K2600: Info....sui sysex
Ciao a tutti gli amici del forum. Ho una domanda che sicuramente mi farà linciare dalla maggior parte dei senior e degli utenti più esperti, data la banalità.
E' solo da poco (pur suonando tastiere da oltre 20 anni!) che mi sto "dilettando" con le connessioni midi.
Cosa sono, o meglio come utilizzo i sysex tra un expander ed una tastiera/master?
Vi spiego...ho recentemente acquistato un kurzweil Artis e possiedo ancora il mio vecchio K2600R. Li ho collegati in midi e a parte il fatto che tramite program change dall'Artis mi seleziona i presets sul K2600 solo fino al 200 (quelli da 201 in su non me li fa selezionare!) Ho notato che entrambe hanno la possibilità di selezionare il canale sysex. Cosa ci faccio selezionando lo stesso canale? Quali vantaggi e/o utilizzo posso fare scambiando i messaggi sysex tra queste 2 che tre l'altro sono dello stesso costruttore?
Grazie a chi avrà la pazienza di rispondermi
E' solo da poco (pur suonando tastiere da oltre 20 anni!) che mi sto "dilettando" con le connessioni midi.
Cosa sono, o meglio come utilizzo i sysex tra un expander ed una tastiera/master?
Vi spiego...ho recentemente acquistato un kurzweil Artis e possiedo ancora il mio vecchio K2600R. Li ho collegati in midi e a parte il fatto che tramite program change dall'Artis mi seleziona i presets sul K2600 solo fino al 200 (quelli da 201 in su non me li fa selezionare!) Ho notato che entrambe hanno la possibilità di selezionare il canale sysex. Cosa ci faccio selezionando lo stesso canale? Quali vantaggi e/o utilizzo posso fare scambiando i messaggi sysex tra queste 2 che tre l'altro sono dello stesso costruttore?
Grazie a chi avrà la pazienza di rispondermi
giusprenc 19-11-13 11.20
Ciao;
se non lo hai gia' fatto, puoi leggere qualcosa in giro, giusto per avere un'idea di massima. Ad esempio:
Sysex1
Sysex2
In generale, i messaggi sysex servono per comunicare alla tastiera operazioni specifiche per quella tastiera, che non sono effettuabili con gli standard PC e CC (e quindi lo stesso messaggio sysex non funziona su dispositivi diversi). Inoltre, non tutte le tastiere master sono "abilitate" all'invio di messaggi sysex (cosa che invece si fa bene da computer, con vari software anche gratuiti).
Comunque il discorso e' ampio, ed e' uno degli aspetti piu' complicato del MIDI, non tanto per la comprensione del suo funzionamento, quanto per il suo utilizzo. In genere, i sysex sono utilizzati per i dump del contenuto di una tastiera, o sono utilizzati dagli editor software per comunicare con la tastiera. E' infatti molto raro per l'utilizzatore standard di una tastiera mettersi li' a scrivere un messaggio sysex per far fare qualcosa alla tastiera; io, ad esempio, l'unica volta che ho "scritto" un messaggio sysex, e' stato per far cambiare via MIDI alla mia Yamaha MOX modalita' operativa (da VOICE a PERFORMANCE), e il messaggio SYSEX l'ho copiato dal sito della Yamaha
Ciao,
G.
se non lo hai gia' fatto, puoi leggere qualcosa in giro, giusto per avere un'idea di massima. Ad esempio:
Sysex1
Sysex2
In generale, i messaggi sysex servono per comunicare alla tastiera operazioni specifiche per quella tastiera, che non sono effettuabili con gli standard PC e CC (e quindi lo stesso messaggio sysex non funziona su dispositivi diversi). Inoltre, non tutte le tastiere master sono "abilitate" all'invio di messaggi sysex (cosa che invece si fa bene da computer, con vari software anche gratuiti).
Comunque il discorso e' ampio, ed e' uno degli aspetti piu' complicato del MIDI, non tanto per la comprensione del suo funzionamento, quanto per il suo utilizzo. In genere, i sysex sono utilizzati per i dump del contenuto di una tastiera, o sono utilizzati dagli editor software per comunicare con la tastiera. E' infatti molto raro per l'utilizzatore standard di una tastiera mettersi li' a scrivere un messaggio sysex per far fare qualcosa alla tastiera; io, ad esempio, l'unica volta che ho "scritto" un messaggio sysex, e' stato per far cambiare via MIDI alla mia Yamaha MOX modalita' operativa (da VOICE a PERFORMANCE), e il messaggio SYSEX l'ho copiato dal sito della Yamaha
Ciao,
G.
Edited 19 Nov. 2013 10:25
Vado subito a controllare i 2 link....grazie per la risposta.
Un'ultima cosa...ma sia la tastiera che l'expander devono utilizzare lo stesso chan sysex? Oppure devo selezionare ad esempio 0 sull'artis e 1 sul K2600?
Un'ultima cosa...ma sia la tastiera che l'expander devono utilizzare lo stesso chan sysex? Oppure devo selezionare ad esempio 0 sull'artis e 1 sul K2600?
giusprenc 19-11-13 11.29
Ciao;
quando lavori con i sysex in genere il canale midi non viene utilizzato. Cioe', la modalita' "sysex" e' una modalita' operativa speciale, e funziona indipendentemente dal canale MIDI. Tu forse ti stai riferendo all'ID sysex (o Device ID, che e' diverso dal canale MIDI): quello si, deve essere lo stesso.
Ciao,
G.
quando lavori con i sysex in genere il canale midi non viene utilizzato. Cioe', la modalita' "sysex" e' una modalita' operativa speciale, e funziona indipendentemente dal canale MIDI. Tu forse ti stai riferendo all'ID sysex (o Device ID, che e' diverso dal canale MIDI): quello si, deve essere lo stesso.
Ciao,
G.
Edited 19 Nov. 2013 10:34
Bella domanda...premesso che i gusti sono soggettivi soprattutto quando si tratta di stage piano, ti posso dire che è un buon compromesso a livello di prezzo/qualità. I suoni sono brillanti e soprattutto il nuovo campione German Piano non ha nulla a che vedere con le precedenti serie SP. Sui 256 suoni interni oltre ai multi, circa il 30% sono "porcherie", ovviamente mi riferisco sempre a quelli che sono i miei gusti. ottimi gli EP e gli orchestrali. Le chitarre, soprattutto le classiche rientrano in quel 30% di cui sopra.
Il materiale con il quale è costruito è ottimo. Robusto e resistente. L'unica cosa che non mi piace è la tastiera. Monta una Fatar TP100 la cui pesatura non mi piace. La trovo troppo "dura" non ha la morbidezza dell'RD700 (che ho posseduto fino a qualche mese fa) o della stessa tastiera montata sul PC3K8, però molti di voi potranno dirmi che uno stage piano deve necessariamente montare una tastiera simile.....
Il materiale con il quale è costruito è ottimo. Robusto e resistente. L'unica cosa che non mi piace è la tastiera. Monta una Fatar TP100 la cui pesatura non mi piace. La trovo troppo "dura" non ha la morbidezza dell'RD700 (che ho posseduto fino a qualche mese fa) o della stessa tastiera montata sul PC3K8, però molti di voi potranno dirmi che uno stage piano deve necessariamente montare una tastiera simile.....
andreakappa 19-11-13 12.05
dieguzzo ha scritto:
o della stessa tastiera montata sul PC3K8
o della stessa tastiera montata sul PC3K8
Ocio che non è la stessa, il PC3 monta la Fatar TP40, Artis come SP monta la TP100.
Sinceramente la TP100 (provandola sull'SP4-8) l'ho trovata un po' troppo, più che dura, scattosa
FINE OT scusatemi.
Si lo so...con "stessa tastiera" non intendevo uguale...quella del Pc3k8 è più "morbida" forse perchè essendo una workstation deve avere la cosiddetta synth action
Ultima domanda....ma il sysex ID deve essere selezionato con 2 numeri di versi in ogni unità? Oppure è lo stesso se seleziono ad esempio ID0 su entrambe le macchine?
anonimo 19-11-13 13.13
I messaggi sysex sono il cuore del protocollo midi, ed e' il linguaggio che parlano ed ascoltano le tastiere (o expanders ecc) quando sono collegate via midi, e pilotate (suonate) da noi.
Mentre suoniamo strumenti midi collegati tra loro, non ci accorgiamo di quanti messaggi viaggiano nei cavi, in formato digitale.
Per capire cosa accade mentre suoniamo, basta caricare su un computer collegato via midi al nostro set di strumenti, un editor di sistema esclusivo, che ci faccia vedere in tempo reale cosa si dicono le nostre tastiere.
Se si fa questo, ci si accorge che ogni volta che premiamo un tasto, vengono trasmesse diverse informazioni (quale tasto, con quale velocita', quando lo rilasciamo ecc.).
Questo vale per tutti gli altri controlli delle tastiere : pedali, bender, tasti di cambio programma ecc.
Vale anche per i parametri interni del sintetizzatore (filtri, inviluppi ecc).
Quindi via midi, oltre poter suonare uno strumento remoto (expander) si puo' cambiare programma, regolarne il volume (sempre in remoto), ma anche programmare i timbri del synth in questione, o trasmettere e ricevere preset o banchi di suoni (sysex dump).
Ovviamente i vari strumenti hanno conformazioni diverse (diversi timbri, spesso alloggiati in diverse locazioni di memorie ecc, diversi numeri di banchi ecc).
Questo comporta che per controllare in remoto i diversi sintetizzatori, nel protocollo midi la prima informazione che viene trasmessa e' l'identificazione della casa (es. Roland) seguita dal modello (esempio D50), ma tutto cio' avviene in codici esadecimali (numeri che vanno da 00 a FF).
Ad esempio una stringa tipica del D50 potrebbe essere F0 41 00 14 12 00 01 4D xx z4 F7 , ed in questa stringa sono contenute le informazioni della marca (roland) modello (d50) e dei comandi midi a seguire.
Se suoni un intero brano visualizzando gli eventi midi, vedrai scorrere tutta la serie di dati, stringhe ecc in esadecimale, corrispondenti alle operazioni che fai.
Molti sequencer (o editor, o software midi in genere) pero' ci semplificano la vita, ed anziche' costringerci ad inserire complicati codici esadecimali, ci offrono schermate dove possiamo inserire manualmente i controlli che vogliamo mandare allo strumento remoto, e provvedono a trasformarlo loro in codice esadecimale.
Ad esempio, anziche' scrivere "F0 41 00 ecc" per cambiare il volume di uno strumento, il software ci chiede un parametro (che ha un valore da 0 a 127) ed un valore da inserire (sempre da 0 a 127) con un range di 128 valori che poi sono i bit disponibili nel protocollo midi.
Cosi' il parametro midi del volume si chiamera' 7, e consentira' una regolazione dal valore 0 al valore 127, il parametro "pan" (panpottaggio) si chiamera' 10 e al valore 0 spostera' il pan tutto a destra, al valore 127 tutto a sinistra e a 64 sara' piu' o meno al centro.
Poi c'e' il parametro pr.chnge, che inizialmente aveva valore da 0 a 127 consentendo una selezione di soli 128 timbri (all'epoca del DX7 erano tanti !).
Con l'avvento dei synth attuali, si e' reso necessario inserire anche i parametri che consentono di selezionare i banchi oltre che i singoli timbri...
Mentre suoniamo strumenti midi collegati tra loro, non ci accorgiamo di quanti messaggi viaggiano nei cavi, in formato digitale.
Per capire cosa accade mentre suoniamo, basta caricare su un computer collegato via midi al nostro set di strumenti, un editor di sistema esclusivo, che ci faccia vedere in tempo reale cosa si dicono le nostre tastiere.
Se si fa questo, ci si accorge che ogni volta che premiamo un tasto, vengono trasmesse diverse informazioni (quale tasto, con quale velocita', quando lo rilasciamo ecc.).
Questo vale per tutti gli altri controlli delle tastiere : pedali, bender, tasti di cambio programma ecc.
Vale anche per i parametri interni del sintetizzatore (filtri, inviluppi ecc).
Quindi via midi, oltre poter suonare uno strumento remoto (expander) si puo' cambiare programma, regolarne il volume (sempre in remoto), ma anche programmare i timbri del synth in questione, o trasmettere e ricevere preset o banchi di suoni (sysex dump).
Ovviamente i vari strumenti hanno conformazioni diverse (diversi timbri, spesso alloggiati in diverse locazioni di memorie ecc, diversi numeri di banchi ecc).
Questo comporta che per controllare in remoto i diversi sintetizzatori, nel protocollo midi la prima informazione che viene trasmessa e' l'identificazione della casa (es. Roland) seguita dal modello (esempio D50), ma tutto cio' avviene in codici esadecimali (numeri che vanno da 00 a FF).
Ad esempio una stringa tipica del D50 potrebbe essere F0 41 00 14 12 00 01 4D xx z4 F7 , ed in questa stringa sono contenute le informazioni della marca (roland) modello (d50) e dei comandi midi a seguire.
Se suoni un intero brano visualizzando gli eventi midi, vedrai scorrere tutta la serie di dati, stringhe ecc in esadecimale, corrispondenti alle operazioni che fai.
Molti sequencer (o editor, o software midi in genere) pero' ci semplificano la vita, ed anziche' costringerci ad inserire complicati codici esadecimali, ci offrono schermate dove possiamo inserire manualmente i controlli che vogliamo mandare allo strumento remoto, e provvedono a trasformarlo loro in codice esadecimale.
Ad esempio, anziche' scrivere "F0 41 00 ecc" per cambiare il volume di uno strumento, il software ci chiede un parametro (che ha un valore da 0 a 127) ed un valore da inserire (sempre da 0 a 127) con un range di 128 valori che poi sono i bit disponibili nel protocollo midi.
Cosi' il parametro midi del volume si chiamera' 7, e consentira' una regolazione dal valore 0 al valore 127, il parametro "pan" (panpottaggio) si chiamera' 10 e al valore 0 spostera' il pan tutto a destra, al valore 127 tutto a sinistra e a 64 sara' piu' o meno al centro.
Poi c'e' il parametro pr.chnge, che inizialmente aveva valore da 0 a 127 consentendo una selezione di soli 128 timbri (all'epoca del DX7 erano tanti !).
Con l'avvento dei synth attuali, si e' reso necessario inserire anche i parametri che consentono di selezionare i banchi oltre che i singoli timbri...
pask976 19-11-13 15.50
dieguzzo ha scritto:
Quali vantaggi e/o utilizzo posso fare scambiando i messaggi sysex tra queste 2 che tre l'altro sono dello stesso costruttore?
Quali vantaggi e/o utilizzo posso fare scambiando i messaggi sysex tra queste 2 che tre l'altro sono dello stesso costruttore?
un'esempio veloce veloce: se in modalità MULTI (la maggior parte di tastiere ce l'ha) assegni lo stesso canale midi a più voci (piano+pad+bells -> midi CH3 ) se sul tuo controller assegni un CC07 (volume) sul canale MIDI 03, questi modifica TUTTE le voice appartenenti al CH3...con il SysEx controlli QUEL determinato volume indipendentemente dal canale midi assegnato.
Adesso immagina, puoi...
ciao
PS: interessante il link di giusprenc, esaustivo roby
Edited 19 Nov. 2013 14:51
Rispondo a questa discussione per non aprire inutili doppioni o simili...
Io sto cercando di controllare tramite sysex alcuni parametri della mia yamaha MO6, in particolare i parametri di alcuni effetti (ad esempio LFO depth del Chorus).
Allora, tramite le tabelle midi del manuale, sono riuscito a trovare i sysex per selezionare i vari effetti. Ma non ho trovato notizie su quali sysex usare per i parametri più specifici dei singoli effetti...
Domanda, come faccio a trovarli? C'è qualche modo per estrapolarli?
Io sto cercando di controllare tramite sysex alcuni parametri della mia yamaha MO6, in particolare i parametri di alcuni effetti (ad esempio LFO depth del Chorus).
Allora, tramite le tabelle midi del manuale, sono riuscito a trovare i sysex per selezionare i vari effetti. Ma non ho trovato notizie su quali sysex usare per i parametri più specifici dei singoli effetti...
Domanda, come faccio a trovarli? C'è qualche modo per estrapolarli?
@ proemio
Rispondo a questa discussione per non aprire inutili doppioni o simili...
Io sto cercando di controllare tramite sysex alcuni parametri della mia yamaha MO6, in particolare i parametri di alcuni effetti (ad esempio LFO depth del Chorus).
Allora, tramite le tabelle midi del manuale, sono riuscito a trovare i sysex per selezionare i vari effetti. Ma non ho trovato notizie su quali sysex usare per i parametri più specifici dei singoli effetti...
Domanda, come faccio a trovarli? C'è qualche modo per estrapolarli?
Ti ho risposto in privato... se sei tu che mi hai scritto... Rispondo a questa discussione per non aprire inutili doppioni o simili...
Io sto cercando di controllare tramite sysex alcuni parametri della mia yamaha MO6, in particolare i parametri di alcuni effetti (ad esempio LFO depth del Chorus).
Allora, tramite le tabelle midi del manuale, sono riuscito a trovare i sysex per selezionare i vari effetti. Ma non ho trovato notizie su quali sysex usare per i parametri più specifici dei singoli effetti...
Domanda, come faccio a trovarli? C'è qualche modo per estrapolarli?