Ascoltati entrambi.
In generale, si sente che "state lottando" per arrivare a dei risultati, ma ciò che al momento noto è un sound un po' scolastico, legato e rigido, sia nel fraseggio che nell'accompagnamento ritmico. Certamente state facendo un percorso, e sono sicuro che siete sulla strada giusta, ciò che vi manca al momento (soprattutto a te e al trombettista, per motivi forse ovvi) è un po' di linguaggio specifico del genere, che però ovviamente si acquisisce solo nel tempo e con una pratica costante, unita a tanto ascolto critico e tanto studio. Quando avrete acquisito più dimestichezza con il fraseggio tipico del jazz, tutto il suono del gruppo ne gioverà non poco.
Per quanto riguarda il pianismo, ti suggerisco di:
- approfondire l'argomento voicing: non sono sbagliati quelli che usi, ma alla lunga potrebbero stancare...cerca delle soluzioni alternative da poter sfruttare; sei l'unico strumento armonico lì dentro, quindi il brano lo sostieni in gran parte tu...devi creare interesse, anche per il solista.
- ascolta ed analizza gli assoli dei grandi, anche non solo pianisti, e "ruba" il più possibile quando puoi...così ti costruisci il tuo "vocabolario sonoro" da poter usare quando serve. In generale, scoprirai che forse stai suonando troppe note: dai risalto alle pause, falle "suonare", dai respiro al tuo fraseggio...sarà anche più divertente!
- cerca di formare un insieme coeso con basso e batteria, a supporto del solista...lavorate sul timing (a volte sentivo qualche imprecisione) e cercate di dargli una mano a tirare fuori tutto ciò che può, senza però dargli addosso...
Comunque bravi, continuate nel vostro percorso