Era il mio maestro di armonia al conservatorio...
Mons. Domenico Bartolucci
3° piano, in fondo al corridoio, l' aula col piccolo organo meccanico a due tastiere, con la porta finestra su un balconcino. Fuori i tetti antichi di Roma.
Qualche volta gli scappava anche qualche imprecazione... colpa nostra.
Quei pomeriggi che faceva buio presto, che pioveva, quando l' accompagnavo, alleviandogli il peso delle tante borse piene di musica, tra i vicoli dal conservatorio al S. Alessio.
Le sue confidenze ci rivelavano la povertà che all' epoca della sua giovinezza e con la voglia di musica lo fecero arrivare a disegnarsi una tastiera muta per esercitare tecnica ed orecchio.
Purtroppo si apprezzano sempre dopo le belle occasioni.
Non l' ho mai fatto prima, lo faccio oggi: grazie Maestro!
3° piano, in fondo al corridoio, l' aula col piccolo organo meccanico a due tastiere, con la porta finestra su un balconcino. Fuori i tetti antichi di Roma.
Qualche volta gli scappava anche qualche imprecazione... colpa nostra.
Quei pomeriggi che faceva buio presto, che pioveva, quando l' accompagnavo, alleviandogli il peso delle tante borse piene di musica, tra i vicoli dal conservatorio al S. Alessio.
Le sue confidenze ci rivelavano la povertà che all' epoca della sua giovinezza e con la voglia di musica lo fecero arrivare a disegnarsi una tastiera muta per esercitare tecnica ed orecchio.
Purtroppo si apprezzano sempre dopo le belle occasioni.
Non l' ho mai fatto prima, lo faccio oggi: grazie Maestro!
Edited 11 Nov. 2013 19:02
