Ennesima riflessione su musica/lavoro ecc

merk24gold 28-06-15 19.17
Sono appassionato di musica fin da ragazzino; ho iniziato presto a "suonare" nei locali qua e là come dj, non ho mai richiesto un cachet fisso ma ho sempre preteso di essere trattato con serietà. Adesso mi capita di ricevere delle richieste (per la verità non moltissime) per suonare in diverse situazioni (feste di paese, matrimoni, locali...) ma sembra sempre che il "salario" che richiedo per svolgere il lavoro sia troppo alto. Per fare un esempio, avrei dovuto suonare ad una festa di paese portando casse e console, ma la richiesta di 100€ (visto che l'avrei fatto per fare un piacere ad un'amica) è stata valutata come eccessiva poichè qualcuno per svolgere lo stesso servizio (a detta loro) richiedeva meno emo. Quello che fin'ora non sono riuscito a capire (e se qualcuno mi desse dei suggerimenti a tal proposito glie ne sarei grato) è come si faccia ad "entrare nel giro" cioè pian piano ad avere dei "clienti" per i quali lavorare. Forse ho sbagliato a non "lavorare gratis" nelle prime attività che ho svolto? Per esperienza personale ho visto che ogni lavoro fatto è stato una buona vetrina per ottenere altri potenziali clienti, ma lavorare gratis mi è sempre sembrato sbagliato! Spero che qualcuno possa darmi delle dritte in merito, vi ringrazio in anticipoemo
efis007 29-06-15 17.50
merk24gold ha scritto:
Per fare un esempio, avrei dovuto suonare ad una festa di paese portando casse e console

Purtroppo sei capitato in un campo minato.
I musicisti non sempre vanno d'accordo con i DJ, soprattutto quando questi ultimi prendono il posto dei musicisti privandoli del loro lavoro.
Ad alimentare ulteriormente questo malcontento c'è anche una parola che i DJ usano troppo spesso con leggerezza: suonare.
Credimi, se c'è una parola che manda in bestia qualunque musicista è proprio quella, "suonare", quindi vi consiglio di non pronunciarla mai davanti a dei musicisti. emo
merk24gold 29-06-15 21.11
efis007 ha scritto:
Ad alimentare ulteriormente questo malcontento c'è anche una parola che i DJ usano troppo spesso con leggerezza: suonare.
Credimi, se c'è una parola che manda in bestia qualunque musicista è proprio quella, "suonare", quindi vi consiglio di non pronunciarla mai davanti a dei musicisti. emo


intanto grazie per la risposta. Comunque su quello non si discute, c'è "suonare" e "suonare" .. anche se siamo un pò off-topic, non mi pare che neanche chi faccia karaoke/pianobar si possa definire un vero musicista (mi riferisco a chi in generale canta sotto una base midi).
serpaven 29-06-15 21.32
già è diverso perchè il Cantante è un musicista, ovviamente stendiamo un velo pietoso su chi fa finta di suonare o si improvvisa cantante...emo

cmq, in soldoni, il mercato è libero e ti pagano per quello che vali artisticamente e/o commercialmente.
ergo... emo
Edited 29 Giu. 2015 19:35
vin_roma 30-06-15 01.06
C' è la logica del "diametralmente opposto".

Una volta poca musica ma di alto livello, mano a mano, verso i nostri giorni, più diffusione e meno qualità.

Negli anni '80, grazie anche alla mitica Roland E20, la possibilità di poter offrire un suono "colorato" e quasi simile ad una base fece la fortuna di molti locali che offrivano cocktail e musica cantata a basso costo.

Sul finire degli anni '90, complici l' evoluzione delle tastiere arranger e delle basi midi, chiunque poteva "inventarsi" e presentarsi come "pianobarista" con conseguente crollo della qualità e di un' enorme diffusione tanto che, perlomeno io, quando trovavo un bar o un ristorante con annesso "incapace" giravo i tacchi. Ma erano tutti così, era quasi impossibile mangiare una pizza in santa pace chiacchierando.

Nell' ultimo decennio un' altra mazzata alla qualità: il PC portatile con le basi, così si doveva competere con l' imbianchino o il commesso comunale che, senza pudore, non si preoccupava neanche più di dover far finta di suonare...

Ora, ancor più in basso, si delega l' intrattenimento a chi neanche mette più basi... ma "suona" la musica degli altri scimmiottando il lavoro dei DJ che è un' altra cosa e che si esprime in un altro ambiente...

Ora, tutta 'st' esigenza di musica, peraltro tesa al ribasso, dove sta?
Oramai si è snaturato il principio, la personalità, tutti a fare lo stesso suono, tutti ammaestrati in pista ad eseguire figure ginniche da "salutismo per centri anziani" e nello sparire, insieme a chi sapeva fare il lavoro con qualità e personalità, è svanita anche la capacità da parte del pubblico di distinguere le cose belle dalle cose brutte.

Purtroppo sarà colpa dei tempi, della troppa ed inutile esposizione alla musica: dal cesso dell' autostrada al negozio di jeans... è come quando si fa indigestione e dopo si vuol mangiare riso in bianco oppure come quando si è sbronzi: non importa della qualità del vino...

ecco: penso che offrire musica in questo modo, "suonando" un computer, è come offrire il peggior vino annacquato ad un ubriaco steso a terra!
Non lo trovo molto edificante.
Ma certamente a tutti piace avere un po' di protagonismo e con le facilitazioni attuali, a costo zero, senza doversi impegnare, senza creare niente di nuovo, ben venga...
emotanto, sotto al palco, il più delle volte sono tutti scaduti e assuefatti all' andazzo...
BB79 30-06-15 01.33
quante amare parole nella tua riflessione...ma vere...purtroppo troppo vereemoemoemo
merk24gold 04-07-15 01.04
cmq, in soldoni, il mercato è libero e ti pagano per quello che vali artisticamente e/o commercialmente

penso anche io, soprattutto quanto vali commercialmente!

Nell' ultimo decennio un' altra mazzata alla qualità: il PC portatile con le basi, così si doveva competere con l' imbianchino o il commesso comunale che, senza pudore, non si preoccupava neanche più di dover far finta di suonare...

d'accordo, non si può dare la colpa alla tecnlogia però!

Ora, ancor più in basso, si delega l' intrattenimento a chi neanche mette più basi... ma "suona" la musica degli altri scimmiottando il lavoro dei DJ che è un' altra cosa e che si esprime in un altro ambiente...

su questo non sono d'accordo con te: rispetto la tua idea ma la penso diversamente. Per me in certe situazioni è decisamente meglio un DJ, che non fa il vero e proprio lavoro di disc jokey da discoteca, ma che può scegliere quali brani "suonare" (o se preferisci "far leggere al lettore cd"emo) da un ampio repertorio!

Ora, tutta 'st' esigenza di musica, peraltro tesa al ribasso, dove sta?
Oramai si è snaturato il principio, la personalità, tutti a fare lo stesso suono, tutti ammaestrati in pista ad eseguire figure ginniche da "salutismo per centri anziani" e nello sparire, insieme a chi sapeva fare il lavoro con qualità e personalità, è svanita anche la capacità da parte del pubblico di distinguere le cose belle dalle cose brutte.

Purtroppo sarà colpa dei tempi, della troppa ed inutile esposizione alla musica: dal cesso dell' autostrada al negozio di jeans... è come quando si fa indigestione e dopo si vuol mangiare riso in bianco oppure come quando si è sbronzi: non importa della qualità del vino...


emoemoemo

ecco: penso che offrire musica in questo modo, "suonando" un computer, è come offrire il peggior vino annacquato ad un ubriaco steso a terra!


non è che se la gente fa un utilizzo "sbagliato" della tecnologia, allora è colpa della tecnologia! e mi dispiace ma non sono proprio d'accordo: c'è chi con un computer riesce ad intrattenere moltissime persone.. o sono tutti scemi, oppure questa persona ha del talento.. meglio suonare con qualche secchio emo