Facciamo un confronto degli Arranger di varia fascia

radjuice 03-10-14 12.22
Un tempo c'era un mercato agguerrito degli arranger e un marchio non faceva in tempo a sfornare un nuovo modello che tutta la concorrenza rispondeva a suon di novità... oggi il mercato mi sembra più spento e tendente verso la mediocrità!!!
Per esempio la Ketron ormai in certi segmenti (vedfi Pa600/900, Psr750/950, Bk5/Bk9) non ha dato alcuna risposta, rimanendo ferma alla SD5 (a parte l'Audya) con sole 64 voci di polifonia e tutti i suoi limiti... ma questo è solo un esempio!
Bene, in questo thread vorrei la partecipazione di tutti i possessori di arranger e non che ne conoscono pregi e difetti, esponendoli qui per fare un confronto diretto di ciò che oggi il mercato offre nei vari segmenti... è inutile dire che non sono desiderate espressioni della serie la mia è migliore perchè piace a me e lo dico io, ma valutazioni obbiettive sia nel bene che nel male poichè tanto, l'arranger perfetto, ancora non esisite e penso che non esisterà mai!!!
C'è davvero sempre bisogno di un modello top di gamma da 4000/5000 euro? O può bastare anche quello da 1000/1500/2000 euro? A quali aspetti voi date più importanza? Perchè secondo voi mentre alcuni marchi riescono a offrire certi prodotti a prezzi abbordabili, altri costano anche più del dovuto? Sfruttate tutti veramente a pieno le potenzialità dei vostri arranger, o avete una farrari e la fate andare come una 500 e viceversa?
Attendo con ansia le vostre risposte, buona musica a tutti emo
Edited 3 Ott. 2014 10:25
CoccigeSupremo 03-10-14 13.16
la verità è che piu spendi, meno ironicamente hai da "settare" nonostante la mole di personalizzazione, e ti ritrovi la pappa pronta.
Di conseguenza, (in alcuni casi per carità) chi spende tanto è per avere soprattutto una qualità superiore alla norma anche con preset e song base..poi c'è chi ci smanetta sul serio e chi no...ma è indubbio che non tutti quelli che spendono mille mila euro tra tyros e pa3x vanno poi a spremere la tastiera fino a poter trovare un "limite che sperò verrà superato con la prossima tyros". emo
drmacchius 03-10-14 17.01
é un mercato che non conosco bene, ma di fatto le arranger di fascia alta stanno soppiantando quello che una volta era il mestiere delle workstation synth, che al giorno d'oggi trovano il tempo che trovano vedendo la rinascita delle performance keybord e lo sviluppo dei virtual instrument e la maggior integrazione hardware-software. Le3 arranger di fascia elevata invece stanno diventando sempre piü orientate al projekt musician che magari non le usa nemmeno per fare piano bar, ma per buttare giü idee compositive da rielaborare al computer, op semplicemente per studiare quando non ha una band di supporto.

Le arranger di fasacia economica che invece una volta spopolavano nelle case, nelle scuole e come prima tastiera nelle mani degli adolescenti, al giorno d'oggi trovano il tempo che trovano perché chi non sa suonare sul serio e un tempo faceva finta con gli accordi, adesso puö fare di meglio con midi-player e pattern sequencer e gli altri trovano sonoritä e qualitä costruttive migliori nei synth di fascia economica o le performance keyboard entry level- che confrontate coi loro nonni degli anni 90'e i primi anni 00'- oggi costano veramente poco. IMHO
AleKey 03-10-14 18.10
Pregi e difetti!!!!!!!

Per la mia esperienza posso dire che in generale gli arranger sono concettualmente geniali, facilmente gestibili esecutivamente e sufficientemente credibili musicalmente. Si riesce a gestire la maggiorparte dei generi musicali esistenti con un arranger, a patto di essere affiancati da uno strumento che in base al contesto in cui si suona fa da protagonista.
Ad esempio in fase di intrattenimento abbinato ad un Sax o ad un clarinetto, o come nel mio caso in contesto pop da una chitarra VERA, perchè in tutta sincerità gli strumenti a fiato solisti e le chitarre presenti sugli arranger sono QUASI inascoltabili, e anche quelli più realistici sono penalizzati dal fatto che la frase suonata in automatico dalla macchina è per forza di cose statica e ripetitiva e senza mordente ed espressività.
Poi il discorso qualità meccanica e operativa, dipende OVVIAMENTE da quanto spendi, anche se devo dire che le meccaniche presenti ANCHE nella fascia media sono al limite dell'indecenza!!!!!!!!!
efis007 03-10-14 19.55
I moderni arranger hanno ottimi suoni, spesso migliori di certe workstation, ma rispetto agli arranger degli anni passati hanno perso mordente sulla sezione ritmica (drum sounds).
Non che non sia bella, tutt'altro, ma spesso e volentieri manca di "pacca"!
Ho provato recentemente la Tyros5.... che dire... i suoni sono favolosi ma sulle batterie non ci siamo ragazzi, suonano tutte e troppo "timidine", sono sgonfie, bucate, non c'è la pacca! emo

L'unico arranger che mi ha in parte soddisfatto per le batterie è stata l'Audya5, quella sì che ce l'ha la pacca, svernicia qualsiasi Roland, Yamaha, Korg attuale.
Tuttavia sull'Audya5 i suoni di una Tyros5 non ci sono, quindi siamo da capo.
La Tyros5 mi piace molto come suoni generali, ma poco nelle batterie.
La Audya5 mi piace molto come batterie, ma meno nei suoni.
Un bel dilemma.

La Korg Pa3x non la prendo neanche in considerazione.
Primo perchè l'ho provata e non mi è piaciuta particolarmente.
Secondo perchè è l'unica ad avere un display TOUCH il quale "ad occhio" mi sembra essere lo stesso identico display-tamagochi-ciofeca usato sull'M3 (che mi sta facendo scassare l'anima coi suoi staramenti continui). emo
E questo mi basta e avanza per fare "bye bye" alla Korg.
Mi sono già scottato una volta con l'M3, e non è certo mia intenzione scottarmi di nuovo con i display del piffero della Korg. emo

L'ultima Roland BK9 invece non l'ho ancora provata di persona e non posso esprimere giudizi, ma per quello che costa mi sembra un arranger interessante.

Personalmente se ora dovessi comprare un arranger forse opterei per la Tyros5 (mazza però quanto costa!), ma la prima cosa che farei è interfacciarla con una drum machine esterna così da dargli quella pacca che di default non possiede.
Fortunatamente ho in casa una vecchia Alesis D4, la quale sarà pure una vecchia drum machine, ma quanto a "pacca" di snare kick e tom ne ha da vendere.
Le batterie della Tyros non gli portano neanche le scarpe alla vecchia Alesis D4. emo
Poter accoppiare la D4 alla Tyros5 (sarà possibile? boh) trasformerebbe la Tyros5 in un arranger molto potente anche sotto il profilo "drums".
MusicByFrancesco 03-10-14 21.42
Da possessore di Tyros5 confermo che le batterie fanno estremamente cagare, scusate se sono diretto ma quando si dice "timide" c'è fin troppo ottimismo, e purtroppo è un problema comune a tutte le arranger Yamaha. Forse si salvano le Audio Drums, ma avendo editabilità zero siamo daccapo.
Un'altra soluzione oltre alla drum machine esterna già proposta può essere come ho fatto io e qualche altro amico qui sul forum: ti campioni tu le tue batterie e le importi nella Tyros come voce di espansione. E idem con patate per i synth (altra sezione non molto fornita, nonostante un eccellente miglioramento sonoro dalle precedenti Tyros). Scusate se sono andato OT.
Edited 3 Ott. 2014 19:44
totus 03-10-14 22.37
Non si capisce il perché, dopo tutte le migliorie nei suoni dei vari arranger in cirolazione vedi superaticulation 1&2 (Yamaha ), Korg con le Ndc ecc.ecc. non siano riuscite le stesse a tirar fuori drum kit di batteria all'altezza dei suoni.
Gli mancano le tecnologie di campionamento affinché tirino fuori qualcosa di serio ?
Beh.. sinceramente non credo, piuttosto penso a stategie di marketing o robe simili affinché non saturino il mercato a vantaggio di una singola azienda.
Facendo un semplice ragionamento vien fuori che: da quando Yamaha inventava superaticulation 1& 2 e mega voice, Korg inventava i suoni con tecnologia Ndc, Ketron pur non facendo lo stesso gioco apriva la strada anni prima a kit di batteria corposi e convincenti pur non elevando la tavola sonora dei suoi strumenti.
A voi le conclusioni.
emo
LukeBB 04-10-14 15.35
Io di arranger ne ho avuti.... 3.

1 La vecchissima Roland E-5
Mi piaceva al tempo, molto scarna ma i suoni di bells, archi e altra roba erano convincenti (era il 90-91, eh...).
Personalizzazione zero, ovviamente!

2 Farfisa F1: un mostro pesantissimo, ci ho fatto i miei primi concerti (dal 93 al 99), come funzioni era la più completa: connessione microfono interna, processing DSP per la voce, 2 cuffie, sequencer....ci ho fatto i miei primi esperimenti di registrazione. Peccato che i suoni erano ambigui: gli acustici erano penosi, però eccelleva sui synth ed effetti.
Se penso che il mio primo gruppo veniva a prendermi e dovevo fare 3 piani di scale con quella bestia...! 17-18 anni!

3 Korg i30, che ho ancora: eterna, finché non schiatta la tengo.
Col fatto dell'editor degli styles, ci faccio attualmente di tutto. Mi hanno chiesto per un matrimonio "Is this love" di Bob Marley e "Volta la carta" di De André, ho programmato gli styles ad hoc :)
Una volta ho persino programmato "American idiot" dei Green Day, "Snow" dei RHCP, "Starlight" e "Time is running out" dei Muse. E li ho ancora salvati emo E altri pezzi emo
Mai usato basi MIDI, nonostante comprassi MIDI SONGS fino al n. 100, solo per la rivista...le basi sono la vergogna e la rovina della categoria, nessuno dovrebbe più usarle. Imparate a suonare e programmare, ca**o!!! emoemoemo
Ho migliorato tutti i suoni, peccato non si potessero sovrascrivere i banchi A-B sia di styles sia di suoni, sarebbe una cosa fantastica!
Va sempre, non molla mai, il display è intatto....ce l'ho dal 2000, la uso pochissimo ormai, ma quando serve la uso anche da rimpiazzo per i concerti, ha sostituito Triton quando ha smesso di funzionare: sistemo i suoni e via.
Pensata benissimo, solida, è un carro armato! emoemoemo

Ah, e il discorso batterie acustiche....programmate suono per suono, sono più reali delle Ketron che ho sentito in varie occasioni!
mimmoyamaha 04-10-14 15.39
Buongiorno a tutti, effettivamente sembra quasi che le case costruttrici siano d'accordo per non fornirci un prodotto completo cosicchè noi saremo sempre insoddisfatti dell'arranger che abbiamo... Io utilizzo Arranger da sempre e in effetti pur avendoli spulciati approfonditamente alla fine ti sembra sempre che manchi qualcosa!! Per quanto mi riguarda io ho iniziato con utilizzare Roland (la mitica pro-e poi la e-35 TEC...) per poi passare a yamaha con Psr 1000 poi la 2000 poi son passato a Korg con pa 60 prima e pa 800 dopo e due anni fa sono rientrato prima in casa Ketron con il midjay plus e poi in casa Roland con il bk7m e poi di nuovo a yamaha con Tyros 4 e Psr s950 macchine che ho a tutt'oggi. Ebbene per me le yamaha adesso mi stanno dando grosse soddisfazioni solo che per esempio molte volte rimpiango la facilità di utilizzo delle rolAnd o il suono più rude delle korg. Ad ogni modo penso che alcune volte ci facciamo troppi problemi e che noi musicisti siamo in fondo in fondo incontentabili.... Per questo roland yamaha korg ketron Etc.. Approfittano!!!!! Quello che però posso dire con certezza è che gli Arranger di oggi sono veramente fantastici e forse più appetibili di una semplice workstation... Se li si riesce a sfruttare bene secondo me non c'è alcuna base che tenga..... Io preferisco suonare dal vivo!!! Voi che ne pensate?)emo
efis007 04-10-14 16.22
totus ha scritto:
Non si capisce il perché, dopo tutte le migliorie nei suoni dei vari arranger in cirolazione vedi superaticulation 1&2 (Yamaha ), Korg con le Ndc ecc.ecc. non siano riuscite le stesse a tirar fuori drum kit di batteria all'altezza dei suoni.
Gli mancano le tecnologie di campionamento affinché tirino fuori qualcosa di serio ?

Me lo sono chiesto anch'io.
Yamaha in primis è una azienda che produce anche batterie vere.
E' così difficile prendere un batterista, lo si porta in studio e gli si fa campionare tamburo per tamburo una vera batteria?
Io non mi vanto di essere un fonico della Yamaha, ma vi assicuro che se mi date una batteria microfonata ed un batterista riuscirei a fare meglio rispetto ai suoni Drums che ci sono nella Tyros5.
I quali saranno anche stati campionati nello stesso modo, ma poi sono stati talmente trattati, equalizzati, smagriti, da diventare qualcosa che è ben lontano dal suono "pacca" di una vera batteria. emo
Vi ripeto che una Alesis D4 fa le casse rullanti e tom da sfondare i muri, hanno dinamica, hanno suono, hanno pacca.
E stiamo parliamo di una vecchia drum machine di 20 anni fa!
Oggi invece le batterie degli arranger suonano tutte come degli MP3 spompati: sono loffie, timide, segate nei medi, non bucano, non spingono, insomma non mi piacciono per niente. emo
L'unica che si salva è la Audya: piccola demo.
Il bello di un arranger non è solo avere suoni generici eccellenti, ma anche la batteria.
Non si può fare pianoforti, fiati, strings, chitarre, sax, tromboni, cori umani, etc etc, di altissima elevatura (alias Tyros5) con campionamenti sofisticati e poi fare delle batterie che fanno "splut splut", e che diamine possibile che gli ingegneri della Yamaha non lo sentono?
Hanno le orecchie foderate di prosciutto?
Eh sì che le batterie (vere) le costruiscono loro stessi, e con tali batterie (vere) fior fiori di batteristi ci fanno i dischi.
Ci vuole tanto a prendere un qualsiasi disco e ascoltare come deve essere la pacca di una batteria?
Boh chi li capisce è bravo. emo
Edited 4 Ott. 2014 18:23
renatus 09-10-14 23.55
Dotare i propri arranger di kit drum "addomesticati" è parte del marchio di fabbrica Yamaha. La pasta sonora è quella. Gli arranger Yamaha piacciono per questo, per la possibilità di suonare un repertorio vastissimo che non rischi di disturbare ma che si colloca al centro del mainstream musicale.
Del resto non mi risulta che nemmeno le novità dei Real! Drum Kit introdotte con Tyros 4 abbiano raggiunto i consensi attesi.
Per chi cerca percussioni cattive sul proprio arranger, non resta che andare a caccia di Ketron e/o Korg.
Constrictor 10-10-14 02.26
radjuice ha scritto:
C'è davvero sempre bisogno di un modello top di gamma da 4000/5000 euro? O può bastare anche quello da 1000/1500/2000 euro?

Come la vedo io....
In generale, se prendiamo la fascia Bassa/Medio-Bassa, notiamo non solo uno scadere qualitativo sonoro e di campionamento, ma anche e soprattutto, hardware.
I tasti fisici, sono quasi ridicoli, la plasticosità è indecente e l'utente ha speso "BEN" 1000/1500/2000 Euro.
A questo aggiungasi che il prezzo finale di una Tyros 5 (ad esempio), non solo è dato da una maggiore ed evidente robustezza e miglior fattura, quanto da prerogative e versatilità che NON potranno mai esser proprie di uno strumento da 1000 Euro, anche se, forse, molti di noi, talune prerogative, non le saprebbero neanche usare, non tanto per poca capacità, quanto per scarso interesse verso le medesime.
Tranne quei pochissimi eletti, quanti di noi sono in grado, per esempio, di programmare "ex novo" uno style?
Seconda cosa: il risultato ottenuto, vale il tempo ad esso dedicato?
Bene, alla massa, questa possibilità, NON SERVIRA' MAI, ma l'ha pagata ugualmente.
Potrei fare anche altri esempi.
Ciao
Edited 10 Ott. 2014 0:30
giulio12 10-10-14 10.13
Lo schifo è che ti fan pagare delle plasticone con delle meccaniche oscene almeno 1000 euro più del loro valore per gli arranger fascia 2000 euro e ti fregano almeno 2000 euro sugli strumenti top di gamma... Anche le Tyros, per quei soldi, potevano essere dotate almeno della meccanica della S70xs nella versione 76 tasti... Poi va bene il contenimento del peso, ma da quel punto di vista un Kawai da 1500 euro ha un hardware che asfalta qualsiasi arranger di fascia alta, al di la che si tratta di categorie di strumenti differenti... Questo per dire che il settore arranger è secondo me quello dove le case costruttrici rincarano di più i prezzi spennandoci a dovere!!! IMHO emo
losfogos 10-10-14 10.31
Ma la Tyros5 non carica campioni? Immagino di, come minimo, e quindi: i loop eventuali di batteria che uno carica, possono essere usati negli style comprese le variazioni (dove mettere i fill veri del batterista)?
Edited 10 Ott. 2014 8:33
renatus 11-10-14 10.36
giulio12 ha scritto:
Questo per dire che il settore arranger è secondo me quello dove le case costruttrici rincarano di più i prezzi spennandoci a dovere!!!


Penso di sí. Parzialmente si potrebbe spiegare con il fatto che la programmazione degli stili preset ha un costo... Ma solo parzialmente.
Edited 11 Ott. 2014 8:36
renatus 11-10-14 10.57
Per quanto ne capisco io, è agevole farlo associando i loop audio ai multipad. Ho un dubbio peró. Si rischierebbe forse di non avere un totale controllo di sincronia nel momento in cui avvii il break dalla sezione arranger all'avvio del loop di stacco con il multipad. Chissà magari un possessore di T5 potrebbe darci maggiori dettagli.
Edited 11 Ott. 2014 8:57
Roberto57 11-10-14 22.37
i drumkit in dotazione alle workstation/arranger sono campioni anch'essi .. compressi (fa pure rima) ma non ciofeche ..

da quel che ho capito, chi realizza gli style factory lo fa con il suo gusto personale e in situazioni ambientali che probabilmente non rispecchiano i gusti della totalità dell'utenza a cui è rivolta ...

ho apprezzato sin dalla sua uscita il Korg Pa3x per le enormi possibilità di editing che offre, sino ad arrivare a stravolgere totalmente la macchina stessa .. ma bisogna smanettare ( ed io adoro questa pratica ) la vecchia Tyros 2 purtroppo non mi lasciava molto margine sotto questo aspetto ..

tornando alla tematica di questa discussione, non credo che i vecchi arranger avessero più botta degli attuali, li ho avuti un pò tutti a partire dal glorioso Programmer 24 ..

avevano meno tracce e quindi elaboravano un pattern composto da batteria basso e un paio di tracce di accompagnamento, il che avvalora la mia idea che uno style efficiente deve essere composto di poca roba, batteria/basso e una linea di chitarra .. c'è più "dinamica percepita" e ovviamente bisogna suonarci sopra ..

questo vale un pò per tutti gli arranger, sono macchine che devono essere spremute, studiate nei minimi particolari, solo allora daranno soddisfazioni ..

ho suonato tanti anni ( 40 per l'esattezza quest'anno ) night club - orchestre di piazza - gruppi rock e cover band - pianobar .. maturando esperienza e gusto musicale, per cui mi permetto di dare qualche consiglio a qualche pigrone che spende una marea di sudati quattrini per poi restare insoddisfatto dopo qualche mese ... emo






clouseau57 12-10-14 01.15
Roberto57 ha scritto:
ho suonato tanti anni ( 40 per l'esattezza quest'anno ) night club - orchestre di piazza - gruppi rock e cover band - pianobar .. maturando esperienza e gusto musicale, per cui mi permetto di dare qualche consiglio a qualche pigrone che spende una marea di sudati quattrini per poi restare insoddisfatto dopo qualche mese ... emo

emo
turpe 12-10-14 12.26
dopo aver lavorato con estrema soddisfazione con tyros2 e 4 sono passato alla korg pa3x, e mi ci sono trovato decisamente meglio per:
1) migliore meccanica dei tasti
2) sistema operativo estremamente più user friendly. tutto quello che su yamaha mi risultava macchinoso ( performance, songbook), su pa3x è stato un attimo...
3) continua disponibilità di styles originali gratuiti, e aggiornati alle hits del momento, tramite il sito korgpa
4) drums più convincenti
5) sezione mic/harmonizer di gran lunga migliore
e infine...circostanza magari veniale, ha uno chassis compatto, professionale e trooooppo bello!emo
efis007 12-10-14 15.56
Roberto57 ha scritto:
i drumkit in dotazione alle workstation/arranger sono campioni anch'essi .. compressi (fa pure rima) ma non ciofeche

Nessuno ha detto che sono ciofeche.
Si è detto che mancano di pacca, sono vuoti, timidi, delicatini.
Se su determinati suoni gli arranger tipo Tyros5 sono incredibilmente reali (organi, chitarre, archi, fiati, pianoforti, etc etc) tanto da dare quasi il pagone alle workstation più muscolose, sulle batterie non si comportano allo stesso modo, ovvero non si sente una qualità proporzionata al resto dei suoni.
Le batterie sono loffie, quasi da giocattolo, e non stupiscono tanto e quanto gli altri suoni.
L'unico arranger che ha delle batterie convincenti è l'Audya5.
Le altre invece suonano da "giocattolo".
Non gli style.
Gli style sono anche ben fatti, suonano bene, sono convincenti.
Ma le batterie sono sgonfie.
Esempio: ascolta questo funky al minuto 3:46 (soprattutto il rullante).
E' loffio, non ha pacca.
Ascolta adesso un ritmo similare fatto dallo stage piano Kawai MP6 al minuto 4:26
Senti che il rullante ha pacca?
Attenzione: dire che ha pacca non vuol dire necessariamente che rompe le orecchie agli ascoltatori.
La pacca è una cosa, il fastidio un'altra.
E' giusto che su certi ritmi soft gli arranger siano "educati e delicati".
Ma non va bene che lo siano anche sui ritmi tenaci che chiedono una maggiore pacca e tiro.
Per cui io mi chiedo come è possibile che uno stage piano (Kawai MP6) abbia dei drum che hanno più pacca di un arranger!
Dovrebbe essere esattamente il contrario, l'arranger dovrebbe eccellere in tutto.
Soprattutto sulle batterie l'arranger dovrebbe sverniciarsi qualsiasi stage piano o workstation in circolazione, perchè è un ARRANGER, ossia uno strumento fatto proprio allo scopo di suonare sempre con una band intera che ti accompagna.
E tale band "virtuale" (batteria compresa) deve essere la più convincente possibile, altrimenti viene a meno la forza di un arranger.
La Audya5 questa cosa l'ha capita, ha capito quanto sia importante una sezione drum convincente per un arranger, e ha capito che PIU' la sezione drum è convincente PIU' l'arranger ci guadagna in credibilità e realismo.
La Tyros invece sembra non averlo ancora capito, e di fatti propone una Tyros5 che ha suoni eccezionali che spesso rasentano l'incredulità tanto sono belli, ma poi si perde letteralmente sulle batterie che non lasciano di stucco nessuno e che suonano decisamente loffie e sottotono rispetto al resto dello strumento.
Ed è un peccato secondo me perchè coi progressi della tecnica non credo sia così difficile fare delle batterie convincenti che hanno pacca, tiro, carattere, e realismo.
Se ci sono riusciti con un saxofono (i fiati sono difficilissimi dal renderli reali) cosa ci vuole a farlo anche per la batteria? emo