Passaggio da yamaha p90 a kawai vpc1

Ciao a tutti,
come nel titolo della discussione, ho appena acquistato il controller Kawai VPC1 e devo dire che risponde assolutamente alle aspettative, restituendo una gradevole sensazione che si avvicina molto alla tastiera del pianoforte.
Avendo suonato anni sulla P90 (ma anche su un verticale shultze pollmann) devo dire che sento gli avambracci un poco affaticati e indolenziti come i polpastrelli.
Secondo voi è normale? devo pazientare o preoccuparmi?
Devo inoltre dire che la risposta dinamica del VPC1 rispetto al P90 è impressionante. Utilizzando gli stessi virtual piano, sembra addirittura un'altro software!
Ho pero' la strana sensazione di sentirmi un po' "legato" suonando il VPC1, sento come una sorta di "freno", mentre sul P90 ho una sensazione di maggior libertà e sicurezza per esempio negli accordi di accompagnamento durante l'improvvisazione. Sull'acustico shulze pollmann non mi sento cosi "vincolato"
Che ne dite? anche in questo caso c'è bisogno di un periodo di adattamento?
Grazie in anticipo per i gentili commenti che vorrete postare
mahavisnu

Ho avuto pure io la stessa sensazione suonando un CA63 di un amico...é normale, suonalo e i tuoi muscoli si abitueranno.

Curiositá, quanto l'hai pagato?

grazie, mi sento rassicurato.
mi rendo conto che siamo su un piano decisamente superiore rispetto al P90, ma mi accorgo anche quanto conti l'abitudine ... speriamo bene, altrimenti tra un po' ci sara' un VPC1 in vendita ...

cmq penso di aver fatto un buon affare, l'ho pagata 1070 euro

Ottimo prezzo

buon giorno,
provo a sollecitare altri commenti e approfitto nell'integrare:
uso la vpc1 collegata ad un MacBook pro, ram 6 giga e disco SSD collegato
ad una scheda audio lexicon alpha
suono in genere piano solo (o su basi di standards) con soft Galaxi vintage D
mi chiedevo se una scheda di qualita superiore possa incidere positivamente sul suono finale
qualcuno puo' illuminarmi?
grazie

Mi pare tu sia carrozzato bene, potresti provare uno steinway della synthogy

Grazie, conosco synthogy avendo l'Ivory II Italian, ma lo trovo un po troppo squillante, chiaro. almeno secondo i miei gusti e la mia strumentazione. Lo steinway amerirican come potrebbe essere descritto rispetto al vintage D galaxy?

suonando con il vintage D ho una fastidiosa sensazione di latenza
le impostazioni sono a 96 samples e overall a 4.2 ms
c'è modo di migliorare questi valori? (a 64 samples frigge)
ripeto, una migliore scheda audio mi aiuterebbe
Grazie ancora

come spiegato da barbetta più volte qui sul forum la scheda audio c'entra poco con la latenza, il problema è nel processore, io ho un portatile windows con un core i3 (quindi nulla di esaltante) impostazione a 64 s. nessun problema con galaxy vintage d.


lo S. american della synthogy è la risposta al galaxy vintage d, dalle caratteristiche tecniche sembrerebbe più dettagliato.

ho capito, dovro' rassegnarmi ad rinnovare il mac, o passare a un piu' economico PC ... vedremo
grazie provero' anche il sinthogy

hai provato ad usare la scheda audio interna del computer? anche con quella hai problemi a 64s ?

per windows ci sono gli asio4all che sono degli ottimi driver, non conosco mac ma potresti cercare una cosa simile

porca miseria! grazie super!!!!
con la scheda interna arriva tranquillamente a 64, solo un lieve fruscio di fondo

scusa
ma non avevi detto prima che la scheda audio non c'entra con la latenza?

cmq grazie infinite, la differenza sul tocco si sente, resta solo questo fruscio, che non è un dramma, ma se si potesse fare sparire sarebbe meglio
il driver che io uso si chiama Core Audio

probabilmente c'è un problema con i driver della tua scheda esterna

ok, grazie ancora
ci lavorero' su e ti faro sapere qui
sei stato preziosissimo

buona serata

ciao...anchio uso vpc1, penso sia la miglior tastiera simil-piano in circolazione, però è molto migliorabile. Le dimensioni dei tasti e la loro distanza è notevole quindi capisco l' esigenza di adattarsi, da qui nasce la stanchenza degli avanbracci, inoltre l' affondo del tasto andrebbe regolato un pò più in alto. Un' altra cosa importante è lo scatto di ritorno del tasto, che dovrebbe essere molto più veloce. Il pseudo doppio scappamento è quasi del tutto ininfluente. Detti i difetti vanno riconosciuti i pregi. Assomiglia più di ogni altra tastiera ad un pianoforte. Io la trovo anche più pesante del mio Bechstein, che morbido non è. Tutto sommato un ottimo acquisto (soprattutto per studiare in cuffia e non rompere i coglioni a nessuno), considerato anche il prezzo...