stiamo virando OT....

comunque la verità sta nel mezzo.
i cloni di ultima generazione (KeyBDuo, Hamichord/Mojo e forse SK2 - e NON gli altri

) hanno una loro valenza in quanto "cloni", ciascuno con la propria personalità.
ora si può aprire un ulteriore sotto-capitolo, relativo alla simulazione leslie, perchè il clone dovrebbe essere clone al 100%, cioè dovrebbe riprodurre quello che le nostre orecchie sentono ascoltando un vero hammond uscire da un vero leslie.
è qui che casca l'asino, a mio parere, perchè una buona parte del suono complessivo (una GRANDE parte!) lo fa il leslie, inutile stare a raccontarcela.
i cloni sopra citati hanno ormai raggiunto la perfezione in termini di imitazione del generatore a ruote foniche dell'organo. infatti tutti e tre dentro a un vero leslie producono un risultato del tutto confrontabile (ma non uguale



) a quanto si può ottenere con l'organo vintage dentro lo stesso leslie.
tutti e tre allo stesso modo, utilizzando la simulazione leslie presente "onboard" (pur dotati dei migliori simulatori leslie in circolazione) finiscono per perdere credibilità, alla lunga (e come sacrosanto che sia), di fronte a un organo (o clone) dentro a un vero cabinet con altoparlanti rotanti.
quindi non sto parlando di comodità di trasporto di hammond vero più leslie (o anche solo del terrore che ci pervade quando il fonico di turno si avvicina al leslie con l'espressione a forma di punto interrogativo), ma solo del
suono....
la questione è sempre la stessa: se si vuole ottenere un suono di hammond come quello che sentiamo nei dischi storici che ci piacciono tanto occorre (anche con un clone di vecchia generazione) dotarsi di un leslie (o evoluzione di esso, come il Tornado, ma comunque sempre con le parti meccaniche che compiono il movimento e che in combinazione con la risonanza del cabinet di legno producono la timbrica caratteristica).
le simulazioni digitali di leslie hanno oggi raggiunto livelli di credibilità decisamente elevati, ma ci sarà sempre un momento, utilizzando questi cloni durante l'esibizione live o la registrazione in studio, in cui l'orecchio dell'hammondista integralista sente che c'è "qualcosa che manca" o "qualcosa che non va".
sto ascoltanto proprio ora l'ultimo CD degli Uriah Heep.
i pezzi son sempre gli stessi, però per affetto non faccio mancare il CD alla mia collezione.
però c'è proprio quello che ti aspetti di sentire: un gran suono di hammond (senza aver pretese di sentire brani rock memorabili che ormai nessun gruppo rock propone più da oltre 20 anni

).
ecco, quel suono di hammond non lo riesci a rifare con i cloni, inutile star qui a far filosofie

. perchè quel suono è fatto al 99% dal leslie in saturazione.
ovviamente la stragrande maggioranza dei tastieristi (che di solito non sono "disagiati mentali" come noi hammondisti

) non si pone il problema e fa tranquillamente concerti con il clone hammond contenuto all'interno di una qualsiasi workstation di 10 anni fa

Edited 8 Ago. 2014 14:44