Armonia relativa minore

vivaldi32 03-04-14 03.01
Ciao, sto studiando armonia musicale, e ho una domanda da porvi; se ho capito bene se un brano inizia con un accordo minore la tonalità di riferimento del brano è la sua relativa maggiore, è così? (Esempio: un brano con questo riff: Lam - Fa - Sol - Lam ha come tonalità Do maggiore?) Grazieemo
vin_roma 03-04-14 03.57
A livello di alterazioni in chiave (b e #) si, a livello armonico no, fa riferimento la tonalità scelta: se è LA min. resterà LA min. e non si dirà mai DO magg.
Si può cominciare con un La- inteso come VI grado e sarai in Do magg., inteso come I sarai in La-, dipende dall' evoluzione del giro armonico, dalle alterazioni che usi, da certi accordi nei punti di moto o di riposo del brano...

La tonalità si decide sul corpo complessivo del pezzo, su quanto sia identificativa all' interno dell' evoluzione della struttura.

L' esempio che hai fatto tu (Lam - Fa - Sol - Lam) può essere Do magg. ma può essere anche Lam avendo voluto evitare di proposito il Sol# che la distingue perché magari melodicamente ti è piaciuto fare il verso ad una scala modale.

Comunque, se sei in fase di studio, sarebbe cosa buona se ti facessero analizzare e armonizzare dei bassi, aprono molto la testa.
jacus78 03-04-14 04.11
esatto.
solitamente basta guardare/ascoltare la prima e l'ultima battuta: se in entrambe ci sono accordi, scale o arpeggi in la minore, la tonalità d'impianto il 90% delle volte è la min...
metre se in queste 2 battute vi sono accordi scale o arpeggi in do maggiore, la tonalità d'impianto il 90% delle volte è do maggiore.
Edited 3 Apr. 2014 2:13
obiwan 03-04-14 11.11
@ vivaldi32
Ciao, sto studiando armonia musicale, e ho una domanda da porvi; se ho capito bene se un brano inizia con un accordo minore la tonalità di riferimento del brano è la sua relativa maggiore, è così? (Esempio: un brano con questo riff: Lam - Fa - Sol - Lam ha come tonalità Do maggiore?) Grazieemo
Molto chopiniano questo concetto emo
vivaldi32 04-04-14 01.54
L' esempio che hai fatto tu (Lam - Fa - Sol - Lam) può essere Do magg. ma può essere anche Lam avendo voluto evitare di proposito il Sol# che la distingue perché magari melodicamente ti è piaciuto fare il verso ad una scala modale.


A proposito di questo, il Sol# però fa parte della scala armonica di Lam….significa che se il pezzo è in Lam ci possono essere anche accordi relativi alle scale armoniche e magari anche melodiche????
vin_roma 04-04-14 18.19
vivaldi32 ha scritto:
A proposito di questo, il Sol# però fa parte della scala armonica di Lam….significa che se il pezzo è in Lam ci possono essere anche accordi relativi alle scale armoniche e magari anche melodiche????

ovviamente, perché ti stupisci?
vivaldi32 05-04-14 02.21
Ma perché non lo sapevo…sto studiando armonia da autodidatta e mi pare tutto un casino…mah, forse mi sbaglio ed è più semplice di quanto sembri…per caso sapete consigliarmi un libro dove studiare???
giannirsc 05-04-14 10.20
vabbè visto che sei alle prime armi ti incasino di più..la tonalità dipende anche dalla melodia...

lam fa sol lam....siamo in do..la musica italiana anni 60/70 gira su questi 4 accordi..o lam..siamo li..

però nessuno mi vieta di interpretare il primo Lam- Fa come tonalità di Fa maggiore...ci piazzo sulla melodia un sib ed ecco che quel lam-fa acquista la tonalità di Fa..poi il successivo Sol - lam se ci metto in scala un fa# sarò in tonalità di sol..ma se ci metto un fa sarò in tonalità di Do..ma posso fare anche di peggio..dividere per accordi il mio studio e quindi decidere che il primo Lam sia il II grado del sol...il Fa successivo V grado di Sib..il sol nota fondamentale di sol e lam in tonalità di fa..

insomma ognuno può interpretarlo..per dargli una connotazione più diretta serve avere accordi più estesi..a 4..5 voci perchè più note hai nell'accordo e meno vincoli armonici puoi trovare...un G7 ti inchioda nella tonalità di Do...un Dm ha diverse soluzioni..quindi accordo più esteso e relativa armonia/scala, ti fanno capire la tonalità..

Edited 5 Apr. 2014 8:21
obiwan 08-04-14 11.13
giannirsc ha scritto:
un G7 ti inchioda nella tonalità di Do


Però lo puoi fare risolvere sul VI...effetto banale ma sempre efficace emo
giannirsc 08-04-14 11.43
Certo..ma sei in tonalità di do..
vin_roma 08-04-14 14.03
G7, come tutti gli accordi di 7^ di dominante, è composto dal V grado di una scala ((in questo caso Sol), dal VII (Si), dal II (Re) e dal IV (Fa).

ognuna di queste note, quando messe insieme in un accordo, generano un senso di risoluzione, di moto verso l' accordo fondamentale della scala (in questo caso Do magg.).
Più precisamente:
il Sol (V), parente stretto di Do nella scala armonica, risolve o possiamo dire che ha il suo riposo sul Do
il Si in qualità di sensibile ascendente (VII) risolve acusticamente ascendendo al Do
il Re (II) può andare dove vuole, sul Do sotto o sul Mi sopra
il Fa (IV) è la sensibile discendente e cade sempre sul III grado della scala (Mi se Do magg., Mib se Do min.)

Questo moto generato dai gradi della scala comporta il "legame armonico" che in pratica determina il movimento morbido e fluido tra gli accordi.

Questa è una regola fondamentale, di base, ma che ovviamente può essere disattesa per esigenze musicali:
un Sol 7 che chiude sul La min. (non a caso relativa min. della scala di Do magg.) è un inganno acustico e viene chiamata "cadenza evitata".
nel blues come nel rock è uso mettere le settime anche dove non servono. Pensiamo al finale di un rock'n roll... oggi non ci facciamo caso perché siamo abituati allo stile, perché abbiamo identificato certi suoni con certe immagini, altrimenti chiudere un pezzo in Do magg. con un Do 7, con un Sib che non esiste, senza cadere sul suo naturale Fa magg. è un po' duro... ma forse vuol anche dire: restate in pista che c' è dell' altro...

Edited 8 Apr. 2014 13:30
vivaldi32 09-04-14 03.15
Ragazzi, vi prego continuate…sto imparando più da voi in questo post che sui libri...emo
shiningkeyboard 09-04-14 09.09
Allora non vorrai mica che cominciamo a parlare di dominanti secondarie e interscambi modali? :D
obiwan 09-04-14 11.03
@ shiningkeyboard
Allora non vorrai mica che cominciamo a parlare di dominanti secondarie e interscambi modali? :D
Aspetta...fammi ricordare...la dominante secondaria dovrebbe essere la cosiddetta "dominante della dominante", ovvero un accordo di dominante che a sua volta risolve sull'accordo di dominante della tonalità d'impianto. Quindi se per esempio sono in tonalità di do maggiore posso fare un II-V-I con D7-G7-C invece di Dm7-G7-C...giusto? un pò quello che avviene nelle progressioni più comuni??! Ho detto una stronzata? emo
shiningkeyboard 09-04-14 11.51
obiwan ha scritto:
Ho detto una stronzata?

no, solo incompleta ;)
Una dominante secondaria è una qualsiasi dominante non diatonica che crei una cadenza (ai bei vecchi tempi si chiamava "tonicizzazione") su un qualsiasi grado della scala, ad esclusione del VII che, per motivi di condotta delle parti che risultano in un movimento molto poco risolutivo, non si usa quasi mai come accordo "di riposo" emo
obiwan 09-04-14 12.53
@ shiningkeyboard
obiwan ha scritto:
Ho detto una stronzata?

no, solo incompleta ;)
Una dominante secondaria è una qualsiasi dominante non diatonica che crei una cadenza (ai bei vecchi tempi si chiamava "tonicizzazione") su un qualsiasi grado della scala, ad esclusione del VII che, per motivi di condotta delle parti che risultano in un movimento molto poco risolutivo, non si usa quasi mai come accordo "di riposo" emo
Ah ok...non so perchè ma ero convinto che si utilizzasse solo sul II emo