Perchè non esistono tastiere personalizzabili ?

checosa 07-06-14 12.19
Aveva iniziato Korg con l' M3 ,ma poi nessuno ne ha perfezionato il concetto....eppure per le mie esigenze (e penso per quelle di molti ) sarebbe la soluzione "definitiva". Attualmente esistono sintetizzatori e workstation che concentrano il meglio della tecnologia ,pianoforti eccelsi,organi da paura,sezioni effetti spettacolari...ma fateci caso,se voglio una 76 tasti pesata o vado su Nordstage ,su PC3 e pochi altri modelli,oppure ho comprato un 76 tasti sint action...ma dopo un pò che lo uso mi sono reso conto che i suoni sono meravigliosi ma lo vorrei con i tasti pesati....allora che devo fare venderlo rimetterci un botto di soldi ?...e se di quel modello non esite la versione pesata ?.....mi direte esistono le master e gli expander per questo scopo...a parte la scomodità di portare un setup del genere su palchi 3 X3 dove bisogna entrare in 5 (batteria e amplificazione compresa) e poi mica di tutte le tastiere esiste la versione expander.

Detto questo sarebbe così complesso per tutti i costruttori creare delle "docking station" composte da tastiera ,circuito di alimentazione,sezione MIDI,whell ecc. ecc. ...e poi avere un'alloggiamento per mettere il modulo sonoro desiderato ?

Pensate Korg,Roland,Yamaha,Nord,Kurz, potrebbero fare le "docking" in versione 61 ,76,88 tasti..pesate,sint action,waterfall,con o senza after touch...e poi ci si potrebbe abbinare il modulo sonoro ad incastro con il display e i comandi ........qualcuno potrebbe addirittura comprare più versioni della docking e utilizzarle a seconda dei gruppi in cui suona,ho il tributo deep purple ?...porto waterfall....mi serve il piano ?...porto la 76 o 88 pesata.......mi serve come seconda tastiera da usare sopra uno stage piano ?...mi porti la 61....e il tutto senza perdere i suoni che siamo abituati ad usare.

Oppure se la sala prove dove vado abitualmente utilizza il mio standard,mi porto solo il modulo sonoro e miracolosamente mi ritrovo la situazione che mi ero preparato a casa,senza contare che è un servizio che potrebbero offrire anche i service ....

L'obiezione che si potrebbe fare è .....se fanno così nessuno cambia più lo strumento...vero,ma se dal punto di vista timbrico hanno fatto passi da gigante,sulla qualità e personalizzazione della tastiera siamo rimasti molto indietro,senza contare che forse in quel modo parecchi di noi ( io per primo ) siamo potenziali acquirenti di più "docking station" della stessa marca,quindi il "business" per i costruttori si potrebbe spostare anche sulla qualità dei tasti o sulle funzioni midi .
kurz4ever 07-06-14 13.28
...negli anni 80/90 i tastieristi andavano via con un paio di master ed una pila di rack expander... cosi si creavano il suono che volevano.. certo che programmare quei giocattoli con il loro micro display era un casino, andavi in giro con cavi e cavetti, mixer aggiuntivi solo per le tastiere, cavi midi da tutte le parti, dovevi programmare non solo i suoni ma anche le master... alla fine evidentemente non vendevano più molto dato che ora gli expander che vengono proposti sono molto meno rispetto alle tastiere....
Comunque la soluzione a quello che cerchi mi sa che si chiama PC o VST host hardware di qualche tipo...
certo che quando hai un PC3k7 per suonare live sei praticamente a posto... aggiungi una master per gli organi/synth al massimo... (ovviamente il discorso vale anche per un Kronos e immagino un Jupiter).
Magari se uno ha un rompler puro come Motif potrebbe volerlo integrare con un VA tipo sledge o blofeld...
Alla fine rispetto alla combinazione master + expander è più comodo così... ovvio IMHO
checosa 07-06-14 14.24
Si ma io non cerco una soluzione timbrica,ma un cambio di filosofia costruttivo e progettuale..... tu hai u PC3k7 con cui ti trovi benissimo....ma ha una semipesata,pensa se adesso,per un tuo cambio di esigenze hai bisogno sempre della tua kurz,ma a 88 tasti pesati o per problemi di spazio e peso sempre della tua kurz ma a 61 tasti...che fai ?...la vendi ?...e poi se ti penti o se ti servono diversi setup ?

Basterebbe che kurzweil producesse una serie di tastiere a 88,76,61 pesate e non con un vano dove tu metti il "cuore" del tuo pc3 ,in modo che cambi solo la tastiera e non ogni volta tutto il sinth immaginavo una cosa del genere
michelet 07-06-14 15.04
È una cosa che non verrà fatta mai, per il semplice fatto che le case costruttrici in questo modo si darebbero la zappa sui piedi da sole.
Pensa ad esempio per quanto riguarda la meccanica di tastiera, spesso realizzata dalla nostrana Fatar: il musicista acquista la tastiera una sola volta per tutta la durata della vita dello strumento. Ed in questo modo, Fatar come campa?

Inoltre, trovo abbastanza improponibile che una ditta costruttrice si "autocostringa" a sviluppare un progetto sempre all'interno di un determinato hardware dalla forma fissa.
Come a suo tempo Korg 01/W equipaggiava un processore tipo 286 ed aveva un determinato fattore di forma, oggi Kronos non sarebbe inglobabile in una 01/W. Mi spiego?
Constrictor 07-06-14 15.44
Se non è completamente una stupidaggine (e mi auguro non lo sia)..... Non sarebbe meglio se talune caratteristiche non siano considerate un pò come avviene per le auto?
Mi serve l'aria condizionata e la pago a parte, rispetto al veicolo che sto acquistando in versione base.
Con una tastiera, stessa cosa: io posso avere una PA3X Korg SENZA il TC Helicon, se non lo voglio (e non lo pago), in quanto non mi serve.
Le RAM, per esempio, si pagano a parte (vds Yamaha FL512/1024M), ecc. .
Insomma, paghi ciò che ti serve ed extrema ratio, visto che ormai tutto funziona con chip e schede con circuito stampato, perché no?...... l'utente va messo in grado di montarsi da solo e con facilità la componentistica che acquista a parte dalla casa madre.
rdanl80 07-06-14 16.13
Semplicemente l' approccio proposto e' troppo complicato e sarebbe pure meno remunerativo, ha bisogno di una 76 tasti ma hai gia la 88 e che problema c'e' ti vendiamo pure quella... Cosi tu prendi due tastiere.Sarebbe comodo per l' utente ma non per chi le tastiere le fabbrica per loro va bene cosi com' e' e non rischiano di rimetterci, anche perche' chi cambierebbe keybed sarebbe una minoranza di utenti e quindi avresti maggiori costi di produzione per accontentare un piccolo segmento di mercato...
tsuki 07-06-14 16.57
Io invece la trovo un'idea fantastica.Korg con l'ultimo M3 aveva avuto un'idea bellissima,solo che non mi risulta ci fossero in commercio le sole KEYBOARD. Si bella idea,ma le case non lo faranno mai: perderebbero troppi soldi,spennandoci meno.
kurz4ever 07-06-14 19.52
checosa ha scritto:
Basterebbe che kurzweil producesse una serie di tastiere a 88,76,61 pesate e non con un vano dove tu metti il "cuore" del tuo pc3 ,in modo che cambi solo la tastiera e non ogni volta tutto il sinth immaginavo una cosa del genere


Sì avevo capito ciò che intendevi ma dicevo che lo standard esiste e si chiama MIDI (è uno standard elettrico E di formato dati), collega cuori (expander) a tastiere (master) ma sembra essere fallito a livello commerciale (almeno ora)... quello che proponi tu è la modularità per singolo modello, cosa che farebbe aumentare i costi per cablaggi e case (..che guarda un pò sono le uniche cose su cui si possono ridurre i costi senza perdere di qualità del suono...) non potresti neppure allargare la cosa alla marca (tutti i kurz compatibili tra loro)... te la vedi la motherboard di un K2600 dentro il case di un PC3... avremmo di nuovo una tastiera da 35K emo

Non è un discorso come dice qualcuno di pelare gli utenti... anche perchè se compri una cosa che non ti soddisfa... cambi fornitore... poi chiedo a qualcuno che ha M3... quanto spesso avete staccato il modulo per portarlo in giro ed attaccarlo ad una master (che a sua volta andava programmata)?
Hai ragione che non posso prendere un PC3K8 se devo suonare Rachmaninov (... magari fossi capace!!!) o un PC3K6 se devo suonare come Jon Lord... ho due alternative ... prendere un K7 e ci faccio entrambe le cose (vabbè più o meno) oppure un Acuna 88 / roland A-800PRO e li attacco via MIDI al mio PC3...
C'è anche da dire che il mercato è duro (Roland docet col disastro del Fantom G fino al management buyout dell'altra settimana) ed ultimamente le grandi marche fanno fatica ad uscire con prodotti di alto livello E buona qualità già così (Korg con tutti i problemi del Kronos...3mila eurini di tastiera)...

Oltretutto la keybed che scegli è parte integrante del suono che produci... non è che posso allenarmi tutte le sere sulla TP9 del mio ed andare live sulla TP40 del K8... (ops magari voi siete più bravi di me..).. alla fine devo averle entrambe a casa... io personalmente quando ho deciso di prendere il PC3 avevo visto anche M3, ma in tutte le valutazioni che avevo fatto il discorso del modulo estraibile non mi aveva colpito... tant'è che mi ero interessato alla radias come scheda del M3 al posto di affiancare il modulo esterno... per avere il vantaggio di impostare programmi e combi direttamente su di un unico sistema... ritorno alla analisi iniziale... è la comodità di avere un tutto unico che mi spinge alla scelta...
anche ora che sto sperimentando con i VST... tutto bello per amor di Dio.. potenza pura... ma è scomodo (PC+Focusrite+master)... mi sa che resterà tutto in casa e quando suonerò fuori resterò col mio PC3...
Poteva essere interessante l'idea del lionstrack... un VST host hardware con tastiera, monitor e controller incorporati ad un prezzo da WS... la modularità in quel caso era data dai vst che ci mettevo dentro io... solo che è morta prematuramente
greg 07-06-14 19.56
Constrictor ha scritto:
Mi serve l'aria condizionata e la pago a parte, rispetto al veicolo che sto acquistando in versione base.

Ahimè, l'automobile ha ben altra divulgazione rispetto al popolo di musicisti, e più precisamente, di piano-tastieristi-organisti-basisti.............eccetera, troppo pochi per poter ottenere dalle poche case produttrici di strumenti a tastiera una simile possibilità di scelta.
Altri approcci ce ne sono stati, come per esempio, da qualche parte ricordo dì aver visto la masterkey ideale con doppia tastiera tipo organi Roland Atelier; ma sono stati vaggiti dispersi nel cosmo.
Credo che la parte difficile spetti sempre a noi; riuscire ad avere freddezza e lungimiranza nel tipo di acquisti che andiamo ad effettuare. Negli anni scorsi stavo ovviando con Alesis Fusion doppia versione a 61 tasti e 88 pesati. Strumento ottimale per le mie esigenze fino al punto che aveva l'ultima release che era deficitaria nella gestione e nell'ergonomia generale, fatto sta che il mio tentativo di dare loro in pasto il materiale che serviva a me, per oscuri motivi software, una volta si riusciva e dieci no; ho dovuto desistere e rivendere i due strumenti. In questi giorni sto provando a venire a capo delle mie esigenze: sono ripartito quasi da zero: sono passato da window a Mac Mini I5; ieri mi sono arrivate (ancora da sballare) le Fire 12A Montarbo da collegare a sub Verse; sto cercando di capire se per l'uso dal vivo di tracce audio mi converrà più un Mac portatile o una workstation tipo Fantom G (anche se il suono Roland non è il mio preferito, ma mi metterebbe a disposizione tante tracce audio). Unico punto fermo per ora riguarda l'arranger Tyros 2 Yamaha.
Il guaio riguarda la troppa tecnologia: negli anni '80 erano molti i musicisti che si avvalevano della superata tecnologia DAT, per risolvere il mio problema; poi fu la volta dei Minidisk anche multitraccia, fino ad arrivare alla splendida Trinity con le sue opzioni costosissime; e qui vengo alla questione: Trinity rispondeva già alla richiesta di workstation modulabile, a seconda delle esigenze, a piacimento di ogni singolo utilizzatore, tranne che per il campionatore ancora non presente a bordo. Per il resto ci si era incamminati per la strada maestra. Poi ci si è piano piano persi e adesso compriamo workstations sfruttate in minima parte da ognuno di noi, poiché sono già impacchettate con tante sezioni che talvolta neanche arriveremo ad utilizzare fino alla rivendita dello strumento. Ripeto, Korg è rimasta in piccola parte più sensibile alle singole esigenze, anche per tipologia di tastiera; ma ormai si inserisce di tutto in una workstation, che poi si sfrutta, in molti casi, non più del 35-40% delle reali potenzialità.
Constrictor 07-06-14 20.33
greg ha scritto:
e adesso compriamo workstations sfruttate in minima parte da ognuno di noi, poiché sono già impacchettate con tante sezioni che talvolta neanche arriveremo ad utilizzare fino alla rivendita dello strumento


Sacrosanta affermazione, verissimo!
Per mantenersi in un esempio, verrebbe da dire, "ma se io acquistassi, OGGI, una Tyros5, nonostante il prezzo proibitivo" quanto denaro risparmierei (paradossalmente)?
Eh già, prima che venga DEFINITIVAMENTE superata, quanto tempo ancora ci vorra?
Ergo, quelle che usciranno, non daranno fastidio al mio acquisto, per un bel pò di tempo e né io sono invogliato a farmi coinvolgere, perché se acquistassi, avrei un qualcosa che mi offrirebbe meno di ciò che propone quel che ho.
Edited 7 Giu. 2014 18:34
Dadopotter 08-06-14 03.24
Qualcuno lo fece anni addietro...

Bontempi Leonardo NK 8200

A questa tastiera un po' delle balle si toglieva lo schermo col modulo sonoro e rimaneva la master!emo
alkemyst85 08-06-14 05.35
Korg aveva avuto l'idea buona con la m3.. Ma io ho avuto la m3 88 e ti posso ben dire che staccare il modulo dall'alloggiamento era cosa tutt'altro che banale e rischiosa per l'incolumità del tutto... Lo si poteva si fare, ma fatto di continuo si sarebbe arrivati a rovinare ben presto gli alloggiamenti delle viti e le aste copri serramenti in alluminio.. Non era così immediato, e le viti da svitare non erano 3 come qualcuno dice, ma sette, di cui 3 anche abbastanza scomode sul retro del modulo... E poi il modulo sganciato dove lo si appoggiava? Dato che non aveva una base di appoggio stabile....
giannirsc 08-06-14 09.53
Come è gia stato detto è questione di marketing..tutte le case hanno la potenzialità per fare lo strumento "perfetto" ma poi non venderebbero più..io ad esempio odio le workstation..ma vi sembra normale che se io passo da yamaha xs ad xf non ho più compatibiltà con i miei lavori precedenti ? stessa cosa con roland korg etc etc...lo fanno apposta..butti il vecchio per il nuovo..
rdanl80 08-06-14 14.01
Il fatto di avere la compatibilità di programmi e setuptra un modello e quello successivo di tastiere è a mio avviso un grande vantaggio della kurzweil almeno fin ora vedremo cosa accadrà quando uscirà la prossima workstation di questa casa ... certo se fosse compatibile co i veccji modelli sarebbe per tutti i possessori dei vecchi modelli un motivo in piu per comprarla. Io direi che la non compatibilità del software più che una bella mossa di marketing da parte delle case è un p' una cazzata: pensate a roland o yamaha. se i program e patch fossero compatili con i nuovi modelli un utente roland sarebbe spinto a comprare solo quella marca per non doversi riprogrammare tutto così come uno yamaha , non essendo così se devo comprare una nuova tastiera mi cambia poco scegliere un marchio rispetto ad un altro i suoni li devo riprogrammare tutti comunque, con kurzweill non è così poichè con un minimo sforzo riesci a migrare tutti o quasi i settaggi da un modello vecchio al nuovo.
doremi58 08-06-14 14.11
nessuno farà mai tastiere personalizzabili, sarebbe l'anti marketing.
kurz4ever 08-06-14 14.15
rdanl80 ha scritto:
Il fatto di avere la compatibilità di programmi e setuptra un modello e quello successivo di tastiere è a mio avviso un grande vantaggio della kurzweil

Giusto...era il secondo motivo per prenderla oltre alla flessibilita della sintesi.. il numero enorme di suoni per k26 che si potevano importare
Constrictor 08-06-14 22.19
@ doremi58
nessuno farà mai tastiere personalizzabili, sarebbe l'anti marketing.
Fino ad un certo punto è l'anti marketing.
Facciamo un ragionamento:
La Korg (o Yamaha, Casio, ecc.) fa uno chassis con tutti gli attacchi modulari, ok?
Vende, quindi, inizialmente, tale base con annessa tastiera ed effetti indispensabili.
Poniamo, una PA3X in tali condizioni valga 800 euro, ok?
La modularità posta all'interno, fa si che:
1) Venda più tastiere (per il prezzo)
2) Molta più gente, quindi, le amplia il mercato
3) Chi avesse, nell'immediato o nel futuro, diverse esigente, acquista/acquisterà il componente e lo inserisce/inserirà nello slot di pertinenza.
Non credo di dire un'eresia.
Edited 8 Giu. 2014 20:21
carmol 09-06-14 00.23
Mah ormai sarebbe fattibilissimo,
immagino una kronos senza motori di sintesi;
ti compri solo lo chassis, magari con l'HD-1 di base,
e paghi i motori di sintesi aggiuntivi che vuoi a parte.
E magari anche pacchetti di effetti.
La cosa sarebbe possibile anche online,
senza installazioni hardware.

Probabilmente ci avranno anche pensato,
credo che commercialmente a loro non convenga,
e forse nemmeno all'utente.
Edited 8 Giu. 2014 22:25
efis007 09-06-14 02.32
Il problema non è il marketing o il "si può fare - non si può fare".
Il problema è lo spazio.
In passato le tastiere era già "modulari".
La mia Roland Xp-50 ad esempio aveva la possibilità di essere espansa tramite expansion card board interne, ne poteva contenere sino a 6.
Anche le Yamaha Motif possono essere espanse con expansion boards (vocoder, Va synth, Fm, etc).
Poi è arrivata korg M3 che ha introdotto un concetto diverso che non è tanto quello dell'espandibilità, bensì della tastiera "smontabile", cioè che è sia una macchina all in one, sia un expander (molto comodo da portare in giro, ad esempio in aereo).
Sebbene questa soluzione l'ho appoggiata subito (anzi personalmente la trovo comodissima in diversi contesti) ha purtroppo anche le sue limitazioni.
La prima (e forse anche l'ultima) è proprio quella relativa allo spazio.
Dove per spazio intendo proprio lo spazio disponibile sulla tastiera per l'alloggiamento dei MODULI.
Vedete?
Non c'è spazio.
Si riesce giusto al massimo a posizionare un modulo synth, ma poi basta, lo spazio di manovra è finito.
E pensare di fare un modulo synth molto più compatto è un'eresia: un synth per essere usato come Dio comanda richiede pulsanti e manopole, quindi spazio.
Non si può fare un modulo synth grande come un pacchetto di sigarette con 4 manopoline messe in croce, e tutto il resto demandato ad un tamagochi del piffero (un display touch).
Suonerà anche bene, ma è un synth "castrato", con una operatività ridicola.
Non solo.
L'M3 nasce già come workstation, cioè ha dentro già una caterba di roba di default.
Aggiungendoci un bel modulo Radias si ha anche un bel synth tutto spippolabile.
La domanda è: di che altro potrebbe avere bisogno? emo
Ulteriori moduli aggiuntivi?
Ma moduli di cosa?
Per fare chessò una sintesi FM non serve un modulo, sarebbe sufficiente una scheda interna addizionale (tipo Yamaha Motif).
Non serve "il modulo".
Così come non serve per fare chessò i suoni orchestrali più belli.
Anche lì basta una expansion board tipo Roland Xp-50 su cui ci sono nuovi suoni di orchestra.
In conclusione, a parte un bel modulo Synth tutto spippolabile in stile Radias, di che altri "moduli" potrebbe avere bisogno una workstation?
Ha già tutto.
Ha i pianoforti, ha i rhodes, ha gli organi, ha gli orchestrali, le chitarre, le batterie, etc etc.
E se proprio si vuole addizionargli più suoni di una specifica categoria (es FM) non serve il "modulo" da avvitare sul pannello; basta una expansion card board da installare dentro, ed ecco personalizzata la propria tastiera.

Oltretutto se andiamo avanti di questo passo le tastiere diventeranno tutte come il Kronos, ossia null'altro che dei tamagochi all Pc bases.
Diventeranno macchine in cui il display è l'interfaccia per fare tutto, in stile ipad, e di conseguenza ogni "generatore" e/o suono non sarà più hardware, ma dei meri VST virtuali!
E in quanto macchine basate totalmente su generatori virtuali la personalizzazione avverrà comprando semplicemente il pacchetto VST desiderato.
Vuoi l'FM?
Compri il VST (cioè il programma) per l'FM.
Vuoi l'hammond?
Compri il VST (cioè il programma) per l'hammond.
E via discorrendo.
Tutto virtuale!
Tutto tamagochi e tavolette push push!
Tutto Pc e software!
Questo è il destino delle tastiere, vedrete se non è vero (il Kronos è già un esempio lampante).
Edited 9 Giu. 2014 0:38
anonimo 09-06-14 02.54
Alla fine é già cosí al 100%

C'é una cpu (o dei dsp)

C'é un programma (o piú di uno) che prende dei dati dalle memorie (rom, ram, flah ram etc) e dall'interfaccia utente (tastiera, display touch screen, potenziometri e pulsanti)...processa il tutto e sputa una filza di numeri che i DAC trasformano in segnale audio

Che poi il programma sia un rompler, un motore a modelli fisici, un virtual analogue, fm, campionatore...non cambia nulla...sempre di un programma si tratta

Non credo proprio che le macchine hardware di oggidí dipendano da componenti discreti per produrre il suono ...

Semplicemente la cpu (o i dsp) e l'architettura globale di uno strumento musicale sono ottimizzati per uso musicale e non per i fogli di calcolo, powerpoint o i video

Detto questo sarebbe geniale un sistema che permettesse di "caricare" i motori delle case che vogliamo: basterebbe un rompler capace di leggere tutti i formati di campioni, memoria abbondantissima e sistema operativo capace di gestire i motori piú svariati

Il tutto supportato da una bella tastiera, da un display touch screen e dalla possibilità di collegare via cavo un controller hardware programmabile per l'intervento sul suono in tempo reale (come nel jx3p)

Edited 9 Giu. 2014 0:55