Sono un ex batterista classico ma in un incidente automobilistico avuto nel 1990 ho rischiato di perdere l’uso degli arti inferiori e, di conseguenza, impossibilità di continuare a suonare la batteria classica.
Questa circostanza mi ha portato ad fare una riflessione: come avrei fatto a suonare questo strumento se avessi perso l’uso degli arti inferiori? A questa domanda ho risposto con un progetto per la realizzazione di uno strumento alternativo .
Lo sviluppo del progetto è durato 23 anni per l'assenza di strumenti sonori disponibili sul mercato-
E' stato necessario aspettare che la tecnologia migliorasse per rendere questo nuovo strumento competitivo in termini sonori ed esecutivi rispetto alla batteria tradizionale.
All'inizio veniva usato un modulo alesis D4 che allora vantava di essere uno dei migliori sul mercato ma era nato come modulo per batteria triggherate ed i suoni non erano male per quei tempi.
Poi fu usato il modulo td 10 della roland che permetteva di rimapparre i suoni in funzione dei tasti, anche questo però aveva un problema con la mappatura del charleston per quanto la posizione di chiuso e aperto.
Intanto però si riusciva ad avere un buon risultato anche se non definitivo rispetto alla alesis d4.
Passaggio successivo Pa 800 korg una tastiera che permetteva di di avere suoni di batteria organizzati in layer per ogni per ogni nota e la possibilita di assegnazione delle funzioni charleston più flessibile.
Poi è giunto il momento di superior 2 che grazie alla sua gestione midi a permesso di organizare tutto secondo quanto era necessario per avere il controllo totale dei campioni.
E' da considerare che con superior2 è stato fatto un vero salto di qualità anche dal punto di vista sonoro che a mio giudizio dopo anni di esperienza su questo progetto è attualemnte il migliore vst disponibile sul mercato.
Oggi è lo strumento abbinato al midikeydrum ma in futuro le cose potrebbero anche cambiare.
Sottolineo che con superior2 è possibile utilizzare il mute dei piatti o di qualunque componente della batteria usando la funzione aftertouch della tastiera.
Le tastiere
Un'altro argomento interessante sono state le tastiere utilizzate. La prima è stata una fatar 61 che non aveva niente di particolare se non il controllo della dinamica ma aveva una curva di inviluppo della velocità piuttosto scarsa ed era abbastanza difficile controllare la dinamica come nella batteria tradizionale.
Poi sono passato alla mk88 elka pesata 32 canali midi, bellissima tastiera ma tasti troppo pesati e i 32 esimi era difficile eseguirli.
Pa 800 ha 3 curve di dinamica e quindi reagisce molto bene alla dinamica dei campioni ma troppo leggera ed anche in questo caso la dinamica non risultava perfetta nelle varie situazioni.
Axion pro M-Audio semi pesata con curve di dinamica. Questa è la tastiera utilizzata ora e devo dire che si incomincia a ragionare e si sentono le differenze sonore rispetto alla pa 800 con cui ho eseguito i video presenti in rete.
La tastiere sono le mie bacchette e non è detto che quanto descritto sia valido per tutti. Così come nella tecnica pianistica vi sono delle preferenze tra pesate e non anche in questo caso la scelta è puramente soggettiva.
Una nota interessante è quella che comunque durante l'esecuzioni dei brani è stata scongiurata la possibilità che le bacchette tradizionali del batterista possano scappare dalle mani.
Bruno
Edited 5 Gen. 2014 11:19