Quale pianoforte è utilizzato in questo disco?

zaphod 04-03-15 19.42
ciao a tutti,
ogni tanto mi rispolvero il mirabile "Easy to Love", coi compianti Massimo Urbani al sassofono e Luca Flores al pianoforte. Una bella pagina di jazz, di quelle che se abbiamo le teste giuste, anche noi italiani possiamo dire la nostra. emo scusate la commozione.

Ebbene, la domanda è: il suono del pianoforte, in quel disco, è bello. Molto. Sicuramente, oltre al modello, influiscono tante cose (anche la microfonazione, e pure le dita, se vogliamo). Ma vorrei sapere quale pianoforte ha utilizzato Flores in quel disco. Le liner notes non dicono nulla. Non è che qualcuno di voi può fare il miracolo?
anonimo 04-03-15 19.50
Sai in che studio é registrato ed in che anno?

Edit: sonic studio a roma nell 87
Edited 4 Mar. 2015 18:54
zaphod 04-03-15 20.08
bravo, ottima informazione che non avevo pensato di mettere
anonimo 04-03-15 20.13
Purtroppo info su questo studio non ne trovo

PS mi hai fatto ripensare al grande, e sfortunatissimo, Luca...

Su youtube c'é tutto l'album qui
Edited 4 Mar. 2015 19:31
anonimo 04-03-15 20.37
Così puramente a muzzo potrebbe essere uno yamaha...lo trovo troppo "secco" per essere uno steinway...ma chi può dirlo con tutti i passaggi analogico-digitali dalla registrazione a youtube
zaphod 04-03-15 22.12
Cyrano ha scritto:
sonic studio a roma nell 87


chissà se Vin...
anonimo 04-03-15 22.46
Lui potrebbe saperlo
vin_roma 05-03-15 01.09
Ahah...

Registrato al Sonic Studio, via Camozzi 1 a Roma, l' ex studio di Ciarallo gestito dal tecnico Massimo Rocci.

Quello che posso dire è che non so che pianoforte ci fosse all' epoca ma ho conosciuto molto bene Massimo Rocci, il "tecnico", e le sue tecniche di ripresa.

Allora, con Massimo Rocci ho condiviso un pezzo della mia vita e dei miei soldi investendoli in uno studio dopo che la Sonic, nella forma di studio del Jazz romano, cedette l' attività ad una società che produceva musiche per film.

Massimo Rocci era famoso per la sua abilità nel rispettare il suono naturale e onestamente, quando ci lavorai insieme, rimasi stupito dalle tante carenze tecniche che aveva... ma sopperiva a tutto con l' orecchio.
Era un grande estimatore del bel suono, per questo era richiesto, si metteva vicino lo strumento, si abbassava, si alzava e trovava il punto, senza tecniche o teorie e a volte si adattava col microfono che si poteva permettere, poi smanettava "a orecchio" sul mixer e acchiappava sempre il miglior suono che potesse esistere.

Non sapeva niente di frequenze, tagli, mandate, guadagni... dico questo perché con lui c' ho lavorato nella nostra sala e ci abbiamo registrato Enrico Pierannunzi, Irio De Paula, Giovanna Marini, Checco Marini, Massimo Moriconi... quindi so...

a volte gli dicevo: a Ma'... ma come caxxo fai? c' hai la mandata riv. al minimo! che glie manni dentro al Lexicon, l' aria? il rumore? e lui: nu' rompe er ca... sona bene così, 'n tocca' gniente! rompete li cogl... co' 'sti numeri, 'e misure e poi fate schifo... io uso l' orecchie mie!

In effetti... una volta, con me presente, portò, nello studio nuovo dell' ex Sonic, un dat con incisa sopra una Big Band e lo ascoltammo, Massimo ci disse che era un master fatto in America... e tra casse Quested, Urei, mixer SSL tutto suonava meravigliosamente... e tutti a dire: beh, ' so cazzi, senti che dettaglio, che profondità...
alla fine Massimo Rocci: a rega' ...'nnate a fanc... voi e l' America! questa è la B.B. di Massimo Nunzi e l' ho registrata e mixata io co' due scartine de mixer e microfoni!
In effetti il mixer era un Dynachord 32/16 e il registratore un Teac 16 piste, riv. Lexicon Lxp 1, mic. Shoeps e Shure... una bomba di suono! Solo con l' orecchio e la passione, niente teorie!

Ah, di Massimo Rocci parlo al passato non perché non sia più tra noi ma perché ha smesso di fare il tecnico del suono, non potrebbe...
Ebbe un incidente con la sua Matra Bagheera di cui ne andava fiero... prese un colpo alla testa che lo fece "rincogli....." e si ritirò nelle Marche.

Andai a trovarlo e la moglie mi avvertì: fisicamente sta bene ma il colpo in testa gli ha fatto perdere i freni inibitori, quindi non ti scandalizzare...
In effetti ci sarebbe da ridere... un uomo senza freni inibitori è una cosa folle! parlava di tutto, anche davanti alla moglie, vi lascio immaginare...

Comunque da lui, nonostante avesse scarse conoscenze musicali, imparai molte cose nell' arrangiare, nel mettere poche note ma belle... e anche quando non ci stava più con la testa aveva sempre tempo e gusto nell' ascoltare musica e con lui, quando andavo a trovarlo, passavo ore a sentire di tutto e c' era sempre una scoperta da fare nel seguire le sue indicazioni...


Breve e parziale storia di un tecnico che credo la migliore Roma jazzistica abbia conosciuto.

'A Massimo, che te possino...!
Edited 5 Mar. 2015 0:56
Luiman 05-03-15 10.02
Una storia bellissima col sapore di quei tempi che purtroppo non tornano. Grazie Vin
Edited 5 Mar. 2015 9:04
zaphod 05-03-15 10.17
L'eterna diatriba. Un illetterato che ha manico riesce a fare come, o anche meglio, di chi ha studiato?
A quanto pare, si. Questo disco non ha niente da invidiare (intendo come qualità sonora) ad uno, che so, della ECM registrato molto meno tempo fa, e chissà con quale outboard e con che tecnici.

Adesso mi viene voglia, per la prima volta nella mia vita, di cercare dischi NON per autore, ma per posto dove sono stati registrati...
Grazie Vin del racconto prezioso. emo
E alla fine importa meno sapere che pianoforte fosse: a quanto pare, quello che passava per le mani di Rocci, diventava oro.
Maledette Simca!
anonimo 05-03-15 10.47
@ vin_roma
Ahah...

Registrato al Sonic Studio, via Camozzi 1 a Roma, l' ex studio di Ciarallo gestito dal tecnico Massimo Rocci.

Quello che posso dire è che non so che pianoforte ci fosse all' epoca ma ho conosciuto molto bene Massimo Rocci, il "tecnico", e le sue tecniche di ripresa.

Allora, con Massimo Rocci ho condiviso un pezzo della mia vita e dei miei soldi investendoli in uno studio dopo che la Sonic, nella forma di studio del Jazz romano, cedette l' attività ad una società che produceva musiche per film.

Massimo Rocci era famoso per la sua abilità nel rispettare il suono naturale e onestamente, quando ci lavorai insieme, rimasi stupito dalle tante carenze tecniche che aveva... ma sopperiva a tutto con l' orecchio.
Era un grande estimatore del bel suono, per questo era richiesto, si metteva vicino lo strumento, si abbassava, si alzava e trovava il punto, senza tecniche o teorie e a volte si adattava col microfono che si poteva permettere, poi smanettava "a orecchio" sul mixer e acchiappava sempre il miglior suono che potesse esistere.

Non sapeva niente di frequenze, tagli, mandate, guadagni... dico questo perché con lui c' ho lavorato nella nostra sala e ci abbiamo registrato Enrico Pierannunzi, Irio De Paula, Giovanna Marini, Checco Marini, Massimo Moriconi... quindi so...

a volte gli dicevo: a Ma'... ma come caxxo fai? c' hai la mandata riv. al minimo! che glie manni dentro al Lexicon, l' aria? il rumore? e lui: nu' rompe er ca... sona bene così, 'n tocca' gniente! rompete li cogl... co' 'sti numeri, 'e misure e poi fate schifo... io uso l' orecchie mie!

In effetti... una volta, con me presente, portò, nello studio nuovo dell' ex Sonic, un dat con incisa sopra una Big Band e lo ascoltammo, Massimo ci disse che era un master fatto in America... e tra casse Quested, Urei, mixer SSL tutto suonava meravigliosamente... e tutti a dire: beh, ' so cazzi, senti che dettaglio, che profondità...
alla fine Massimo Rocci: a rega' ...'nnate a fanc... voi e l' America! questa è la B.B. di Massimo Nunzi e l' ho registrata e mixata io co' due scartine de mixer e microfoni!
In effetti il mixer era un Dynachord 32/16 e il registratore un Teac 16 piste, riv. Lexicon Lxp 1, mic. Shoeps e Shure... una bomba di suono! Solo con l' orecchio e la passione, niente teorie!

Ah, di Massimo Rocci parlo al passato non perché non sia più tra noi ma perché ha smesso di fare il tecnico del suono, non potrebbe...
Ebbe un incidente con la sua Matra Bagheera di cui ne andava fiero... prese un colpo alla testa che lo fece "rincogli....." e si ritirò nelle Marche.

Andai a trovarlo e la moglie mi avvertì: fisicamente sta bene ma il colpo in testa gli ha fatto perdere i freni inibitori, quindi non ti scandalizzare...
In effetti ci sarebbe da ridere... un uomo senza freni inibitori è una cosa folle! parlava di tutto, anche davanti alla moglie, vi lascio immaginare...

Comunque da lui, nonostante avesse scarse conoscenze musicali, imparai molte cose nell' arrangiare, nel mettere poche note ma belle... e anche quando non ci stava più con la testa aveva sempre tempo e gusto nell' ascoltare musica e con lui, quando andavo a trovarlo, passavo ore a sentire di tutto e c' era sempre una scoperta da fare nel seguire le sue indicazioni...


Breve e parziale storia di un tecnico che credo la migliore Roma jazzistica abbia conosciuto.

'A Massimo, che te possino...!
Edited 5 Mar. 2015 0:56
è sempre un piacere leggere i tuoi post, grazie.
Chunky 05-03-15 11.57
Grazie vin per aver condiviso con noi queste informazioni ho letto il post con immenso piacere :)
vin_roma 05-03-15 13.10
Ah, Massimo Rocci è un batterista (non so se suoni ancora) dal carattere molto adatto allo swing e alla bossa.
cotosso 05-03-15 15.21
grazie vin_roma !