Polysynth

Ciao, ho bisogno di voi. Ogni tanto nella mia vita musicale sento la necessità di un synth analogico polifonico da usare in studio e, affidabilità permettendo, per qualche live. Dopo qualche ricerca di solito lascio perdere per paura di fare cavolate e ritrovarmi un ferro vecchio malfunzionante tra le mani, stavolta però voglio perseguire l'obiettivo. Per motivi di budget mi sono sempre orientato verso synth vecchi (primi/metà 80), ma non ho alcun pregiudizio sui nuovi, se non sul prezzo.
Ho dato un occhiata sul Mercatino e, per un cinquecentino di eurini, mi si offrono gli Oberheim meno nobili e un florilegio di Roland. Tendenzialmente, essendo questo synth che andrei ad acquistare il mio unico synth polifonico (sezione synth del Nord Stage a parte, che comunque ha una sua dignità), tendo ad escludere quelli con un solo oscillatore e quindi i Juno. Ho perso un jx3p con pg200 incluso a 400 euro per indecisione e rimangono un mucchio di jx8p e qualche jx10. Tutti i synth da me considerati hanno una programmazione pallosa stile dx, ma so che, oltre al modulo programmatore originale, esiste un'applicazione per ipad per controllare i jx, mentre per il matrix 6 la cosa è un po' più complicata.
Mi piacerebbe che i più esperti mi dessero qualche consiglio aggiungendo qualche nota riguardo al tipo di sonorità ottenibile coi vari modelli, tenendo conto del budget limitato e che l'affidabilità è un requisito piuttosto importante.
Grazie mille.

JX-8P o JX-10 - se quest'ultimo lo trovi a prezzo abbastanza basso - e vai tranquillo. Il JX-3P ha forse un suono più "naturale", meno metallico del JX-8P (e presumibilmente del JX-10 che usa gli stessi oscillatori dell'8), però ha un solo inviluppo. E tutti i JX hanno lo svantaggio di non avere la PWM. Restano comunque tutti dei classici, e sono macchine abbastanza affidabili.

Se vuoi un synth più completo (con PWM) c'è l'Oberheim Matrix 6, però più difficile da programmare.

Considera anche altre macchine meno blasonate, tipo l'Akai AX-80 oppure il Kawai SX-240, quest'ultimo in particolare pare essere una bella macchina, gira anche una demo qui su Supporti di quel synth e da quel che ho sentito suona veramente bene.

In realtà c'è un programma editor per il matrix 6 - OB6000 - che sembra ben fatto.
Io col matrix 1000 non sono mai riuscito a farlo funzionare completamente.
Se qualcuno ti conferma il corretto funzionamento è una buona accoppiata.
Il jx 10 ha un gran bel suono ma ho letto da qualche parte che per poterlo editare via software necessita di un aggiornamento.

L'utente michelet a tal proposito ha trattato approfonditamente l'argomento qui ed in altri thread.

Thanks per la citazione

@michelet: figurati

@filigroove: tra parentesi qui c'è un JX-8P a 200 euro, a Brescia. È rovinato esteticamente ma il tizio dice che funziona. Caso mai ti interessa...

Dalla foto mi sembra che i difetti estetici sul lato destro siano risolvibili con una riverniciatura, tanto la in quella zona non ci sono serigrafie di cui tener conto quindi basterebbe pitturarci sopra. La parte con i bottoni e le serigrafie basta coprirla, così come il logo JX-8P sulla sinistra, e si rivernicia sopra. Rimarrà il riquadro intorno al logo ma se fatto bene può quasi sembrare una cosa "voluta".

Questo naturalmente se sei disposto al compromesso prezzo/estetica, se invece badi abbastanza anche all'estetica ti conviene guardare altrove.

eh fili :D
smania di synth!! io sono in dirittura di arrivo per quel famoso nord lead 2!!
mi spiace non poterti aiutare..buona musica ;)

Smania non direi, sono anni che mi dico che è giunto il momento di un poly ra, poi mi caco addosso e rinuncio.
Vi ho thanksato tutti. Grazie in particolare per la segnalazione del Kawai che non conoscevo, si tratterebbe solo di superare l'istintiva reazione alla sua estetica. Per ora tendo verso i jx. Qualcuno di voi sa dirmi su cosa concentrare la mia attenzione nel valutarne un esemplare? Che so, hanno particolari problemi elettronici o meccanici? pile che rilasciano liquidi che vanno a corrodere schede, colle rosse che trasformano la meccanica in un chewing-gum, ecc.? E "sonicamente" parlando come collocate il Matrix nei confronti dei Roland? Non parlo tanto di possibilità di sintesi quanto piuttosto della base, cioè la cosiddetta "pasta".
Scusate se vi sfracello le palle, ma dài, stavolta lo faccio, ce la posso fare.

I Jx (8P e 10) a mè piacciono molto....Io ho un jx8p col programmer pg800 e mi diverto moltissimo.Guarda che pero' in genere gli usati che si trovano,anche quelli ben conservati,hanno l'after touch che funziona poco o nulla...per il resto sono macchine molto solide,e se trovi anche il programmer sono bellissime da gestire.

Dalla mia esperienza non soffrono di particolari problemi, a parte il più comune problema dell'aftertouch che non funziona più o è molto duro da attivare. Comunque controlla che tutte le 6 voci funzionino suonando 6 note insieme sulla tastiera, provando diversi preset. Ricordati che stiamo sempre parlando di un synth che ha 30 anni.



I JX (perlomeno l'8P e il JX-10, il 3P non so) usano la classica pila a bottone CR-2032, che è incapsulata e non rilascia acidi. Può darsi però che negli anni si sia scaricata e quindi debba essere sostituita, altrimenti non vengono tenuti in memoria i suoni del banco utente.



La generazione della meccanica del JX-8P/10 è precedente a quella affetta dal problema della colla rossa, che riguardava le macchine Roland degli anni '90. Anche qui vai tranquillo.

L'unico problema abbastanza comune di cui sono a conoscenza e che ho potuto riscontrare io stesso, oltre al già citato aftertouch, è che uno o più slider sul pannello di sinistra, specialmente lo slider Data Entry, necessitano di una pulita oppure di una sostituzione. Ma è un problema minore e gli slider di questi synth sono ancora abbastanza facilmente reperibili.

Per quanto riguarda l'aftertouch bisogna smontare la striscia del sensore e rimuovere l'ossido che nel frattempo si è andato a creare sulle sue piste. C'è anche una modifica che si può fare, sostituendo una resistenza se non vado errato, per rendere l'aftertouch più sensibile.

Insomma, in poche parole, prova un po' a strimpellare lo strumento, e se vedi che a questa prima prova è tutto in ordine, puoi stare ragionevolmente tranquillo perché a livello di generazione del suono il synth è a posto. Con gli altri problemi (aftertouch, slider e batteria), se ci sono, ci si può convivere e comunque come detto prima sono abbastanza facilmente ed economicamente risolvibili. I JX fanno parte delle ultime generazioni di analogici, e come tali sono abbastanza affidabili, anche perché più semplificati rispetto agli analogici di solo qualche anno prima (meno componenti, meno probabilità di rotture).



Dalle demo che ho sentito il Matrix 6 dovrebbe avere un suono più duro e "deciso" dei JX, ma questi ultimi col chorus stereo che si ritrovano a bordo ti avvolgono come un piumone invernale. Senza chorus però suonano abbastanza metallici, è una qualità intrinseca del suono dei loro oscillatori.

Grazie ancora a tutti. Mi è arrivata la jx8p, sono molto soddisfatto del suono, metallico? non so, mi piace più del mopho come suono puro. Tastiera stupenda, editing pensavo peggio, comunque proverò l'ipg800 per ipad al più presto. Che dire? ho una voglia di portarla in giro che muoio.

Buon divertimento col tuo nuovo giocattolone