non trovi altrove

emoemoemo

In altro thread ho appena terminato di osservare come troppo spesso ci si impunti nel cercare di riprodurre in modo maniacale suoni di altri strumenti, trascurando magari il fatto che il suono dello strumento che si sta usando puo' avere peculiarita' proprie positive.

In fondo anche quando si programmavano i synth analogici, la gente si lamentava perche' non riusciva a riprodurre fedelmente strumenti acustici come il flauto, il violino ecc..
Nell'era dei moog e degli arp c'era gente che si accaniva a fare questo, e poi e' passata al digitale perche' faceva meglio i suoni acustici, ma allo stesso tempo si e' resa conto che i suoni di arp, moog ecc erano cosi' esclusivi da diventare a loro volta preziosi..
Cosi' nell'era digitale si e' finiti nell'ossessione del riprodurre suoni del passato, trascurando ancora una volta il fatto che molti suoni modellati o VA sono di nuovo suoni esclusivi che invece meritano di essere valorizzati cosi' come sono.

Tra 20 anni vedremo gente che cerchera' sui futuri strumenti, di emulare il blofeld, il nord lead o il virus, dimenticando che oggi li abbiamo sottovalutati perche' non facevano bene l'oberheim o il jupiter...

c'est la vie...!..

Un thanks per la tua preziosa osservazione !..emo
greg 12-06-13 12.14
@ piattica
ciao a tutti

secondo voi, come sono i suoni Rhodes di questo modulo?
non riesco a trovare performance abbastanza fedeli
suonano tutte un po' false: penso sia un limite dello strumento
magari si può correggere qualcosa con l'equalizzazione, ma io non la so usare

qualcuno può condividere le patches migliori?
thanks assicurato
Edited 11 Giu. 2013 23:45
Ciao, qualcuno che mi conosce sa che sono un sostenitore radicale del "suono originale"; la portabilità di tanti suoni su un unico strumento ha il suo scontato costo, scusa il gioco di parole. Su questo splendido forum gitate in tanti professionisti, e molti sono ovviamente costretti a fare a meno degli strumenti originali (leggi Hammond, Rhodes, nei varii modelli, ecc. ecc.), però non ti sei preoccupato del fatto che il piano acustico di questo strumento, nella sua bellezza e peculiarità lo rende tremendamente diverso da qualsiasi campionamento o virtualizzazione.
Insomma, per tutti noi scegliere uno strumento simile significa anche personalizzare il nostro suono ed anche in parte condizionare il nostro modo di suonare, adattandosi ad esso.
I Rhodes del Gem non sono il massimo; ma ti parlo da ex possessore di modelli originali Rhodes sia mark I e II, ed averne ascoltati tanti, francamente è uno strumento con un solo suono di partenza, ma che permette tante possibilità di "colorarlo" a nostro piacimento, intervenendo fisicamente al suo interno e anche filtrarlo con infinite possibilità di intervento esterno, soprattutto oggi con le virtualizzazioni da computer di linee effetti. Se l'uso che ne devi fare è intenso e predominante, io ti dico cambia strumento; altrimenti prova a personalizzartelo anche esternamente. Io credo che alla fine spendere l'ira di Dio solo per ottenere quel suono sia assurdo. Conosco pianisti elettrici che usano il suono di Rhodes come base della loro palette sonora, se sei tra quelli, ti serve anche il feeling della tastiera Rhodes; altrimenti io credo che il Gem sia un bello strumentino e peccato davvero che Gem sia chiusa prima di sfornare anche un modulino per Rhodes economico, a dispetto di quelli in commercio...........ma questo è fuori discorso.
anonimo 12-06-13 12.52
greg ha scritto:
la portabilità di tanti suoni su un unico strumento ha il suo scontato costo


Premesso che effettivamente i suoni "Rhodes" dell'RPX non sono effettivamente il massimo,
mi viene comunque da aggiungere (rispetto al precedente post) che sui vari strumenti posseduti o provati, i timbri con la denominazione "Rhodes" si sprecano, ma quelli che realmente possono ricordarne il sapore nella sua completezza sono davvero pochi.

D'altro canto, campione o non campione, modellazione o no, la struttura di un EP vero resta complessa, ed alla fine le emulazioni hanno sempre i loro bei limiti.

Pero' ci sono strumenti che nel cercare di emulare qualcosa, sono finiti inconsapevolmente per diventare pilastri del suono.
L'RD1000 o MKS20 o P330 di Roland, sebbene con i dovuti processi esterni (effetti ecc), sono suoni che possono dire qualcosa ancora oggi.

Mentre dall'altro capo del discorso ci sono esempi come il CP 80 yamaha, che conta il maggior numero di emulazioni fallite in toto, e non a caso non sono molti i tastieristi che parlano di emulazione CP, rispetto a quanti invece parlano del Rhodes, tutto sommato con un suono piu' imitiabile.
Pero' dall'imitazione alla realta' spesso c'e' molta strada, ma attenzione anche ad un altro aspetto :

spesso noi ci soffermiamo a sentire i dettagli della distorsione, o i click elettromeccanici e quelle sfumature, pero' nella maggior parte dei casi si finisce su un palco con diffusori che non sono certo hi fi, con un' acustica adattata, e con il nostro suono Rhodes, hammond o chichessia, che esce tra chitarre elettriche bassi e batterie nelle sue componenti armoniche principali, ma non riesce certo a mostrare le finezze delle sfumature.

Quindi al vero in quelle situazioni secondo me non e' il caso di cercare il pelo nell'uovo : ho visto professionisti suonare con l'equivalente del Juno DI atttuale, e fare comunque la loro sporca figura al seguito di nomi noti, sfoggiando timbri di tutti i tipi, ma ben suonati rispetto al contesto del gruppo e degli altri strumenti.

Si, perche' spesso ci perdiamo nei dettagli, ma magari non curiamo abbastanza le nostre parti musicali con quelle degli altri strumenti, e mentre cerchiamo di riprodurre al pelo la distanza di un pickup, ci andiamo magari a perdere nelle risonanze di armoniche generate da piu' strumenti che battono sulle stesse frequenze impastando il suono..

(solo per fare un esempio generico)..emo
greg 12-06-13 13.17
Il tuo esempio calza a pennello.
Però io francamente la differenza tra i professionisti che usano sturmenti non al top e quelli che si distinguono per il mezzo adottato e la qualità del musicista la noto eccome.
Avrei da fare dei nomi, uno in particolare bravo pianista pop e buon autore, Paolo Vallesi. Dal vivo qualche anno fa utilizzava un S 80 Yamaha; con tutto il rispetto, a suo tempo buono strumento, ma la resa sonora era per me deludente, se avesse usato almeno una S 90 es all'epoca già matura.........
Un'altra, ad esempio, a proposito di Rhodes; nel caso di Ron che suonava dal vivo con un mezzacoda, presumo, vero e non con impiantata (volgarmente) una master all'interno, aveva al centro del palco un Nord stage per emulare un Rhodes con tremolo ed effetti varii, per la parte dell'esibizione che potrei definire eufemisticamente, acustica; io penso che coi mezzi che mosse e il motivo di quello strumento al centro del palco, se non era per via di un endorsment (si dice così?) poteva benissimamente utilizzare un Mark I autentico effettato a dovere e il risultato avrebbe avuto ben altro effetto, per un quasi addetto ai lavori come me e tanti altri intorno a quel palco........
filigroove 12-06-13 14.43
@ greg
Il tuo esempio calza a pennello.
Però io francamente la differenza tra i professionisti che usano sturmenti non al top e quelli che si distinguono per il mezzo adottato e la qualità del musicista la noto eccome.
Avrei da fare dei nomi, uno in particolare bravo pianista pop e buon autore, Paolo Vallesi. Dal vivo qualche anno fa utilizzava un S 80 Yamaha; con tutto il rispetto, a suo tempo buono strumento, ma la resa sonora era per me deludente, se avesse usato almeno una S 90 es all'epoca già matura.........
Un'altra, ad esempio, a proposito di Rhodes; nel caso di Ron che suonava dal vivo con un mezzacoda, presumo, vero e non con impiantata (volgarmente) una master all'interno, aveva al centro del palco un Nord stage per emulare un Rhodes con tremolo ed effetti varii, per la parte dell'esibizione che potrei definire eufemisticamente, acustica; io penso che coi mezzi che mosse e il motivo di quello strumento al centro del palco, se non era per via di un endorsment (si dice così?) poteva benissimamente utilizzare un Mark I autentico effettato a dovere e il risultato avrebbe avuto ben altro effetto, per un quasi addetto ai lavori come me e tanti altri intorno a quel palco........
Sono d'accordo che lo strumento reale è meglio, è ovvio, ma andare in tour con un Rhodes non è facile: non ci sono più i tecnici che sanno come farlo uscire bene e non ci si può permettere un tecnico per eventuali riparazioni sempre dietro. Inoltre, se un piano acustico lo affitti dove e quando vuoi, non è più così per un Rhodes e, anche ammesso di trovarlo, niente ti garantisce che quello di stasera suonerà come quello di ieri sera, anzi quasi sicuramente sarà diverso.
Stevie Wonder e uno dei suoi tastieristi hanno un Clavinet a testa in tour, ma pare ne abbiano altri 5 di ricambio sul camion, sono cose che noi umani (Ron compreso)...
Io faccio i miei "tour" col Rhodes vero, ma sto via max una settimana e un Rhodes te lo so smontare e rimontare in 20 min.
Quindi capisco e approvo la scelta del Nord Stage, il Rhodes si porta solo se veramente è la base del tuo suono, allora diventa insostituibile.
Tornando al GEM, vale quanto già detto. Non perderei tempo a cercare di aggiustarlo con outboard esterni, non c'è verso (so di che parlo, ho avuto un Promega2), va preso per quello che è: ottimo piano digitale con dei suoni (interessanti) di piano elettrico di pura fantasia. Per il timbro di Rhodes senza Rhodes i nomi sono sempre i soliti: Motif, Cp1/5, Nord Stage/Piano/Electro e (pare) Kronos.
Saluti
anonimo 12-06-13 15.57
filigroove ha scritto:
va preso per quello che è: ottimo piano digitale con dei suoni (interessanti) di piano elettrico di pura fantasia.


Spezzerei una lancia a favore del Wurlitzer, che sul Promega1 era la versione che mi dava piu' soddisfazione tra tutte quelle provate finora.

Comunque uno strumento come l'RPX gira sempre abbinato ad altri synth, ed un suono di Rhodes piu' soddisfacente e' facile che esca da li.

filigroove ha scritto:
niente ti garantisce che quello di stasera suonerà come quello di ieri sera, anzi quasi sicuramente sarà diverso.


Un aspetto che molti puristi "a parole" trascurano troppo spesso.
Nulla da dire nei tuoi confronti, perche' uno che si porta un Rhodes, e sa smontarlo rimontarlo, e tenerlo in continua efficienza, ha tutti i numeri per giudicare i suoni delle emulazioni : nonostante cio' hai anche la coscienza del fatto che spesso le emulazioni sono si un compromesso, ma regalano anche tanta tanta comodita'. emo


filigroove ha scritto:
Stevie Wonder e uno dei suoi tastieristi hanno un Clavinet a testa in tour, ma pare ne abbiano altri 5 di ricambio sul camion

a sapere dove posteggia il camion...emoemo
greg 13-06-13 01.26
@ filigroove
Sono d'accordo che lo strumento reale è meglio, è ovvio, ma andare in tour con un Rhodes non è facile: non ci sono più i tecnici che sanno come farlo uscire bene e non ci si può permettere un tecnico per eventuali riparazioni sempre dietro. Inoltre, se un piano acustico lo affitti dove e quando vuoi, non è più così per un Rhodes e, anche ammesso di trovarlo, niente ti garantisce che quello di stasera suonerà come quello di ieri sera, anzi quasi sicuramente sarà diverso.
Stevie Wonder e uno dei suoi tastieristi hanno un Clavinet a testa in tour, ma pare ne abbiano altri 5 di ricambio sul camion, sono cose che noi umani (Ron compreso)...
Io faccio i miei "tour" col Rhodes vero, ma sto via max una settimana e un Rhodes te lo so smontare e rimontare in 20 min.
Quindi capisco e approvo la scelta del Nord Stage, il Rhodes si porta solo se veramente è la base del tuo suono, allora diventa insostituibile.
Tornando al GEM, vale quanto già detto. Non perderei tempo a cercare di aggiustarlo con outboard esterni, non c'è verso (so di che parlo, ho avuto un Promega2), va preso per quello che è: ottimo piano digitale con dei suoni (interessanti) di piano elettrico di pura fantasia. Per il timbro di Rhodes senza Rhodes i nomi sono sempre i soliti: Motif, Cp1/5, Nord Stage/Piano/Electro e (pare) Kronos.
Saluti
No, ma va bene, figuriamoci. Solo che ormai i Rhodes originali sono diventati quasi esclusivamente strumenti da studio di registrazione e simili............Non so, il mio dubbio è sempre lo stesso, ma si ascolta più, nella maggioranza, musica venir fuori da un autentico impianto HI FI tale da apprezzare gli strumenti originali sui CD o altri supporti?
Appunto ribadisco circa l'RPX si tratta di uno strumento ben suonante, non per questo precisa emulazione di Rhodes o quant'altro...........
carmol 13-06-13 02.30
Quando usavo l'RPX in live,
avevo l'impressione che un accordo fatto col preset
Suitcase Rhodes riempisse ogni buco di frequenza possibile
e immaginabile lasciato dagli altri strumenti, come fosse liquido.
E non c'era chitarra o altro strumento che potesse coprirmi.
Questa sensazione di corposità sul nord stage manco a parlarne,
con mia grande delusione il rhodes realistico ma una sottiletta a confronto,
sul Kronos meglio, con l'aiuto di equalizzazione ed effetti appropriati,
ma sempre a lottare con le chitarre tendenti alla prevaricazione
Edited 13 Giu. 2013 0:32
anonimo 13-06-13 10.09
greg ha scritto:
il mio dubbio è sempre lo stesso, ma si ascolta .. musica venir fuori da un autentico impianto HI FI tale da apprezzare gli strumenti originali sui CD o altri supporti?



E' lo stesso mio dubbio, e vale anche per la musica suonata in sala o su palco.

Neanche il realpiano expander (precedente all'RPX) aveva dei Rhodes realistici, pero' erano spessi come armoniche, (nell'era in cui i synth tiravano fuori i magrissimi M1piano ecc..) e quando ci suonavi in sala o dal vivo, ci uscivi che era una bellezza.
Poco mi importava se mancava il click del clack dell'elettrovalvola che distorceva nella valvola termoionica ecc... : il suono era corposo e nel complesso davvero non ti faceva pensare che stavi suonando su un modulo grande come un autoradio (che all'epoca era un gran progresso).

All'epoca suonavo smooth jazz : musica suonata sottovoce, dove anche basso e batteria lasciavano spazio all'ascolto di finezze varie, ed in quel contesto il realpiano expander ci calzava come la ciliegina sulla torta, facendomi dimenticare tutti i suoni plasticosi di piano dei synth dell'epoca, o peggio ancora quelli troppo campanellosi, ancora tanto influenzati dall'era del DX7, ma con il difetto di essere per giunta campionati.

Dal realpiano Expander all'RPX c'e' un abisso come differenza, e sinceramente nello stesso contesto (ma anche in altri generi musicali) continuerei ad essere entusiasta di cio' che fa.

E' chiaro che se invece mi metto in casa e confronto il suono del Rhodes con quello di decine di CD le cose cambiano e le differenze si fanno sentire.

Pero' voglio ricordare a tutti i possessori di RPX, che l'unica registrazione dove fatico realmente a rendermi conto che il suono non e' acustico ma di uno strumento elettronico, e' quella di un cd per solo pianoforte fatto all'epoca del Promega.
Quando lo faccio sentire ad altri tastieristi che conosco, son tutti convinti che si tratta di un acustico ben microfonato.

In tutte le altre registrazioni post promega, riconosci subito il suono digitale, e sai anche se il piano e' Roland, Yamaha o chissa' che.

Questo non e' poco ragazzi !.
piattica 19-11-13 23.25
nessuno mette a disposizione le patches dell RP-X?
anonimo 20-11-13 13.24
Anonime e con poco corpo . Vale l acquisto per il piano.ma non per i ro des e compagnia bella