Come mai questi bosendorfer costano così poco?

ciao a tutti.
ho fatto una ricerca su MM e mi sono usciti questi (pochi) risultati per un piano Bosendorfer. com'è possibile che delle mezze code di marca così blasonata costino così poco? illuminatemi esperti di pianoforti (anche se studio su un verticale sono della pianolai anonimi )
LINK

perchè farli mettere a posto costa quanto comprarne uno nuovo.

perchè? perchè bosendorfer è una marchetta e non vale un cazzo.....e perchè questi del link sono più anziani del mio trisavolo....

si può discutere sulla produzione attuale, come per steinway, che da qualche anno a questa parte non vale decisamente il marchio che porta, ma l'imperial grand della bosendorfer assieme al fazioli sapevo fosse uno dei più rinomati pianoforti al mondo.

ma neanche per idea....non so chi racconta ste castronate, ma lo steinway è stato ed è IL modello da seguire per tutti i pianoforti e vale anche oggi....non ci sono pianoforti che possono star dietro ad uno steinway, nè per i legni usati, nè per i materiali usati, nè per il suono che ne esce fuori.


per quanto riguarda fazioli, io me ne frego se fazioli abbia accordi col teatro ariston di sanremo per far comparire i suoi modelli, o accordi con rai 2 o se lo suona bollani a rai 3.....al pari dell'imperial, non lo vedono manco da vicino uno steinway....


se vuoi ottimi pianoforti senza svenarti cerca schimmel e petrof e yamaha....il resto è noia.

Daccordissimo

Idem.

Ho avuto un Bosendorfer in affitto per diverso tempo quando avevo una sala "seria" quì a Roma.
Era proprio un 1/2 coda dei primi del '900 ed ottimamente restaurato da Alfonsi.

Ci registrai due volte (con Enrico Pieranunzi e Giovanna Marini) proprio perché serviva "quel suono" e il resto del tempo lo usavo io...
Comunque un pianoforte non è un violino che col tempo può migliorare, anzi, ed anche a rifare la meccanica perfettamente c' è sempre qualcosa che non va ed in generale il Bosendorfer (anche nuovo) ha sempre un suono "antico", nasale, che per il mio gusto non ha niente a che vedere con gli Steinway, più precisi, versatili, moderni e adatti a tutto.

Ho suonato anche l' Imperial ma l' ho trovato lo stesso molto a senso unico, poco plasmabile e con un volume incontrollabile.
Sarà perché sono cresciuto con gli Steinway del conservatorio ma questi mi hanno sempre soddisfatto al massimo.

Qualsiasi pianoforte con più di 50 anni sulle spalle decade economicamente e qualitativamente e neanche un ottimo restauro lo potrà portare alla perfezione del nuovo a meno che non si trovi la stessa meccanica appena uscita di fabbrica, ma, non so perché, si avrà sempre quel tipo di suono "antico" e questo succede anche con gli Steinway d' annata.

l'ho suonato pure io un bosendorfer a 97 tasti, così come ho suonato bechstein, ma anche stainway a coda mezzacoda e verticali, yamaha, kawai, petrof, schimmel, steimberg, schulze&pollman, maeari.....ho girato tanto dopo il diploma per qualche concertino che mi avesse dato punteggio, poi ho mollato tutto.

insomma, ribadisco che a me bosendorfer non piace, così come non mi piace bechstein....l'ho detto prima; petrof, schimmel e yamaha sono quelli con cui mi sono trovato meglio, oltre all'inarrivabile steinway che per me è il massimo che si può trovare sul mercato, nonchè possederlo e suonarlo ogni giorno.



ps....ho sentito ottime cose di Boston e Essex, entrambi progettati da steinway....ma non ho mai provato nè l'uno nè l'altro.

jacus, ne hai nominati tanti... ma un Fazioli mai?

Costano poco i primi perchè sono vecchissimi . . . già se vedi quello del 1975 (che ha già 40 anni sulle spalle) ti chiedono 30.000€ . . . che è una cifra secondo me esagerata per uno strumento così vecchio.
Mai provato Bosendorfer ma credo che gli Steinway restino comunque degli strumenti superiori, ovviamente a parità di "valore".
Per rispondere ad uno degli ultimi post . . . ho provato sia Boston che Essex . . . gli Essex non li comprerei, alla fine è roba di produzione cinese con l'incentivo della produzione su brevetti (quali?!) Steinway.
I Boston invece non sono male però se devo essere sincero, visto che un 1/2 coda viene venduto a prezzi ben oltre i 20.000€, continuo di gran lunga a preferire i "classici" Yamaha e Kawai.
Alla fine credo che la Steinway abbia avuto bisogno di avere delle linee commerciali attraverso le quali vendere più strumenti e quindi si sono "inventati" queste due marche che producono strumenti utilizzando dei brevetti Steinway.
Ma la qualità (soprattutto per Essex) è ovviamente mooooooolto lontana da quella di un vero Steinway!

buono a sapersi.

La cristallinità dei suoni acuti di steinway è inarrivabile... Ma io adoro i suoni ovattati dei kawai.. Sono gusti personali, ma odio il suono yamaha.

Ciao SimonKeyb,

Dopo aver letto tante castronate e inesattezze, ti rispondo :

Quei pianoforti montano meccaniche viennesi senza il doppio scappamento.

Questo è il motivo di quel prezzo. Anzi si trovano anche a meno in giro (Svizzera e Germania in primis) proprio perché oggi come oggi non hanno più mercato.

La meccanica Viennese è stata adottata da Bosendorfer fino alla fine del 1910 circa, poi abbandonata in favore della più veloce e versatile meccanica a doppio scappamento.

Oggi come oggi usare meccaniche Viennesi per musica 'moderna' è molto difficile proprio per la tipologia di meccanica ben di più lenta e meno versatile delle meccaniche odierne, senza contare il fatto che le meccaniche viennesi concedono molto meno spazio ad errori esecutivi.

Per quanto riguarda Bosensorfer ti posso garantire che ci sono strumenti 'antichi' che suonano anche meglio di quelli nuovi. Per rimanere in casa Bosendorfer io ho un verticale del 1929 (il 130) che ha una voce assolutamente superiore all'attuale modello verticale che ho recentemente provato a Vienna presso il salone Bosendorfer.

Quindi molto dipende anche dallo stato dello strumento e non necessariamente uno strumento vecchio è peggio di uno nuovo, va valutato assieme ad un buon restauratore (che valuterà lo stato della tavola armonica, delle caviglie, del somiere, delle corde etc etc).

A disposizione

Un saluto

Paolo