Autodidatta al pianoforte, difficoltà

vivaldi32 09-10-13 16.24
Ciao, da un annetto ho iniziato a studiare il pianoforte da autodidatta dopo una sola lezione per verificare l'impostazione delle mani sulla tastiera e la posizione. Dopo qualche esercizio preso dal Pozzoli (tecnica giornaliera del pianista) e dopo aver imparato tutte le scale (maggiori, minori, minori armoniche, minori melodiche) sono passato al Beyer e ad oggi sono giunto all'esercizio 35. Ho anche imparato qualche brano facile di accompagnamento tipo Imagine, Hey Jude, The scentist usando la sinistra sulla tonica bassa dell'accordo. La mia enorme difficoltà sta nell' usare le due mani in modo indipendente, per esempio mi è impossibile suonare Lady Madonna o altri brani dove le due mani devono fare cose molto diverse. Vorrei chiedervi se ciò è normale dopo un anno di studio o se forse sto studiando in maniera sbagliata. Grazie a chi vorrà rispondermi. Ciao, Marco
mima85 09-10-13 16.32
Normalissimo, l'indipendenza delle mani la si raggiunge solo dopo montagne di esercizi. Io che strimpello da 6 anni e mezzo a volte ho ancora difficoltà con il coordinamento delle mani.

Comunque, e questo consiglio te lo daranno sicuramente anche altre persone, sarebbe opportuno prendere lezioni di pianoforte, proprio perché un maestro può correggerti e suggerirti degli esercizi e delle tecniche per migliorare le tue capacità esecutive. Insomma le lezioni sono caldamente consigliate.
gabrieleagosta 09-10-13 16.41
Non è un argomento tecnico, lo sposto in Didattica.
vivaldi32 12-10-13 14.27
ti ringrazio mima85, il problema è che non trovo un insegnante disposto a darmi solo qualche lezione, tutti, o almeno quelli che ho contattato, vogliono impormi i loro corsi di più anni...comunque vado avanti....grazie ancora ciao
am0 12-10-13 16.41
A me hanno insegnato prima l'articolazione, poi l'indipendenza delle mani e delle dita.
Scale, arpeggi e accordi, portano via almeno un annetto mettendosi d'impegno. Se sull'articolazione ritieni di essere relativamente a posto, prova con i metodi classici per acquisire velocità e indipendenza, come Czerny o Hanon.

Per quanto riguarda i brani, più che Lady Madonna ti consiglierei Invenzioni a due voci di Bach. Sono quattro note in croce semplicissime, ma per suonarle senza incricchiarmi mi ci son voluti mesi.

Inizia una frase per volta, lentissimamente, una mano per volta. Quando ciascuna singola mano è sicura, prova a unire le due "tracce". Per ultimo acceleri gradualmente fino alla velocità adeguata.

A proposito di indipendenza, ricordo l'umiliazione quando il mio maestro mi propose Fra Martino Campanaro.
Non sono MAI riuscito a suonarlo in modo decenteemo
Edited 12 Ott. 2013 18:36
vivaldi32 14-10-13 17.43
Grazie dei consigli am0 proverò questa frase di Bach, per caso hai il link se è presente su internet? Ciao marco
Michele76 14-10-13 20.41
Queste "frasi" di Bach si trovano velocemente su internet. Fai una ricerca delle "Invenzioni a due voci" e riesci a trovare probabilmente la raccolta con tutte e 15... ma (e te lo dico senza nessuna polemica) come si può anche solo pensare di mettersi a studiare le "facili" invenzioni a due voci di Bach da soli, da autodidatti... al punto in cui hai descritto di essere, non puoi studiare e per di più da solo le invenzioni di Bach... e te lo dico perché, con umiltà e pazienza sono diversi anni che comunque faccio lezioni di musica e questi che vogliono importi dei programmi di anni addirittura, forse esagerano, però non puoi nemmeno pretendere di imparare uno strumento in poche lezioni. Puoi andare lì e fare delle "domande" ma non funziona così. Ma soprattutto nelle scuole di musica ho notato ragazzi ma soprattutto persone già grandi che volevano subito "suonare" perché essendo grandi pensavano di poter ricevere qualche consiglio/"trucco" che permette di fare subito chissà cosa... ma non esiste la magia in questi campi.
Ammesso l'apporto eccezionale di un grande talento, tutto il resto è studio e impegno e quindi tempo.

Ho un allievo adultoi che con pazienza sta studiando, si sta scervellando tra teoria (musica leggera, accordi e un po' di pratica delle mani) ma nel giro di pochi mesi ha fatto dei notevoli passi da gigante. Chi non ha pazienza e crede che gli insegnanti siano lì solo per spillare i soldi perché è il loro lavoro, cammina poco, o smette perché si scoraggia, o smette perché è dura ottenere dei risultati.
Quante volte (sempre soprattutto persone non più giovanissime) ti dicono: "Certo non esser buono a suonare questa sciocchezza"... ci mettono anche della frustrazione come se suonare un'invenzione a due voci di Bach o un "pezzettino" da Anna Magdalena (per rimanere su Bach), oppure un "Mio primo Mozart" fosse una sciocchezza che tutti possono fare subito... o lo stesso per un blues o un accompagnamento da fare quando le mani non conoscono la posizione per una triade o peggio per un accordo con settima che allarga un altro pochino in più. Ci vuole un po' di pazienza. Se poi ti consigliano un insegnante e vedi che non progredisci (studiando, perché non è l'insegnante che ti fa una trasfusione di qualcosa...), cambi.
Tu devi andare appunto da un insegnante (essendoti informato che tizio, caio e sempronio sono indicati per apprendere quello che ti interessa in questo momento), spiegargli cosa vuoi fare, mostrargli ciò che già conosci e sei in grado di fare e questo ti guiderà, perché da autodidatta o con scarse o quasi nulle conoscenze (e, ripeto, non ti conosco quindi non prendere nessuna delle mie parole come un'offesa, ci mancherebbe, magari sai già un sacco di cose e hai già una certa preparazione ma io non lo so...) è impossibile poter "spiccare il volo" in qualche modo, con qualche piccola o sintetica imboccata di un insegnante, che sia il migliore della tua città o meno.
Di sicuro se hai bisogno di un aiuto, dovrai mettere in conto di andare da un insegnante, non anni e anni ma almeno 3-4 mesi per iniziare un discorso e avere un po' di tempo per affrontarlo pure. Anche la musica, non si impara dall'oggi al domani. Chi già sa suonare e anche bene o comunque chi ha già una certa pratica di anni, quando affronta un argomento nuovo, ha bisogno di qualche mese per approfondire e per far suo un concetto nuovo. Ma è normale
Edited 14 Ott. 2013 18:57
vivaldi32 18-10-13 17.19
Ciao anche a te Michele, ti ho letto e sono d'accordo con te. No, io a 40 anni non mi sogno neppure di poter suonare subito senza metterci impegno e fatica, però ti assicuro che ho contattato diversi insegnanti e tutti se ne sono fregati di quello che chiedevo io, infatti tutti mi hanno proposto il loro metodo di insegnamento. Adesso, non è che io voglia fare il saputello, comunque una conoscenza basica della musica ce l'ho. Ho iniziato a studiare chitarra a 14 anni e seppur rimanendo sempre a un livello amatoriale non ho mai abbandonato lo strumento. Per questo motivo credo di poter imparare da autodidatta magari solo con qualche lezione sulla postura e la posizione delle mani, ma ripeto, non ho trovato nessuno disposto a darmi solo qualche lezione in merito, sarò stato sfortunato???emo
Michele76 19-10-13 16.24
No non sei stato "sfortunato". Ci sta benissimo che hai trovato persone che non avevano voglia di sentire quali fossero i tuoi obiettivi e lavorare in base a questa richiesta. Però è anche vero che la conoscenza musicale che hai acquisito sulla chitarra, sul pianoforte non vale a niente, a parte il lato teorico, quindi non è che puoi andare da uno e farti "impostare" le mani a livello di posizione nuda e cruda e poi suonare... impostare le mani richiede qualche mese.
Dopo sì che potrai muoverti in un altro modo e lavorando su un altro... piano.
Ci possono essere vari metodi in base all'insegnante che trovi ma sempre di qualche mese di pratica hai bisogno (con qualcuno che ti controlli e corregga dove ce n'è bisogno). Stai parlando di un qualcosa di "meccanico" che riguarda la parte iniziale dello studio. Poi appena le mani vanno senza doverci pensare perché avranno acquisito l'impostazione di cui parli, potrai affrontare un linguaggio musicale anziché un altro e lavorare su quello che ti piace di più
quartaumentata 26-10-13 12.06
Questa situazione mi ricorda la vicenda del cognato di un mio amico che volle iniziare a suonare il piano DA ZERO a 35 anni. Niente di male o sbagliato, beninteso, ma grazie a questo ho potuto assistere ad una delle affermazioni più notevoli che abbia mai sentito.

Iniziò a perendere lezioni ma non era "entusiasmante", nel senso che i primi approcci, le cosette semplici, la fatica di coordinare i primi movimenti erano tutti passaggi forse necessari ma poco gradevoli. Insomma, scoprì, non è che si suona subito in modo divertente per sé stessi e per eventuali ascoltatori.

Fui quindi chiamato, in qualità di amico esperto, a valutare la situazione. Perché quell'insegnante si ostinava a fargli fare le cose da bambini e non lo faceva suonare subito in modo più divertente? Le "cose da bambini" erano, secondo lui, inutili per questo motivo: era adulto e quindi poteva bruciare le tappe; esiste il metodo "segreto" per suonare subito meglio, ma non si può insegnare ai bambini perché non ce la fanno mentre gli adulti lo possono reggere meglio, ma l'insegnante (per motivi oscuri) non voleva svelarglielo subito.

Inoltre lui, iniziando a 35 anni, era ben consapevole che non avrebbe mai potuto diventare un concertista, ed anche per questo, di che si preoccupava l'insegnante? inutile seguire per bene tutto l'iter educativo, tanto qui non si rischia di rovinare un talento promettente...

Insomma concluse chiedendomi se io o altri avremmo potuto dargli lezioni diverse perchè "a me serve solo qualcuno che mi insegni a fare un po' di jazz, per divertirmi e intrattenere gli amici ogni tanto".

Un atteggiamento che ho visto spesso verso lo studio della musica e mi chiedo perché si possa credere che ci siano scorciatoie per gli strumenti, mentre nessuno, spostiamoci in un campo sportivo, penserebbe di affermare una cosa così:
"che noia questa ginnastica propedeutica e prima impostazione della posizione sul trampolino: a me serve solo qualcuno che mi insegni a fare un doppio salto mortale all'indietro con avvitamento, per intrattenere gli amici quando andiamo in piscina".
Michele76 27-10-13 11.15
Hai detto benissimo e hai letto alla perfezione il significato di quelle righe ovviamente...
Queste persone "adulte-mature" non capiscono che è proprio il contrario, e cioè che certi meccanismi è molto più facile che li acquisisca in fretta un bimbo, piuttosto che un adulto. L'esempio del calciatore è altrettanto perfetto. Non vogliono "imparare": vogliono "suonare" subito... cose facili, mica diventare Art Tatum? Hanno visto che uno swing tirato senza smanaccare molto è d'effetto e vorrebbero fare giusto quello, per lasciare a bocca aperta qualche commensale, per potersi sentire apprezzati e magari un po' invidiati perché in poco tempo hanno fatto il "miracolo"... ma! Perché c'è sempre questo ma... al di là di talenti personali ecc. ecc. bravo o meno bravo, bisogna passare un po' di tempo in compagnia dello strumento, per fare un "allenamento" che al momento opportuno darà i propri frutti. Chi crede che ci siano i trucchetti, on line o dal maestro "ganzo", sono solo persone illuse e un (bel) po' ignoranti.
Voglio "avere piacere" in qualche modo da una disciplina non "affrontandola"?
Sarà dura... ti impari il pezzettino a memoria con le mani alla meglio tanto devi fare una canzoncina di qualsiasi genere si tratti, tanto per far rimanere a bocca aperta qualche commensale appunto che "non se l'aspettava" e finito lì... lo possono fare tutti (basta volerlo).

Per il resto non c'è mastercard che tenga. Il più bravo e dotato, deve chiudersi nella propria stanza davanti al proprio strumento quell'oretta al giorno, magari col cellulare spento e il pc spento, in rispetto di quello che sta facendo poi qualche "santo" provvederà a mostrare i primi frutti.

Allievi che ti vogliono "insegnare" cosa devono fare, quel minimo che "secondo loro" è sufficiente per (...), perché hanno un'idea inconsapevole di quello che vorrebbero ottenere, meritano di perdere tempo e spendere un po' di quell'invenzione chiamata 'soldi' ma che regola ormai anche pesantemente le vite di tutti noi. Gente che (parlo di esperienza personale) viene e avendo già un po' di pratica (o di altro tipo o insufficiente), dopo 2 lezioni non riesce a suonare in un certo modo una canzone e va discorrendo che non gli stai facendo fare quello che vuole, quindi gli sembra di aver perso tempo/soldi (che INVENZIONE questi soldi!) con una persona che non capisce le loro "esigenze" del "momento"
igiardinidimarzo 27-10-13 14.12
vivaldi32 ha scritto:
Grazie dei consigli am0 proverò questa frase di Bach, per caso hai il link se è presente su internet? Ciao marco


prima delle invenzioni dovresti cominciare con qualcosa di più semplice:

Duvernoy op. 176, Longo 24 preludietti, ad esempio...
mike71 24-11-13 02.23
quartaumentata ha scritto:
Fui quindi chiamato, in qualità di amico esperto, a valutare la situazione. Perché quell'insegnante si ostinava a fargli fare le cose da bambini e non lo faceva suonare subito in modo più divertente? Le "cose da bambini" erano, secondo lui, inutili per questo motivo: era adulto e quindi poteva bruciare le tappe; esiste il metodo "segreto" per suonare subito meglio, ma non si può insegnare ai bambini perché non ce la fanno mentre gli adulti lo possono reggere meglio, ma l'insegnante (per motivi oscuri) non voleva svelarglielo subito.


Purtroppo un decenne rischia di sverniciare un trentacinquenne, in quanto a velocita` di apprendimento nel pianoforte. Io sto prendendo qualche lezione ed il decenne che e` nello sloto prima di me va come un treno.
Forse anche che in quanto decenne ha molto piu` tempo libero di me, che riesce a dedicare mezz'ora al giorno al lla tastiera. Tra il lavoro, le faccende domestiche ed il resto rimane poco tempo, e per fortuna che esistono le tastiere dinamiche con uscita cuffia, per cui posso esercitarmi in pigiama prima di andare a letto.

Dall'altro lato, diventando grande io ho imparato come affrontare lo studio teorico in maniera efficiente, e probabilmente mi e` molto piu` facile capire le differenze tra temperamento pitagorico, naturale ed equabile, rispetto al decenne.

Il risultato e` che uno puo` essere portato a pensare che vi siano delle scorciatoie, che poi in realta` non ci sono.
quartaumentata 24-11-13 11.16
Certo, i fattori sono molteplici. Tempo a disposizione, "freschezza" mentale e fisica (sul secondo punto un ragazzino si mangia un quarantenne, ovvio), disposizione personale, attitudini particolari (ad esempio, c'è chi arpeggia con naturalezza quasi subito ma è legnoso nei pasaggi a mano stretta, e viceversa: ovvio che, rendendosene conto, dovrebbe insistere sul punto debole).

Tornando alla domanda che ha fatto vivaldi32: è normale dopo un anno di studio essere dove sono, riuscire a fare questo, ma non riuscire a fare quest'altro? Rispoiderei: sì e no! Più sì che no, perché un anno è proprio poco per tutti. Dipende da come è trascorso questo anno. Applicazione assidua? Saltuaria? Costante ma poco? (es: 30 min ogni giorno); costante e molto? (1 ora -1h e 1/2 ogni giorno)
Ci sarebbe molto da sapere e valutare per dare un consiglio, un'indicazione mirata. Quindi qui non abbiamo potuto fare altro se non ricordare che trucchi e scorciatoie non esistono, ovvio che poi, nel suo caso specifico, ci sarà di sicuro un aspetto (o più), su cui, insistendo, i miglioramenti arriverebbero prima e meglio (occhio! non d'incanto e subito!), solo che è difficile capire quali.
rippca 09-01-14 21.27
Leggo ora il tuo post e mi occupo del progetto midikeydrum anchio avevo lo stesso problema ma suonando la batteria con la tastiera era necessario risolvere questo problema ma come?
Se ti può essere utile ti racconto cosa faccio io per migliora la situazione.
Unisco le mani come in preghiera e tengo tutte le dita appoggiate sulle punte.
Incomincio poi a staccare ed attaccare i pollici dopo che li ho richiusi apro e chiudo gli indici, in seguito chiudo e riapro i pollici poi apro e richiudo i medi e avanti così fino al mignolo.
Dopo la sequenza parto con un obbligato degli indici. Apro e chiudi gli indici, apro e richiudo i pollici,
apro e richiudo gli indici, apro e richiudo i medi e avanti cosi fino al mignolo. poi cambio le dita in obbligato e passo ai medi e completo tutto il giro.
La vicinanza delle mani rende la cosa dal punto di vista neurale più complessa ed è per questo che si attua un miglioramento di distinzione dei due controlli mano sx e dx.
Io faccio questi esercizi ovunque mi capita e mano mano che che l'esercizio diventa regolare aumento
la velocità.emo
Bruno
pioppone 10-01-14 01.25
sto provando a fare l'esercizio che hai indicato, non credevo fosse cosi' complicato!

Grazie emo
vivaldi32 29-03-14 15.07
rileggo oggi questa conversazione e credo proprio di essere stato frainteso, io non ho mai scritto che voglio suonare da subito senza fare i dovuti esercizi ….
quartaumentata 30-03-14 13.41
Ciao Vivaldi, rileggo anch'io a distanza di tempo e effettivamente mi rendo conto di aver presupposto delle affermazioni che non avevi espresso. Resta comunque valido il punto che ogni disciplina richiede gradualità.

Da parte mia, correggendo il tiro, non posso che ripeterti quanto ho scritto nell'ultimo mio post (il terzultimo di pagina 1). Tu correttamente e coscienziosamente ti poni il problema se la tua curva di apprendimento sia normale o se stia sperimentando difficoltà che non dovresti avere e chiedi indicazioni su come procedere; ma il problema principale è che una valutazione del genere, "alla cieca" oltre che a distanza non può che ottenere risposte generiche. Già sarebbe azzardato, senza vedere e ascoltare, dare indicazioni su questioni molto specifiche (es: difficoltà nei ribattuti), figurati su aspetti generici.

E' però trascorso altro tempo. Hai completato il beyer? Si sono chiaiti degli aspetti? Sono sorti altri dubbi? Se credi prova a descriverli, un tentativo di fornire un suggerimento, con i limiti appena discussi, si può fare, alle brutte non ti servirà a niente, ma di certo non potrà peggiorare le cose.
pianomanit 29-05-14 16.35
per chi avesse bisogno mi ri-propongo come insegnante di pianoforte via skype (è comodo e si fa da casa) inoltre puoi fare quante lezioni vuoi.
Insegno da oltre 20 anni in varie scuole di musica...sopratutto pianoforte moderno e jazz, ma anche le basi di classica (a scelta)emo