Roland xv 88 : ritorno al passato?

salve gente ,vi vorrei coinvolgere in alcune mie riflessioni su tre strumenti in particolare .E cioe': roland xv 88 e sue espansioni srx e jv ,motif classic yamaha e korg m50.
Di questi tre ,quello storico mio (dal 2001) e' l'xv 88 ,ottima tastiera pesata ,suoni sempre piu' che accettabili ,grande peso da trasportare,ecc ecc, ma poi arriva nel 2011 ,con l'intenzione di rinfrescare un po' le sonorita' l'm 50 korg che con i suoi 7kg circa era diventato il mio puipillo (abbinato alla xv con funzione di prestatasti avevo un piano acustico eccellente e altri suoni tipo el pni e organs in particolare che mi soddisfacevano.Tutto questo finche' non e' arrivata,quasi per scherzo nel mio setup, una vecchia motif classic yamaha[:
dal mio pupillo korg escono suoni che sono identici a quelli del motif ,ma al confronto sembrano ascoltati come se ci fosse di mezzo un bel vetro spesso!!!!!!

mi spiego meglio:
l'm50 ,rispetto al motif, mi da' suoni cupi ,ovattati ,anche quando servirebbero chiari . Dal motif ,invece i suoni escono cristallini e brillanti!!!!PURI!!!
E non e' finita qui : gli stessi suoni brillanti e puri escono anche dalla tanto bistrattata(da me!) xv 88 !!!!

Tutto questo per chiedervi una vostra opinione su queste tre tastiere ,in particolare una critica sulla xv 88
.

È chiaro... Sia la xv che la motif erano le mmiraglie delle rispettive case, mentre la m50 solo una entry level con gli stessi campionamenti della korg m3 prima serie. Nelle ammiraglie i convertitori e la sezione effetti sono di prima scelta, metre nelle entry level i componenti sono economici, e componenti economici determinano una minore definizione del suono e qualità più bassa... Io lo continuo a sostenere, meglio vecchie ammirglie che nuove entry level..

Beh penso che un confronto equo andrebbe fatto con Korg M3, da cui M50 discende. La vera caratteristica pessima della M50 a mio parere è la meccanica della tastiera.

L'XV88 se non ricordo male equivale alla versione a tastiera dell'XV3080, ottima "summa" delle sonorità Roland che hanno segnato un'epoca.
Motif idem, ormai uno standard.

Insomma, le cosiddette "scaled-down" sono comode in quanto leggere, e tutto sommato possono servire quando non si ha voglia di spaccarsi la schiena e serve un parco suoni versatile e pronto all'uso. Ma il suono delle "ammiraglie", di qualunque periodo esse siano, è un bel po' differente.

EDIT: io e Alkemyst85 abbiamo scritto le stesse cose...vabè, la sostanza non cambia

"Entry leve"l non direi, sicuramente "scaled-down", questo si; "entry-level" era quell'altro modello...di cui non ricordo la sigla, un modello leggero come una piuma.

Comunque queste sigle in inglese mi danno un pò i nervi

L'M50 entry-level o no.... NON BUCAVA. L'ho avuta e usata in live... non mi disturbava tanto la meccanica.... anzi... ma non bucava!!!
Per quanto riguarda le "vecchie glorie"... dopo tanti tentativi di rimetterle in gioco (compro... provo e vendo come un dannato - forse come tutti i tastieristi o quasi)..... beh... escluso la mia vecchia A-90EX.... che uso solo in casa o in sala prove.. le ho abbandonate. Purtroppo le attuali "tastiere" (non entry-level), costano meno e fanno di piu'.... checché se ne dica...
Sempre.... tutto... IMHO!!!

non buca ..... e' vero
http://www.youtube.com/watch?v=81MSG-FGwpU
ascoltate e datemi ancora un giudizio (definitivo) prima di "maritare" l'm50 e ritornare all'xv con integrazione di motif

Umberto perdonami ma vuoi dare la colpa alla m50 ?!?..quel brano è suonato malissimo, le tastiere stanno spesso fuori tempo e hanno dei volumi alti rispetto al resto.

quindi se ho capito bene ,a parte l'esecuzione in diretta e i volumi non appropriati,i suoni li ritieni di spessore professionale?

Confrontare due strumenti destinati a fasce di prezzo molto diverse (anche se in tempi diversi) è sempre poco opportuno. In termini di qualità costruttiva (e quindi di resa) la differenza "deve" esserci.

Il progresso forte, nella fascia downscaled, c'è stato nella qualità del campionamento. A volte questi strumenti sono stati dotati della medesima tavola sonora dei fratelli più grandi, e io questo lo ritengo un fatto bellissimo. Su qualcosa però si doveva pagare questa concessione.

Ho visto gente spendere 100 euro di preamplificatore e migliorare fortemente le prestazioni di questi strumenti.

Detto questo in generale ti devo dire che la tua impressione è inconfutabile. Ti devo però anche dire che questo effetto un pò chiuso è molto meno presente nella korg Krome. In quel caso la resa sonora dello strumento mi è sembrata più brillante.
E secondo alcuni anche la nuova moxf ha accorciato le distanze in questo ambito.

Insomma la differenza c'è, si può curare, e sembra destinata ad essere nel futuro meno forte.

ho provato e confrontato contemporaneamente e sullo stesso impianto m50 e krome:e' sicuramente meno cupa del m 50 ,ma i piani acustici anche se piu' brillanti ,non hanno quella risonanza dal do centrale a salire dell'm 50 .
sugli acustici preferisco m 50 .
In ogni caso ,please,:-]continuate con i vostri suggerimenti e critiche ...... la decisione definitiva e' ancora lontana da prendere!

Io ne ho avuto per le mani uno per circa un mese ( m 50) .Bei suoni, belle anche le combi . Per quanto riguarda la presenza nel mix, m 50 si sapeva fare sentire bene. Lo usavo in midi, e il risultato era soddisfacente-