Bassi hammond

epin79 16-11-14 13.04
Salve a tutti,

posseggo un keybduo, mi trovo bene, conosco e mi piace la simulazione dell'hamichord, ho avuto anche nord tempo fa.
suono prevalentemente senza bassista in contesti jazz a volte verso il funk.
Trovo che, per quanto siano molto migliorate le simulazioni dell'hammond, il punto debole, in tutti i casi, rimangono i bassi.
Il keybduo ha la possibilità di uscire con un canale diretto con il suono della pedaliera, ed è molto comodo. Ma comunque in tutti questi cloni mi manca quell'attacco, quel "punch", che sento sul mio a100 anche a basso volume.
non è un problema di amplificazione a mio avviso (anche collegati ad un leslie vero, il suono di questi cloni in alcuni casi è molto simile all'originale, ma, alle mie orecchie, sui bassi ancora non ci siamo).
un amico mi suggeriva di fare passare il segnale del basso da un compressore. secondo voi può essere una buona idea? se si, quale mi consigliate (possibilmente economico, visto l'uso).
grazie

e.
marcoballa 16-11-14 13.33
ciao, non so se risolve la tua esigenza, ma questo col basso elettrico dà una bella spinta mantenendo massima dinamica (senza essere invadente, come altri compressori).

non saprei dire come si comporta con i bassi da pedaliera hammond....
emo
SimonKeyb 16-11-14 16.04
@ marcoballa
ciao, non so se risolve la tua esigenza, ma questo col basso elettrico dà una bella spinta mantenendo massima dinamica (senza essere invadente, come altri compressori).

non saprei dire come si comporta con i bassi da pedaliera hammond....
emo
è un pò un mattone, ma è uno dei miei compressori a pedale preferiti. forse questo potrebbe risolvere il problema della mancanza di "punch" emo

acnhe se forse l'utilizzo di un ampli da basso dedicato, magari anche un vecchio combo peavey o trace elliott, che si trovano usati a cifre non distanti al costo dell'electro harmonix in questione sul nuovo. probabilmente sarebbe la soluzione più indicata e taglieresti la testa al toro.
Edited 16 Nov. 2014 15:06
epin79 16-11-14 19.17
grazie mille!

ho già provato con ampli da basso, ma il problema è che mi manca sempre quella punta che il basso elettrico ovviamente ha e che, in modo diverso, percepisco anche suonando l'hammond (anche semplicemente con la sua amplificazione interna).
In particolare se suono brani che hanno giri di bassi definiti, magari in unisono con altri strumenti, magari poi su tempi composti (quindi devono essere molto precisi) avverto questo problemi con i cloni, il suono può essere anche alto di volume ma è un po' evanescente, non definito.

grazie comunque, seguirò i consigli

e.
zaphod 16-11-14 20.21
@ epin79
Salve a tutti,

posseggo un keybduo, mi trovo bene, conosco e mi piace la simulazione dell'hamichord, ho avuto anche nord tempo fa.
suono prevalentemente senza bassista in contesti jazz a volte verso il funk.
Trovo che, per quanto siano molto migliorate le simulazioni dell'hammond, il punto debole, in tutti i casi, rimangono i bassi.
Il keybduo ha la possibilità di uscire con un canale diretto con il suono della pedaliera, ed è molto comodo. Ma comunque in tutti questi cloni mi manca quell'attacco, quel "punch", che sento sul mio a100 anche a basso volume.
non è un problema di amplificazione a mio avviso (anche collegati ad un leslie vero, il suono di questi cloni in alcuni casi è molto simile all'originale, ma, alle mie orecchie, sui bassi ancora non ci siamo).
un amico mi suggeriva di fare passare il segnale del basso da un compressore. secondo voi può essere una buona idea? se si, quale mi consigliate (possibilmente economico, visto l'uso).
grazie

e.
ciao,
ho pure io un keyB e sono d'accordo su quello che dici del punch della pedaliera.
Ho notato, però, che la bellezza (e dunque l'efficacia) dei bassi dipende molto dall'impianto e dal suo posizionamento.
Io, per situazioni dal piccolo al medio uso un SR Pocket Two. Ha il sub, quindi il basso dovrebbe sentirsi bene.
Ma non sempre è così. Nei posti dove il palco è piccolo, e suoni molto vicino al sub, il basso non mi soddisfa quasi mai.
Quando invece riesco a mettere il sub qualche metro dietro di me (anche 5 o 6 metri), il basso suona talmente potente che non mi serve "aggiungere" la pedaliera (io faccio il basso con la sx, non col piede).
In caso di ascolto in cuffia (cuffia da studio, abbastanza dettagliata e con una buona risposta in frequenza), la mancanza di punch si torna a far sentire.
I bassi sono una porzione dei cloni altrettanto critica come gli acuti.
SimonKeyb 16-11-14 23.16
@ epin79
grazie mille!

ho già provato con ampli da basso, ma il problema è che mi manca sempre quella punta che il basso elettrico ovviamente ha e che, in modo diverso, percepisco anche suonando l'hammond (anche semplicemente con la sua amplificazione interna).
In particolare se suono brani che hanno giri di bassi definiti, magari in unisono con altri strumenti, magari poi su tempi composti (quindi devono essere molto precisi) avverto questo problemi con i cloni, il suono può essere anche alto di volume ma è un po' evanescente, non definito.

grazie comunque, seguirò i consigli

e.
attenzione. "punta" e "definizione" nel suono sono due concetti ben diversi, per quanto riguarda la seconda un bel compressore in effetti può aiutare, però se manca il suono di base non ci sono nè santi nè madonne. se poi l'A100 sei abituato a suonarlo con un leslie vero a casa allora potrebbe essere un problema di resa più che del clone (che immagino suonerai in impianto).
Detto ciò, forse potresti provare i differenti campionamenti di tonewheel fatti dal buon Elvio, con i quali potresti riscontrare un comportamento migliore nei registri dei pedali.

dico questo perchè temo che questa tua "sensazione" possa essere un qualcosa che ti da solo il vero A100, e si sa che i cloni hanno sempre degli aspetti migliorabili per quanto possano essere evoluti ai giorni nostri.
epin79 17-11-14 13.39
Grazie.

sicuramente l'amplificazione è determinante, e anche il posizionamento delle spie. l'hammond poi, anche quello vero, è estremamente soggetto all'ambiente in cui si suona.
Queste però sono cose che sento dire da molti musicisti, non solo se suonano con me! oggi molti hanno conosciuto l'hammond solo tramite i cloni, poi magari vanno in studio a registrare o si trovano con un vero hammond sul palco e rimangono allibiti. in generale non è una questione di qualità del suono dall'esterno (certe registrazioni fatte con i cloni di adesso possono trarre in inganno chi non ha un buon orecchio) ma sul palco ancora manca quella botta lì, definita e grossa al tempo stesso (un problema ancora irrisolto penso sia legato anche ai registri più brillanti, nei cloni migliori tendono ancora a essere un po' fastidiosi)
e.
SimonKeyb 18-11-14 14.16
Dalla mia esperienza in un palco con un L100 e un 147 posso dire di aver sentito tutto tranne che definizione. Proprio la natura rotativa del leslie comporta uno "spargimento" del suono ovunque sul palco. Mi ero trovato ad avere un suono assordante durante il sound check mentre durante il live con locale semipieno non mi sentiva nessuno. Sicuramente un altro modo di suonare e gestire il volume dato che (mea culpa) lo usavo sia per spia per l'hammond che per uscire fuori, dato che il locale non era grande.
Ti giuro che nel casino del palco (suonavo progressive spinto) proprio il fatto di avere un attimo la tromba qua, un attimo il rotore dei bassi là a momenti facevo fatica a capire cosa stessi suonando.
giosanta 18-11-14 16.24
Anche per la mia esperienza, salvo locali piccolissimi e compagni "tranquilli" il Leslie va microfonato sempre, anche perché non dimentichiamo che il volume dell'Hammond è anche funzione dei registri utilizzati.
SimonKeyb 18-11-14 16.45
@ giosanta
Anche per la mia esperienza, salvo locali piccolissimi e compagni "tranquilli" il Leslie va microfonato sempre, anche perché non dimentichiamo che il volume dell'Hammond è anche funzione dei registri utilizzati.
eh già. e per il solo fatto di avere dietro la schiena un coso che spara a 360° il volume con cui dovresti farti sentire dal pubblico! emo

confesso di aver mio malgrado indugiato molto con il pedalone del volume
Edited 18 Nov. 2014 15:46
zaphod 18-11-14 17.41
sempre riguardo l'amplificazione:
ieri sera, dopo che la sala prove si era mezza allagata nei giorni scorsi, non si poteva usare l'impianto solito, quindi mi sono attaccato col KeyB ad una spiaccia FBT, umida anch'essa, che passava di lì per caso. Le alte frequenze erano belle perse, ma in compenso... che bei bassi! La pedaliera aveva ritrovato un bel punch!
Quindi... emoemo non ci capisco un fazzo emo
SimonKeyb 18-11-14 18.07
@ zaphod
sempre riguardo l'amplificazione:
ieri sera, dopo che la sala prove si era mezza allagata nei giorni scorsi, non si poteva usare l'impianto solito, quindi mi sono attaccato col KeyB ad una spiaccia FBT, umida anch'essa, che passava di lì per caso. Le alte frequenze erano belle perse, ma in compenso... che bei bassi! La pedaliera aveva ritrovato un bel punch!
Quindi... emoemo non ci capisco un fazzo emo
Con il mio keyb mkII mi ricordo che l'avvento dell'EQ tra i comandi del pannello fu un ammenicolo piuttosto utile che dava un bel carattere al suono più ancora di come settavo l'EQ del mixer. quasi come fosse un booster.
Non è da sottovalutare anche questo aspetto nella ricerca del suono che vogliamo.