CoBra ha scritto:
non condivido per nulla chi a priori ce l'ha con le basi!!!
Ma guarda, non e' che ce l'ho con le basi in assoluto.
E' un discorso piuttosto complesso. Per me fare musica, suonare, non puo' prescindere da aspetti fondamentali quali suono, impasto sonoro, dinamiche, stati d'animo, coraggio, fantasia, acustica ambientale, liberta' di azione, di durata di struttura. Tutte robe piuttosto variabili, di volta in volta, e che vengono praticamente uccise dalla schiavitu' della base, sempre uguale a se' stessa, e magari uguale per tutti. Tante volte (la maggior parte) mi e' capitato di vedere pianisti, sul piano a coda il portatile: lanciano la base di un
qualunque brano, e ci suonano, piu' o meno bene, sopra. Sento uno scollamento fastidioso, persino nei casi fortunati in cui il piano e' bene accordato. Suoni e volumi disomogenei, sovrapposizioni di bassi, intrecci ritmici e armonici improbabili, rivolti a membro di segugio, sovraccarico di note. E mi chiedo: perche'? A che serve cio'?
Tutta la freschezza, l'immediatezza, la sorpresa, indispensabili requisiti quando si fa musica live, va a farsi benedire.
Poi dico, se vuoi il brano il piu' possibile simile all'originale, cosa c'e' di meglio che mettere direttamente il cd originale?
Se chiami me forse e' perche' vuoi sentire qualcosa di diverso, se no non mi chiamare proprio.
Non vai al ristorante per mangiare i quattro salti in padella, insomma.