Yamaha cp30: elettromeccanico o digitale?

alkemyst85 12-11-13 17.43
Ciao ragazzi.. Stavo cazzegiando sul mercatino musicale, quando alla voce stage piano mmi compare in vendita un bestione in legno che non conoscevo: lo yamaha cp30. Quindi mi sono incuriosito, perchè essendo dei primi anni 70 non credo sia digitale a campionamento, ma non lo menzionano mai negli elettromeccanici tra i rhodes, i wurli o tra i cp 70/80. Quindi ho cercato un pò di materiale in rete, ma niente, ho trovato solo poche recensioni e anche abanali, alcune foto ma poco dettagliate. Chi lo conosce? emo
zaphod 12-11-13 17.55
nè elettromeccanico, nè digitale! Analogico!

Preso direttamente dalla brochure allegata al CP1 che illustra la storia della serie CP Yamaha:

There are also models in the CP series that don’t use strings. The CP-30,
which was released at the same time as the CP-70, was an electronic piano
with an analog oscillator. As was typical for electronic pianos, the CP-30 had
three piano tones in its presets and a harpsichord tone. While the tones of
the CP-30 sounded different from those of a piano or electric piano, it had
interesting features, such as the ability to blend two tones. This electronic
piano series progressed to the lower-priced CP-20/10 before evolving into
the CP-35/25 and then continuing to the CP-11. Historically, it could be said
that these CPs were the last of the analog electronic pianos, and perhaps now
more than ever, we should appreciate their unique flavor.
mima85 12-11-13 18.01
Da quel poco che si vede in rete mi pare si tratti di un piano a transistor, basato sullo stesso principio degli organi combo. Ce ne sono altri di pianoforti elettronici di questo tipo, per esempio l'RMI Electra Piano.

EDIT: Ecco Zaphod ha confermato.
Edited 12 Nov. 2013 17:01
alkemyst85 12-11-13 18.02
Chissà che polifonia avrà allora..emo
mima85 12-11-13 18.03
Di solito strumenti di questo tipo hanno polifonia totale.
alkemyst85 12-11-13 19.42
Tipo strings machine con inviluppi customizzati per suoni percussivi?
pasromano 12-11-13 20.40
mooolto interessante..... Non pensavo ci fosse questo tipo di genrrazione di suono di piano!!
mima85 12-11-13 20.41
alkemyst85 ha scritto:
Tipo strings machine con inviluppi customizzati per suoni percussivi?


Si, o tipo organi combo con gli inviluppi. In sostanza si ha un banco di 12 oscillatori (1 per nota) che producono i segnali per le note dell'ultima ottava della tastiera, e quelle inferiori vengono alimentate da una catena di divisori che derivano e dimezzano la frequenza di ogni oscillatore, per ricavare le note delle rispettive ottave. Il tutto alimenta la tastiera su tutta la lunghezza, e dopo ogni tasto è posto un generatore d'inviluppo che da alla rispettiva nota il profilo di volume voluto (pianoforte o altro).
pasromano 12-11-13 20.47
suono interessante.. Sembra un po' un piano fm sintetizzato...
alkemyst85 12-11-13 20.56
Figata.. Vorrei provarlo, ma sai se era dotato anche di interfaccia midi?
alkemyst85 12-11-13 20.58
...comunque Mima ci avevi gia parlato di questo tipo di generazione sonora, riferita agli organi combo tipo gibson o vox.. Non sapevo che ci avessero fatto anche pianofortiemo
Edited 12 Nov. 2013 19:59
mima85 12-11-13 21.51
alkemyst85 ha scritto:
...comunque Mima ci avevi gia parlato di questo tipo di generazione sonora, riferita agli organi combo tipo gibson o vox.. Non sapevo che ci avessero fatto anche pianofortiemo


Eh si, ai tempi la tecnologia era quella, perlomeno per questa categoria di strumenti (che ricordiamoci dovevano pure costare possibilmente poco, o comunque non cifre esagerate). Infatti come già detto prima l'RMI Electra Piano è un altro esempio di strumento costruito secondo questa architettura.

Anche le classiche string machines anni '70 (le solite Solina e compagnia) erano costruite secondo questo principio. Ed infatti se guardi tutti questi strumenti (organi combo, pianoforti a transistor, string machines) avevano la polifonia completa, proprio perché l'architettura alla base era la medesima per tutti.

Perfino l'oggi venerato Polymoog aveva questa architettura, anche se gli oscillatori erano più complessi per via delle diverse forme d'onda, della presenza della PWM, ecc... Ma ogni voce aveva il suo set di oscillatore/divisore -> inviluppo -> filtro, il tutto moltiplicato per i 71 tasti dello strumento. Infatti il Polymoog è l'incubo di tutti i manutentori di strumenti musicali elettronici, per via dell'ingente quantità di materiale e cavi presente sotto il suo coperchio. E di schede ce ne sono diversi strati.
Edited 12 Nov. 2013 20:57
doremi58 13-11-13 10.06
@ alkemyst85
Figata.. Vorrei provarlo, ma sai se era dotato anche di interfaccia midi?
ce l'avevo nell'82, il midi non c'era ancora