@ ettore_duliman
io utilizzo sub-mixer e in-ear monitor e mi trovo molto bene, sia in live che in sala prove
faccio anche qualche coro, quindi avere un monitoring personale mi aiuta molto: io sento sempre bene quello che suono e quello che canto
Inoltre, all'incirca, ho nelle orecchie 15/20 decibel in meno della pressione sonora presente all'esterno: le orecchie mi fischiano solo quando ascolto i concerti di altre band...
per ottenere questo risultato servono 250/300 euro
come sub-mixer possiedo un behringer xenyx 1622, un po' grosso (lo tengo sotto la tastiera, a sinistra il mixer, a destra i pedali) ma mi consente un routing abbastanza personalizzabile
ad esempio, se mi capita di usare una traccia metronomo (dalle uscite B del fantom x), posso scegliere di inviarla solo all'uscita phones e non all'uscita main, così pure un eventuale segnale spia
come in-ear monitor ho gli shure se-315, ma consiglio di usare almeno se-425 che hanno più bassi
svantaggi:
- dinamica un po' piatta: per regolarmi i volumi devo lavorare in sala prove insieme al resto della band, non uso il pedale di espressione per regolazioni "al volo", ma solo per sfumare i volumi, oppure in certe parti in cui so già che è richiesto un volume più basso
nei live i miei volumi "esterni" sono affidati a chi segue il soundcheck, se mi mettessero il fader delle tastiere a zero nel mixer principale io non me ne accorgerei nemmeno, continuerei a suonare tranquillo e beato sentendomi bene senza rendermi conto del volume di ascolto del pubblico
in realtà anche con le spie la cosa non cambia molto, se uno ha 300W di spia di fronte, un ampli di chitarra a destra e un ampli di basso a sinistra, è difficile che si renda conto dei volumi così come li sente il pubblico
- isolamento: non sempre sento bene quello che fanno gli altri, quando posso mi faccio arrivare una aux dal mixer principale, oppure mi attacco un microfono panoramico da qualche parte (posso farlo grazie al routing del mixer)
nelle situazioni più scomode a volte succede che mi limito ad ascoltare la batteria e la voce principale, e poi vado ad esperienza, posso farlo perché so che nelle nostre canzoni non c'è mai improvvisazione ma hanno una struttura fissa
- tempo e fatica: cava e metti ad ogni prova, ogni live... mixer in più da trasportare, cavi in più, spazi sempre angusti, ... d'altra parte se non avessi gli in-ear avrei una spia, e forse avrei più o meno gli stessi problemi di spazio e trasporto
suono rock, magari se facessi jazz o blues (non succederà mai purtroppo perché non imparerò mai) le cose sarebbero diverse...
Occorre per forza avere un sub-mixer? Un ear-monitor più pre-ampli potrebbe essere sufficiente? (più sono leggero meglio é...). Avevo pensato di prendere un monitor da 300 Watt, ma poi devo spaccarmi la schiena per portarmelo dietro....!