Decisione troppo importante?

Ciao a tutti musicisti!
Sono nuovo, non so se è la sezione giusta...
espongo il mio problema:
Suono piano classico al conservatorio da 5 anni. Sono al 6° anno pre-accademico.
Sono indeciso se quest'anno lasciare o meno, si avete capito bene!
Il mio problema è la molta, troppa ansia sia durante la settimana ma soprattutto prima e durante la lezione. Sudo molto... le mani soprattutto (senza aver ancora iniziato a suonare).
Il mio prof è piuttosto severo, ma più che altro ha un carattere molto freddo e non ti invoglia per niente. Inoltre quando frequento le lezioni non sono chissà quanto felice! Anzi...se mi chiamasse il professore per rimandare la lezione io farei salti di gioia. E il bello è che tutto ciò io lo sto capendo ora. dopo 5 anni, ho capito che sono libero e non mi devo rovinare l'adolescenza per un pezzo di carta.
Il pianoforte mi piace eccome!
E per questo stavo pensando di ritirarmi e di proseguire i miei studi da autodidatta magari iniziando a studiare jazz. Dato che faccio lo scientifico sarei anche più libero...
Tutti mi stanno consigliando di continuare, ma chi me lo fa fare? Se non mi piace l'ambiente...
Ora dato che siete tutti musicisti, cosa mi consigliate di fare? il jazz da' soddisfazioni? E suonare senza un obiettivo come il diploma? Io non lo so perchè ho sempre studiato per la lezioncina del conservatorio!
PS: non vorrei cambiare professore perchè poi me lo ritrovo ovunque, per i corridoi, agli esami, i miei vecchi compagni e poi non ho un motivo valido. Che gli dico, è troppo severo?
Grazie a tutti, accetto veramente consigli!

allora non sei LIBERO.
dai retta a me, cambia insegnante (io ne ho cambiati ben 4 durante i miei 10 anni)....chi te lo fa fare correre dietro lui se ti mette ansia? lo puoi fare tranquillamente e nessuno ti dirà niente, e se sei abbastanza maturo (ma non credo forse) potresti andare a parlare direttamente col tuo maestro spiegandogli la situazione, da persone adulte. e cortesemente, molto cortesemente lo mandi affanculo seppur con altre parole.
le lezioni DEVONO essere piacevoli, non significa niente che ti piace il pianoforte e non ti piacciono le lezioni, è proprio questione di insegnante allora.

per il jazz c'è tempo, avresti modo di suonare di più in live rispetto alla musica classica, ma ora che sei arrivato fin lì non l'abbandonare, è pur sempre un pezzo di carta, potrebbe essere importante un pezzo di carta in più per il tuo futuro lavorativo.
il jazz lo farai per passione (o per studio) quando invece sarai più impegnato con l'università, adesso che hai tempo a disposizione studia e non rompere il cazzo (amichevolmente parlando).

secondo me, per prima cosa cerca di risolvere i singoli problemi uno alla volta, a partire dall' ansia.. cerca capire da cosa deriva: è il docente in se? oppure il docente ALLA LUCE delle aspettative che tu credi abbia dalla tua lezione e che credi di non soddisfare?

per me era così: ero talmente preoccupato di non aver fatto abbastanza da rinunciare ai risultati dei miei sforzi.. perchè non li credevo abbastanza.

A partire da questo punto, vedrai sciogliersi una serie di nodi, che 99 su 100 si riducono al mettere a posto ed ottimizzare il metodo di studio, che in un ambiente conservatoriale è essenziale.. ci si trova ad affrontare molto materiale, spesso in larga parte ben oltre le proprie possbilità attuali.

Detto ciò: tieni botta. Prova anche a parlarne direttamente col tuo insegnante, in maniera molto chiara. Esponigli i tuoi problemi e i tuoi pensieri, d'altra parte si tratta di imparare a convivere con il pianoforte e il mondo del conservatorio, la sua funzione è proprio quella di indirizzarti.
Se si rifiuta o si mostra ostile, cambia insegnante. Se si incazza e promette di non farti passare manco un esame, pianta un casino col direttore.
Tanto la cosa peggiore che può succedere è che ti costringano a mollare, cosa che già ti gira per la testa..

Purtroppo ti trovi in Sardegna, dove non è così semplice dire "cambio conservatorio".. però viverlo male non è una buona cosa.

EDIT: mollare è l'ultima spiaggia. ma proprio l'ultimaultimaultimaultimissimissima!

Grazie a entrambi...
forse la verità è che, oltre al professore severo, sto dedicando troppo poco tempo al liceo...perchè al cons. ci riempiono di roba... chissà

Liceo + conservatorio vuol dire TANTO lavoro.
Però altri umani ce l'hanno fatta, quindi è umanamente possibile..

il punto è: vuoi?

Cambia insegnante o prenditi una pausa...

hai dimenticato un punto fondamentale:
quali obiettivi hai raggiunto finora?
Sei cresciuto sufficientemente, musicalmente parlando?

se la risposta è negativa, a prescindere dall'insegnante, allora fai bene a porti la questione...

ciao! allora, suonando sono migliorato molto, dopo così tanto lavoro! invece con la teoria son messo maluccio

la teoria puoi recuperarla in qualsiasi momento: basta studiarla pazientemente.
Se il tuo livello pianistico è cresciuto, allora un giorno potresti pentirti di avere interrotto gli studi, e se sei cresciuto, qualche merito lo avrà anche il tuo maestro, non ti pare?
Puoi farci sentire qualcosa?
...

vi farò sentire
comunque, quello che devo capire è:
Se non mi ci vedo in un futuro lavorativo con la musica, vale davvero la pena fare tanti sacrifici?
Mollare il basket perchè me lo impongono?
Uscire di rado durante l'anno?
quella del jazz mi sembrava un'alternativa buona...mah...tutto si vedrà

eh, ma se anteponi la vitaccia allo studio, vedo un bel futuro per te

studia ora che ne hai il tempo.....avrai modo di divertirti dopo l'università, se corrono ancora sti tempi ne avrai di stare a spasso.....intanto studia e fregatene del basket.

Seconde me s ti fermi di fronte a questi problemi è abbastanza evidente che la passione non è sufficiente.
Perchè fare qualcosa che ti fa male dentro.
Secondo me dovresti smettere e dedicarti a qualcosa che ti dia soddisfazione.
Bruno

Mi son dimenticato di dire che non è la prima cazzata che mi è venuta in mente di fare Ho avuto brutti problemi di stress e ansia e sono stato da un semi-psicologo fidato.
E quindi stavo optando per una vita più tranquilla...

Noooo!
Una vita tranquilla rompe le palle e cadresti in vera depressione!

Devi scegliere una vita che ti piace, che ti fa sudare, che ti fa incazzare, ma con un' aspirazione e un obiettivo in fondo.

Chiedere pareri in giro non aiuta o perlomeno palesa il fatto che non sei abituato ad un buon rapporto con te stesso perché non stiamo parlando di tastiere ma di vita.

La cosa giusta da fare la sai già da te, è nel tuo intimo, devi solo avere il coraggio di essere onesto con te stesso e di guardarla in faccia.

i problemi di stress e ansia vanno affrontati e risolti PRIMA di fare scelte drastiche, altrimenti in futuro si ripresenteranno al Liceo, all'Università, di fronte alle date importanti, agli esami...

dovresti prima imparare a gestire l'emotività, e poi il resto.

ti consiglio piuttosto di parlarne con il professore; se è un pistola magari s'incazza, ma a quel punto ci perdi poco. Se è una persona di spessore capisce e sa aiutarti.

Purtroppo o per fortuna la cosa fondamentale è "la Passione" quella con la p maiuscola...se ce l'hai non ti fermano neanche le cannonate! Se hai una mezza intenzione di lasciare e prenderla un pò più alla leggera studiando jazz fallo!
Poi magari te ne penti ma puoi sempre riiscriverti al conservatorio.....te lo dice una che ha ripreso gli studi a 35 anni e si è diplomato a 40!

Non so...ho paura di pentirmene amaramente...Ma ad esempio ora ho un mucchio di interrogazioni di Storia della musica, armonia, etc. ma non ho il tempo materiale per studiare...Perchè allo stesso tempo devo preparare cose del liceo.
Sono in crisi da parecchi mesi ormai! A volte vorrei scappare in qualche paese lontano.....
Ho paure che studiando jazz non potrei realizzarmi e finirei per non toccare più il piano... bho...

ok, la mia idea?
SBATTITI COME UNA FOCA, per un paio d'anni, ma siine conscio.

Con la vita d' inferno che ti troveresti a fare (studiare giorno e notte), l'unica è farla come scelta, trovarcisi passivamente ti porterebbe alla tristezza.
Prendila invece come una guerra "a termine": sarà dura (durissima), ma sai che poi finirà.