Conservatorio in età adulta:come fare

Crosfader 08-12-14 17.31
buongiorno a tutti,

Dopo aver suonato per anni tastiere e stage piano, mi sono deciso ad acquistare un pianoforte acustico verticale.
Devo ancora valutare se orientarmi su un yamaha serie u oppure serie b nuovo e silent....

La cosa che però davvero mi interessa è riprendere a studiare il pianoforte come si deve!
Abito a Ravenna e ho 31 anni.
Ho un lavoro che mi occupa i classici orari da ufficio.
C'è la possibilità di frequentare un conservatorio oppure dovrai per forza rivolgermi ad altre soluzioni??

Chiedo maggiori informazioni visto che io fino ad ora sono sempre stato autodidatta..

Grazie e un saluto a tutti quelli che mi vorranno aiutare emo
vin_roma 08-12-14 19.09
Dubito che sia fattibile, non per l' età, ma per l' attuale ordinamento che di fatto ha tolto i conservatori tramutandoli in università.
Uno pensa: Ok, ho un diploma di scientifico...

Non penso sia così, si potrà accedere già con conoscenze specifiche ...rilasciate poi da chi? perché non penso che con 2+3 anni di "università" si possa sopperire alla completezza dei precedenti 10 anni che potevi cominciare anche a 8/10 anni, età in cui si poteva plasmare la fisicità del futuro pianista.

Sarei contento se qualche addetto o insegnante o studente attuale possa chiarirmi questo dubbio: che titoli e rilasciati da chi servono per accedere "all' università emo musicale"?
Edited 8 Dic. 2014 18:11
Crosfader 08-12-14 19.16
Grazie per la risposta super veloce !

Beh, diciamo che un primo dubbio emo me lo sono immediatamente levato!

Ora devo trovare un BUON ma BUON maestro capace di trasmettermi il suo sapere.

... e scommetto non sarà affatto semplice!
shiningkeyboard 09-12-14 01.08
Beh.. c'è un esame di ammissione ;)
il livello richiesto varia a seconda dei conservatori, diciamo che (se si parla di pian oclassico), più o meno siamo attorno al vecchio compimento inferiore, in alcuni posti qualcosina in più..

altrimenti puoi partire dai corsi preaccademici (che sostituiscono i vecchi primi 5 anni), ma spesso sono a numero chiuso.

avevi già addocchiato qualche conservatorio specifico?
Piolo80 09-12-14 11.21
Scordati di fare il conservatorio se lavori, c'è l'obbligo di frequenza adesso... Gelmini a morte.
shiningkeyboard 09-12-14 11.34
Trovo l' obbligo di frequenza una cosa sacrosanta;

Il conservatorio è un' istituzione, ed una scelta, che pretende e merita dedizione..
soprattutto, non è un obbligo.
jacus78 10-12-14 01.32
una volta in conservatorio l'obbligo di frequenza era implicito. sto parlando di quando l'ho frequentato io, una 15ina di anni fa....implicito significava che se avevi voglia di imparare seguivi le lezioni ed era buon per te, altrimenti te ne stavi a casa ma agli esami erano cazzacci tuoi, nessuno schierato dalla tua parte, neanche il tuo insegnante.
Edited 10 Dic. 2014 0:32
andrew1 13-12-14 14.00
Mah, da un lato trovo giusto che il conservatorio sia parificato all'università, ma dall'altro non mi pare che i diplomati al conservatorio se la passino tanto bene dal punto di vista lavorativo.

Ho un alcuni amici diplomati al conservatorio che dopo 4-5 anni di ulteriori studi anche all'estero, si sono dovuti convertire a fare i commessi o cose di questo tipo, altri che vanno a suonare "a chiamata" ingiro per l'Italia, ma sempre in maniera molto precaria, inoltre con la famiglia che crea ulteriori problemi.

Diciamo che forse era meglio prima, quando il conservatorio si iniziava a 7-10 anni, e poi si continuava come secondo diploma (o laurea).

Ma quindi oggi un bambino di 10 anni che vuole imparare la musica, dove deve andare? Nella banda cittadina??
Ed inoltre, se il conservatorio è parificato all'università, significa che si può assistere liberamente alle lezioni, giusto?
vin_roma 13-12-14 16.15
Per me questa riforma è un porcata...

Genera solo insegnanti e un pozzo di illusi...

Se è un' università ci vorrebbe un primo livello statale che prepari alla materia che non è come ingegneria o lettere per cui bastano i licei o i tecnici.
Musica non serve solo studiarla, devi averla dentro e ce l' hai già a 10 anni. Il resto è tempo perso se ne vuoi fare il tuo motivo di vita.

Prima i conservatori erano molto selettivi... ma offrivano primissima qualità e c' era anche un discreto sfogo professionale una volta diplomati.
A partire dalla RAI e poi tante altre istituzioni via via hanno chiuso i battenti.
La cultura è stata massacrata ma stranamente si è avuto un fiorire di Università Musicali con un parco studenti enorme... certamente per dare un impiego ai troppi del settore ma questi, a loro volta, creeranno altri studenti e in questa situazione tutto questo sta contribuendo al degrado qualitativo.
Vedo tantissimi strumentisti che una volta laureati sono perfettamente sovrapponibili a un qualsiasi laureato in lingue o giurisprudenza.

Forse è brutto dirlo ma, viste soprattutto le odierne possibilità, era meglio come prima, magari con un po' più di lealtà verso i meritevoli... ma siamo in Italia.
Edited 13 Dic. 2014 15:17
shiningkeyboard 13-12-14 19.35
vin_roma ha scritto:
Per me questa riforma è un porcata...

Genera solo insegnanti e un pozzo di illusi...

Se è un' università ci vorrebbe un primo livello statale che prepari alla materia che non è come ingegneria o lettere per cui bastano i licei o i tecnici.
Musica non serve solo studiarla, devi averla dentro e ce l' hai già a 10 anni. Il resto è tempo perso se ne vuoi fare il tuo motivo di vita.

Prima i conservatori erano molto selettivi... ma offrivano primissima qualità e c' era anche un discreto sfogo professionale una volta diplomati.
A partire dalla RAI e poi tante altre istituzioni via via hanno chiuso i battenti.
La cultura è stata massacrata ma stranamente si è avuto un fiorire di Università Musicali con un parco studenti enorme... certamente per dare un impiego ai troppi del settore ma questi, a loro volta, creeranno altri studenti e in questa situazione tutto questo sta contribuendo al degrado qualitativo.
Vedo tantissimi strumentisti che una volta laureati sono perfettamente sovrapponibili a un qualsiasi laureato in lingue o giurisprudenza.

Forse è brutto dirlo ma, viste soprattutto le odierne possibilità, era meglio come prima, magari con un po' più di lealtà verso i meritevoli... ma siamo in Italia.

Quoto parola per parola.
A parte che negli ultimi anni anche il livello dei conservatori "vecchio" stampo si era abbassato in maniera scandalosa..
FIUMI di diplomati (come, d' altronde, FIUMI di ingegneri).. che non servono a un beneamato cazzo (scusate la volgarità, ma è una questione che ho molto a cuore).
La "cultura per tutti" è una bella cosa, ma ci sono livelli e livelli. nessuno chiama un diplomato di liceo scientifico "matematico di professione", mentre qui quando uno studia 10 minuti musica è un musicista..

Il fatto che il conservatorio sia una università avrebbe avuto, potenzialmente, lati positivi dal punto di vista formale e burocratico...

ma purtroppo è stata una parificazione "verso il basso".

esemplifico tutto con una frase sentita poco tempo fa:
"c'ho 40 anni, lo faccio per divertimento, non devono rompermi le balle"...
questa è la mentalità media che gira nei conservatori, soprattutto di jazz, purtroppo.
anonimo 14-12-14 10.03

io non mi preoccuperei più di tanto, alla fine il conservatorio stesso fa selezione attraverso gli esami e quelli bravi e meritevoli vanno avanti. Nella mia facoltà come in tutte partimmo in 100 ed arrivammo in 10, però far provare tutti è democratico.
vin_roma 14-12-14 16.34
Non è questione di democrazia ma di permettere, fosse solo per 10 persone ma anche 10.000, di avere la qualità.

Massificando si abbassa notevolmente la qualità e la finalizzazione., a far scrematura allora servirebbe un istituto precedente parifiicato alle superiori dove si studi musica seriamente ma comunque sarà un diploma che non sarà spendibile come gli altri per un concorso tipo "basta che mi danno uno stipendio"... la musica è un' altra cosa, non serve per entrare alle poste, chi la fa e vuole usare i mezzi dello stato, sa quello che vuole e questo richiede capacità e sacrificio, non è come prendere un diploma allo scientifico dove studi, impari anche a memoria e passi l' esame... con la musica devi sapere veramente quello che fai.

Non si può standardizzare questo studio come medicina o lingue, non serve la burocrazia dell' università, piuttosto serve più un ambiente da "bottega", da maestro con l' allievo e il conservatorio lo era...
shiningkeyboard 14-12-14 20.01
Per fortuna è ancora possibile trovare insegnanti che la pensino come te..
E per fortuna me lo sono cercato e 'ho trovato ;-)


Guardau un po', molti dicono di non essersi trovati benissimo!
anonimo 16-12-14 08.00

vuoi dire che prima tra docente e studente c'era una sorta di legame più forte?
vin_roma 16-12-14 14.58
@ anonimo

vuoi dire che prima tra docente e studente c'era una sorta di legame più forte?
certo! era un rapporto come in una bottega tra l' artigiano e l' apprendista... perlomeno io l' ho vissuto così.

Solfeggio era in una classe di 10/12 ragazzi, tre anni fatti moooolto approfonditamente con molte pretese dal maestro e con uno Steinway in aula, canto corale era un' obbligo importante e la mattina erano due ore di polifonia dirette magistralmente da una personalità che ci invitava ai suoi concerti o ci faceva sgattaiolare alle sue prove in RAI perché diceva: dovete imparare come si lavora...

Ma queste erano le lezioni collettive, quelle di strumento e armonia /contrappunto/composizione erano molto confidenziali, eravamo in gruppetti di 2/3 allievi e si stava una mezza giornata insieme perché ascoltare gli altri era importante e la confidenza con i maestri era tale che si intrecciavano anche situazioni personali o di famiglia: andavamo a raccogliere le olive nel terreno del maestro di organo, portavo le pesanti borse piene di musica del Monsigore M° Bartolucci che aveva le prove col coro, ci si incontrava ai concerti, gli giravo le pagine, ci vedevamo in vacanza se eravamo vicini...

una bottega: maestro e allievo.
Edited 16 Dic. 2014 15:53
anonimo 16-12-14 20.50
@ vin_roma
certo! era un rapporto come in una bottega tra l' artigiano e l' apprendista... perlomeno io l' ho vissuto così.

Solfeggio era in una classe di 10/12 ragazzi, tre anni fatti moooolto approfonditamente con molte pretese dal maestro e con uno Steinway in aula, canto corale era un' obbligo importante e la mattina erano due ore di polifonia dirette magistralmente da una personalità che ci invitava ai suoi concerti o ci faceva sgattaiolare alle sue prove in RAI perché diceva: dovete imparare come si lavora...

Ma queste erano le lezioni collettive, quelle di strumento e armonia /contrappunto/composizione erano molto confidenziali, eravamo in gruppetti di 2/3 allievi e si stava una mezza giornata insieme perché ascoltare gli altri era importante e la confidenza con i maestri era tale che si intrecciavano anche situazioni personali o di famiglia: andavamo a raccogliere le olive nel terreno del maestro di organo, portavo le pesanti borse piene di musica del Monsigore M° Bartolucci che aveva le prove col coro, ci si incontrava ai concerti, gli giravo le pagine, ci vedevamo in vacanza se eravamo vicini...

una bottega: maestro e allievo.
Edited 16 Dic. 2014 15:53

ora capisco, bella esperienza.
andrew1 21-12-14 21.20
E dovrebbe essere così in tutte le specializzazioni.

MA se oggi un bambino di 7-8-10 anni si volesse avvicinare alla musica, visto che i conservatori non ci sono più, gli rimangono solo le (costose) lezioni private??
anonimo 22-12-14 00.17
@ andrew1
E dovrebbe essere così in tutte le specializzazioni.

MA se oggi un bambino di 7-8-10 anni si volesse avvicinare alla musica, visto che i conservatori non ci sono più, gli rimangono solo le (costose) lezioni private??

mi pare che l'età minima per frequentare il conservatorio sia di 16 anni, quindi solo dopo le scuole medie.
vin_roma 22-12-14 02.17
Ne parlavo proprio ieri sera con un responsabile che ha degli incarichi (in regione o provincia? non ho capito bene il ruolo, ma comunque è anche un musicista) per il nuovo ordinamento e mi ha spiegato con entusiasmo il nuovo percorso:

- scuole medie ad indirizzo musicale, secondo una "certa" logica, hanno una funzione propedeutica...

- licei musicali che a detta sua sono più formativi del compimento inferiore del vecchio ordinamento...

- università come 8° e 10° anno del vecchio ordinamento...
Edited 22 Dic. 2014 3:37
shiningkeyboard 22-12-14 08.03
vin_roma ha scritto:
Ne parlavo proprio ieri sera con un responsabile che ha degli incarichi (in regione o provincia? non ho capito bene il ruolo, ma comunque è anche un musicista) per il nuovo ordinamento e mi ha spiegato con entusiasmo il nuovo percorso:

- scuole medie ad indirizzo musicale, secondo una "certa" logica, hanno una funzione propedeutica...

- licei musicali che a detta sua sono più formativi del compimento inferiore del vecchio ordinamento...

- università come 8° e 10° anno del vecchio ordinamento...

Tu parlagli di come, una volta, si studiava sul serio..