Domanda curiosa sul mixaggio dei suoni

cristianob 27-07-13 00.11
Ragazzi , quando fate una produzione , vi capita mai che un suono vi venga subito proprio tutto ok, cioe' gia' bello senza dover fare nulla , ne equalizzazione, ne riverbero , ne doppiature, ne aggiustamenti di velocity ecc..
A me a volte capita quando lo suono in una tonalita' a lui molto adatta , altrimenti c'e' sempre qualcosa da fare, o e' troppo piccolo , o si forma qualche punto insicuro , o e' bello all'inizio e brutto alla fine, insomma bisogna quindi sempre un po intervenire emo
vin_roma 27-07-13 01.22
In linea di principio, a meno che non si voglia tirar fuori qualcosa di particolare, i suoni devono essere buoni subito, appena registrati, ricchi di armonici, senza riflessioni inutili. L' equalizzazione per principio serve a togliere alcuni eccessi e non ad aggiungere altrimenti vorrebbe dire che il suono ha dei difetti.
Aggiunte di chorus, delay, raddoppi... servono a migliorare mentre se si usano per aggiustare vuol dire, come prima, che il suono è brutto e si cerca in questo modo di porvi rimedio.

Nella seconda parte del tuo discorso non ho capito qual' è il soggeto.
cristianob 27-07-13 02.47
@ vin_roma
In linea di principio, a meno che non si voglia tirar fuori qualcosa di particolare, i suoni devono essere buoni subito, appena registrati, ricchi di armonici, senza riflessioni inutili. L' equalizzazione per principio serve a togliere alcuni eccessi e non ad aggiungere altrimenti vorrebbe dire che il suono ha dei difetti.
Aggiunte di chorus, delay, raddoppi... servono a migliorare mentre se si usano per aggiustare vuol dire, come prima, che il suono è brutto e si cerca in questo modo di porvi rimedio.

Nella seconda parte del tuo discorso non ho capito qual' è il soggeto.
Be , oddio , secondo il tuo ragionamento uno dovrebbe registrare un suono , e stop , cosi com'e' e' gia' professionale.
Invece la mia esperienza , anche in altri studi , mi insegna che purtroppo, a secondo della melodia che si fa, della tonalita' in cui si e' , del tipo di suono stesso , qualcosa c'e' sempre da fare.
O un minimo di raddoppio , o un pelo di equalizzazione , o un pelo di distorsore , e' rarissimo che il suono sia gia' bello perfetto.
lately 27-07-13 09.43
@ cristianob
Be , oddio , secondo il tuo ragionamento uno dovrebbe registrare un suono , e stop , cosi com'e' e' gia' professionale.
Invece la mia esperienza , anche in altri studi , mi insegna che purtroppo, a secondo della melodia che si fa, della tonalita' in cui si e' , del tipo di suono stesso , qualcosa c'e' sempre da fare.
O un minimo di raddoppio , o un pelo di equalizzazione , o un pelo di distorsore , e' rarissimo che il suono sia gia' bello perfetto.
Avete preso un bell'ARGOMENTONE sui quali si sono sprecati fiumi di inchiostro. Cio non di meno dico la mia: Poniamo un banchmark, il teatro con la migliore acustica, il miglior tenore al mondo e il miglior impianto di acquisizione possibile, in questo caso non dovrebbe essere necessario intervenire. Ma siccome il modello ipotizzato non esiste allora il lavoro di mastering, quando non è dedicato a migliorare una brutta performance, si pone come obiettivo quello di raggiungere il banchmarck prima ipotizzato. Spero di essere stato chiaro, certamente l'argomento è molto complesso e oggetto di dibattiti.
vin_roma 27-07-13 12.58
Ovviamente tuttoo ë relativo al tipo di musica che si va a mixare e ogni tip di intervento sul suono è sottointeso che sia creativo.

Parlare invece di come ovvio che si debba intervenire per corregere mi sembra eccessivo.
Certo, capita a volte che certi pezzi devono essere scritti in certe tonalità dove poi ci si rende conto che un tono/due sotto basso e chitarra avrebbero dato un siono più pieno, che il sax non starebbe a starnazzare lassù come una gallina... e che tutto il mix avrebbe goduto di più profondità... ma son cose da preventivare e se non si possono evitare te le tieni come vengono.
Mi è capitato, pezzi su cui pensi: "sarà una bomba" e poi non succede niente...
cristianob 27-07-13 20.08
@ lately
Avete preso un bell'ARGOMENTONE sui quali si sono sprecati fiumi di inchiostro. Cio non di meno dico la mia: Poniamo un banchmark, il teatro con la migliore acustica, il miglior tenore al mondo e il miglior impianto di acquisizione possibile, in questo caso non dovrebbe essere necessario intervenire. Ma siccome il modello ipotizzato non esiste allora il lavoro di mastering, quando non è dedicato a migliorare una brutta performance, si pone come obiettivo quello di raggiungere il banchmarck prima ipotizzato. Spero di essere stato chiaro, certamente l'argomento è molto complesso e oggetto di dibattiti.
certo. io mi riferisco pero' anche semplicemente ad un giro di synth con un hardware o con un vst. nonostante il suono sia' gia' bello all'origine, mi capita sempre di dover un po intervenire.
ad esempio la nota che va troppo in alto e' un po bruttina e allora la doppio solo lei con l'ottava bassa ovviamente a bassissimo volume. oppure il suono va bene, ma c'e' qualche basso di troppo che infastidisce gli altri suoni , ecc
cristianob 27-07-13 20.11
@ vin_roma
Ovviamente tuttoo ë relativo al tipo di musica che si va a mixare e ogni tip di intervento sul suono è sottointeso che sia creativo.

Parlare invece di come ovvio che si debba intervenire per corregere mi sembra eccessivo.
Certo, capita a volte che certi pezzi devono essere scritti in certe tonalità dove poi ci si rende conto che un tono/due sotto basso e chitarra avrebbero dato un siono più pieno, che il sax non starebbe a starnazzare lassù come una gallina... e che tutto il mix avrebbe goduto di più profondità... ma son cose da preventivare e se non si possono evitare te le tieni come vengono.
Mi è capitato, pezzi su cui pensi: "sarà una bomba" e poi non succede niente...
Diciamo che io per correggere intendo che comunque qualcosa va sempre fatto. o fare un pelo di chorus , o togliere un pelo di bassi , e' proprio raro che il suono si butti preciso dentro un mix professionale cosi com'e'.
Mi riferisco anche ad un giro di synth , o ad un pad, con un hardware o un vst.
Magari anche semplicemente per ovviare alcuni leggeri difetti del campione , lievi differenze di volume fra le note , ecc..