Penso di non essere proprio in questo tipo di dimenticatoio, perché il digitale è fisso nella borsa, se non mi serve in giro. A casa ho 1/4 di coda Kawai che non è niente male e da una decina di anni suono su un altro Kawai in un altro hotel noto della zona e la sensazione "vera" del pianoforte c'è eccome. Probabilmente questo sarà anche un bel po' usato. Non ne ho mai provato uno nuovo di questi. In effetti non mi sembra usurato, anche se gli anni sulle spalle li ha e sicuramente è stato utilizzato, magari non sempre con riguardo perché di pestoni in giro ce ne sono molti. con l'ES7, avendocelo e avendoci suonato qualche volta in questi mesi, posso confermarti che, i due strumenti, messi uno a fianco all'altro sono parecchio diversi e il Kawai non mi stupisce nemmeno troppo che sia "migliore", è uno strumento molto più recente e di qualità, non è un CDP100.
Questo GT mi piace molto, infatti anche se il suono non è paragonabile a strumenti di oggi (mi sembra di averlo scritto sopra ma non ricordo bene), mi piacerebbe averne uno, perché si lascia suonare veramente molto bene, ha il suo bel mobiletto con un'amplificazione di tutto rispetto e infatti ha anche un'ottima riuscita. Ma rispetto all'acustico c'è un discreto divario. Lo paragono direttamente a quello che ho in casa e l'altro che ho suonato per centinaia di ore negli ultimi anni.
I Kawai sono noti anche per la consistenza della tastiera, però l'interazione tasto-suono (che anche secondo me viene prima della "perfezione" del suono campionato o modellato), nel confronto con questo codino, non lascia grandi spazi di paragone. Poi, appunto, sto facendo riferimento a questo che sto suonando e che tra poche ore suonerò di nuovo per qualche ora. E' tenuto bene steticamente ma probabilmente ha lavorato. Il pedale funziona e in fondo l'unico "disagio", per fortuna non marcato, che ho messo in evidenza, è proprio il fatto che la dinamica che esce è un po' falsata rispetto a quello che avviene suonando un coda vero, infatti a volte mi rendo conto che per ottenere il suono che voglio in quel momento, devo affaticarmi un po' il polso, cosa che non succede di solito sull'acustico con meccanica ben più "robusta". Ma anche sugli Yamaha che sono più morbidi, ottengo il suono che voglio senza sforzo, sia nel piano che nel forte. Probabilmente, ripeto, è il caso di questo strumento che, pur tenuto molto bene, però ha lavorato negli anni.
Non ti devi certo scusare Vincenzo, sicuramente in generale i digitali stanno prendendo molto piede. Personalmente ti posso però assicurare che proprio negli ultimi anni, il digitale lo tolgo dalla borsa solo in serata, a casa non lo utilizzo mai, né per scrivere, né per studio e né per suonare, infatti se lo venderò sarà un affare sicuramente per l'acquirente, perché non sono nemmeno un pestatore!
In conservatorio a Livorno c'era un "codone" Kawai non malvagio. A Lucca c'era uno Stenway durissimo sul quale per fortuna non ho mai dovuto suonare ma pianoforti in giro ne ho trovati tanti, di varie marche e bene o male ormai con l'esperienza, e relativamente al pianista che sono, con i miei limiti sicuramente, riesco ad adattarmi velocemente sia agli acustici che ai digitali che mi capitano. Anche in questi giorni mi sono adattato e mi piace molto questo strumento, però qualche critica gliela devo fare, come scritto sopra
Edited 21 Set. 2014 14:02