@ tullio62
Buongiorno Michelet
scusami se ti disturbo ancora ma per scrupolo devo farti due domande.
Suonando i piani Rodhes è normale sentire delle dissonanze su alcune note? In particolare quelle basse?
Le variazioni dei singoli pianoforti con il + od il meno - portano in modo normale ad una dissonanza?
Ti faccio queste domande perché avendo un orecchio molto ma molto fino (suono anche la tromba e quindi sono abituato all'intonazione quasi perfetta) mi sembra che alcune note non siano perfettamente intonate e non vorrei che fosse lo stage ad evere dei problemi.
Eventualmente queste dissonanze di intonazione, se uno vuole, possono essere corrette?
Grazie ancora per l'aiuto e buona giornata.
Posso fare una domanda a tutti che non c'entra nulla con lo stage? Sto preparando un live con il mio gruppo e tra i pezzi che vorremmo fare c'e' la rivisitazione di "Tutta mia la città"; ho cercato in rete ma non si trova uno spartito decente (ci sono decine di accordi che cambiano continuamente e le parti in rete fanno pena).
Non è che qualcuno di voi si ritrova uno spartito vero del pezzo? Grazie
Tullio
Relativamente alle presunte "stonature" nell'estensione grave de pianoforti elettrici/elettromeccanici, ti è stato già risposto da un altro forumer che lo strumento reale si comporta esattamente in quel modo.
Quindi sarebbe meglio che con il tuo orecchio molto fino andassi ad ascoltare un Rhodes vero, giusto per rendertene conto.
Eventualmente puoi provare l'editing del timbro stesso, spostando la posizione del pickup, ma non credo che questo influenzerà in modo determinante il modello fisico che riproduce la tipica sorgente sonora del Rhodes: la
tine.
Edited 27 Nov. 2014 14:24