Salve a tutti
sono un nuovo utente di questo forum, che comunque finora ho frequentato spesso, seppur indirettamente.
Scrivo questo post perchè sono in procinto di acquistare uno stage piano per rimpiazzare il mio vecchio Yamaha p70. Al termine di ricerche, ascolti e letture (molte su questo stesso forum) ho ristretto il campo fondamentalmente a due stage piano, ovvero come da titolo il Numa Concert e il Kawai MP7.
A me servirebbe uno strumento principalmente indirizzato verso l'uso pianistico, quindi sono fondamentali la pesatura verosimile dei tasti, un buon suono di piano (gli altri suoni possono anche essere di media qualità, visto che ho la possibilità di usare un portatile e virtual instruments per campioni migliori di rhodes, organi, etc.) e una trasportabilità decente.
Neanche a dirlo, anche il prezzo ha un grosso impatto sulla scelta.
In base a queste esigenze e ai miei personalissimi gusti, ho scartato altri strumenti di fascia simile (Korg, Yamaha, Roland, etc.) e sono andato stamattina a provare il Kawai e il Numa, armato di cuffie (Senheiser hd 380 pro) e speranza.
Sono stato là circa due ore passando più volte dall'uno all'altro, e purtroppo non sono riuscito a decidermi.
Il Numa ha davvero una bella tastiera, si sente proprio il peso del legno ed è piacevole al tocco; il problema è che anche quella che ho provato io aveva difetti dinamici su alcuni tasti (almeno due) come quelli lamentati da altri utenti che l'hanno provata. Anche il negoziante ha riconosciuto che c'era un problema, almeno su uno dei tasti che gli ho segnalato. Questo comunque sarebbe risolvibile con semplice una sostituzione. La cosa che mi ha frenato di più è stato piuttosto il fatto che mi ha restituito una sensazione strana a livello di feeling. In pratica sembra che, per quanto sia bella la tastiera, la gestione software di velocity e campioni sia un pò grossolana e quindi a volta si ha la sensazione che le mani non producano il suono che dovrebbero. Spero di essermi spiegato, non trovo le parole per descrivere meglio. Soprattutto sui tasti neri, forse perchè sono un pò più bassi rispetto al solito.
Pensando che fosse un problema di settaggio, ho provato a cambiare il tocco sia su Light, su Normal e su Heavy, e ho anche provato il riconoscimento automatico Fatar Touch, più volte.
Niente, è rimasta sempre la sensazione che le varie note che suonavo arpeggiando o sugli accordi non fossero dinamicamente omogenee, e non per la questione dei tasti difettosi, ma proprio per come il piano gestisce il suono e reagisce alla pressione delle dita.
Sul Kawai si nota subito la tastiera meno "pianistica", i tasti bianchi risultano molto più bassi rispetto alla Numa (in compenso quelli neri sono ad una altezza normale) e soprattutto suonando qualcosa di "classico" con un pò di trilli o ribattutti emergono i limiti maggiori rispetto alla tastiera della Numa.
Al contrario però il feeling è decisamente più piacevole; tutto suona come dovrebbe, ovvero i suoni reagiscono alla pressione diversa delle varie dita in maniera molto più realistica e omogenea.
Per quanto non sia mai stato un apprezzatore del suono dei pianoforti Kawai (in generale, parlo degli acustici), il concert piano dell'MP7 risulta molto più piacevole dello Steinway del Numa, più che altro proprio per questa "pasta sonora" compatta e omogenea che sul Numa non sono riuscito a percepire.